I decoder sono delle apparecchiature progettate per convertire un segnale digitale, proveniente dal digitale terrestre o dal satellite, in un segnale analogico, permettendone la visualizzazione su un comune televisore.
Dall’analogico al digitale: televisione ieri ed oggi
La tecnologia digitale rappresenta, assieme all’introduzione del colore e del telecomando, una delle più grandi innovazioni che hanno caratterizzato il mondo della televisione.
In grado di migliorare sensibilmente la qualità dell’immagine e non risentire di interferenze e cali di segnale, la cosiddetta TV digitale terrestre si prevede debba soppiantare a breve la televisione analogica terrestre, coprendo l’intero territorio nazionale.
L’evoluzione dell’hardware ed i mutamenti in atto per quel che riguarda l’offerta di format e programmi televisivi testimoniano la realtà del cambiamento.
Oggi pare che il mondo della televisione si stia rimodellando sui nuovi standard, profondamente influenzati da internet e dalla tecnologia digitale, riplasmando la propria identità su profonde innovazioni come il broadband e la Tv on demand.
Parlando di televisione, sistemi di diffusione e trasmissione del segnale TV, possiamo individuare (guardando alla storia) tre macroaree, riferendoci alla modalità con la quale le informazioni (immagini, suoni, ecc) sono trasmesse all’utente finale:
- Televisione terrestre: il funzionamento prevede che dei trasmettitori presenti a terra (ovvero sulla superficie terrestre) emettano onde radio. Riceviamo tale televisione grazie ad antenne non paraboliche;
- Televisione via cavo: la trasmissione avviene grazie a cavi per le telecomunicazioni, come il cavo coassiale;
- Televisione satellitare: il funzionamento è legato alle onde radio emesse dai satelliti;
Poi, in riferimento alla nostra epoca, si può individuare una suddivisione fondamentale tra televisione analogica e digitale, che caratterizza in particolare il caso della tv satellitare:
- La televisione analogica coincide con la vecchia tv terrestre, via cavo e satellitare, dove analogico fa riferimento alla modalità continua di riproduzione del segnale;
- La televisione digitale: abbraccia interi continenti e non solo nazioni, come nel caso della televisione terrestre. In questo caso, l’onda elettromagnetica trasmessa da un trasmettitore contiene un flusso di bit;
E’ all’interno di tale quadro che possiamo meglio comprendere qual è la funzione del decoder, e come l’odierna TV digitale sia necessariamente vincolata all’utilizzo di questo strumento.
Decoder satellitare
Si parla di decodificatori in riferimento ad alcune componenti elettroniche in grado di svolgere specifiche operazioni di decodifica. Il decodificatore ha le funzioni opposte del cosiddetto codificatore, strumento molto conosciuto in elettronica.
Due sono le principali tipologie di decoder sul mercato: i cosiddetti decoder satellitari ed i decoder digitali per il digitale terrestre. Seppur in apparenza possano rassomigliarsi nella forma, questi apparecchi sfruttano differenti tecnologie e principi di funzionamento, essendo progettati per circostanze e funzioni specifiche.
Cerchiamo ora di conoscere da vicino le loro caratteristiche. Oggi si stima che almeno il 50% della televisione sia satellitare o digitale terrestre. La tv satellitare ha conosciuto negli ultimi anni una notevole diffusione, grazie ai numerosi vantaggi che offre ma soprattutto alla possibilità di differenziare l’offerta venendo incontro ai gusti dei telespettatori.
La tv satellitare richiede, oltre ad una TV, l’utilizzo di un decoder e di una parabola. Il funzionamento è pressappoco questo: l’antenna parabolica serve a ricevere un segnale (onde radio) trasmesso da un satellite.
Questa comunica poi con il decoder e il segnale viene decodificato. Una parabola, o antenna parabolica, riceve onde radio dai satelliti televisivi geostazionari, ed è costituita da un disco parabolico e da un apparecchio detto LNB in grado di inviare il segnale ai decoder. Per ricevere la tv satellitare possiamo ricorrere a Televisori compatibili, o semplicemente utilizzare un set top box, ovvero un decoder.
Nel caso della televisione pay per view, dove per usufruire di un servizio è necessario pagare, solitamente i gestori all’acquisto inviano o propongono un proprio modello di set top box, necessario per visualizzare i programmi, che verranno decriptati grazie all’utilizzo di una scheda apposita.
Come funziona nello specifico un decoder? Un ricevitore di tipo satellitare riceve in ingresso un segnale di tipo digitale e produce in uscita un segnale analogico.
I decoder per il satellitare compiono un’operazione detta deplexing, che corrisponde all’inverso del cosiddetto multiplexing, una complessa operazione che suddivide i segnali di diversi canali elaborando un vero e proprio flusso.
Con la tv satellitare, oltre a visualizzare gratuitamente una serie di canali, solitamente si accede alle trasmissioni pay per view, dove bisogna pagare un canone mensile per visualizzare la programmazione di una serie di canali.
Questo tipo di programmazione prevede la sottoscrizione di un abbonamento, che può avvenire secondo diverse modalità e selezionando i pacchetti tematici di proprio interesse. Oltre ai canali per abbonamento, poi, esistono canali specifici dove è possibile acquistare singoli eventi, come film o eventi sportivi, da casa e senza muoversi dal proprio divano.
La tv satellitare può essere analogica o digitale. Attualmente quasi tutte le televisioni satellitari, almeno nel nostro paese, sono digitali. Rispetto alla televisione “tradizionale”, tanti sono i vantaggi del digitale.
Il primo è indubbiamente la qualità dell’immagine, che nel digitale è molto più elevata. Possiamo riscontrare un miglioramento netto anche nella resa dei colori e dei suoni, anche perchè rispetto alla trasmissione analogica si riducono i disturbi e le interferenze.
Decoder per il digitale terrestre
Il digitale terrestre o DTT (o anche DVB-T), consente di diffondere il segnale televisivo nel formato digitale. La sigla DTT significa appunto Digital Terrestrial Television, mentre la sigla DVB-T sta per “Digital video Broadcasting – terrestrial”.
Oltre ai vantaggi menzionati in precedenza per la tv satellitare, il digitale terrestre consente di vedere molti più canali rispetto a quelli che visualizzavamo sulla nostra vecchia TV, usufruendo anche di servizi che permettono l’interazione diretta con programmi televisivi, grazie a specifiche applicazioni da utilizzare comodamente seduti a casa nostra con il telecomando.
Infine, potremmo aggiungere che questo tipo di strumento produce inquinamento elettromagnetico inferiore rispetto alla tv analogica, e che inoltre vi si può ricorrere (numerosi progetti sono in via di sperimentazione) per l’utilizzo di servizi di pubblica utilità.
Quali canali possiamo vedere con il digitale terrestre? Anzitutto i canali gratuiti (tutti quelli che già vediamo, più altri canali); poi canali da acquistare singolarmente, o da utilizzare nel caso in cui io abbia acquistato un evento specifico, per l’orario indicato.
Infine, l’offerta si è ampliata anche a canali per abbonamento, la cui visualizzazione è condizionata dalla sottoscrizione di un abbonamento.
A differenza della tv satellitare, tuttavia, il digitale terrestre è comodo anche se non abbiamo alcuna intenzione di sottoscrivere abbonamenti, proprio perché consente comunque di visualizzare una gran quantità di canali.
Per offerte particolari solitamente si utilizza una smart card, sulla quale è possibile caricare un credito da utilizzare per l’acquisto di singoli programmi o pacchetti.
Il decoder, quando intendiamo utilizzare servizi a pagamento, è necessario (spesso) che sia abilitato ad uno dei due metodi di codifica attualmente presenti nel nostro paese ed utilizzati dagli unici due fornitori di tali servizi. Inoltre, per installare un decoder per il digitale terrestre non ci serve la parabola.
Anzitutto, prima di effettuare l’acquisto di questo apparecchio, verificheremo che la nostra zona sia coperta dal segnale (il sito ufficiale del digitale terrestre in Italia consente di effettuare una ricerca completa).
Poi, si tratta di acquistare il vero e proprio decoder, che anche in questo caso si chiama set top box, e che nello specifico decodifica segnali digitali restituendoli alla tv in analogici. Quindi si configura il tutto come suggerito nelle istruzioni.
Si ritrovano in commercio due tipologie principali di decoder per il digitale terrestre:
- il modello Zapper, in grado di ricevere i canali terrestri ma non di utilizzare i servizi interattivi;
- la tipologia MHP (multimedia home platform), che è possibile collegare alle prese telefoniche;
Il prezzo di un set top box solitamente non è alto, anche se può dipendere dal modello. Il Governo Italiano copre con un contributo statale i Set Top Box interattivi, che servono e serviranno ad interagire anche con servizi di pubblica utilità Il mercato produce di frequente nuovi modelli, arricchiti ogni volta da nuove funzioni.
Aggiorniamoci! Tra i consigli per l’acquisto, invitiamo anzitutto a verificare bene le caratteristiche dei modelli, soprattutto di quelli a basso costo. Può accadere, infatti, che alcuni decoder non siano in grado di decodificare quei canali televisivi appartenenti alla “banda III”.
Un buon “set top box”, oltre a possedere la compatibilità MHP, deve avere almeno 64mb di ram, un doppio tuner (digitale terrestre ed analogico), due prese scart e una memoria flash capiente. Esistono anche modelli di tv che montano al proprio interno dei decoder, o schermi multimediali dalle alte funzionalità. Tutti progettati per preparare la tv del futuro.
Accessori ed installazione
Acquistare un decoder vuol dire spesso ricevere, con esso, una serie di accessori ed un manuale d’uso. Solitamente troviamo il nostro decoder ben imballato e protetto da polistirolo, e la scatola conterrà anche la presa scart che ne consente il collegamento alla TV. Inoltre, sarà corredato di telecomando, ed accompagnato dal manuale d’istruzioni.
Nel caso in cui volessimo un decoder satellitare, bisogna sapere che questi necessita di un’antenna parabolica per funzionare. Questa andrà preliminarmente acquistata e fatta montare da un tecnico, orientandola nella giusta maniera per ricevere il segnale. Se si tratta di un decoder non di ultima generazione, lo si può abilitare per servizi a pagamento aggiornandone il software. Ciò avviene via etere, in automatico e soltanto in certi orari.
Le schede prepagate di alcuni provider possono essere acquistate anche da internet, ed essere non ricaricabili. Nell’acquisto di un decoder potremmo inoltre valutare, tra le caratteristiche, i formati, la velocità di trasmissione, le eventuali funzioni ulteriori. Alcuni modelli possono includere un DVD recorder ed un hard disk interno.
Nei sistemi pay per view la ricezione del segnale è possibile solo quando quest’ultimo, criptato dai produttori con complessi algoritmi, viene decriptato con i decoder che ci vengono forniti. In questo caso l’installazione ci viene eseguita dai tecnici specializzati, o è accompagnata dalle istruzioni complete di manuali d’uso.
I modelli satellitari, inoltre, possono essere compatibili o meno con i servizi offerti da alcuni provider, e montare uscite che consentono di connetterli al pc o alla rete. Nel caso del digitale terrestre la procedura è comunque guidata, e richiede la sintonizzazione dei canali.
I buoni decoder solitamente si auto-aggiornano, provvedendo da soli a sintonizzare nuovi canali. Alcuni possono montare anche degli slot per inserire moduli cam, componenti che consentono di leggere programmi a pagamento senza dover necessariamente ricorrere al decoder proprietario.
L’acquisto di un decoder può essere eseguito in comuni negozi di elettronica ma anche da internet, anche se consigliamo sempre uno scambio di battute con un esperto, per meglio comprendere le nostre esigenze ed il nostro caso specifico.
Qualche consiglio
Quando acquistare? Il decoder è la soluzione più pratica per chi, stanco dei palinsesti della tv, vuole aprirsi a nuovi orizzonti confrontandosi con un’offerta più vasta e differenziata.
Subordinata alle regole del mercato, la tv nazionale ed i maggiori canali finiscono infatti per non soddisfare del tutto le aspettative del pubblico, dando poco spazio a certe tipologie di eventi, al cinema o ai documentari.
La programmazione sviluppata per il digitale è invece caratterizzata da un’ampia offerta di canali che include, oltre alle reti nazionali (che ora potremmo vedere in una migliore risoluzione), canali internazionali e pacchetti specifici acquistabili pagando un canone mensile.
Un appassionato di cinema troverà, sui canali specificamente concepiti per il digitale, un’offerta molto vasta, con programmazioni giornaliere non-stop dedicate soltanto al cinema, poche interruzioni pubblicitarie ed il supporto di utili strumenti per visualizzare la programmazione anche a distanza di giorni di tutti i canali.
Inoltre molto spesso la pay per view consente di visualizzare numerosi film in anteprima, i quali, essendo in continua rotazione, possono anche essere rivisti, o “memorizzati” con appositi strumenti.
Infine le piattaforme satellitari più note hanno lanciato anche una linea di programmi in alta definizione (HD). Vasta è comunque la gamma dei servizi: dalle opzioni di personalizzazione dell’elenco canali alle opzioni multilingue, alla possibilità di aggiungere i sottotitoli, giocare a videogames o ottenere più informazioni sui programmi del palinsesto.
L’interattività della televisione è oggi uno degli aspetti più esaltati e pubblicizzati, e si prevede le evoluzioni debbano essere ancora tante.
Per uno sportivo, inoltre, la pay per view consente la scelta di pacchetti appositi per visualizzare il calcio di serie A o la Champions League, con il supporto di eventi extra, trasmissioni sportive e funzioni interessanti come, per le partite della domenica, la possibilità di fruire di un canale che trasmette ininterrottamente tutti i goal.
Migliori marche
- Amstrad
Amstrad, letteralmente, sta per Alan Michael Sugar Trading, sigla che fa riferimento al nome di Sir Alan Sugar, fondatore dell’azienda. Nasce nel 1968, e la sua sede principale è a Londra. Amstrad è attualmente una realtà molto affermata nei settori audio, video e prodotti per il digitale. Dopo una parentesi dedicata all’home computing negli anni ’80, oggi, in collaborazione con SKY, produce tra l’altro diversi modelli di decoder interattivi. - Cobra
Cobra è un’azienda italiana con sede a Bernareggio, in provincia di Milano. Nata nel 1941 con la produzione di fonobar e radio, gradualmente comincia ad occuparsi di elettronica di consumo. Dal 1994 la cobra dispone della certificazione UNI EN ISO 9000. Produce, nell’area consumer, antenne, ripetitori, cuffie, casse, lettori dvd/divx, auricolari, sistemi home theatre, ricevitori per il digitale terrestre e molto altro. - Goldtop
La Goldtop è una giovane società italiana, nata però circa 70 anni fa e forte di una lunga esperienza nel settore dell’elettronica, sempre accompagnata da un interesse spiccato per l’innovazione e le evoluzioni della tecnologia. Oggi la Goldtop presenta una vasta gamma di ricevitori satellitari, prodotti al plasma LCD e decoder, oltre a ricevitori per il digitale terrestre progettati specificamente per il pc. - I-can
I-can è marchio ADB (Advanced Digital Broadcast), che si occupa della fornitura di prodotti per la TV digitale. Produce set top box utilizzando la tecnologia MHP e sfruttando processori dalle elevate prestazioni (MPEG-2). E’ una delle aziende leader, attualmente, sul mercato italiano. I set top box integrano numerose interessanti funzioni tra cui software loaders, ottima capacità di memoria e lettori smart card. - Mediasat
La Humax, appartenente al gruppo mediasat e leader in Italia anche grazie ad efficienti reti di vendita, distribuisce e propone prodotti per ricevere segnali TV, via digitale terrestre e via satellite. Mediasat vanta sui propri prodotti il sistema di certificazione ISO9001/2000, ed mette a disposizione un sistema di consulenza tecnica e assistenza, per rispondere in tempo reale ad ogni necessità del cliente. Tra i prodotti sviluppati recentemente, una TV LCD che incorpora digitale satellitare e digitale terrestre.
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