Tipologie
Se pensate che lo spaccalegna sia solo un antico mestiere, date un’occhiata qui e cambierete subito idea. Lo spaccalegna è un attrezzo di falegnameria adatto anche per il bricolage che permette appunto di spaccare il legname per una molteplicità di usi.
Ci sono spaccalegna che si possono realizzare anche artigianalmente, ma ci sono poi anche tantissimi modelli presenti in commercio. I modelli presenti sul mercato sono generalmente dotati di motore a scoppio oppure possono essere anche idraulici. Gli spaccalegna portatili a ruote e con motore a scoppio possono spaccare legname anche di un peso elevato, normalmente fino a 10 tonnellate di legno.
Esistono spaccalegna che possono essere azionabili a trattore, e sono quindi di livello professionale. Può trattarsi di spaccalegna orizzontali oppure verticali, a seconda delle necessità di impiego. Per quelli che invece hanno un motore elettrico, si può distinguere tra gli spaccalegna monofase oppure i trifase. Infine ci sono poi anche quelli ad assetto verticale, che possono avere sia un motore a scoppio che un motore elettrico. Questi ultimi sono in genere utilizzati per hobby, mentre quelli con motore a scoppio si configurano come una via intermedia tra l’uso per hobby e l’uso professionale. Affiancati da altri macchinari, possono quindi anche essere impiegati professionalmente.
Anche gli spaccalegna con motore elettrico possono essere di tipo professionale, specialmente quelli dotati di tronco a parallelepipedo e posizionati in verticale. Quelli orizzontali, invece, sono normalmente utilizzati per hobby. I migliori spaccalegna presenti in commercio sono anche dotati di dispositivi appositi antinfortunistici che permettono di mantenere la massima sicurezza in ogni momento dell’utilizzo dell’apparecchiatura. Uno di questi dispositivi antinfortunistici è la leva posta superiormente che permette di proteggere le mani nel caso in cui vi siano dei pezzi di legno rimasti incastrati che vanno liberati.
Lavorare in sicurezza
Gli spaccalegna, a seconda del tipo e del modello, possono spaccare legname di un peso che varia da 5 a 38 tonnellate. La lunghezza dei legni che è possibile segare può arrivare fino a un 1,30 metri , e si può scegliere di posizionare il legname verticalmente oppure orizzontalmente a seconda del macchinario che si acquista. Dal punto di vista del motore, si può scegliere che il proprio spaccalegna sia azionato con trattore idraulico, con trattore elettrico, con il cardano oppure con la combinazione di motore elettrico e di cardano assieme.
L’importante quando si sceglie il proprio spaccalegna è che si punti ad un macchinario che sia semplice, pratico, veloce ma soprattutto sicuro da utilizzare, per evitare ogni rischio connesso ai lavori di falegnameria, che si tratti di hobby o di professione. La sicurezza va mantenuta in ogni momento, perciò consigliamo di acquistare sempre gli accessori aggiuntivi antinfortunistici che alcune case produttrici di spaccalegna vendono come componenti opzionali e aggiuntivi. Ricordatevi che la vostra sicurezza deve venire prima di qualsiasi altra necessità, quindi siate disposti a spendere un pochino di più per aggiungere ogni componente che possa garantirla efficacemente, senza lesinare su qualcosa di tanto utile!
Come si fa ad assicurarsi che le potenze di spinta indicate dai fornitori di spaccalegna siano poi rispettate effettivamente? Il dispositivo che permette di misurare la potenza di spinta degli spaccalegna si chiama cella di carico, strumento che permette di misurare e testare elettronicamente tutti i dati relativi alla spinta e alla potenza dello spaccalegna.
Cos’è il cardano? Il cardano, propriamente detto giunto cardanico, è un tipo di giunzione tra due assi meccaniche che permette di trasmettere la rotazione da un asse all’altra anche quando le due assi non sono disposte parallelamente ma convergono in un punto con un angolo di incidenza diverso.
Come scegliere
Uno spaccalegna funziona al meglio solo quando è stato anche costruito al meglio. Sebbene in apparenza il meccanismo di funzionamento dello spaccalegna può sembrare semplice, in realtà è necessario puntare sempre alla qualità per evitare un cattivo funzionamento dell’apparecchiatura ed eventuali infortuni. Per questo è importante acquistare da fornitori sicuri e specializzati che garantiscano un marchio di qualità.
È fondamentale quindi controllare non solo il risultato finale dell’assemblaggio dei componenti dello spaccalegna ma anche la fattura dei singoli componenti, ovvero il motore e la pompa che devono avere la potenza sufficiente a sopportare i carichi per i quali sono stati costruiti, il distributore e il martinetto che sono le parti che devono funzionare bene dal punto di vista oleodinamico in modo che non vi siano attriti né perdite di olio. Per questa ragione si consiglia di acquistare lo spaccalegna da un Paese dell’Unione Europea, anche per star tranquilli che si possano trovare agevolmente eventuali pezzi di ricambio.
Uno spaccalegna, oltre che per qualità e sicurezza, che certamente sono le prime cose da controllare, va anche scelto a seconda dell’uso che si desidera farne. In particolare, per uso hobbistico è comodo scegliere un modello di poco ingombro e maggiormente versatile, che possa essere appoggiato in terra oppure anche su un tavolo quando i pezzi di legna da spaccare sono meno grossi, così da non dover stare necessariamente chini verso il suolo e così da risparmiarsi parecchia fatica per la schiena.
Uno spaccalegna leggero si può quindi usare sia su un ripiano che per terra, ma si può anche usare, per esempio, direttamente sul rimorchio della macchina. Esistono poi in commercio spaccalegna di tipo non solo leggero ma anche smontabile, per garantire la massima versatilità e agevolarne il trasporto. Potrete infatti caricare lo spaccalegna smontato direttamente in macchina e non necessariamente su un rimorchio.
Come utilizzarlo
Lo spaccalegna viene sempre consegnato con un manuale di istruzioni in dotazione. Per quanto possa sembrare superfluo, è invece importantissimo leggere con attenzione le istruzioni per l’uso ivi riportate, per evitare spiacevoli incidenti. Anzi, non solo è importante leggere le istruzioni, ma è altrettanto necessario riportarle a coloro che si apprestano a utilizzare lo spaccalegna insieme a voi.
Lo spaccalegna non va utilizzato se la temperatura esterna dell’ambiente è inferiore ai cinque gradi °C o superiore ai quaranta gradi °C. Va tenuto in conto che il diametro del tronco di legno riportato sulle istruzioni è indicativo, a volte un tronco di legno più grande può risultare più morbido ed è facile da spaccare, a volte uno più piccolo si presenta nodoso ed è dunque molto più difficoltoso tagliarlo. Perciò, certo, orientativamente acquistando lo spaccalegna avremo idea della dimensione dei tronchi che riesce a tagliare, ma nulla è detto con esattezza matematica, d’altronde è la natura che modella il legname, quindi le sue creazioni sono spesso imprevedibili.
Per tutte queste ragioni, quando al primo tentativo un ceppo di legno non si rompe, bisogna assolutamente spegnere il macchinario spaccalegna, questo per evitare il surriscaldamento dell’olio della pompa e il conseguente danneggiamento della pompa stessa.
Lo spaccalegna deve essere acceso e utilizzato da non più di una persona alla volta, e ovviamente deve trattarsi di una persona adulta. Quando lo si utilizza è consigliabile evitare di portare capi d’abbigliamento molto ampi e svolazzanti che rischiano di impigliarsi nei macchinari, allo stesso scopo vanno legati i capelli se sono lunghi. Bisogna inoltre portare occhiali o maschera protettiva e scarpe apposite di sicurezza.
Lo spaccalegna non va utilizzato con l’umidità o la pioggia e, anche se spenta, la macchina non deve essere lasciata sotto la pioggia. Sebbene alcuni tipi di macchinario spaccalegna lo consentano, è meglio usare lo spaccalegna su un ripiano piuttosto che a terra, perché così non si deve avvicinare troppo la testa all’attrezzo né stare chinati in una posizione non fisiologica.
Cosa fare e cosa non fare
Stando con la testa troppo vicina al macchinario si corre il rischio che schegge di legno possano volare sul viso o vicino agli occhi. Infatti la posizione ideale dove andrebbe collocata la macchina è un ripiano non pendente e che goda di buona stabilità, alto circa 60 o 75 centimetri dal suolo. Non devono essere altri oggetti che ingombrano il ripiano, perché chi utilizza lo spaccalegna deve essere libero in tutti i movimenti senza restrizioni.
Se si nota che lo spaccalegna rischia di smuoversi o di scivolare dal ripiano, bisogna fissarlo ad esso con viti e bulloni. Quando si opera con lo spaccalegna, la stanza o l’ambiente esterno dove si lavora deve avere una buona illuminazione che consente di veder bene cosa si sta facendo e dove si mettono le mani.
Quando ci si appresta a spaccare un ceppo, è fondamentale assicurarsi che in esso non siano conficcati dei chiodi che potrebbero essere lanciati via dalla macchina oppure delle corde che potrebbero incepparsi nel macchinario.
Il pezzo di legno da segare deve essere posto con l’estremità da tagliare perpendicolare rispetto alla lama dello spaccalegna, e le venature proprie del legno devono seguire la stessa direzione in cui il legno viene segato. Non bisogna mai mettere un ceppo di traverso quando si vuole tagliarlo, ma bisogna sempre cominciare a tagliarlo dall’estremità, ovvero dove è piatto e non c’è la corteccia. Inoltre, quando si taglia un tronco, tutti i rami che ne fuoriescono devono essere previamente rimossi. Mai spaccare due ceppi insieme, perché il secondo ceppo tenderebbe a muoversi e ad essere spinto via con forza, a rischio di colpire persone e oggetti.
Accorgimenti
Il martinetto deve essere completamente fermo nel momento in cui si inserisce nel macchinario un ceppo da tagliare. Non bisogna mettere le mani nelle fessure del pezzo di legno che si sta tagliando perché nel momento in cui viene tagliato dal macchinario il legno potrebbe schiacciarsi pestando le dita.
Va tenuto a mente che l’olio dello spaccalegna tende a surriscaldarsi dopo appena cinque secondi di messa sotto sforzo, quindi è importante non insistere forzando per più di cinque secondi se si ha difficoltà a spaccare un legno particolarmente duro.
Non bisogna assolutamente lasciare la macchina incustodita mentre è accesa, ma restare vicino per tutta la durata di accensione. Ci vuole piena attenzione e lucidità per utilizzare questo tipo di macchinari, perciò se si è stanchi è meglio rimandare il lavoro al giorno dopo, facendosi una bella dormita.
Il macchinario non va utilizzato dove ci sono materiali infiammabili, perché l’olio del motore può raggiungere temperature molto alte.
Quando si deve spostare lo spaccalegna, si può farlo prendendolo dalle apposite maniglie di trasporto.
Prima di lavorare con lo spaccalegna bisogna far sfiatare il serbatoio dell’olio ruotando la valvola di sfiato che consente all’aria di entrare e uscire da tale serbatoio. Questa valvola deve essere invece chiusa saldamente quando si sposta il macchinario così che l’olio non possa versarsi fuori dal suo serbatoio. La valvola che invece non va toccata, né può essere toccata, perché generalmente posta in posizione protetta, è quella di massima pressione, che regola il carico massimo che lo spaccalegna può sopportare.
Per lavorare con questo attrezzo bisogna sempre usare tutte e due le mani, una per manovrare la maniglia idraulica e l’altra per l’interruttore della pressione. In tal modo, lasciando una mano, la macchina si blocca immediatamente.
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