Danni provocati dal fumo
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), a livello globale il consumo di tabacco rappresenta la seconda causa di morte della popolazione dopo l’ipertensione. Si calcola che ben una persona su dieci, ogni anno, muoia a causa delle patologie causate dal fumo: una cifra davvero impressionante.
Il tabagismo determina l’insorgere di cancro, attacco cardiaco, ictus, malattie polmonari e molte altre patologie e complicanze, oltre a rendere i fumatori più suscettibili nei confronti di malattie come tubercolosi e polmonite che si insediano facilmente dove le difese immunitarie sono depresse. Fra le molte morti causate dal fumo non vanno dimenticate le vittime del fumo passivo, delle quali oltre un quarto sono bambini, che sviluppano malattie a causa del prolungato contatto con chi fuma.
Secondo un’indagine Iss-Doxa resa nota nella primavera del 2011, in Italia fuma il 22.7% della popolazione di età superiore ai 15 anni, che corrisponde a 11.8 milioni di persone. Osservando la situazione dal punto di vista della divisione fra uomini e donne, in Italia fuma il 26% circa della popolazione maschile (ovvero 6.5 milioni di persone) e il 19.6% di quella femminile (circa 5.3 milioni). In particolare, negli ultimi anni la percentuale delle donne fumatrici sta gradualmente aumentando, un fatto decisamente rilevante se si pensa che fino a pochi anni fa il fumo era considerato un appannaggio esclusivamente “maschile”.
Oltre 32 milioni di italiani (il 62.3% della popolazione) appartengono invece alla categoria dei “non fumatori”, mentre gli “ex fumatori” rappresentano il 15.0% della popolazione totale. Ciò significa che sono quasi otto milioni gli italiani che hanno smesso di fumare. Rinunciare al vizio del fumo non è cosa semplice ma, dati alla mano, si tratta di un risultato possibile dal momento che in molti sono riusciti nell’intento.
Per iniziare ad orientarsi sulla tematica, vale la pena consultare il decalogo del Ministero della Salute “Un decalogo per smettere di fumare“.
Centri antifumo
In tutte le regioni italiane sono presenti i cosiddetti “Centri Antifumo”, ambulatori appartenenti alle strutture ospedaliere, alle aziende sanitarie locali e alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT). In questi centri specializzati è possibile ricevere un supporto qualificato in grado di aiutare ad intraprendere e vincere la propria battaglia contro il fumo. La rete dei Centri Antifumo è un servizio messo a disposizione dell’intera cittadinanza che opera in modo totalmente gratuito.
Poiché la rete dei Centri Antifumo è in continua espansione, periodicamente l’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità pubblica la “Guida ai Servizi per la Cessazione da Fumo di Tabacco” che contiene l’elenco dei centri presenti su tutto il territorio nazionale. Oltre alla loro ubicazione, sulla Guida sono contenute anche le indicazioni per raggiungerli in modo rapido e semplice. Su internet sono rintracciabili i presidi antifumo, elencati regione per regione.
Un altro valido aiuto per smettere di fumare si può trovare nel Telefono Verde contro il Fumo (TVF), anch’esso un servizio istituito dall’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità. Questa linea diretta è totalmente anonima e gratuita e può aiutare nelle problematiche connesse al fenomeno del tabagismo; il servizio è disponibile dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 16.00 e si può contattare al numero verde 800-554088.
Tutte queste organizzazioni di supporto sono in grado di fornire consulenze riguardanti al tabagismo, alle sue problematiche ed ai modi per smettere di fumare; grazie alla preparazione specifica del personale che vi lavora si possono ricevere informazioni di tipo sanitario e scientifico, nonché riguardanti le strutture mediche pubbliche alle quali rivolgersi per liberarsi del vizio del fumo.
La forza di volontà per smettere di fumare
Il primo passo per smettere di fumare è rendersi conto di quanto l’abitudine del tabagismo sia dannosa, per sé stessi e per gli altri, e di conseguenza convincersi che – per quanto difficile – si tratta della scelta giusta. Non è possibile smettere di fumare senza esserne convinti: se ci si crede veramente, questa forza d’animo sarà più forte della dipendenza dal fumo.
È bene ricordare che non esistono metodi “miracolosi” o indolori per smettere di fumare: questa scelta comporta sacrificio e impegno, e molte volte crea un disagio fisico che soprattutto nei primi tempi è difficile da affrontare e gestire. Il fumatore, infatti, nel corso degli anni sviluppa una dipendenza “doppia” dal fumo: la prima è fisica, e legata alla presenza nel tabacco di sostanze che creano dipendenza, mentre la seconda è psicologica. Al rituale di accendersi una sigaretta, tenerla fra le mani, fumare in compagnia e a tutti quei gesti che il fumatore compie abitualmente è infatti difficile rinunciare.
Come affrontare le inevitabili crisi di astinenza? La forza di volontà deve essere supportata dalla convinzione che si sta facendo la cosa giusta, non solo per se stessi ma anche per chi sta intorno e per la propria famiglia. Agli inizi la strada appare in salita ma, con la costanza e l’impegno, superata una “fase critica” tutto diventa gradualmente più semplice e man mano le sigarette diventano sempre meno importanti, fino ad apparire per quello che sono: cose assolutamente non necessarie.
In questo cammino l’importante non è traguardare un futuro imprecisato dal punto di vista temporale, ma vivere la propria scelta minuto per minuto, ora per ora, giorno per giorno: a partire da questi piccoli “mattoncini” si costruirà la piena libertà dal fumo.
Consigli pratici per smettere di fumare
Per smettere di fumare servono due requisiti fondamentali: la propria forza di volontà e il supporto di altre persone, fra le quali la propria famiglia, i parenti e gli amici. Comunicando a chi ci sta vicino l’intenzione di smettere di fumare è possibile ricevere supporto e incoraggiamento, ed evitare spiacevoli situazioni nelle quali qualcuno accenda una sigaretta in nostra presenza. Oltre a ciò, ecco qualche piccolo ma utile consiglio che può aiutare a rinunciare alle sigarette:
- eliminare dalla vista tutto quello che, in casa o al lavoro, rimanda al fumo. Bisogna gettare via i pacchetti di sigarette e nascondere alla vista accendini, fiammiferi, posacenere oppure – ancor meglio – disfarsene del tutto;
- è molto importante evitare tutte quelle situazioni nelle quali si possono incontrare persone che fumano ed i luoghi che per qualche motivo sono associati al tabacco. Meglio, invece, passare il proprio tempo all’interno di luoghi dove è vietato fumare come ad esempio, cinema, musei, teatri, mostre e così via;
- aumentare l’attività sportiva è un validissimo aiuto, dal momento che permette di tenere la mente (e il corpo) impegnati. Iscriversi in palestra, uscire a fare una passeggiata o una biciclettata è senza dubbio un ottimo modo per distrarsi dal pensiero del fumo; inoltre con l’attività fisica si producono endorfine, sostanze che migliorano l’umore e danno una sensazione di appagamento fisico e mentale. Fare sport aiuta anche a contrastare l’aumento di peso che solitamente è associato allo smettere di fumare.
Ridurre i sintomi dell’astinenza
Per ridurre il disagio fisico causato dall’astinenza dal fumo, che per molte persone è paragonabile ad una vera e propria sofferenza fisica, molte sono le strategie come ad esempio:
- nel caso si manifestassero sensazioni di bocca secca, desiderio di avere qualcosa da tenere fra le labbra, nervosismo, attacchi di fame è possibile ricorrere a chewing gum o caramelle per tenere la bocca impegnata e ridurre il disagio. Anche uno stuzzicadenti o un bastoncino di liquirizia possono rappresentare ottime soluzioni per compensare la mancanza della sigaretta;
- soprattutto nei primi – e più duri – giorni di astinenza bisogna cercare di distrarre la mente dal pensiero del fumo, e questo si può fare in diversi modi. Ad esempio facendo un po’ di shopping e regalandosi qualcosa comprandolo con i soldi risparmiati sull’acquisto delle sigarette. Si può decidere di concedersi un piatto sfizioso oppure di dedicare più tempo ai propri hobby e alle cose che si ama fare. Molto importante è la pianificazione: ogni giorno bisogna programmare qualcosa di interessante per l’indomani e per il futuro prossimo;
- quando la voglia di fumare attanaglia, bisogna pensare agli aspetti positivi che man mano si stanno manifestando con la rinuncia alle sigarette: migliore capacità respiratoria, vestiti e cavo orale che non puzzano più di tabacco, ma anche pelle più luminosa e con righe in via di attenuazione, per non parlare della riduzione di mal di gola, catarro e tosse.
Supporti farmaceutici
Per aiutare a smettere di fumare, in farmacia si possono trovare alcuni validi aiuti.
- cerotti transdermici: sono dei cerotti da applicare sulla pelle che contengono nicotina. Una volta a contatto con il derma, i cerotti rilasciano questa sostanza che viene assorbita e raggiunge il sistema nervoso, dando effetti simili a quelli generati dal fumo di sigaretta. Questi cerotti sono acquistabili senza ricetta, ma è bene prestare attenzione alle loro controindicazioni;
- chewing gum alla nicotina: sono gomme da masticare che contengono nicotina e, analogamente ai cerotti, liberano questa sostanza nell’organismo. Solitamente vanno tenute in bocca per almeno mezz’ora, per consentire alla nicotina di essere assorbita ed agire a livello del sistema nervoso. Anche in questo caso non serve la ricetta medica, ma esistono controindicazioni delle quali tener conto;
- sigarette elettroniche: si tratta di dispositivi che, pur assomigliando a sigarette “vere”, funzionano a batteria e rilasciano particolari sostanze nell’organismo il cui effetto è analogo a quello generato dalla combustione del tabacco. L’utilizzo delle sigarette elettroniche è tuttora abbastanza controverso per via di potenziali problemi alla salute, ma sono certamente meno dannose del fumo vero e oltretutto possono aiutare per quanto riguarda la gestualità cui il fumatore fa fatica a rinunciare.
Oltre a questi supporti di tipo farmaceutico, molte persone si rivolgono all’agopuntura per smettere di fumare, oppure a preparati erboristici da annusare o da assumere sotto forma di tisane o compresse. È importante ricordare che il ricorso a questi prodotti e tecniche di per sé non è sufficiente per smettere di fumare: il primo, e più importante requisito, è rappresentato dalla propria forza di volontà.
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