Soppalco

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Se si è così fortunati da avere soffitti molto alti si può pensare a ricavare un soppalco in una delle stanze di casa. Si avrà così dello spazio extra e l’appartamento acquisterà anche un maggior valore sul mercato.

A cosa serve

Se si ha la fortuna di abitare in una casa che ha delle particolari caratteristiche costruttive, come ad esempio i soffitti molto alti, magari proprio come quelle che si costruivano un tempo, si potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di ampliare lo spazio a disposizione attraverso la costruzione di un soppalco.

Tutti noi sappiamo quanto è difficile la gestione dello spazio in casa, e quali rinunce comporta il non averne a sufficienza. Purtroppo, è un caso molto comune quello di abitare in una casa piuttosto piccina e, per questo, è sempre più importante che si riesca a sfruttare a dovere tutto quello che si ha a disposizione, adottando qualche trucco per ampliarlo.

Il rischio che si corre, tuttavia, è quello di sovraccaricare gli ambienti, oppure di lasciarli inutilizzati e vuoti, privilegiando l’estetica alla funzione. Ecco perché, molti tra coloro che ne hanno la possibilità, pensano a come riuscire a rendere utile lo spazio che si sviluppa in altezza: la migliore soluzione è, naturalmente, quella di provvedere con un soppalco.

I soppalchi altro non sono che delle zone rialzate che possono essere destinate ad ospitare delle precise funzioni. Sono l’ideale quando in larghezza o in lunghezza non vi è molta possibilità di giocare con gli spazi.

Tuttavia, sebbene costruire un soppalco in casa sembri un’operazione piuttosto facile, bisogna sempre ricordare che si tratta di un’opera piuttosto impegnativa e, tra l’altro, regolamentata per legge. Dunque, prima di passare all’azione, è necessario conoscere con la dovuta cura ciò che prevede la normativa e anche farsi una idea da un punto di vista tecnico ed estetico.

È fondamentale, inoltre, che il soppalco non sia solo realizzato in modo perfetto tecnicamente, pena l’instabilità e la perdita dei requisiti minimi di sicurezza del proprio appartamento, ma anche che sia ben integrato esteticamente con il resto dell’abitazione e, nello specifico, con l’ambiente nel quale sarà collocato.

Normativa

Per realizzare un soppalco si possono seguire diverse strade, ma in ogni caso bisognerà tener conto di ciò che prevede la legge in materia. Se il soppalco che intendiamo costruire dovrebbe essere abitabile, allora dovremo guardare alla denominazione “soppalco con permanenza di persone”: è questo, infatti, il modo in cui la legge identifica tale opera.

Si tratta, dunque, di una zona sopraelevata che ha una caratteristica fondamentale: è calpestabile da persone in piedi, senza scomodità alcuna. Purtroppo, risulta abbastanza complicato riuscire a dare una definizione univoca di regolamenti e norme, poiché quelle che devono essere applicate sono integrate dagli appositi documenti emessi dal proprio Comune di residenza.

Di solito, si trova il tutto nel Regolamento Edilizio e di Igiene, comunque un’idea generale è possibile farsela comunque. Possiamo affermare, infatti che, comunemente, l’altezza minima del locale che s’intende soppalcare deve esse di almeno 4,30 metri; il che significa che l’altezza al di sopra del livello del soppalco, soletta inclusa, non può essere inferiore a 2,10 metri.

La superficie ricavabile con il soppalco non può superare 1/3 della superficie generale dell’ambiente nel quale sarà posto. Solo nel caso in cui aumenti l’altezza, attestandosi a 2,20 metri sopra e sotto il soppalco, si potrà prevedere la costruzione di uno spazio sopraelevato pari alla metà della superficie della stanza.

Per attrezzare la zona sottostante come cucina o come bagno, si deve prevedere, invece, un’altezza minima di 2,40 metri, fermo restando i 2,10 del soppalco stesso. Anche la superficie finestrata deve rispondere a requisiti precisi: nello specifico non può essere inferiore ad 1/8 della superficie totale del lato soppalcato.

Tutti i documenti previsti per il progetto devono essere presentati all’Ufficio Tecnico del proprio Comune, sempre corredati dalle firme di un architetto, un ingegnere o un geometra. Anche l’Ufficio del Catasto dovrà essere messo a parte dei lavori, una volta eseguiti, dal momento che essi aumenteranno la superficie calpestabile, e dunque, in ultima analisi, la metratura stessa della vostra abitazione.

Non va dimenticato, infine, che non è previsto si debba chiedere alcuna autorizzazione al condominio, anche se è sempre meglio lasciare copia della documentazione ufficiale presso l’amministratore, in modo che tutti i permessi e le autorizzazioni possano essere mostrati in caso di necessità.

Diverso il caso delle tabelle millesimali: la modifica o meno della stesse dipenderà da se i calcoli avvengono assumendo come base i metri quadri o la cubatura dell’appartamento.

Tipologie

Per quanto riguarda le tipologie per un soppalco, sono almeno tre quelle principali. In genere, si preferisce distinguerle a seconda del tipo di materiale utilizzato per la costruzione. Il materiale si sceglie in base alla sua resa estetica, alla resistenza richiesta e ai tempi di realizzazione che s’intendono sopportare.

Un soppalco, dunque, può essere realizzato in muratura, il legno e in metallo. Se si tratta di un soppalco abitabile, non può sopportare carichi inferiori ai 200 chili per metro quadro. I soppalchi in muratura sono ottenuti mediante la costruzione di travi in cemento armato, prefabbricate.

Come si potrà facilmente intuire, i tempi per il completamento sono piuttosto elevati e così anche i costi. Per abbatterli relativamente, si può scegliere di usare delle putrelle in metallo piuttosto che delle travi, ma si tratta comunque di un risparmio relativo.

Il soppalco andrebbe incassato tra mura portanti spesse almeno 45 centimetri, ancorandolo per una ventina di centimetri. Se non si può effettuare l’incasso in questo modo, si dovranno creare dei pilastri rinforzanti per appoggiarvi sopra la struttura.

Il soppalco in legno potrebbe essere la tipologia migliore qualora non si voglia rendere troppo pesante un ambiente o farlo sembrare una soluzione troppo fredda e poco accogliente. Il legno è un materiale che riscalda subito i sensi e offre una piacevole sensazione di “nido” e tepore.

È anche un modo per scegliere una struttura più semplice, dato che ha delle specifiche per l’installazione meno stringenti di quelle dei soppalchi in muratura. Il soppalco in legno è formato da una piattaforma che ospita una doppia orditura di travi: per risparmiare si può scegliere il legno lamellare al posto di quello massiccio senza temere per la resistenza.

Meglio evitare di posare dei pavimenti troppo pesanti sul soppalco: l’ideale è il parquet oppure la moquette. Decisamente hi-tech, invece, e molto moderna, la scelta di un soppalco in metallo. In questo caso, sempre se è strutturalmente possibile, si può perfino realizzare un soppalco sospeso, in cui l’ancoraggio della struttura avviene anche mediante dei tiranti dal soffitto.

Vantaggi e svantaggi

La scelta di ciascuna delle tipologie precedenti porterà comunque con sé una serie di vantaggi e di svantaggi, quale che sia il soppalco che andremo a realizzare. Naturalmente, tutto dipenderà dalle nostre esigenze, dal momento che si dovranno per forza di cosa bilanciare i punti negativi e quelli positivi.

Non da ultimo, anche le necessità economiche, dato che le tre soluzioni hanno dei costi diversi. I vantaggi di un soppalco in muratura riguardano soprattutto la parte strutturale. Per sua natura, infatti, questo soppalco è fatto per accogliere anche impianti idraulici ed elettrici, il che significa che può essere abitato come una stanza in più a tutti gli effetti.

Inoltre, non produce vibrazioni e rumori, come fastidiosi scricchiolii. Un soppalco in muratura realizzato ad opera d’arte e perfettamente in regola con la normativa fa aumentare il valore di un appartamento, da un minimo del 4% ad un massimo del 10%. Gli svantaggi sono sicuramente relativi ai tempi di realizzazione, molto lunghi, e al costo da dover sostenere.

Inoltre, è mediamente più difficile avere tutti i permessi, e le verifiche strutturali prendono molto tempo, anche a causa della forte sismicità di gran parte del nostro territorio. I soppalchi in legno, invece, sono molto più veloci da installare e sono molto pratici.

Il materiale è più leggero, non solo visivamente: il loro peso è circa 1/3 di quello dei soppalchi in muratura. Gli svantaggi più consistenti sono legati alla sensazione d’instabilità che provocano, ma che comunque è colmabile con l’abitudine.

Tuttavia, non si potranno eliminare mai i tipici scricchiolii del legno calpestato, o anche solo quelli dovuti alla differenza di temperatura negli ambienti nel corso della giornata. I soppalchi in metallo, infine, sono senza alcun dubbio i più leggeri ed anche i più facili e veloci da montare.

A dispetto di quello che si può immaginare, però, un soppalco in metallo è anche piuttosto costoso e può risultare molto noioso il rumore della struttura nel camminarci sopra.

Accessori

Tra gli elementi strutturali e non che possono essere inclusi come accessori di un soppalco, ve n’è uno che non può proprio mancare. Stiamo parlando delle scale di accesso alla struttura: non va dimenticato che bisogna conteggiare quello che sarà lo spazio occupato da quest’ultima.

Per determinare il tipo d’ingombro della scala, si dovranno individuare i modelli che possono fare al caso vostro: infatti, tutto dipenderà dal numero di gradini e dalla forma prescelti. Naturalmente, l’estetica dovrà cedere il passo all’opportunità di avere un determinato modello di scala piuttosto che un altro: la scelta sarà dettata da misure, ingombri, passaggi obbligati, posizione di porte e finestre.

Normalmente, comunque, per cercare di limitare il più possibile gli ingombri, si cerca sempre di installare scale a chiocciola o dai gradini sfalsati. A seconda del tipo di soppalco da posizionare, inoltre, si dovrà scegliere la scala: non è consigliabile mescolare fra loro stili molto diversi, per cui una scala di metallo starà bene con un soppalco moderno, così come una in legno si adatterà ad un soppalco dello stesso materiale.

Vale sempre la pena aggiungere una balaustra di protezione alla scala, soprattutto se è a chiocciola. Un problema che si incontra, di solito, è quello relativo agli impianti. Su un soppalco lo spazio per prese e simili è limitato, per cui si dovrà cercare di posizionarli tutti in un unico punto, magari approfittando di prese doppie o multiple.

In molti casi, si preferisce incassare il tutto nel pavimento del soppalco. Se, invece, il problema risiede proprio nelle altezze di casa ma non si vuole rinunciare a importanti metri quadri in più, si può certamente ricorrere a delle furbe soluzioni d’arredo. Una soluzione che può rivelarsi molto interessante è un letto soppalcato.

Dal momento che non si tratta di strutture fisse, non vi è bisogno alcuno di chiedere autorizzazioni e permessi, ma si potrà comunque sfruttare al meglio lo spazio in altezza.

Organizzazione degli spazi

Nel momento in cui si decide per la costruzione di un soppalco, bisogna anche decidere in che modo utilizzare gli spazi così ottenuti. Diciamo che, sebbene si possa fare come si preferisce, fermo restando i vincoli strutturali imposti dalle architetture, vi sono delle convenzioni d’uso che sarebbe meglio conoscere.

Per esempio, né la cucina né il bagno si pongono, solitamente, sul soppalco perché sarebbero molto scomodi e anche per problemi relativi agli scarichi. Di solito, sulla zona soppalcata vanno messi letti bassi, stile fouton giapponese, magari dei mobiletti o degli armadi fatti su misura, lampade, tappeti e cuscini e, magari, anche delle tende di quelle opache ma sottili, che così creano una maggiore intimità e possono servire a mascherare un po’ di disordine quando si hanno ospiti.

Se si preferisce allestire una zona giorno, il consiglio è di inserirvi un divano, una poltrona o magari addirittura una parete attrezzata. Perfetto, il soppalco, per creare una sorta di palestra casalinga o una zona studio; da non dimenticare l’idea di ricavarci una camera per gli ospiti.

Anche per una cabina armadio è un luogo ideale, così come per un zona relax dedicata ai propri hobby. E nella zona sottostante? Al di sotto del soppalco vanno benissimo la cucina o i bagni o, comunque, altri ambienti che sono collegati con la zona giorno.

Non vanno dimenticate, tuttavia quelle che sono le regole costruttive e le altezze minime, tenendo conto che, se avete in progetto di inserire dei mobili alti, come armadi o biblioteche, dovrete strutturare il progetto in modo adeguato, o vi ritroverete con spazi insufficienti, al di là di quello che è previsto, come minimo, dalla legge.

Nel caso, infine, foste del mestiere e voleste provare con un fai da te, non prescindete dall’aver sempre tutte le carte in regole, con i permessi rilasciati dal Comune e i documenti depositati, in modo da non incorrere in sanzioni e deprezzare anche il vostro appartamento.

Publicato: 2010-09-27Da: Redazione

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