Vasi da giardino

Vasi da giardino
Categoria: Archivio Giardinaggio
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Scegliere il vaso da giardino

I vasi da giardino sono utilissimi contenitori artificiali che consentono, anche se lo spazio a disposizione non è molto, di coltivare le piante in modo “localizzato”. A tutti gli effetti la terra con la quale è riempito il vaso rappresenta un surrogato del suolo presente in giardino, con il vantaggio che il contenitore è facilmente trasportabile e si adatta anche all’impiego su terrazzi, balconi e davanzali.

Naturalmente, non esiste il vaso “perfetto” adatto a tutte le situazioni: in questo caso è più corretto parlare del vaso “giusto”. Infatti la scelta dipende da molti fattori, come ad esempio la tipologia di pianta che verrà ospitata, lo stile del giardino, lo spazio a disposizione e gli altri vasi eventualmente già presenti, solo per citarne alcuni.

La componente estetica è una delle più importanti nella scelta del vaso, dal momento che un contenitore di brutto aspetto può vanificare la presenza delle piante fiorite più belle. Anche il materiale di cui è fatto il vaso è tutt’altro che trascurabile, dal momento che plastica, terracotta e cemento presentano diverse permeabilità e questo influenza notevolmente la capacità di sviluppo delle piante e la loro salute. Il materiale utilizzato si ripercuote direttamente anche sul peso del contenitore, un aspetto decisamente importante quando i vasi devono essere spostati nel corso dell’anno (ad esempio in una serra per il periodo invernale) o si prevede di effettuare rinvasi piuttosto frequenti.

Vasi in terracotta

La terracotta è uno dei materiali più diffusi per i vasi da giardino, cui molte persone sono affezionate soprattutto perché sino a qualche decennio fa i vasi erano tutti di questa tipologia. In effetti la terracotta, al di là dell’eventuale legame sentimentale, è tuttora un ottimo materiale per i vasi, dal momento che le pareti sono permeabili all’acqua. Ciò significa che, quando il terreno si imbibisce molto di acqua (ad esempio perché è stata somministrata un’irrigazione particolarmente abbondante, oppure è piovuto molto) le pareti del vaso tenderanno a disperdere umidità diminuendo il rischio di ristagni idrici sul fondo del vaso.

Oltre agli indubbi vantaggi di tipo pratico, i vasi da giardino di terracotta sono apprezzabili anche per via della presenza sul mercato di modelli di aspetto molto diverso, che vanno dal più semplice al più ricercato. Contenitori con elementi in rilievo e decorazioni sono decisamente belli da vedersi, e in grado di impreziosire il giardino o il balcone.

Il risvolto della medaglia, nel caso dei vasi in terracotta, è rappresentato dal fatto che essi non sono in grado di trattenere a lungo l’acqua proprio per via della loro permeabilità. Ciò comporta, soprattutto quando fa caldo, la necessità di annaffiare frequentemente il terriccio. Inoltre sulla terracotta possono, alla lunga, insediarsi colonie di muffe o muschi la cui rimozione richiede una pulizia energica della superficie esterna del contenitore. Inoltre la terracotta non è in grado di resistere ai geli intensi, anche se comunque esistono vasi in materiale ingelivo adatti anche ai luoghi dal clima più rigido. La terracotta, infine, è un materiale che non resiste agli urti e che perciò deve essere maneggiato con estrema cura.

Vasi in plastica

La plastica è diventata, negli ultimi decenni, molto popolare per la realizzazione dei vasi da giardino; le tipologie di materiali più utilizzati sono polipropilene, PVC e polietilene. Questi contenitori sono decisamente apprezzati per via della loro leggerezza e resistenza agli urti, cosa che li distingue nettamente dai vasi in terracotta. Inoltre i vasi in plastica sono l’alternativa più economica presente sul mercato, il che rende il loro acquisto particolarmente vantaggioso soprattutto se ne è richiesta una grande quantità.

Purtroppo, la plastica è un materiale non poroso che quindi non consente la traspirazione del terriccio. Pertanto, le annaffiature devono essere sempre moderate per evitare che il terreno rimanga troppo bagnato. I ristagni sono molto pericolosi perché causano asfissia e, se prolungati nel tempo, possono portare a marciumi radicali che nei casi peggiori si concludono con la morte delle piante.

Un altro aspetto non particolarmente esaltante dei vasi da giardino in plastica è il loro scarso valore estetico. Questi contenitori infatti sono decisamente poco eleganti, se confrontati ad esempio con quelli in terracotta. Ciononostante, in commercio è possibile trovare anche vasi in plastica realizzati con colori e forme simili ai vasi in terracotta decorati, e che visti da una certa distanza sono praticamente indistinguibili. Queste imitazioni economiche rappresentano un buon compromesso tra il budget per l’acquisto e l’estetica del risultato finale.

Vasi in cemento

Questa tipologia di contenitori di solito è rappresentata da fioriere di dimensioni variabili, ma in genere di una certa grandezza. I vasi da giardino in cemento si fanno apprezzare soprattutto per la loro porosità, che consente una buona evaporazione dell’umidità in eccesso dal terreno. Nella maggior parte dei casi, questi contenitori vengono utilizzati per mettere a dimora arbusti, piccoli alberi o comunque piante di dimensioni medio-grandi, che difficilmente troverebbero posto nei vasi tradizionali. Un utilizzo tipico dei vasi in cemento è su terrazzi e balconi, per delimitarne il perimetro, oppure per creare in giardino vialetti, bordure o dare un tocco di verde addossandoli alle pareti di un edificio.

Uno degli aspetti più critici legati ai vasi in cemento è il loro peso elevato, dovuto sia al peso specifico del materiale utilizzato che alle dimensioni dei contenitori. Per questo motivo, l’acquisto di vasi da giardino in cemento deve essere attentamente ponderato dal momento che, una volta collocati, spostarli sarà un’operazione molto impegnativa. L’elevato peso dei vasi in cemento deve essere inoltre tenuto ben in considerazione, quando gli stessi sono collocati su strutture non appoggiate al terreno, come terrazzi o balconi. Al peso del contenitore, ovviamente, deve essere sommato quello della terra e delle piante messe a dimora.

Publicato: 2012-05-10Da: Redazione

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