Idropulitrice

Idropulitrice
Categoria: Archivio Macchine Industriali
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Utilizzo

L’idropulitrice è un apparecchio molto specifico che viene utilizzato per effettuare le pulizie soprattutto in ambito industriale, vista la sua capacità di trattare i pavimenti di qualsiasi tipo.

Particolarmente usata nelle officine meccaniche, data la semplicità con la quale l’idropulitrice riesce a rimuovere il grasso e lo sporco, non è raro vederla impiegata anche nei piazzali, sull’asfalto, sulle pareti esterne di uno stabilimento per eliminare muffa e muschio.

Ancora, in gran numero di occasioni, l’idropulitrice viene impiegata per pulire bus, veicoli, camion, tir e motocicli oltre che macchinari industriali.

In qualche caso, sfruttando la pressione dell’acqua che da essa fuoriesce, si possono eliminare insetti e nidi di animali, come nel caso di formicai o vespai. L’idropulitrice non è adatta per pulire le pareti interne, sebbene in alcune circostanze venga comunque impiegata, poiché immette una gran quantità di acqua nell’ambiente, rendendo umidi i muri e allagando, verosimilmente, i pavimenti.

Naturalmente, tale considerazione cambia se ci si rivolge ad un ambiente produttivo o industriale, in cui conta il risultato raggiunto in tempi rapidi piuttosto che la tenuta complessiva di mobilio o similari.

In effetti, bisogna comunque avere delle accortezze quando si usa la macchina idropulitrice, soprattutto se si devono pulire degli ingranaggi di strumentazioni particolarmente delicate, visto che il forte getto d’acqua potrebbe creare delle lesioni.

Molto interessanti sono anche gli usi per così dire “alternativi” di un’idropulitrice. Ad esempio, grazie ai diversi accessori di cui è dotata, si può usare per pulire e sturare tombini e fognature ma anche per lavorare i legni più vecchi o con vernici.

Non vanno dimenticati gli impieghi meno convenzionali come lo sturaggio dei tubi gelati in inverno, o la pulizia delle botti di vino e dei barili nei quali vengono conservati e lavorati determinati cibi. In determinati e specifici casi, un’idropulitrice di particolare potenza può essere impiegata perfino per tagliare materiali anche molto duri.

Funzionamento

L’idropulitrice sfrutta la pressione dell’acqua: tuttavia, quella normale sarebbe troppo bassa per essere utile a pulizie così approfondite come abbiamo visto in precedenza.

Per questo motivo, si deve usare un meccanismo che porti la pressione ad essere di gran lunga superiore ai normali 2 bar. Attraverso un motore elettrico, quindi, si mette in azione una pompa ad alta pressione che, con pistoni in acciaio o perfino in ceramica, consente all’acqua di giungere a pressioni anche di 200 bar. A questo punto, l’acqua può anche essere scaldata utilizzando un’apposita serpentina che viene inserita all’interno dell’idropulitrice. Senza perdere di pressione, l’acqua percorre il tubo dal quale sarà immessa all’esterno, passando attraverso un ugello il cui diametro si attesti intorno ai 0,7 millimetri.

L’acqua viene riscaldata in tempi molto rapidi, dato che è possibile ottenere perfino il vapore in pochissimi minuti, partendo da una temperatura dell’acqua piuttosto bassa. La regolazione avviene, naturalmente, attraverso un apposito termostato. Come abbiamo visto, il cuore del meccanismo di funzionamento è il motore. Quest’ultimo può essere alimentato in diversi modi, ad esempio può essere elettrico ma anche a scoppio o a diesel.

Le idropulitrici, poi, prevedono tutte degli appositi meccanismi di aspirazione e di immissione di detergenti che possono variare notevolmente a seconda del tipo di superficie che si dovrà pulire. Per esempio, se si dovrà usare l’idropulitrice nell’industria alimentare, si dovrà aver cura di evitare tutti quei detergenti potenzialmente tossici, a differenza, naturalmente, di quanto accade nel caso in cui si intenda lavare un’auto.

E proprio la pulizia dell’auto, ad esempio, uno dei principali usi dell’idropulitrice, considerando la potenza del compressore che permette in poco tempo di avere una carrozzeria brillante e senza sforzo.

Comunque, anche a causa della grande versatilità del prodotto, una vasta gamma di puntali differenti aiutano a dirigere il getto a seconda dei bisogni, riuscendo ad essere sempre performanti, quali che siano le situazioni d’uso.

Come scegliere

L’aumento della pressione e l’elevatissima energia cinetica che si sviluppa è ciò che consente all’idropulitrice di essere così funzionale a prescindere dal tipo di detergente usato o meno per ottenere il pulito desiderato.
I prezzi di un’idropulitrice sono, in effetti, abbastanza vari, partendo da poco più di 100 euro a salire: questo significa che ci si potrebbe permettere tranquillamente di acquistarne una anche per un uso domestico, mentre forse, in passato, si trattava di un macchinario destinato in modo esclusivo all’utilizzo in ambito professionale o industriale.

Tuttavia, forse proprio per meglio orientarsi in un settore che non è tipicamente di ambito domestico, sarà bene cercare di avere sempre a mente alcuni consigli per scegliere l’idropulitrice che possa fare davvero al caso proprio senza dover spendere più del necessario.

Vari sono i parametri e le caratteristiche che un’idropulitrice deve avere e che devono essere tenuti in considerazione al momento dell’acquisto.

Molto spesso, ad esempio, le promozioni e i volantini delle offerte tendono a pubblicizzare molto alcune specifiche dotazioni, come la pressione che l’acqua riesce a raggiungere. Questa informazione, tuttavia, viene fornita molto spesso a scapito, per esempio, di quella relativa alla portata della macchina, nonostante sia forse più utile concentrare la propria attenzione su tale parametro, anche se non si tratta di quello più immediatamente intellegibile ad un pubblico non esperto.

La pubblicità punta sulla pressione, piuttosto che sulla portata, perché è noto che questo parametro ha maggiore presa sul pubblico ma anche perché la pressione è sempre molto elevata anche nel caso in cui si stia per acquistare un’idropulitrice di piccole dimensioni e magari economica.

La portata, però, serve ad indicare quanta acqua l’idropulitrice è in grado di emettere in un dato momento: è preferibile scegliere un modello che abbia una portata significativa prima ancora che una pressione molto forte.

Caratteristiche

Oltre alle caratteristiche più importanti da prendere in esame al momento dell’acquisto, bisognerà effettuare comunque una più ampia panoramica del prodotto, così da mettere in relazione i diversi parametri che rendono un’idropulitrice uno strumento di qualità, adatto alle nostre esigenze.

Ricordiamo, quindi, che si dovranno valutare portata (che si misura in litri per ora), pressione (che viene misurata in bar), consumo energetico (naturalmente espresso in watt) e peso dell’utensile (in chili, non trattandosi di un macchinario molto maneggevole).

Tra i diversi elementi che sono stati elencati, la portata e la pressione sono quelli su cui si concentra maggiormente l’attenzione dei potenziali acquirenti, essendo le principali caratteristiche di un’idropulitrice. La portata, come si è potuto spiegare in precedenza, è la quantità di acqua che un macchinario è in grado di riversare all’esterno in un dato momento.

Si tratta di una misura fondamentale a cui badare, perché minore acqua, anche se compensata da una pressione elevata, significa comunque una pulizia meno accurata e profonda. Per un uso non professionale, si consiglia di scegliere idropulitrici che abbiano almeno la capacità di erogare 320 litri in un’ora, mentre per usi professionali o anche semplicemente meno sporadici andranno bene quelle con portata massima di 540 litri in un’ora.

La pressione, invece, può andare da un minimo di 120 bar, per le idropulitrici più semplici, ad un massimo di 160 bar per quelle professionali. Una buona media si attesta, comunque, sui 140 bar. Bisogna ricordare, comunque, che una portata maggiore anche a parità di pressione, implicherà un peso più elevato, poiché la pompa dovrà necessariamente essere più grande.

I gruppi pompa sono realizzati in acciaio e testata di alluminio o di ottone per essere più resistenti all’usura e alla corrosione, così da assicurare la lunga durata della macchina.Il motore, invece, è elettrico o a scoppio: quest’ultimo si rivela indispensabile nel caso in cui si debba usare l’idropulitrice lontano da prese di corrente.

Funzioni aggiuntive e accessori

Anche un’idropulitrice, come tanti altri macchinari, presenta delle specifiche funzioni accessorie che potranno rivelarsi molto utili soprattutto in determinati usi.

Ad ogni modo, non si dovrà dimenticare che anche il consumo energetico di una idropulitrice potrebbe rappresentare un parametro importante da tenere sotto controllo al momento dell’acquisto. Il consumo energetico non è solo legato ad un insieme di funzioni e accessori aggiuntivi, ma anche alla diversa portata dell’utensile. Maggiore sarà quest’ultima, più grande dovrà essere la pompa, maggiore anche il peso e la potenza.

Tuttavia, è chiaro che il consumo energetico non possa essere un parametro fondamentale all’atto dell’acquisto, tant’è che abbiamo potuto visionare in precedenza quelli che risultano essere decisamente più importanti e necessari da tenere in considerazione. Il peso, però, non è detto che sia un fattore marginale, per cui sarebbe interessante acquistare delle idropulitrici con ruote, così da poter essere trasportate senza difficoltà.

Molto spesso, poi, si può scegliere un prodotto caratterizzato dall’emissione sia di acqua fredda sia di acqua calda. Si tratta di una funzione aggiuntiva che è facile rintracciare nei prodotti per uso professionale in modo specifico. Infatti, le idropulitrici per uso domestico dispongono solo di acqua fredda, anche a causa dei maggiori costi e del maggiore peso che una idropulitrice ad acqua calda comporta. L’acqua calda, in effetti, serve a rendere più rapide le operazioni di sgrassaggio e di rimozione dello sporco nel caso di tir, autofficine, macchinari industriali.

Tra gli accessori, ricordiamo inoltre la possibilità di avere un serbatoio separato per i liquidi detergenti, ma anche in questo caso si tratta spesso di una funzione aggiuntiva posseduta soltanto da quelle macchine usate in ambito professionale.

Interessante, infine, la possibilità di corredare l’idropulitrice di ugelli e tubi differenti a seconda dell’uso, addirittura in grado di rendere l’idropulitrice una sabbiatrice per lo sverniciamento dei metalli.

Dove acquistare e prezzi

Acquistare un’idropulitrice potrebbe rappresentare una spesa notevole. Naturalmente, molto dipende dal tipo di prodotto di cui si necessita e delle proprie esigenze d’uso. Non necessariamente si devono mettere in preventivo migliaia di euro per una buona macchina ma è molto probabile che se i bisogni d’impiego sono di tipo professionale, si potrebbero ottenere dei preventivi di spesa anche superiori ai 3000 euro.

Per idropulitrici più modeste, magari saranno sufficienti anche solo un’ottantina di euro. Se proprio non è possibile rivolgersi al mercato del nuovo, allora si potrebbe immaginare di rivolgersi al mercato dell’usato. in alcuni casi, si possono trovare delle idropulitrici professionali ancora coperte da garanzia a prezzi senza dubbio molto vantaggiosi, ad esempio intorno ai 1000 euro.

Altrimenti, se si necessita di un prodotto specifico, si potranno contattare i rappresentanti di zona e chiedere un preventivo personalizzato, pur mettendo nel conto che i costi risulteranno più elevati.

Per chi, invece, non presenta esigenze peculiari, i negozi di fai da te potranno essere un perfetto luogo in cui acquistare, così come i siti internet, sui quali è possibile riuscire ad approfittare di qualche buona promozione.

Tra le marche più note, ricordiamo la tedesca Karcher, di ottima qualità ma mediamente più cara di altre. Una particolarità del brand è quella di non usare componentistica in plastica neppure per i macchinari più semplici e basici, così da assicurare sempre un’ottima resa qualitativa.

I modelli di questo brand possono essere identificati molto semplicemente anche dai non addetti ai lavori, poiché presentano un codice attraverso il quale si identifica la versione del prodotto a partire da quella base che corrisponde al numero 2. Attenzione però ai modelli superiori al numero 6 poiché si tratta di idropulitrici professionali e che assorbono troppa corrente, tanto da non poter esser supportate da una tradizionale rete elettrica domestica.

Publicato: 2011-05-27Da: Redazione

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