La chitarra classica
Con il termine chitarra si indica quello strumento musicale dotato di corde destinato all’interpretazione di vari tipi di musica: dal rock al blues fino alla musica leggera. La chitarra classica è più indirizzata all’esecuzione di brani di stampo popolare o di musica classica.
Componenti di una chitarra classica
La chitarra classica è essenzialmente divisa in due parti: il manico e il corpo. Sul manico è posta la tastiera. Alla fine della tastiera è posta la paletta su cui sono collocate le meccaniche necessarie per intonare lo strumento.
Il corpo, invece, ospita la cassa di risonanza caratterizzata da una grande buca centrale, necessaria ad amplificare il suono prodotto dalle corde. Proprio le corde costituiscono un altro fondamentale elemento di questo strumento: sono solitamente sei (anche se si può arrivare fino a dodici per altri tipi di chitarre) e ormai costruite in nylon, materiale in grado di dare un suono dolce e ovattato. Sono utilizzati anche altri materiali per le corde come composti a fibra di vetro o a base di carbonio.
Per quanto riguarda i materiali più usati per la fabbricazione della chitarra classica bisogna anzitutto dire che vengono usati materiali diversi per ogni parte del corpo, per cui si usano principalmente abete, cedro o sequoia per la parte che comprende la buca (parte denominata anche Tavola Armonica) ma anche altri legni per la rinforzatura, scelti a discrezione del liutaio.
Le fasce e il fondo sono costituiti da legni compatti, ma soprattutto da palissandro, cipresso, acero e da un tipo particolare di ebano, detto makassar. Per il manico ci si serve soprattutto di mogano o cedrella spagnola per evitare il pericolo umidità. Ebano, palissandro, noce o altre essenze vengono utilizzate per i ponti (o ponticelli), cioè quelle parti a cui si legano le corde, mentre per il capotasto si usano osso o avorio. La tastiera merita una piccola precisazione: è costituita perlopiù di ebano, anche se vengono utilizzati anche palissandro e acero. Se sono costituite da questo ultimo materiale si è soliti passare su questa parte una vernice trasparente per difendere questo legno molto chiaro dagli agenti atmosferici e dall’usura.
Storia della chitarra classica
Per parlare dell’origine della chitarra classica bisogna fare un quadro generale su tutti i tipi di chitarre. Anzitutto la chitarra ha avuto un’origine diversa dal liuto, come spesso erroneamente si crede. Considerando gli strumenti a corda, di cui ovviamente la chitarra fa parte, si può dire che questo strumento abbia avuto come lontano antenato la lira, strumento utilizzato nell’antica Grecia. Nel mondo moderno poi si sono sviluppati diversi tipi e, con lo sviluppo della tecnologia, si è arrivati fino alla chitarra elettrica.
Tra i modelli più diffusi ci sono quello spagnolo e, per l’appunto quello classico, a sei corde mentre ad esempio in Brasile ne esistono modelli a sette corde fino a un massimo di dodici per altri modelli.
L’evoluzione dello strumento ha portato anche a tipi diversi di accordatura, oltre al tipo spagnolo (il più comune) ne esistono anche altri, come il modello sardo o, ancora, considerando la chitarra a 12 corde, in cui vengono affiancate corde di due ottave diverse. Nel secolo scorso, con la nascita del blues, del jazz e il continuo sviluppo del rock, si sentì il bisogno di uno strumento che potesse superare la chitarra acustica e, dopo vani e semplici tentativi di aumentare il volume, grazie ai tentativi di un tecnico italiano, Valentino Airoldi, si poté arrivare dopo altre numerose prove alla chitarra elettrica.
La tecnologia ha quindi avuto un peso notevole in questo campo e ciò è testimoniato da tutte le apparecchiature che accompagnano e hanno accompagnato i chitarristi in questi ultimi decenni, come ad esempio il pedale. A cambiare è stata ovviamente anche la forma: per quanto riguarda la chitarra classica e acustica, hanno raggiunto tale forma a metà 1800 mentre i modelli più moderni continuano ad avere evoluzioni, oltre alla forma più consueta possono anche essere prive del fondo e della tavola armonica.
Vari tipi di chitarra
La chitarra classica è solo uno dei numerosi tipi di chitarre esistenti nel mondo della musica. Se poi si considerano tutti gli strumenti a corda, il numero è inevitabilmente destinato a salire. Il tipo più semplice è la chitarra acustica (o a corpo vuoto): costituita da un manico e un corpo, ha sei corde e rappresenta il più delle volte il primo approccio a questo strumento per i novelli chitarristi. Il termine a corpo vuoto sta ad indicare la presenza della cassa armonica, che dovrà fornire l’amplificazione del suono prodotto. Questo costituisce il primo grande gruppo delle chitarre.
Il secondo grande gruppo è invece quello delle chitarre elettriche (o a corpo pieno): dal nome si può capire il tipo di estensione del suono, che avviene attraverso un’amplificazione elettrica. Questa divisione appare però troppo semplicistica e, in certi sensi, scolastica, in quanto col passare del tempo si sono sviluppati sempre più “ibridi”, modelli cioè classici che però si servono di un impianto elettrico per la diffusione del suono.
Al di là della differenzazione dovuta alla diffusione del suono, possiamo dividere le chitarre tra classiche, acustiche (dette anche folk), elettriche e a dodici corde. Le chitarre classiche possono essere impiegate in tutti i generi moderni, dal fusion al country, e possiede una cassa più grande della classica. La chitarra elettrica è utilizzata soprattutto nel genere rock (e nelle sue sottocategorie) e manca della cassa armonica. La chitarra a dodici corde presenta invece una doppia serie di sei corde di due ottave differenti escluse le prime due corde, accordate all’unisono.
Negli ultimi si è diffuso un fenomeno detto Air Guitar in cui i partecipanti si sfidano a colpi di assolo suonando chitarre d’aria, quindi in pratica inesistenti. Ovviamente in questa categoria conta non tanto l’abilità di suonare la chitarra, ma piuttosto l’aspetto più prettamente estetico.
Plettro, slide, tracolla e corde della chitarra classica
Anche se apparentemente semplice, numerosi sono gli accessori per la chitarra classica: plettro, tracolla e slide sono solo alcuni nomi. Partendo dal plettro bisogna anzitutto dire che, soprattutto per questa tipologia di chitarra, non è necessario ma, specie per i neofiti dello strumento, può essere senza dubbio utile.I chitarristi di livello medio – alto, infatti, sono soliti suonare direttamente con le mani. Una particolarità del plettro che può renderlo diverso dagli altri, è la sua personalizzazione: esistono, infatti, siti e appositi negozi, nonché artigiani, che eseguono questo lavoro a prezzi medi. Questa caratteristica rende l’attrezzo anche un’ottima idea regalo.
Sempre per suonare potrebbe esser utile lo slide, una sorta di ditale da indossare al dito anulare della mano che suona gli accordi: questo attrezzo permette di premere più corde contemporaneamente.
La tracolla costituisce un’altra componente fondamentale dello strumento: deve essere in grado di reggere perfettamente il peso dello strumento. Per ciò esistono appositi ganci di sicurezza o appositi bottoni che favoriranno la tracolla nel suo compito. Chiaramente se la corda non dovesse reggere il peso della chitarra si potrebbe spezzare anche nel momento meno opportuno, ad esempio durante un concerto. Bisogna comunque dire che molti chitarristi preferiscono esibirsi con la chitarra acustica da seduti, quindi il ”rischio” tracolla in questi casi non sussiste dato che tengono lo strumento direttamente sulle gambe.
Se tra gli accessori si vogliono citare le corde della chitarra elettrica, bisogna dire che sono ormai fatte di nylon o a base di carbonio da composti o a fibra di vetro. Una discussione a parte a riguardo meritano i mancini: alcuni, infatti, preferiscono farsi invertire le corde, altri invece, soprattutto a livelli alti, lasciano le corde nell’ordine più usuale imparando a suonare la chitarra, per così dire, al contrario.
Sempre riguardo alle corde bisogna citare l’avvolgicorde, un attrezzo che permette di tirare le corde così da tenerle a tensione.
Conservazione dello strumento: scelta della custodia per chitarra classica
Fondamentale per avere sempre un suono pulito e perfetto è mantenere lo strumento nelle migliori condizioni possibili e per farlo bisogna anzitutto evitare cadute e urti. Inoltre, per preservarlo dagli agenti esterni come l’umidità, è senza dubbio utile la custodia. Proprio la custodia costituisce un altro fondamentale accessorio per qualsiasi tipo di chitarra. Anche di questo utensile, nonostante la sua apparente semplicità, esistono diverse tipologie (rigide, semi rigide, a tracolla e imbottite) anche se la tipologia più comoda è quella imbottita dato che è leggera, provvista di tracolla e foderata all’interno per intero da diversi strati di materiale morbido per proteggere la chitarra in caso di cadute. Oltretutto la custodia è l’ideale per proteggere la chitarra dalla polvere e per il trasporto, durante il quale potrebbero essere frequenti gli urti. Anche se, a dire il vero, esistono anche le custodie più rigide non provviste di tracolla, molto simili a piccole valigie, con cui il trasporto deve avvenire sempre a mano.
Il nemico numero uno resta comunque l’umidità che a lungo andare può seriamente compromettere lo strumento distruggendo il legno. Un altro nemico può essere la sudorazione delle mani: il sudore può, infatti, accumularsi sulle corde e su questo stesso accumulo si potrebbe concentrare la polvere. Questo processo può portare a lungo tempo all’ossidazione delle corde e a sporcare il manico. All’inizio questo processo non si nota ma con il passare del tempo sarà indispensabile il cambio delle corde e la pulizia del manico.
Per arginare il problema esistono ovviamente numerosissimi prodotti in commercio per la pulizia delle corde e del manico dal prezzo medio – basso. L’ideale è acquistarli al momento dell’acquisto dello strumento per avere subito l’opinione degli esperti. Questi prodotti si rivelano un eccellente aiuto per lo strumento, permettendo una maggior durata delle corde mentre il manico resterà sempre pulito e scorrevole.
Modelli e produttori di chitarre classiche
Tra tutti i tipi di chitarra, quella classica rappresenta sicuramente lo strumento ideale per il primo approccio a questo tipo di strumento. Tenendo poi conto del prezzo i vantaggi sono senza dubbio notevoli. Sempre per quanto riguarda il prezzo della chitarra classica bisogna dire che esso varia a seconda della marca e del livello d’apprendimento necessario per suonarlo: si parte dai 39 euro per alcuni tipi semplici per apprendisti, fino a un massimo di 2650 euro per modelli più sofisticati e anche curati sotto l’aspetto estetico, per i clienti più esperti ed esigenti.
Ovviamente assieme al prezzo sale anche la qualità della chitarra classica acquistata. Sono numerose le marche produttrici valide che producono articoli di ottima fattura. Chiaramente a questa ottima qualità si accompagna un prezzo medio – alto che quindi potrebbe vietare a molti appassionati l’acquisto dello strumento.
Anche per evitare truffe l’ideale sarebbe quindi poter provare la chitarra classica anche se raramente i negozianti permettono la prova dello strumento. La prova può esser fondamentale per vedere se siamo in sintonia con lo strumento, se ci appare comodo, se ci piace il suono prodotto e, dettaglio non meno fondamentale, se ci piace esteticamente il prodotto.
Come quasi tutto al mondo d’oggi, anche l’acquisto di una chitarra classica è estremamente soggettivo e ciò si nota anche dai musicisti più affermati che spesso cambiano chitarra anche durante i concerti arrivando fino a crearsi dei modelli personalizzati e, perché no, costruiti con le proprie mani.
Celebre per quanto riguarda le chitarre elettriche è l’esempio di Brian May, storico chitarrista dei Queen, che si costruì da solo la sua chitarra quando era ancora piccolo. Ovviamente se siamo anche noi bravi a lavorare con il legno e appassionati del fai da te possiamo creare con le nostre stesse mani una chitarra. Servendoci di compensato e di non molti attrezzi potremo creare la nostra chitarra.
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