Videoproiettore

Categoria: Archivio Video
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Tra i ritrovati tecnologici attualmente più popolari, i videoproiettori incontrano le esigenze di chi desidera rendere la propria casa un piccolo comodo cinema privato, o di chi necessita di presentare immagini dati e filmati ad un ampio pubblico con una tecnologia di sicura resa scenica.

Che cos’e’ il videoproiettore

Cos’è il videoproiettore? Anzitutto un oggetto che, di recente, vediamo prender posto nelle case di tanti italiani e non solo. Ma non si tratta di un elettrodomestico, né di un prodotto concepito esclusivamente per l’ "home theater". Un videoproiettore ci consente di proiettare immagini e filmati sulle pareti di casa nostra o su appositi pannelli, simulando una sorta di piccolo cinema. Questo avviene collegando, ad esempio, il proiettore ad un laptop o ad un lettore DVD.

A differenza di un monitor, dunque, il videoproiettore non sfrutta un proprio schermo per rendere l’immagine finale, ma ci permette di visualizzarla su qualsiasi superficie, ovviamente privilegiando superfici piatte e neutre. Tanti sono i fattori che influiranno sulla resa dell’immagine, in primis la luminosità dell’ambiente nel quale andremo a svolgere la nostra proiezione. Essa, comunque, potrà raggiungere dimensioni notevoli, nell’ordine di diversi metri di diagonale. Ovviamente, se disponiamo di una parete o di un pannello sufficientemente grandi.

Nell’aspetto il videoproiettore somiglia un po’ ai vecchi cari proiettori di diapositive, che utilizzavamo per scorrere, comodamente seduti, le nostre collezioni di immagini preferite. Il suo funzionamento è legato alla tecnologia utilizzata, ed in commercio incontriamo modelli che sfruttano soluzioni tecnologiche di diversa natura. Oggi il videoproiettore è particolarmente usato, oltre che in ambito domestico, in contesti didattici ed aziendali, per mostrare presentazioni o in generale per situazioni in cui è presente un vasto pubblico cui illustrare dati o filmati.

Il vantaggio di molti videoproiettori è la praticità d’uso, ma le differenze nei modelli e nelle prestazioni ci consentono di dire che esistono differenti livelli di complessità d’uso e soprattutto di prezzo nel mercato dei videoproiettori. Troviamo modelli dal costo di 6-700 euro, così come modelli dalle alte prestazioni in grado di raggiungere anche i 7000 euro. La tecnologia, oggi, ha fatto passi da gigante, ed offre soluzioni imprevedibili, tra cui mini videoproiettori montati nei cellulari o modelli senza fili.

Come si usa un videoproiettore

Utilizzare un videoproiettore non richiede ovviamente particolare esperienza, se non un minimo di accuratezza nel manipolarlo (alcuni proiettori sono particolarmente delicati) e una lettura delle istruzioni allegate alla confezione per acquisire tutte le informazioni necessarie. Abbiamo detto che l’aspetto ricorda molto quello di un proiettore di diapositive. I modelli in commercio, ripetiamo, sono tanti, dunque non tutto ciò che vale per l’uno è da considerarsi opportuno e valido anche per l’altro.

Solitamente si tratta di identificare una parete o una superficie sulla quale svolgeremo la proiezione, e fare in modo che il proiettore sia disposto perpendicolarmente a tale superficie. Se ciò non fosse possibile, alcuni proiettori implementano sistemi di correzione dell’immagine, che nel caso di inclinazioni eccessive tende ad acquisire una forma trapezoidale. Esistono poi supporti appositamente progettati per stabilizzare un proiettore o sospenderlo al soffitto.

Un’altra precauzione riguarda la necessità di oscurare l’ambiente, affinché la resa dell’immagine sia ottimale. Quanto più l’ambiente sarà luminoso, tanto più ci sarà bisogno di proiettori luminosi, che al contempo tenderanno a consumare di più. Ma non finisce qui. Un videoproiettore, infatti, va anche installato e tarato. Bisogna mettere a fuoco, verificare il quadro, insomma accertarci che la qualità e la resa dell’immagine corrispondano a ciò che effettivamente cerchiamo.

Questo perché potrebbe capitarci, ad esempio, di dover utilizzare un videoproiettore in un ambiente abbastanza stretto, e potremmo non esser pronti e necessitare una riconfgurazione perché la volta precedente si proiettava in un ambiente molto ampio ed a distanze differenti dal pannello. In generale, esiste la possibilità di calcolare esattamente la distanza ottimale alla quale collocare il proiettore, effettuando alcune operazioni specifiche che includono il calcolo delle distanze proiettore-pannello in rapporto alle dimensioni dell’immagine che si intende ottenere.

I modelli DLP ed LCD sono molto più semplici da utilizzare in tale fase, e spesso ci si può avvalere di DVD inclusi nelle confezioni del prodotto per ottimizzarne la resa e soprattutto per capire come regolare le impostazioni.

Consigli per l’acquisto di un videoproiettore

Oltre alla tecnologia utilizzata, e dunque al tipo ed al modello, nell’acquisto di un videoproiettore andremo a considerare tutta una serie di fattori, che qui ci occupiamo di esaminare:

-il rumore: un proiettore, durante il funzionamento, può produrre più o meno rumore, a causa soprattutto del lavoro delle ventole di raffreddamento;

-la luminosità: si tratta qui di comprendere quanto l’immagine finale risulterà brillante. L’unità di misura considerata è l’ANSI lumen. Oltre alla luminosità bisogna anche tener conto del tipo di destinazione del proiettore, ossia della luminosità del luogo in cui si intende utilizzarlo;

-la risoluzione: parliamo di risoluzione in relazione alla nitidezza ed al dettaglio dell’immagine prodotta da un videoproiettore. Le risoluzioni standard, quelle più diffuse, sono 3: 800×600 pixel (SVGA), 1024×768 pixel (XGA), 1280x 1024 pixel (SXGA). La resa finale delle immagini o dei video proiettati dipende non solo dalla risoluzione supportata dal proiettore, detta risoluzione nativa, ma anche da quella dell’immagine originale;

-Il rapporto di contrasto: si parla qui della resa e della profondità dei neri. E ‘ richiesto un contrasto maggiore per visualizzare immagini e filmati;

Peso e dimensioni;

-Le lenti: che siano di plastica o di vetro, possono essere di qualità differenti;

-La distanza minima di proiezione, ossia la minima distanza dalla quale è possibile la messa a fuoco, ed il rapporto-distanza, che consente di stabilire la giusta posizione nella quale collocare un proiettore rispetto alla destinazione di proiezione;

-Il formato dell’immagine: per un appassionato di cinema, il formato 16:9 simula la visione cinematografica; quello 4:3 si adatta meglio al collegamento dei portatili;

– Le entrate disponibili: quali periferiche vogliamo collegare al proiettore? Prevedibilmente, proiettori più economici possono consentire meno connessioni rispetto a modelli più avanzati;

-lo schermo per la proiezione: ne esistono svariati modelli, da quelli più “artigianali” a soluzioni costose e tecnologicamente evolute;

– il costo: il rapporto qualità-prezzo è un fattore non indifferente nella scelta di un videoproiettore.

Il videoproiettore lcd

Esistono diverse tecnologie di videoproiezione, e per ognuna sono sul mercato una vasta gamma di modelli di proiettori. Ovviamente, la scelta dell’uno o dell’altro tipo dipenderà dall’uso che intendiamo farne, e soprattutto dal budget da investire. Cominciamo la nostra panoramica con i videoproiettori LCD. Conosciamo la tecnologia LCD (liquid crystal display) perché utilizzata per i monitor dei nostri pc o ultimamente per i televisori, per i monitor delle macchine fotografiche digitali e per diverse altre applicazioni nel campo dell’home computing.

Per quel che riguarda i videoproiettori, funziona così: al loro interno è collocata una lampada alogena (ad alta luminosità) che emette un fascio di luce ad ampio spettro il quale, grazie a tre particolari specchi, viene scomposto in tre fasci. Sono questi i fasci dei colori primari: il blu, il rosso e il verde. I colori, poi, attraversano ciascuno una matrice colorata a cristalli liquidi, e le 3 immagini risultanti vengono ricomposte dopo ulteriori passaggi grazie al prisma dicroico sul quale sono ospitati i pannelli, e proiettate per mezzo di un obbiettivo.

Un videoproiettore LCD ha molti pregi, tra cui l’efficienza, la buona luminosità e l’ottima resa dei colori. Si installa inoltre velocemente, ed i modelli LCD sono spesso i più economici. Può essere collegato a molteplici periferiche, tra cui la tv, lettori DVD, videoregistratori, pc, playstation e così via. Tra i difetti, il cosiddetto "effetto zanzariera" (screendoor effect), ossia la possibilità di scorgere i pixel dell’immagine quando allontaniamo troppo il proiettore, il costo delle lampadine di ricambio (dopo circa 3000 ore è necessario sostituirle) o il rapporto di contrasto non elevatissimo.

Un altro difetto sono i cosiddetti "dead pixel", i pixel inattivi, che possono comparire sull’immagine dopo un certo tempo. Diverse note marche in prima linea nel settore dell’elettronica e dell’audio-video producono oggi eccellenti modelli di videoproiettori LCD, anche a seguito della crescita della domanda di tali prodotti.

Il videoproiettore dlp

Passiamo ora alla tecnologia DLP, anch’essa molto utilizzata per i moderni videoproiettori. Si parla ovviamente di quelle tecnologie che permettono all’immagine di essere proiettata da una fonte esterna, quale una periferica connessa al proiettore tramite un cavo. L’acronimo DLP significa Digital Light Processing, ed allude al funzionamento dei dispositivi montati su questi proiettori, che sfruttano il principio di riflessione della luce.

Questa tecnologia risale al 1987. Un circuito integrato detto DMD e composto da piccolissimi specchi (ad ognuno dei quali corrisponde un singolo pixel) genera l’immagine. Questa risulta dalla riflessione o meno della luce da parte dei singoli specchietti, alla quale corrispondono rispettivamente il punto luminoso ed il punto buio. Il colore è prodotto grazie all’utilizzo della "ruota di colore", un piccolo disco colorato con i 3 colori primari: la luce, attraversandolo, assume un certo colore incontrando il disco in questo o quel punto della propria rotazione.

Il tutto avviene ad una velocità notevole, nonostante il meccanismo appaia complicato. Esistono anche modelli che utilizzano ben tre microchip, i cui costi lievitano però considerevolmente. In tali modelli ad ogni chip corrisponde una tinta primaria, e l’ "effetto arcobaleno", che spiegheremo in seguito, non si verifica. I difetti per certi versi sono gli stessi dei proiettori LCD: la stessa sensibilità all’ "effetto zanzariera" degli LCD, la necessità di cambiare le lampade dopo 2-3000 ore d’uso, il rumore prodotto dalle ventole.

Poi possono essere meno luminosi degli LCD e soprattutto più costosi, oltre a soffrire del cosiddetto "effetto arcobaleno", che si manifesta con la visione in certe circostanze (e solo da parte di alcuni individui più "sensibili") di fasci multicolore sull’immagine. Ma i pregi sono notevoli: riduzione dei "pixel morti", maggior durata della lampada, ingombro minore perché spesso minori sono le loro dimensioni, qualità notevole della visione e del contrasto. Un modello, volendo tirare le somme, ottimo sia per l’home theater che per le grandi proiezioni pubbliche, forse l’ideale per chi vuole gestire con versatilità entrambe le situazioni.

Altri modelli di videoproiettore

Oggi, dicevamo, ampia è la gamma di possibilità per chi si accinge ad acquistare un videoproiettore. Oltre alle più diffuse tecnologie DLP ed LCD, citiamo tra le alternative disponibili i videoproiettori CRT. CRT significa "cathode ray tube", e fa riferimento ad un tipo di proiettore che ricorre ad una tecnologia molto utilizzata, quella a tubo catodico, sfruttata anche per i televisori. All’interno del proiettore sono alloggiati dei tubi, dentro interamente ricoperti di fosfori.

I fosfori vengono eccitati e fatti brillare da fasci di elettroni emessi nel tubo:in questo modo si viene componendo l’immagine. Questo proiettore è detto anche "videoproiettore a tritubo", per ragioni che è semplice dedurre. Ognuno dei tre tubi catodici del proiettore è specifico per un colore primario: l’immagine finale risultante è data dalla sovrapposizione delle immagini proiettate separatamente dai tre tubi, dopo l’attraversamento di un sistema complesso di lenti. La risoluzione massima consentita dal proiettore è in relazione alle dimensioni dei tubi..

In commercio si incontrano proiettori che utilizzano due diverse modalità di accoppiamento tubi-lenti: i proiettori con accoppiamento a liquido, molto efficaci nella resa dei contrasti, e quelli con accoppiamento ad aria, più prestanti invece nel dettaglio. Il difetto principale dei proiettori CRT è dato dal peso, a volte veramente eccessivo, e dall’ingombro, essendo costituiti da tre tubi catodici.

Inoltre essi richiedono tarature molto specifiche, ed attente calibrazioni. Sono in commercio anche modelli di videoproiettori sviluppati con tecnologie nuove o alternative, spesso implementate ed introdotte da grosse aziende. Ne citiamo tre: la tecnologia LCoS, la D-ILA e quella SXRD (che vuol dire Silicon X-ray Reflective Display).

Possiamo dire di aver compreso, dunque, come la scelta di un videoproiettore sia legata a più di un parametro, e come il mercato oggi tenda a sfornare continuamente nuovi prodotti, alla ricerca di prestazioni ottimali e prodotti in grado di ottimizzare la visione. Come sempre, ci sentiamo di dire che un buon acquisto va svolto con la dovuta consapevolezza, per poterlo sfruttare al meglio e soprattutto piegarlo alle nostre esigenze.

Publicato: 2010-04-03Da: Redazione

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