Origini dell’home theatre
Il mondo ha conosciuto tramite la tecnologia delle svolte epocali. Non di minor rilievo sono state le innovazioni audio. Non bisogna, infatti, considerare la tecnologia ai fini di divertissement inferiore rispetto alle altre. Pensiamo alla grande rivoluzione degli anni ’80. Al giorno d’oggi tutti siamo abituati al CD e quasi appare difficile chiedersi come si facesse prima della sua invenzione. Ebbene il mondo attuale di discografia, cinema ed utenza devono molto all’idea di Sony e Philips. Non è possibile trascurare l’introduzione d’un supporto dalle dimensioni e dai costi così ridotti e di contro un’abbondante capienza. Lo stesso Home Theatre deve molto a quell’invenzione. L’introduzione dell’Home Theatre sul mercato ha avuto un’accoglienza tuttavia differente e potremmo dire meno euforica rispetto a quella destinata al CD.
L’amplificatore e le casse Home Theatre sono un supporto certamente più impegnativo rispetto al CD che necessita di maggior attenzione e forse deve ancor essere assorbito a pieno dal mercato. Risulta già attualmente un elemento tecnologico immancabile per tutti gli appassionati. Chiunque sia fruitore di programmi televisivi, cinematografici o musicali, non può far altro che trovar piacere nell’esprimere la propria passione al meglio.
L’Home Theatre consente di realizzare, ognuno a casa propria, prestazioni audio ottimali. La comodità del divano di casa, unita all’audio da sala, godendo a pieno del piacere d’un film o dell’ultimo cd del cantante preferito o perché no del programma televisivo che si segue con piacere ogni qual volta se ne abbia il tempo. La diffusione dell’Home Theatre si sviluppa di pari passo con la diminuzione dei prezzi del TV LCD (a cristalli liquidi) o dei nuovissimi HD (Alta definizione delle immagini).
L’Home Theatre, pur essendo riconosciuto come un sistema e un impianto per migliorare le prestazioni audio, non ha ancora sostituito la più comune modalità stereo. Ad essa può semplicemente definirsi affiancato e nulla più. Si tratta d’una pacifica convivenza, quella tra stereo e multicanale, che appare destinata a durare giacché l’utenza di riferimento è dissimile e non in contrasto.
Home theatre Surround
Il termine Home theatre Surround già di per se chiarisce la volontà insita in questo tipo di tecnologie. Il termine inglese fa, infatti, riferimento ad un verbo che in italiano potremmo identificare con “circondare” (dall’originale “to surround”). Ed è proprio in quest’unica semplice parola che risiede la funzione e la giustificazione della tecnologia Surround e di conseguenza quella Home Theatre che del Surround s’avvale.
L’utente, utilizzatore di questi strumenti, si ritrova al centro di segnali inviati verso di lui da canali audio situati nei punti più disparati dell’ambiente. L’ascoltatore è al centro, collocato tra due principali casse audio home theatre. Una davanti ed una dietro, altre lateralmente. Tutta la stanza contribuisce all’effetto magico di vivere dentro al film, con l’audio così vibrante da effetto cinema.
Il surround ha trovato negli anni diverse applicazioni, sia infatti il caso dell’Home Theatre, quello della televisione, l’home entertainment, etc.Si tratta d’un sistema che si riconduce facilmente all’immagine degli impianti audio a casse, stereotipo abbastanza consolidato, ma che poco ancora fa riferimento nella memoria dell’utenza comune alle diversissime applicazioni a cui può essere allegato e della quale s’avvale per funzionare.
Prima d’ogni altro, va precisato il connubio tra Surround ed Audio Multicanale (per maggior dimestichezza con i termini specifici utilizzati rimandiamo in seguito, all’interno di questa stessa guida, precisamente nella voce “termini chiave”). La polifonia è garantita dal sistema d’audio multicanale che consiste, infatti, in un flusso acustico in cui possono essere suddivisibili tracce audio composte su più flussi, che contemporaneamente riprodotti paiono fondersi assieme ma che vengono trasmessi da canali differenti. Per comprendere questo immaginiamo una canzone la qual melodia sia composta da più strumenti musicali che in sincronia emettono le loro note, ognuno delle quali col suo suono specifico e la sua armonizzazione. Ogni melodia d’uno strumento finisce convogliata in una propria periferica audio, mentre tutte assieme riproducono la stessa canzone. L’ascoltatore, al centro di questi flussi, non potrà far a meno di godere a pieno dell’effetto.
Termini chiave per comprendere meglio il sistema home theatre
La tecnologia della quale s’avvale l’amplificatore Surround comprende una vasta serie di termini specifici che occorre conoscere per approcciarsi ad un uso consapevole del prodotto. Nella piena convinzione che non si tratta d’un linguaggio usuale, analizziamo quelli più specifici e di predominante importanza:
- Audio Multicanale: Consiste in un sistema audio che s’avvale di più flussi uditivi. Possiamo contrapporlo alla monofonia, alla quale è diametralmente opposto, e nasce dall’esigenza di rendere maggiormente realistico il suono. La sua applicazione conferisce spazialità al suono, ossia lo suddivide e lascia che la sua emissione avvenga tramite diversi canali. Per questa sua caratteristica non può far altro che essere applicato in collaborazione con amplificatori Home Theatre e tecnologie similari;
- Subwoofer: Consiste in quell’altoparlante incaricato d’emettere i suoni più bassi (che vanno da quelli persino impercettibili dall’orecchio umano a circa 20-150 hertz). Tale altoparlante è facilmente riconoscibile, perché il più ingombrante tra quelli che compongono l’impianto. Si tratta d’un supporto tradizionalmente legato al multicanale ed agli Amplificatori per i quali occupa sempre e convenzionalmente in canale 1;
- Hi Fi: Il termine deriva dalle parole inglesi High Fidelity, ossia alta fedeltà. In ambito commerciale l’Hi Fi fa riferimento a tutti i prodotti che possano vantare un’eccellente qualità audio e video, superiori alla norma. Queste poche lettere comprendono un mare di significati e proprio per questa vaghezza insita nella categoria le diverse aziende costruttrici si sono interrogate per stabilire parametri comuni che potessero caratterizzare i veri prodotti Hi Fi;
- Dolby Surround: È il primo sistema multicanale ideato. Il suo ampio successo fu decretato a partire dal 1990 ed è chiaro che l’azienda abbia interesse a preservare il primato. Attualmente consiste in un marchio che è possibili reperire su televisori, impianti Home Theatre, DVD, etc. Tale simbolo segnala la compatibilità del supporto con questa particolare qualità audio multicanale di buona qualità.
Come posizionare le casse per i sistemi home theatre
Per ottenere delle prestazioni audio ottimali con il sistema home theatre il posizionamento delle casse deve rispettare ferrei criteri di posizionamento. Per alcuni cultori dell’home theatre per l’effetto cinema in casa, la posizione delle casse richiede un’attenzione quasi religiosa e difficilmente consentono a qualcuno di manometterli o spostarli. D’altronde dopo aver impiegato tanta minuzia al loro collocamento, chi mai lascerebbe vanificare il lavoro svolto con tanta passione?
La stanza adibita all’Home Theatre dovrà necessariamente subire un adeguamento ad esso. Se si vuole che il risultato sia all’altezza delle aspettative, i criteri vanno rispettati ad ogni costo. E di questo bisogna essere ben consapevoli già prima dell’acquisto. Se non si vuol avere delle ingombranti casse in giro per la stanza, non si può avere un Home Theatre. Se le si volesse nascondere nella parete attrezzata o alla bene meglio in un angolo, bisogna aspettarsi che il risultato sia scarso anche con un prodotto ottimale. È, infatti, previsto che le casse principali debbano necessariamente essere distanti dal muro di almeno 50 cm, e di 250 tra loro. Il canale centrale, dal quale si collegano tutte le casse e si determina l’accensione e lo spegnimento, può essere collocato anche sopra lo stesso televisore senza timore di rovinarlo. Gli altoparlanti sono dotati proprio per questo d’un magnete schermato proprio per evitare danneggiamenti.
Il componente più difficile da gestire è il Subwoofer, il più ingombrante. Per cercare d’integrarlo nell’ambiente in modo il più possibile mimetico, l’unica possibilità è di costruirvi attorno una struttura in legno che lo faccia sembrare parte integrante dell’arredamento. Per gli altri canali, periferiche audio, occorre trovare posizioni laterali al punto in cui si presuppone prenderanno posto gli uditori. Anche queste casse sono insidiose da sistemare, occorre che siano equidistanti tra di loro e collocate in modo tale che ve ne siano alle spalle dell’uditore. È evidente che la sistemazione delle casse per l’home theatre non sia la più facile delle operazioni.
La scelta dei canali per il sistema home theatre
Gli amplificatori presenti sul mercato sono di diverso tipo. Ogni tipo di prodotto ha delle proprie caratteristiche, tra le principali differenze distinguibili tra uno e l’altro non è possibile ignorare il numero e la gestione dei canali per l’impianto home cinema theatre.
Per proseguire oltre nella spiegazione, occorre fare qualche esempio ed in questo ci avvaliamo delle macchine più comuni. Il Dolby Surround, come si è detto è stato il primo impianto multicanale. Tale sistema s’avvale di due canali principali stereo, collocabili frontalmente. Oltre ad essi ne era previsto un altro modo, suddivisibile in due diffusori.
Il Dolby Pro Logic, segue la strada tracciata dal suo precedente -Dolby surround- ma alle caratteristiche di quest’ultimo aggiunge un canale centrale anteriore e la possibilità d’ampliare ulteriormente i suoni. La tecnologia Dolby ha poi generato un Surround II che sostituisce il canale mono, con due stereo. Tali ricerche sono poi sfociate nella tecnologia che caratterizza il moderno Home Cinema, ossia il Dolby Digital (conosciuto anche come Dolby AC3). I canali sono in questo caso ben sei, seguendo la formula 5+1. La tecnologia è piuttosto sofisticata e proprio per questo richiede amplificatori compatibili, se s’intende approfittarne occorre accertarsi dell’effettiva possibilità d’utilizzo coni supporti a disposizione.
Pensiamo ora al caso dell’amplificatore per l’home theatre. Generalmente i sistemi audio seguono la formula 5 più 1 (il subwoofer appunto a cui spettano i toni bassi). Rimane dunque da specificare come vadano gestiti ed in cosa consistano le altre cinque uscite. Cominciamo dunque pensando alle due principali stereo, costantemente in funzione per garantire la potenza dell’impianto. Ad essere vanno aggiunti altri due canali stereo o modo di potenza inferiore (ciò dipende dal tipo d’amplificatore scelto). Il quinto è necessariamente mono e gestisce i dialoghi delle colonne sonore. La formula dei cinque e dunque grossomodo chiarita ma il quadro non sarebbe completo e funzionale senza il subwoofer. Esso non va certamente sottovalutato ed i toni bassi sono proprio quelli che maggiormente conferiscono atmosfera alla proiezione.
Come scegliere l’home theatre
Acquistare e poi gestire un impianto d’amplificazione Home Theatre non è cosa da poco. Siamo sempre più abituati a computer, lettori dvd, proiettori, impianti stereo, televisori ad alta definizione, etc. eppure è ancora poco diffusa la concezione che tutti questi strumenti possano essere messi assieme in un unico prodotto che ne gestisca ogni funzione. L’effettiva praticità dell’amplificatore home Theatre dipende da numerose variabili.
Cosa fondamentale è la scelta del prodotto (in questo caso dell’home theatre) che oltre alla tecnica deve essere anche funzionale, ossia oltre a tener conto delle caratteristiche predominanti dal punto di vista tecnico deve anche poter trovare un compromesso con la semplicità d’utilizzo.
Quelli che possono sembrare dettagli insignificanti costituiscono invece valori determinanti che se mal assortiti possono costituire enormi problemi. Questo è, ad esempio, il caso del display. È importantissimo accertarsi della leggibilità del display prima dell’acquisto. I simboli, le scritte e le cifre su d’esso riportati devono avere caratteri sufficientemente grandi e debbono essere intuitivi e facilmente comprensibili. Gli stessi tasti non possono esseri casuali, anche per loro è fondamentale la semplicità e l’immediatezza d’utilizzo. È pur vero, dobbiamo ricordarlo, che l’amplificatore non usa unicamente il proprio display per comunicare con la propria utenza. Talvolta, nella maggior parte dei casi, esso s’avvale anche della tv inviando su di essa i messaggi più importanti. Lo stesso menù, in modalità estesa, viene proiettato sullo schermo televisivo in modo che si possano scorrere le finestrelle e scegliere con comodità le impostazioni tramite telecomando.
Per consentire l’utilizzo dell’amplificatore Home Theatre non solo agli “addetti ai lavori”, esperti e tecnici audio, è necessario che il supporto sia dotato di sistemi d’auto regolazione. L’effetto del surround deve essere in buona misura calibrato dalla macchina stessa che sappia autonomamente equilibrare i suoni in modo tale da consentire una buona qualità della riproduzione. Gli amplificatori sono infatti dotati di programmi ed impostazioni che consentano in maniera agevole il settaggio.
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