Seggiolone per bambini

Seggiolone
Categoria: Archivio Bambini
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A cosa serve

Il seggiolone è talmente radicato nella cultura occidentale che fa parte integrante delle fasi dello sviluppo del bambino. Esso rappresenta l’anello di congiunzione che collega la fase della culletta e del solo allattamento tra le braccia della mamma alla fase in cui il bambino, ormai abbastanza grandicello, può stare tranquillamente seduto su di una normale sedia.

Il seggiolone è dunque una fase di transizione che abitua il bambino a relazionarsi in un modo nuovo con chi gli sta attorno. La realtà gli appare adesso in una nuova prospettiva e le relazioni personali mutano.

Il bambino sul seggiolone si sente ancor più partecipe della quotidianità della famiglia e comincia a sperimentare le proprie capacità. Stare seduti a tavola è un’azione che ormai tutti facciamo senza prestarci attenzione, ma per il bambino è tutto una scoperta. Lo stupore iniziale è quasi sempre causa d’euforia per il bambino che generalmente manifesta un senso di piacere e divertimento quando viene posato nel seggiolone. Quel senso di divertimento può anche durare poco, perché alla curiosità potrebbe succedere in poco tempo un senso d’oppressione ed una voglia di muoversi senza impedimenti. Sta di fatto che il seggiolone è essenziale. Il bambino comincia, con la tavolozza davanti a se, a sperimentare una postura nuova che lo accompagnerà per tutta la vita.

Spesso i seggioloni consentono di poter modificare la posizione, da seduto a sdraiato ed in alcuni casi anche a dondolo. Ciò la rende un nuovo gioco per il bambino che comincerà gradatamente a sentirne il bisogno. Il seggiolone è altresì importante per i genitori che, pur tenendo il loro figlio accanto, possono avere le mani libere e mangiare senza troppi problemi. Per di più il bambino potrebbe trovare divertente il momento dei pasti proprio in virtù del fatto che tutto gli appare come un gioco da fare assieme alla famiglia.

Sicurezza

Ogni seggiolone che si rispetti (ma praticamente tutti, anche i più economici) hanno un sistema di sicurezza più o meno buono. Prime tra tutte le cinture di sicurezza e lo sparti gambe. Il seggiolone deve poter garantire stabilità al bambino che, comprensibilmente, si può muovere anche con estrema tenacia. La posizione seduta, soprattutto le prime volte, risulta ben presto fastidiosa per il bambino che nella maggior parte dei casi dopo poco tempo comincia ad agitarsi e scalpitare affinché i genitori lo tolgano di lì.

Nessun seggiolone, benché dotato delle migliori cinture e d’ottima qualità, può mai essere garantito al 100% riguardo la stabilità. I movimenti attuati da un bambino non sono del tutto prevedibili ed è essenziale che esso sia vigilato costantemente quand’esso risieda sul suo piccolo “trono”. È risaputo che i bambini possano essere anche alquanto vivaci, onde evitare problematiche cadute o cedimenti strutturali è sempre preferibile che il bambino non rimanga mai solo sul seggiolone. Inoltre non va assolutamente trascurato il punto di vista igienico.

Un buon seggiolone deve essere lavabile in ogni sua parte. Si pensi a quante volte, mangiando o giocando, i bambini possano causare piccoli disastri per casa. Il seggiolone rappresenta spesso uno dei cambi di battaglia prediletti dai bambini che su di esso, per cogliere l’attenzione, danno il meglio di loro. Pappe all’aria e pastelli dovunque sono i problemi più comuni.

Il seggiolone, per poter essere igienizzato, va sterilizzato in ogni sua parte altrimenti la sporcizia s’accumulerebbe costantemente nelle insenature dell’oggetto sino a renderlo insano. Ma le madri solitamente sono molto attente a questo e sono sempre vigili e con una pezza in mano per ripulire il tutto!

È comunque importante tenere a mente che sul seggiolone il bambino sperimenta per le prime volte la sua capacità di stare seduto e che essa non ha affatto raggiunto una normale stabilità. I bambini piccoli tra l’altro sono spesso soggetti ad attacchi di sonno improvvisi, tanto da poterli vedere persino addormentarsi nel piatto in cui stanno mangiando.

Funzionalità

Il seggiolone può accompagnare la vita del bambino anche a partire dai primi 4 o 6 mesi. I primi anni sono il periodo in cui maggiormente appare evidente la crescita fisica e lo sviluppo cognitivo del bambino, analogamente tutti gli accessori che lo accompagnano vanno modificati di conseguenza. Una tutina di quando aveva pochi giorni, già attorno ai 4 mesi non gli va più. Allo stesso modo il seggiolone non può essere lo stesso per neonato o per un bimbo di 2 o 3 anni. Il primo seggiolone, quello per un neonato, deve preferibilmente essere piccolo ed imbottito in ogni sua parte. Esistono anche modelli per i bambini più giocosi che amano addormentarsi cullati.

Il movimento ondulatorio, quella dolce oscillazione che favorisce il rilassamento, può essere attuata a mano oppure comodamente regolata da appositi dispositivi. Se siete stanchi di cullare per ore il bambino e se vi fermate piange, la soluzione di un seggiolone elettrico può essere ideale.

Questo tipo di modelli sono generalmente regolabili, in base alle preferenze del bambino, in 3 differenti velocità (bassa, media e alta). Ad ogni modo, pur confermando la qualità del prodotto, il bambino non può dormire sempre lì perché deve pur avere la possibilità di stiracchiarsi a pieno e ciò può farlo solo nell’ampio spazio del suo lettino.

Oltre alla funzione relax il seggiolone è da sempre adibito a reggere il bambino mentre mangia e quella rimane la sua funzione principale. Ciò non toglie assolutamente che il bambino sul seggiolone possa solo dormire e mangiare, anzi! Se ci si trova bene è probabile che ci trascorra molto tempo, anche per giocare.

Il bambino, rialzato rispetto alla sua posizione normale, comincia a capire il suo ruolo nel mondo anche attraverso lo stare in una collocazione nuova che è appunto quella del seggiolone nella quale può essere posizionato.

Tipologie

Anche se apparentemente un seggiolone può essere uguale all’altro, ciò non è vero.  Anche nel caso di questo oggetto al quale siamo abbastanza abituati vi sono diverse tipologie e modelli ognuna con proprie caratteristiche preponderanti.

I seggioloni sono comunque sempre utilizzabili grossomodo sino al raggiungimento dei 15 kg (36 mesi) ed utilizzati come una vera e propria sedia per il bambino. Si tratta di un tipo molto particolare di sedia, dotata di strumenti di sicurezza che la rendono più stabile e mantengono composto e comodo il bambino. Solitamente oltre alla funzione di sedia per mangiare, il seggiolone viene utilizzato come comoda poltroncina o come lettuccio per sonnellini pomeridiani (nelle versioni reclinabili).

Ciò che differenzia il seggiolino di una marca da quello di un’altra, sono spesso i materiali utilizzati per la fabbricazione che variano tra metallo e plastica o solo plastica. Una delle particolarità che meglio caratterizza un seggiolone è la possibilità di reclinarsi. Non tutti lo fanno, e non tutti lo fanno allo stesso modo. Per questo motivo, al momento dell’acquisto, è importante aver ben chiaro cosa ci sia spetta dal seggiolone ed a quali funzioni lo si vuole adibire. Alcuni seggioloni prospettano la possibilità di reclinare lo schienale in molte posizioni differenti (almeno 3 o 4 generalmente).

Sono inoltre stati ideati dei modelli per impegnare il tempo libero del bambino con dei giochi sicuri, mentre magari sul seggiolone il bambino può guardare la madre mentre cucina o lava i piatti. I giochi possono essere posizionati sul tavolino stesso del seggiolone e ricoperti da appositi coperchi, sui quali sono tranquillamente poi adagiabili piatti e posate per la pappa. L’altezza della seduta deve essere preferibilmente regolabile. Ed immancabili sono inoltre lo sparti gambe e le cinture che proteggono anche i bambini più irrequieti da eventuali cadute.

Accessorio adatto ai bambini un po’ più grandicelli è il poggiapiedi. Se s’intende sposare spesso il seggiolone, è consigliabile preferire modelli dotati di ruote e freni per sposare facilmente il seggiolone ma bloccarlo una volta trovata la collocazione.

Seggiolino da tavola

Quante volte si vorrebbe uscire fuori, andare al ristorante, e non si sa come fare con il bambino che è ancora piccolo? Le alternative diventano due: rinunciare all’uscita oppure lasciare il bambino con la babysitter. Se invece non si vuol rinunciare a portar con se il bambino allora nasce il problema di dove tenerlo quando si sta a tavola, visto che non può certo stare su di una sedia normale né tanto meno la madre può tenerlo in braccio tutta la sera. Servirebbe un seggiolone! Ma chiaramente quelli normali sono scomodissimi da trasportare, difficilmente di pieghevoli ed abbastanza pesanti. Persino da portare a pranzo dai nonni è davvero scomodo.

Per sopperire a tali esigenze sono stati ideati i seggiolini da tavola. Essi consistono in un seggiolino apposito per essere fissato a qualsiasi tipo di tavolo, con garanzia di sicurezza e stabilità. Ciò funziona tramite un fermo la cui dimensione è adattabile a qualsivoglia dimensione.

Il seggiolino (come qualsiasi altro seggiolone tradizionale ) è dotato d’imbottitura, cinture e sparti gambe. Ciò che potrebbe essere fonte di timore per i genitori è generalmente la stabilità del supporto, in tal caso una soluzione rassicurante può essere quella d’adagiare una sedia proprio sotto il seggiolone il modo da evitare eventuali cadute. Esse sono comunque improbabili se il seggiolone è stato fissato a dovere.

Ciò che rende il seggiolino da tavolo un oggetto praticissimo ed indispensabile è certamente la possibilità di ripiegarlo con poche mosse e riporlo facilmente. Alcuni modelli mettono in dotazione assieme al seggiolino anche una borsa in cui riporlo. Il rivestimento del seggiolone è in un tessuto lavabile e completamente sfoderabile in modo tale da poterlo ripulire da eventuali macchie in ogni sua parte. Si tratta comunque di un capo delicato da lavare con tutte le migliori accortezze onde evitare antiestetici strappi nel rivestimento del seggiolone.

Rialzi

Ma il seggiolone da tavolo non è la sola invenzione che può risolvere il problema dei pasti fuori casa con i bambini. Un’altra, ed altrettanto valida soluzione, sono i cosiddetti rialzi. Essi consistono in particolari supporti da collocare al di sopra d’una qualsiasi sedia ed hanno la funzione di garantire al bambino un’altezza sufficiente a raggiungere il tavolo che altrimenti sarebbe per lui inagibile. Con l’utilizzo di un rialzo il bambino può mangiare direttamente dal tavolo senza alcun tipo di problema. Questo tipo di prodotto è disponibile anche i bambini più piccoli ed è adattabile ad ogni tipo di sedia.

Il rialzo considerato abbastanza sicuro in quanto va fissato alla sedia tramite apposite cinghie e piedini antiscivolo. I bambini piccoli possono essere tranquillamente accomodati su di un rialzo in quanto le sue misure sono adattabili, precisamente la seduta e regolabile sino a 18 cm.

Il meccanismo di regolazione è posto al di sotto del cavalletto tramite il quale la seduta è collegata alla sedia. I rialzi sono utilizzabili a partire dal compimento dei 6 mesi più o meno, o comunque dal momento in cui il bimbo è in grado di stare seduto da solo. Le cinture di sicurezza sono anche in questo caso abbondanti, generalmente sono tre e partono da punti differenti per collegare le gambe allo spartigambe.

Le caratteristiche dei rialzi sono il poggia gambe antiscivolo ed il vassoio removibile. Proprio il vassoio segna la differenza tra i bambini un po’ più grandi e quelli piccoli. Il vassoio si può rimuovere quando il bambino è già in grado di mangiare da solo in modo tale che possa servirsi assieme agli altri commensali, essendo all’altezza giusta. Il vassoio va invece lasciato quando il bambino ancora pasticcia mangiando, così almeno potrà fare quel che vuole sul proprio piano d’appoggio senza disastrare la tavolata principale.

Publicato: 2010-04-03Da: Redazione

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