Il gioco del ping pong
Il ping pong, o tennis tavolo, è un divertente gioco praticato ovunque nel mondo ed apprezzato da persone di tutte le età per il fatto di essere dinamico, avvincente e coinvolgente. Il ping pong presenta inoltre un vantaggio non da poco: può essere giocato ovunque, anche a casa propria, e non occorrono spazi di dimensioni rilevanti per farlo. Molte persone infatti giocano abitualmente a ping pong in mansarda, nella propria taverna o al riparo di un porticato.
Il ping pong è inoltre una disciplina olimpica e paralimpica, e la pratica dello sport agonistico è molto diversa dal tennis tavolo giocato a scopi ricreativi. In questo caso, infatti, servono spazi ampi e attrezzature professionali, e gli atleti impegnati nelle competizioni si sottopongono a duri allenamenti quotidiani. Chi pratica questo sport a livello agonistico deve infatti allenare qualità come coordinazione, agilità, capacità di concentrazione, rapidità di movimenti e prontezza di riflessi. Le stesse capacità, tuttavia, possono essere sviluppate semplicemente attraverso l’attività ludica, beneficiandone così nella vita di tutti i giorni.
Una curiosità: il nome corretto di questo sport è “tennis tavolo”, dal momento che “ping pong” è un marchio commerciale registrato nel 1901 da un’azienda produttrice del settore. Attualmente i due termini convivono senza problemi, o quasi: “ping pong” è infatti un’espressione che viene compresa al volo da tutti, mentre lo stesso non si può dire dell’ufficiale “tennis tavolo”.
Dimensioni
Secondo la Federazione Internazionale Tennis da Tavolo (ITTF, o International Table Tennis Federation), il tavolo da ping pong omologato per le competizioni internazionali deve rispettare le seguenti dimensioni:
- altezza tavolo da terra: 76 cm;
- lunghezza tavolo: 274 cm;
- larghezza tavolo: 152.5 cm.
Il tavolo deve essere realizzato in masonite (o un altro simile materiale truciolare) e rivestito di una copertura liscia e a basso attrito. La superficie di gioco è divisa in due da una rete alta 15.25 cm e i colori ufficiali per l’ITTF sono il verde e il blu. Un tavolo di queste dimensioni è la scelta ovvia (oltre che obbligata) per chi intende dedicarsi seriamente allo sport del ping pong.
Naturalmente queste sono le dimensioni standard; in commercio si possono trovare tavoli da ping pong più compatti o più grandi in un’ampia varietà di misure e di modelli. I più piccoli possono essere delle semplici “coperture” in plastica da appoggiare a un tavolo già esistente, e che possono essere messi in cantina o nel ripostiglio quando non si utilizzano. Leggermente più grandi sono i tavoli “mini”, particolarmente adatti ai bambini e alle stanze di dimensioni ridotte; questi tavoli possono essere comodamente ripiegati e messi via.
Per chi ha davvero poco spazio, oppure è un amante delle sfide, esistono anche tavoli da ping pong “in miniatura” di 20×30 centimetri, completi di racchette e palline su misura. Attenzione: nonostante le dimensioni ridotte, giocare a ping pong con questa attrezzatura richiede una abilità non indifferente! Infine, per chi ama stare in acqua, esistono modelli di tavoli da ping pong galleggianti da collocare direttamente in piscina e da giocare con apposite racchette galleggianti.
Come scegliere
Prima di procedere con l’acquisto di un tavolo da ping pong, è bene porsi qualche domanda per capire che uso ne verrà fatto. In particolar modo è opportuno considerare questi aspetti:
- Innanzitutto, quanto frequentemente sarà utilizzato: tutti i giorni, una volta alla settimana, una volta al mese o più raramente?
- Chi utilizzerà prevalentemente il tavolo: familiari, amici, conoscenti, oppure giocatori a livello amatoriale, o addirittura atleti professionisti?
- Quanto spazio abbiamo a disposizione per collocare il tavolo? E, in particolare, vi è spazio sufficiente per lasciarlo montato, sempre pronto all’uso? Oppure è necessario ripiegarlo e metterlo da parte per motivi di ingombro?
- Dove sarà collocato il tavolo: a casa propria, in un circolo, in un bar, presso la sede di una associazione, in un centro sportivo? E, soprattutto, sarà possibile collocarlo al chiuso? Oppure il tavolo dovrà rimanere all’aperto?
Quest’ultimo aspetto è molto importante, dal momento che non tutti i tavoli da ping pong sono realizzati per sopportare le condizioni esterne. Anche se il tavolo da ping pong verrà probabilmente collocato sotto un porticato o una tettoia, gli agenti atmosferici (come l’umidità) e gli sbalzi di temperatura possono comunque intaccarlo seriamente.
Se possibile, è sempre meglio acquistare un tavolo da interno dal momento che la superficie di gioco è di migliore qualità. Questo aspetto è molto importante se si gioca a ping pong non solo a casa propria, ma anche in altri luoghi. I tipi di tavoli più diffusi, infatti, sono proprio quelli da interno e “abituarsi” a giocare su un tavolo da esterno può rappresentare un handicap per futuri confronti in altre sedi.
Scelta del colore e dello spessore
Può apparire solo una questione di estetica, eppure anche la scelta del colore del tavolo da ping pong non dovrebbe essere lasciata al caso. Il colore della superficie deve infatti creare un buon contrasto con il pavimento, i muri e lo sfondo dell’area nella quale si gioca. Sino a qualche decennio fa la superficie dei tavoli da ping pong era tipicamente verde o grigia, ma con l’avvento delle riprese televisive negli anni ’90 vi furono numerose sperimentazioni di tonalità di colore alternative. Il risultato fu che il colore “migliore” è il blu, soprattutto perché crea un eccellente contrasto con i colori rossastri tipici del pavimento. Attualmente la Federazione Internazionale Tennis Tavolo indica il blu e il verde come i colori ufficiali, ma in commercio si possono trovare tavoli di molti altri colori.
Ancor più importante del colore è, tuttavia, lo spessore del piano di gioco. I migliori tavoli da ping pong presentano uno spessore intorno ai 25-28 millimetri, e il piano è realizzato esclusivamente in materiali derivati del legno. A dimostrazione di ciò, nei tornei più importanti si utilizzano esclusivamente tavoli che presentano queste caratteristiche. In commercio si possono trovare anche tavoli in plastica, fibra di vetro, cemento o metallo, di spessore e peso diverso, che sono ad esempio indicati per i principianti. Se si sale di livello, comunque, diventa indispensabile praticare su un tavolo “ufficiale”.
Dove collocare il tavolo
Se il tavolo da ping pong è destinato ad essere collocato all’aperto, è importante che il luogo prescelto sia protetto dalla pioggia e dall’umidità. E, naturalmente, dal vento dal momento che la pallina, essendo così leggera, può essere spostata di molto anche da impercettibili spostamenti d’aria. Il vento inoltre può depositare polvere, sporcizia ed altro materiale sulla superficie del tavolo ostacolando così il corretto rimbalzo della pallina.
È indispensabile acquistare una copertura specifica per il tavolo sistemato all’aperto, allo scopo di proteggerlo dall’ambiente esterno quando non viene utilizzato e durante le ore notturne. In alternativa, si può utilizzare un telone di plastica impermeabile di dimensioni sufficienti. Un tavolo da interno può invece essere collocato ovunque si desideri, purché gli spazi siano sufficientemente ampi per accoglierlo e consentano ai giocatori di muoversi liberamente.
Alcuni tavoli sono fissi, mentre altri sono progettati per essere spostati facilmente; questi ultimi sono certamente i più pratici e maneggevoli, adatti all’uso casalingo. Ad esempio il tavolo può essere montato su rotelle e, una volta ripiegato in due, può essere trasportato da un luogo all’altro senza sforzo. Questa operazione può essere facilmente eseguita da una sola persona. Altri tavoli si possono dividere in due metà, ciascuna da riporre separatamente, ma per il loro montaggio e smontaggio sono richieste almeno due persone. Per chi invece ha molto spazio in casa o intende posizionare in modo definitivo un tavolo da ping pong, esistono modelli fissi che talvolta sono realizzati con design particolari, e che possono essere utilizzati come originali complementi d’arredamento.
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