Sedia a dondolo

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Sedia a dondolo

Tradizionalmente utilizzata per rilassarsi, la sedia a dondolo è a tutt’oggi uno di quegli elementi tratti dalla tradizione e della quale non vorremo mai fare a meno. Essere grandi o bambini non fa differenza, quel dolce ondeggiare in avanti ed in dietro è un piacere al quale è difficile rinunciare.

Storia della sedia a dondolo

Di sedie a dondolo sarà capitato più o meno a tutti di vederne almeno una nella vita. Magari a casa della nonna oppure sotto forma di giocattolo legato a particolari momenti dell’infanzia. Ma vi siete mai chiesti che origine abbia la sedia a dondolo? Chi fu il primo a realizzarne una? Quale era il suo scopo? Ebbene potrebbe suscitare una certa sorpresa scoprire che l’ideatore della sedia a dondolo fu un politico, protagonista della rivoluzione americana, di nome Benjamin Franklin. Personaggio eclettico e particolarmente poliedrico, è passato alla storia per il suo ruolo di scienziato oltre che di politico.

Ci sono sopraggiunte sue testimonianze in quanto giornalista, pubblicista, nuotatore, filantropo, diplomatico, autore ed inoltre inventore. La sua attività di ricercatore gli ha permesso di legare il proprio nome ad una vasta serie di invenzioni attualissime a tutt’oggi e della quale molto probabilmente sarebbe difficile fare a meno. Fu infatti l’ideatore del parafulmine, strumento che ancora oggi permette di scaricare nel sottosuolo o comunque in punti riparati eventuali fulmini che colpiscono zone abitate.

Inoltre, mosso dal suo stesso difetto visivo che non gli consentiva di vedere bene né da lontano e né da vicino, ideò le lenti bifocali liberandosi così dalla necessità di cambiare due diversi paia d’occhiali a seconda dell’occasione. Derivano da sue idee anche il contachilometri, le pinne, il catetere, l’armonica, l’ora legale e lo stetoscopio. Oltre a queste importanti innovazioni da lui ideate, non meno particolare fu l’invenzione della sedia a dondolo.

Riuscire ad ideare qualcosa che facesse allo stesso modo piacere sia ai grandi che ai bambini è un’impresa riuscita veramente a pochi. Il progetto di partenza fu quello di ideare una semplice sedia, poggiata su due semicerchi, due archi che dir si voglia, che permettessero una discreta oscillazione. L’idea nata quasi per caso si diffuse con molta facilità, considerata la facilità di produzione e la particolarità.

Modelli sedie a dondolo disponibili

Dal momento della sua invenzione (tradizionalmente ritenuta ad opera di Benjamin Franklin) ad oggi, il modello della sedia a dondolo ha avuto più volte modo d’essere rivisitato e modificato. Le innovazioni che lo hanno investito hanno riguardato ogni suo aspetto a partire dal materiale sino ad arrivare alle forme, passando per lo scopo e l’utilizzo. Non va affatto sottovalutata l’importanza di ognuno di questi singoli fattori in quanto coinvolgono l”oggetto nella sua interezza e ne modificano sostanzialmente l’essenza.

I primissimi prototipi di sedia a dondolo erano realizzati in legno, da abili artigiani, che tramite forme piuttosto grezze ed essenziali garantivano alla sedia il suo fondamentale dondolio. Già a partire dal 1740 si realizzavano sovente sedie a dondolo di questo tipo. Col tempo la sedia, nella parte d’appoggio in cui ci si può accomodare, venne progressivamente allargata. Ciò la rendeva maggiormente agevole per essere utilizzata da adulti e anziani. Ma questa forma si prestava male all’ondeggiamento che diventava leggermente più impedito, per questo si tornò ben presto al modello precedente.

Tra gli ultimi anni del 1700 ed i primi del nuovo secolo si avviarono sperimentazioni sempre nuove e persino audaci considerando l’epoca. Lo schienale, composto generalmente da aste dalla forma circolare poste l’una accanto all’altra, cambiava in larghezza e forma. Alcuni maggiormente propensi in altezza, altri leggermente tondeggianti, altri quasi a cupola, lo schienale divenne l’elemento principale entro il quale i falegnami potevano manifestare la loro fantasia. Alcuni cominciarono ad omettere gli appoggi per le mani, in altri casi venivano decorate le fasce più larghe della spalliera con decorazioni floreali (intarsiate o dipinte).

Furono realizzati anche degli ibridi, composti da una base in vimini ed una struttura in legno. L’avvio ai modelli più particolari era ben lanciato, si cominciarono a ravvisare modelli completamente realizzati con paglia intrecciata o quasi come poltrone senza dimenticare i più belli in ferro battuto. I modelli disponibili oggigiorno riprendono tutte quelle sperimentazioni già effettuate, talvolta cambiandone materiali e colori, ma mantenendone grossomodo le caratteristiche principali.

Comodità e rilassatezza

Realizzata l’invenzione fu necessario poco tempo affinché essa fosse apprezzata su larga scala. A prescindere dall’ampia gamma di modelli e stili entro i quali era ed è possibile scegliere, la comodità della sedia a dondolo fu da subito palese. Dopo una giornata frenetica, passata correndo da un luogo all’altro della città, tra un impegno e l’altro, a chiunque fa piacere avere un momento da dedicare a se stessi. Un momento fatto di relax con quel tocco di ricercatezza in più che non fa mai male.

La sedia a dondolo risponde a pieno a tutte queste aspettative, lasciando immutato negli anni il suo proposito d’essere un modo particolare per riposare i sensi. Negli anni in cui non esistevano altri mezzi (come l’idromassaggio ad esempio) per rilassarsi completamente e rilassare la mente, la sedia a dondolo appariva come un piccolo lusso che ci si poteva concedere. I costi non troppo limitativi consentivano a molte famiglie di possederne una cosicché molti potessero godere di un piacere così semplice e pulito che era davvero un peccato privarsene.

Oggi le sedie a dondolo posso arrivare a costare anche 200 euro e non è di certo un prezzo accessibile a tutti, ciò è dovuto al fatto che l’artigianato rende sempre meno ed ogni pezzo viene valutato come un’opera d’arte. Sicuramente è possibile trovarne a prezzi inferiori ed anche di sufficiente fattura, ma il fatto che possano costare molto è indicativo che la modernizzazione ha investito ambiti anche così tradizionali e classici.

Il dondolio, sfruttando allo stesso tempo una posizione che lascia confluire meglio il sangue e l’ondeggiamento, garantisce un forte senso di rilassamento che riuscirebbe a tranquillizzare chiunque anche nel momento di peggior nervosismo. Non si può dire che la sedia a dondolo ci sia in tutte le case, la sua diffusione seppur ancora presente non si può definire massiccia.

Sedia a dondolo e bambini

Come si è più volte detto la sedia a dondolo è un piacere adatto sia agli adulti che agli anziani ed ai bambini. Quel che rende necessaria una trattazione a parte per l’utilizzo di questo oggetto per i bambini è una dovuta maggior attenzione alla sicurezza. Come si può facilmente vedere i bambini sono naturalmente portati a giocare spensierati, ciò fa si che non avvertano il senso del pericolo tanto facilmente.

È dunque compito del genitore vigilare affinché un momento di tranquillità quale quello dedicato alla sedia a dondolo non si concluda fatalmente con incidenti non previsti. Il dondolio se esagerato, o se non supportato da una struttura sufficientemente stabile, può sfociare in una perdita d’equilibrio che può causare una caduta. Come ogni incidente, benché di piccola entità, non va certamente sottovalutato in quanto ogni danno subito in età evolutiva può avere gravi conseguenze che il bambino porterà con se per tutta la sua vita.

Si pensi ad un colpo alla testa, oppure ad un dente spezzato, un taglio, ecc. Insomma, lasciar giocare i bambini è certamente una cosa giusta e doverosa ma tenerli da soli può comportare dei rischi dei quali è importante essere consapevoli. Mettersi in piedi, come sono soliti fare i bambini, sulla sedia a dondolo può essere un bel gioco dal loro punto di vista ma il genitore deve essere presente per fermarlo o per reggerlo qualora dovesse perdere l’equilibrio.

La sedia a dondolo per i bambini può assumere la forma di un cavallo o di una giostra, ad ogni modo il principio regolante deve necessariamente essere lo stesso. I bambini troppo piccoli perdono facilmente l’equilibrio per cui dondolando potrebbero cadere all’indietro. La sedia a dondolo ricorda molto il movimento attuato dalla culla o gli spostamenti effettuati nel passeggino, per questo molti bambini smettono di piangere se dondolati magari tra le braccia della madre.

La sedia a dondolo del futuro

Per accattivare il gusto del mercato anche la classica sedia a dondolo ha dovuto subire certe trasformazioni che hanno reso possibile la realizzazione di modelli al passo con i tempi. Le forme sono state realizzate in modo tale che sembrano sfidare la forza di gravità, da ciò se ne ottiene un particolarissimo effetto ottico oltre che un dondolio tutto particolare che sono con questo tipo di sedia è possibile ottenere.

Le nuove sedie a dondolo hanno la potenzialità di poter assumere diverse posizioni, adattandosi alla funzione di sdraio e di sedia a seconda dell’inclinazione applicata. In base alla posizione dell’utente che si accomoda sopra la sedia, essa si adatta e si conforma alla posizione da esso scelta. La particolare conformazione delle gambe sulla quale si poggia la sedia fa si che essa sia particolarmente flessibile, molleggiando su se stessa, quasi a ricreare il normale ondeggiare del mare. Sarà come ricreare nel salotto della vostra casa un angolo d’oceano in cui potrete leggere, dormire, riposarvi, guardare la tv e perché no giocare alla vostra console.

Le possibilità sono dunque molte e varie, basta "solo" far fronte ad una spesa di quasi mille e duecento euro per potersi concedere a casa propria il modello più tecnologico attualmente in commercio. Se ad un prezzo così vi passa totalmente la voglia di avere una sedia a dondolo, non temete! Ce ne sono per tutte le tasche, anche se generalmente il minimo per un buon prodotto si aggira attorno ai venti euro.

Un consumatore attento deve saper riconoscere le sue stesse esigenze chiedendosi quanto davvero gli serva questo o quel prodotto. D’altronde una spesa importante va effettuata solo se strettamente necessaria. Talvolta, benché le tecnologie vadano avanti, uno sguardo al passato non fa mai male. Perché non rispolverare una vecchia sedia magari stipata in soffitta?

La sedia anti-dondolo

Quella che sto per esporvi è una notizia riportata non molto tempo fa anche su giornali italiani. Ricordate le lunghe ore passate a scuola in cui tra una lezione e l’altra si chiacchierava un po’, si ripeteva qualche materia e, a volte, ci si dondolava con la sedia. Moltissimi bambini, già a partire dalle elementari, ma anche molti ragazzi delle scuole superiori si portano dietro questo vizietto.

Dondolarsi a scuola, tra un banco e l’altro, è per molti (e per molti in passato lo è stato) un modo per riposare la mente e distrarsi dalla dovute concentrazione che non si può mantenere ininterrottamente per tanto tempo. A volte per pochi minuti, ma in alcuni casi quasi patologici, per intere giornate alcuni alunni sono soliti mantenersi in equilibrio sulla sedia facendo leva unicamente sulle due gambe posteriori.

Ciò rappresenta un tangibile rischio perché le sedie in dotazione alle scuole risultano molto spesso usurate da anni di onorato servizio e comunque non predisposte a quel tipo particolare d’utilizzo che potrebbe forzarne la struttura. Può essere sufficiente un cedimento strutturale ma anche un semplice momento di distrazione per perdere la stabilità e cadere. Con tutto ciò che ne consegue ovviamente.

Esasperato dal vedere i propri alunni dondolarsi e preoccupato (forse fin troppo) per la loro incolumità, un docente inglese di matematica di nome Tom Wates ha ideato una sedia le cui forme impediscono il dondolamento. La forma stessa delle gambe d’appoggio e della spalliera è stata appositamente ideata per rendere difficoltosa la spinta all’indietro che da avvio al dondolamento, scoraggiando le posture scorrette da parte degli allievi.

Il progetto, partito dalla scuola londinese di appartenenza del docente, si è già diffuso in altri 18 istituti del Regno Unito e la diffusione non accenna ad arrestarsi. Pare quasi che questo insegnante di matematica abbia avuto maggior fortuna come designer che come professore! Chissà cosa ne pensano quegli allievi ai quali è stata vietata anche quell’unica piccola libertà .

Publicato: 2010-04-03Da: Redazione

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