Guida al Tuning auto
Il termine che definisce la passione di modificare le auto dice tutto: "tuning" deriva infatti dal verbo inglese "to tune", che vuol dire "sintonizzare". Gli appassionati di tuning non fanno altro che modificare le proprie vetture (ma anche moto e persino biciclette) a seconda delle proprie inclinazioni, "sintonizzandole" secondo i propri gusti, le proprie aspettative e, perché no, secondo le proprie disponibilità economiche che, per venire incontro ad una simile passione non possono essere limitatissime. Lo scopo è soltanto uno: distinguersi e creare qualcosa di unico.
Cos’è il tuning auto: storia e livelli di tuning.
Spendono migliaia di euro in upgrade, meccanici, parti di carrozzeria, fanaleria o accessori vari. Trasformano normalissime auto di serie in prototipi unici ad alto contenuto tecnologico. Non stiamo parlando di strapagati ingegneri meccanici ma di semplici appassionati che, in risposta alla loro passione per i motori, modificano le loro anonime vetture in vere e proprie opere dell’arte meccanica. Ognuno è libero di modificare la propria vettura come vuole ma spesso ciò compromette la possibilità di circolazione ai sensi del codice della strada.
Specialmente in Italia infatti, dove il fenomeno è relativamente nuovo, il codice pone alcune limitazioni che impedisce la circolazione di auto modificate oltre certi limiti. La cutomizzazione avviene su più livelli: meccanico, estetico (sull’esterno e sugli interni) e audio. L’unico limite è la fantasia del proprietario della vettura. Da dove viene però questo fenomeno che appassiona milioni di persone nel mondo e che attualmente riscuote un notevole successo fra i giovani (e meno giovani) di casa nostra? Il fenomeno del tuning ha origine nei primi anni sessanta, quando nascono i primi pacchetti creati dalla leggendaria carrozzeria Abarth.
La carrozzeria col simbolo dello scorpione infatti modificava normali auto di serie, come la mitica 500, per aumentarne prestazioni e per rendere meno omologata l’estetica. Le modifiche Abarth si rivelarono un successo, tanto che le auto modificate dalla celebre carrozzeria mettevano in ombra, specialmente in pista, auto più potenti e molto più costose. Chiaramente una simile pratica non era accessibile a tutti, anche perché il numero delle auto in circolazione era molto basso. Pochi si potevano permettere un’auto, pochissimi un’auto modificata.
Tuttavia, grazie anche al boom economico che il nostro Paese visse verso la metà degli anni sessanta, l’industria della auto decollò e con essa anche l’industria parallela delle modifiche. Nacquero infatti in questa temperie altre carrozzerie quali Bertone, Ruf, Pininfarina e molte altre che ancora oggi propongono elaborazioni sempre nuove. Attualmente anche in Italia, nonostante le restrizioni imposte dal Codice della Strada, esistono decine di club che raccolgono appassionati di tuning, i quali danno periodicamente vita a manifestazioni e eventi di sicuro interesse.
Esistono, oltre ai diversi livelli su cui incidono le modifiche, anche dei "gradi" di tuning, che indicano il gradi penetrazione della modifica nel quadro complessivo della vettura e del settore in cui è operata la modifica. Abbiamo dunque:
- Grado Soft: l’estetica generale e la meccanica della vettura non vengono stravolte oppure gli upgrades sono montati venduti dalla stessa casa della vettura ( i cosiddetti "pacchetti tuning").
- Grado Hard: sulla vettura vengono montati accessori prodotti da altre case o realizzati dagli stessi tuner.
- Grado Extreme: l’estetica e la meccanica sono totalmente stravolte. L’auto originale è quasi irriconoscibile.
Livello estetico: tuning auto esterni.
È il livello su cui si concentra la maggior parte degli appassionati di tuning e riguarda modifiche alle parti esterne del veicolo ma che, il più delle volte, non incide sulle prestazioni dello stesso. La customizzazione più diffusa riguarda la livrea dell’auto. Schiere di appassionati si sono cimentate nella realizzazione di livree elaboratissime, che richiamano motivi ispirati alle auto da corsa o del tutto personali. Eseguite principalmente ad aerografo, la realizzazione di una livrea richiede l’intervento di un esperto.
Non sempre però le auto customizzate presentano livree artistiche. Spesso l’interevento si limita alla modifica del colore di serie, individuando tonalità particolari di colori già esistenti o la creazione di colori alquanto insoliti per la auto di serie. Molto apprezzati dagli appassionati, specialmente d’oltreoceano, sono i colori molto accessi e sgargianti, non di rado ispirati ai tre films della serie "Fast and Furious" ("the fast and the furious", "2 fast and 2 furious" e "fast and furious: Tokyo drift").
Di solito, modifiche di questo livello, non particolarmente penetranti, non incorrono in limitazioni del codice della strada, risultando così perfettamente legali. Più complesso è invece il discorso che riguarda l’aggiunta di alettoni, minigonne, paraurti o vetri colorati. In merito a quest’ultima modifica, essa è apportabile applicando delle speciali pellicole trasparenti oppure sostituendo del tutto i vetri (con una spesa nettamente superiore).
Attenzione però: il Codice della Strada vieta l’utilizzo di vetri scuri anteriori (la sanzione è una multa di circa € 74,00) qualora questi non siano omologati, cioè riportati sul libretto di circolazione dell’auto. Di recente, è molto in voga l’applicazioni di luci al neon di vario all’esterno dell’auto. Principalmente, si tratta dei cosiddetti "neon undercar", montati dietro le minigonne in modo da illuminare il suolo sottostante l’auto, creando così un coreografico effetto luminoso. Anche i neon esterni sono illegali se tenuti accesi in fase di marcia. Molto apprezzata è anche l’applicazione di aggressive prese d’aria sul cofano della vettura. Ciò richiede però radicali interventi di carrozzeria.
Livello estetico: tuning auto interni.
Altro grande settore delle modifiche estetiche che è possibile apportare alla propria vettura riguarda gli interni. Anche qui il grado di customizzazione può essere più o meno massiccio e ciò dipende in definitiva dai gusti e dalla fantasia del tuner. Modifica alquanto soft è senza dubbio la personalizzazione della tappezzeria interna. Tali modifiche non dovrebbero incontrare particolari limitazioni poste dal Codice della Strada, a meno che non si stravolga totalmente la disposizione interna della vettura o la funzionalità dei dispositivi di sicurezza.
Altri interventi che è possibile operare sugli interni è senza dubbio la sostituzione del volante, del pomello del cambio, del freno a mano o delle placche che decorano la strumentazione di bordo. Molti tuners amano costruire artigianalmente i kit di personalizzazione per le loro auto. Attraverso particolari procedimenti di sagomatura della vetroresina è possibile realizzare infatti diversi alloggi per la strumentazione di serie oppure per installarvi strumenti originariamente non previsti, montati appositamente dal tuners.
Molti di essi, infatti, realizzano particolari alloggi per strumentazione aggiuntiva, da fissare al montante della portiera, a sinistra del conducente, che possono comprendere indicatori del tempo olio, voltometri e display di vario genere. Intervento alquanto "extreme" è la risagomatura e la riverniciatura di tutto il cruscotto, in modo da rendere la propria auto assolutamente unica. Spesso, aggiungendovi led, luci, monitor e strumentazione tecnologica non è difficile che l’auto si trasformi in una piccola astronave.
Anche la casse audio possono essere oggetto di modifiche. È possibile infatti risagomarne gli alloggi in modo da montarvi casse acustiche di potenza maggiore o più casse nella stessa posizione. Non mancano poi veri e propri kit di illuminazione che prevedono l’installazione di luci nel tunnel centrale, nonché sotto i sedili, in modo da illuminare le pedane anteriori e posteriori. A completare la personalizzazione non possono mancare monitor di varia natura. Alcuni, di sicuro effetto, scompaiono elettronicamente nel cruscotto o sono inclusi nei parasoli. Montare un lettore dvd (oggi sempre meno cari) costituisce il tocco finale.
Tuning auto: livello meccanico.
Il tuning meccanico è senza dubbio quello che richiede un maggior grado di preparazione tecnica, se il tuner vuole modificare da solo le varie parti meccaniche della propria auto. In alternativa, è sempre possibile rivolgersi a diverse aziende specializzate che operano nel settore. In mancanza di competenze ben specifiche perciò è sempre consigliabile rivolgersi ad un tecnico esperto, onde evitare di compromettere il buon funzionamento della vettura e, di conseguenza, la sicurezza di chi la occupa. Attenzione però: quasi tutti gli interventi sulla meccanica dell’auto sono considerati illegali perché vietati dal Codice della Strada!
Tuttavia, gli interventi più consueti riguardano senza dubbio la sostituzione dello scarico o dell’intera marmitta con un modello di maggiori dimensioni o esteticamente diverso. È possibile infatti montare un diverso terminale di scarico, che il più delle volte è omologato. Pertanto, se la modifica si limita solo a tale sostituzione, si è perfettamente in regola col Codice della Strada. Spesso però la personalizzazione può spingersi fino alla sostituzione del motore o al potenziamento dello stesso. Tale è pratica del tutto illegale.
Non è rara l’adozione di sistemi di sovralimentazione (come ad esempio il montaggio di sistemi al NOS, gas a base di protossido d’azoto che permette accelerazioni al di sopra delle prestazioni dell’auto e del tutto illegale in Italia) che permettono di aumentare le prestazioni della vettura. Meno radicali sono le modifiche alla trasmissione e alle varie parti del motore come carburazione, guarnizione della testata o al filtro dell’aria.
Customizzazione molto amata dai tuners più esigenti è l’abbassamento dell’assetto, solitamente tollerato dalle Forze dell’Ordine, purché non risulti troppo basso, ottenuto attraverso la sostituzione delle sospensioni e degli ammortizzatori. Non mancano sostituzioni dell’impianto frenante e del cambio, al fine di rendere la vettura molto più performante. Quest’ultima modifica è difficilmente rilevabile all’atto di un sopralluogo delle Forze dell’Ordine, pertanto, seppur illegale, generalmente tollerata.
Tuning auto: livello audio.
Molti tuners, più che all’estetica della vettura, preferiscono badare alla qualità e alla potenza del proprio impianto audio. Nonostante sia un settore di nicchia rispetto al tuning estetico, anche il tuning audio conta schiere di appassionati. Innanzitutto, il tuner amante dei sistemi audio si doterà di un impianto Hi-Fi di alto livello. In commercio ne esistono di molteplici tipi e prezzi ed è impossibile elencarli. Tuttavia, il neofita che si avvicina a tale mondo deve tener presente alcuni elementi fondamentali, quando si trova a dover scegliere un prodotto che lo soddisfi, oppure quando si trova a dover progettare ex novo il proprio impianto audio.
Innanzitutto il tuner devo prendere in considerazione le proprietà intrinseche del suono e le sue caratteristiche, quali velocità, frequenza, etc. Poi dovrà cercare un impianto che propaghi il suono in modo ottimale. Inoltre dovrà raccogliere informazioni sui materiali di cui sono costituite le varie parti dell’impianto. Si tratta dunque di un argomento tutt’altro che facile da approfondire, anche perché richiede un minimo di conoscenze tecniche da cui non si può prescindere. È bene sapere che ogni frequenza ha un altoparlante dedicato e un buon impianto deve poter scindere in modo ottimale le varie frequenze del suono, senza accavallarle. Oltre ad un impianto stereo però, la maggior parte dei tuner tende a lavorare anche sul baule posteriore, che diventa una vera e propria discoteca portatile.
Il baule infatti è l’unica parte dell’abitacolo abbastanza spaziosa da contenere casse acustiche di grande volume, le quali vengono poi sagomate con vetroresina, decorate con vernici e aerografie estremamente coreografiche. Alcuni bauli fanno bella mostra di sé nelle fiere e meeting di tuning dove non mancano di stupire occhi e orecchie. Luci stroboscopiche, neon, led e effetti luminosi rendono il tutto ancor più personale e unico. All’impianto audio è talvolta collegato un impianto video con sorgenti dvd e divx, in grado di riprodurre, ovviamente, anche Mp3 ed Mp4. Non è raro che l’impianto audio/video delle vetture customizzate offra anche la possibilità di giocare alla Playstation.
Il mondo del tuning: clubs ed associazioni.
Quali sono i passi che il neofita deve compiere per avvicinarsi all’affascinante mondo del tuning? Innanzitutto, consigliamo di fare una buona ricerca sul web, onde trarre le informazioni generali su prezzi, prodotti e soprattutto sulla normativa che regola tale settore. Come abbiamo già detto, molte personalizzazioni sono contrarie al Codice della Strada, pertanto è meglio approfondire tale argomento onde evitare il rischio di incorrere in gravi sanzioni e, nei casi più gravi, nella confisca della vettura. Il web, oltre che fonte di informazioni, offre anche la possibilità di accedere al mercato del tuning.
Decine di siti infatti propongono i loro prodotti a prezzi convenienti e uno di questi è sicuramente ebay. Molti tuners, ad esempio, preferiscono acquistare parti di auto in Germania, paese produttore di parti di auto e ricambi di ottima qualità. Non mancano mercatini dell’usato on line, in cui gli appassionati comprano, vendono o addirittura scambiano i prodotti per tuning più svariati. Ma Internet ha anche il grande pregio di offrire la possibilità di scambiare opinioni, considerazioni e consigli, grazie all’enorme numero di community che allignano sul web.
A nostro avviso è fondamentale che il neofita inizi pian piano a frequentare forum e community, creati dai soci delle decine di club che popolano il panorama del tuning italiano. Basta fare un veloce giro su qualsiasi motore di ricerca per rendersi conto di quante associazioni esistono in ogni parte d’Italia. Iniziare a partecipare alle loro manifestazioni, ai raduni, agli eventi organizzati dai club territoriali è il miglior modo per prendere contatto con un mondo variegato come quello del tuning e per toccare letteralmente con mano i risultati di una passione che comporta sacrifici, economici e non, e tanta, tanta dedizione.
Frequentare un club locale è il miglior modo per assodare se il mondo del tuning ci è congegnale. Tutto il resto poi verrà quasi automaticamente, e presto ci si ritroverà con la propria vettura completamente trasformata ma finalmente "sintonizzata" sulla lunghezza d’onda della propria passione e della propria personalità.
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