Fresatrice

Categoria: Archivio Macchine Industriali
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Modelli

Come ogni utensile, anche della fresa esistono diverse tipologie. All’interno di questo complesso, una delle più utilizzate è la fresa cilindrica da taglio. Questo attrezzo è di solito abbastanza lungo, ha le lame piuttosto lunghe a forma di spirale o varie, per consentire tagli di svariate forme. Il fine di questo tipo di fresa è di render piane le pareti verticali uniformemente.

Un altro tipo di fresa è quella cilindrica da spianatura, le lame sono posizionate nella parte anteriore ed entrano nell’oggetto seguendo un moto verticale incidendolo per iniziare l’attaccatura di tasche o fori. Il lavoro viene poi rifinito mediante delle frese a forma sferica. Questo lavoro di rifinitura è necessario per eliminare problemi dovuti ai passaggi di fresa di maggiori dimensioni usati nei passaggi precedenti. Per eliminare questo inconveniente si passa l’attrezzo molto vicino all’oggetto, altrimenti restano visibili piccole onde. Si può utilizzare questo tipo di fresa anche per la realizzazione di smussi, di collegamenti in cavità profonde e di raggi minuscoli.

Altro modello è la fresa troncoconica in grado di eseguire  facilmente numerosi tipi di lavori di forma conica, ellittica, o a punta soprattutto se si devono eseguire forature.

Al di là di queste differenze in tutti i tipi di frese è presente un portautensili di forme diverse: a triangolo, a quadrato, a rombo e così via. Questi portaoggetti sono fissati attraverso il CAT, un metodo di fissaggio datato ma ancora valido. Inventato negli Stati Uniti (proprio dove sta avendo una grande diffusione), aveva lo scopo di rendere simili tutti i vari tipi di portaoggetti che esistevano. Oggi ne esistono di diversi tipi e di diversa grandezza, con numeri diversi a seconda del livello di conicità. Negli ultimi anni si sta diffondendo un’altra tipologia, denominata BT Tooling, anche se in Europa il sistema più utilizzato è l’ HSK, grazie alla sua alta velocità.

A cosa serve

Il lavoro della fresa consiste essenzialmente nell’asportazione di parti di legno. A riguardo si ricorda che un altro termine per indicare questo tipo di macchina è fresatrice. Questo termine è il più corretto dal momento che con fresa si intenderebbe più propriamente solo gli utensili dell’intero macchinario (l’origine del termine è francese: oltralpe con fraise si intende la fragola, in italiano ha assunto questo nome per via delle forme a punta). Altri danno all’attrezzo il nome di fresalesatrice, con cui però si intende particolari tipi di frese in grado di realizzare lavori di alesatura.

Comunque sia bisogna dire che oltre al legno grazie alla fresa possono esser asportate anche parti di altri materiali, servendosi di un attrezzo rotante. Questo lavoro di asportazione può dar vita a diverse forme (nel linguaggio tecnico chiamate modanature): rotonde o scanalate. Questi tagli possono essere effettuati anche su ruote dentate a denti a forma elicoidale o dritta. Inoltre si possono effettuare anche tagli di filettature per svariate sagome, comprese le dentate coniche.

Da ciò si evince che uno dei maggiori pregi di questi macchinari è la possibilità di avere una grandissima gamma di forme e di realizzare, con una sola macchina, lavori di foratura, alesatura, arrotondamento, rettifica e taglio.

Essenzialmente esistono tre modi per eseguire una fresatura:

  1. Servendosi di frese a codolo posizionate su un trapano: questo tipo di fresatura è particolarmente indicato per superfici ridotte e per modanature semplici, dato che la lavorazione viene effettuata a mano;
  2. ci si serve di un trapano che, grazie alle frese montate a colonna e a piani appropriati per fresare, riesce ad eseguire un buon lavoro specie se il trapano possiede una velocità di rotazione alta; in questo caso, a differenza del precedente, il lavoro è fisso e quindi si lascia scorrere il legno;
  3. in questa ultima categoria si fanno rientrare le lavorazioni più moderne e di varie caratteristiche.

Funzionamento

Nella tipologia più semplice la fresatrice è formata da: un motore, di solito alquanto potente; da delle lame fissate sul motore attraverso un mandrino, quel meccanismo che facilita l’unione e il bloccaggio di qualunque pezzo, al di là del diametro e della forma, permettendo su di esso qualsiasi lavoro. Le lame, quelle definibili propriamente fresa, ruotano favorendo l’azione di erosione sulla parte da lavorare. Il principio appare molto simile a quello del trapano, con la differenza che quest’ultimo serve per perforare e non, come è stato appena detto, per erodere come la fresa. Il fatto che debbano essere mobili, fa sì che le frese possano essere divise in altre categorie, a seconda della forma e dello scorrimento:

  • fresa orizzontale: è costituito da un piano orizzontale mentre il piano di taglio è montato lateralmente. Il suo utilizzo è soprattutto per render piani blocchi o per la realizzazione di incavi, fessure o tasche. Questi tipi di frese sono spesso vicini tra loro per realizzare lavori particolarmente complessi. Una complicazione a riguardo può esser data dal prezzo, di solito alto: non a caso sono indicate per lavori difficili;
  • fresa verticale: oltre al piano verticale posseggono un piano verticale su cui è posizionato il motore. Grazie a questi due piani possono esser eseguiti lavori tridimensionali, come fori o alesature. Con questo tipo di macchina si possono aggiungere i centri di lavoro, con quattro o più assi;
  • fresa universale: queste frese derivano dalle orizzontali ma se ne differenza per la parte di sostegno della pezzo da lavorare. Grazie a questa caratteristica è possibile eseguire un gran numero di lavorazioni. La piastra, posta sotto la tavola, e può variare l’angolatura da 0° a 45°. La grande possibilità di lavoro è data dal fatto che è provvista di un divisore per scanalare gli alberi e per la realizzazione di ruote dentate e per altri lavori.

Accessori

Come la maggior parte delle apparecchiature, anche la fresatrice ha risentito del progresso: infatti, le ultime macchine sono dotate di un computer che, attraverso un sistema numerico svolgono tutto il lavoro che compie solitamente un lavoratore, tra cui il cambio automatico delle punte. Questo fa sì che si rivelino quasi inutili i lavoratori portando sicuramente vantaggi all’azienda che deve quindi pagare meno dipendenti, ma sicuramente porta svantaggi ai lavoratori, che faticano maggiormente a trovar lavoro.

Una caratteristica di fondamentale importanza per il corretto funzionamento della fresa è la stabilità: perché il lavoro venga preciso è indispensabile che la macchina resti immobili e se ciò dovesse venir meno, si raccomanda l’utilizzo di lubrificanti per raffreddare le punte. Ciò succede soprattutto se il lavoro viene effettuato a velocità particolarmente elevate. Il lubrificante ha anche il vantaggio di far rimanere i trucioli e la polvere così che il lavoro di manutenzione risulti molto più semplice. Così facendo è anche minore il consumo delle frese stesse.

Per il corretto funzionamento dell’apparecchio è importante il meccanismo che regola il livello di profondità della fresatura, meglio se è presente una piastrina indicante i millimetri onde evitare di commettere errori di approssimazione. Ancora meglio se questa piastrina sia in metallo sia che infissa e non incollata.

Al momento dell’acquisto di una fresatrice si consiglia di controllare che siano presenti anche utensili vari (come l’asta compasso per l’effettuazione di fresatura a forma circolare) e una guida all’utilizzo per effettuare i vari tagli. Particolare attenzione al momento dell’acquisto si deve dare ai codoli: dal momento che possono essere inseriti codoli anche di diametro minore conviene comprare macchinari che possano contenere codoli un po’ più gradi rispetto a quelli che già possediamo, così da evitare problemi nel funzionamento.Tra le caratteristiche di fresatrice si ricorda che nelle fabbriche sono per lo più standardizzate, mentre le altre frese possono essere più libere.

Altre applicazioni

Tra le numerosi varianti esistenti della fresatrice si ricorda quella costruita per la ricostruzione delle unghie. Ovviamente si tratta di macchine completamente diverse nell’aspetto e nel funzionamento rispetto ai casi sopra citati. Il loro fine è la ricostruzione ed il trattamento estetico delle unghie delle mani e dei piedi. Si tratta di un apparecchio ampiamente utilizzato negli studi estetici.

L’utilizzo di queste macchine è raccomandato a persone esperte e qualificate dal momento che un uso errato può causare danni gravi alle unghie ben maggiori rispetto a quelli causati da una semplice lima, che può esser regolata manualmente e procede a velocità minori rispetto a quelle della fresa.

Il successo di questo macchinario si deve anche al fatto che riduce la stanchezza dell’estetista rispetto all’utilizzo della più comune lama. Gli usi migliori di questo macchinario sono il rimodellamento della forma delle unghie, accorciamento, smussatura, definizione e pulitura.

Per un utilizzo  fai da te dell’apparecchio si faccia molta attenzione:

  1. anzitutto si poggino gli avambracci in modo molto saldo sul piano di lavoro e con una mano si impugni la fresa come una penna e con l’altra mano ai dito della persona a cui si vuole fare il trattamento. Ora occorre trovare la giusta postura della ”penna” in mano;
  2. usare una giusta pressione in modo tale da non danneggiare né l’unghia né la pelle vicina;
  3. si usino ora velocità diverse a seconda del punto di applicazione. In generale si raccomanda una velocità intorno ai 15/mm in linea;
  4. se siamo alle prime armi, può essere utile provare dapprima questo metodo su di noi al fine di avere un minimo di preparazione e manualità;
  5. ultimo passaggio è la disinfezione dello strumento dopo l’utilizzo. Perché non vi siano infezioni è bene curare questo passaggio con molta cura, utilizzando preferibilmente acetone.

Prezzi

Analizzate tutte queste qualità, si cerca ora di dare una panoramica sui prezzi. Per prima cosa occorre dire che i prezzi sono molto vari, per i modelli più semplici si parte dai 34 euro fino a 2300 euro circa per modelli più professionali e sofisticati. Per l’acquisto teniamo ovviamente del denaro che abbiamo a disposizione e dell’uso che ne dovremo fare.

Se possediamo un’azienda, si considerino anche le entrate e la diffusione che la nostra società sta avendo: può essere, infatti, una mossa azzardata per le nostre finanze quella di spendere più del necessario.

Per quanta riguarda i modelli meno costosi, si tratta di esemplari che presentano le caratteristiche minime, non tralasciando comunque sia la praticità dato che si tratta di prodotti ergonomici. Sono per lo più fresatrici verticali, elettroniche e maneggevoli.

Passando ai prezzi medi (intorno ai 100 euro) presentano attacchi per migliorie di vario tipo, pinze intercambiabili e velocità regolabili. Se invece disponiamo di 500 euro, possiamo permetterci modelli a velocità costante in ogni situazione di lavoro e frese verticali a doppia colonna in acciaio.

I modelli che superano i 2000 euro sono ovviamente più grandi e presentano anche più funzioni: oltre alla fresa, infatti, possono avere anche il tornio e il trapano. Queste migliorie sono anche articolate, in quanto, ad esempio, il tornio può avere l’avanzamento longitudinale automatico e la trasmissione a cinghie.

Se vogliamo effettuare l’acquisto via internet anzitutto si rammenta che ci sarà una spesa leggermente maggiore a causa delle spese di spedizione, e poi si cerchi di avere dal venditore assicurazioni riguardo alla validità del prodotto e, in caso l’acquisto non fosse di nostro gradimento e/o presentasse danni o rotture, la possibilità di cambiare il prodotto.

Per quanto riguarda i pezzi singoli, essi hanno prezzi contenuti partendo da un minimo di 2,85 euro per delle punte fino a 160 per un mandrino assieme a delle pinze.

Publicato: 2010-04-03Da: Redazione

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