Ristrutturare la mansarda

Come ristrutturare la mansarda
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Come ristrutturare

Il sottotetto di una casa o di un condominio può rappresentare un ottimo punto di partenza per creare un ambiente abitabile indipendente, oppure uno spazio extra per la famiglia o per gli ospiti. Un appartamento mansardato può essere ad esempio il luogo ideale per giovani coppie senza figli oppure per single.

Una mansarda che fa parte di un’abitazione può invece essere adibita a ufficio per lavorare nella comodità di casa propria, oppure trasformata in un locale nel quale dedicarsi ai propri hobby (modellismo, fai da te, musica, pittura…). Le mansarde rappresentano poi un luogo sempre un po’ speciale per i bambini, e potranno essere adibite a stanza dei giochi tranquilla e riservata.

Per poter ristrutturare una mansarda e classificarla ad uso abitativo è però necessario accertarsi della sua abitabilità. Ecco quali sono i requisiti per ottenere il certificato di abitabilità:

  • altezza media ponderale di 2.70 metri (2.40 metri nel caso di corridoi o soppalchi);
  • conformità dell’impianto elettrico, di riscaldamento ed idrico;
  • rispetto della normativa acustica;
  • dimensione minima di un monolocale per una persona: 28 metri quadri (bagno incluso);
  • dimensione minima di un monolocale per due persone: 38 metri quadri (bagno incluso);
  • dimensione minima di una camera da letto singola: 9 metri quadri;
  • dimensione minima di una camera da letto doppia: 14 metri quadri;
  • rapporto aeroilluminante minimo: 1/8 della superficie calpestabile per ogni stanza.

Autorizzazioni necessarie

Quando in casa c’è una mansarda e si vuole sfruttare in modo utile questo spazio, è prima di tutto necessario rivolgersi all’ufficio tecnico del proprio Comune per conoscere l’iter e i documenti necessari per iniziare i lavori.

In particolare, prima di poter ristrutturare un qualunque ambiente è indispensabile:

  • contattare un professionista allo scopo di verificare se la ristrutturazione è effettivamente eseguibile, sia dal punto di vista tecnico che legale. A tal proposito, è bene ricordare che in alcune regioni italiane questi interventi sono regolamentati da una specifica normativa;
  • procurarsi la visura catastale della mansarda, nella quale siano indicate superfici ed altezze;
  • presentare il progetto nel quale sia descritta la destinazione d’uso dei locali ricavati con la ristrutturazione;
  • definire le date di inizio e di fine lavori, che devono essere rispettate in modo preciso per evitare un aumento dei costi di ristrutturazione e l’eventuale scadenza dei permessi;
  • presentare al Comune la DIA (Dichiarazione di Inizio Attività) oppure la richiesta del permesso di costruire.

Per gli aspetti burocratici, tecnici e progettuali della ristrutturazione bisogna sempre rivolgersi ad un professionista come ad esempio un architetto, un ingegnere o un geometra abilitato. È preferibile chiedere almeno due o tre diversi preventivi, in modo tale da poter scegliere la soluzione più vantaggiosa e che soddisfa al meglio le proprie esigenze.

Coibentazione e riscaldamento

A causa dell’elevato rapporto tra superficie e volume di una mansarda, questo ambiente deve essere isolato in modo efficiente se si desidera garantire il comfort delle persone e il risparmio energetico. Per questo motivo bisogna coibentare non solamente le pareti perimetrali e il tetto, ma anche il pavimento.

Per la coibentazione del pavimento si utilizza in genere argilla espansa o vermiculite, oppure pannelli preformati di poliuretano espanso o sughero. Per l’isolamento delle pareti è possibile intervenire con la creazione di intercapedini o camere d’aria che impediscano gli scambi termici tra interno ed esterno; al posto dell’aria è possibile utilizzare materiali isolanti come ad esempio la lana di vetro.

È tuttavia il tetto che deve ricevere le maggiori attenzioni quando si realizza una coibentazione, perché è proprio da qui che viene dispersa la maggior parte del calore. È quindi possibile dotare il tetto di un sistema di coibentazione con pannelli di sughero o altri materiali isolanti, come ad esempio la schiuma.

È preferibile dotare la mansarda di un termostato autonomo, dal momento che sia in estate che in inverno questo ambiente sarà caratterizzato da un suo “clima” particolare. Per il benessere di chi trascorre qui il suo tempo, il termostato consentirà di regolare il riscaldamento o il raffrescamento, spegnendolo (e risparmiando sulle bollette) quando si lascia la mansarda.

Pavimento e lampadari

In una mansarda è davvero possibile sbizzarrirsi per quanto riguarda le rifiniture. Sono molte le persone che scelgono ad esempio di realizzare il pavimento delle mansarde in parquet, un materiale che conferisce un senso di accoglienza e di eleganza. Decisamente valide dal punto di vista estetico sono anche le travi a vista, ma se questa soluzione non fosse possibile il soffitto può essere coperto con rivestimenti o pannelli lisci. Esistono pannelli di diverso tipo: si va infatti da quelli laccati o verniciati alle classiche tavole di legno. Se si sceglie di impiegare queste ultime, è possibile ad esempio posizionare tavole di larghezza diversa per creare un bell’effetto dal punto di vista estetico.

In genere nelle mansarde non si utilizzano lampadari tradizionali, dal momento che il soffitto non è mai particolarmente alto ad eccezione della parte centrale. Per l’illuminazione, ottime soluzioni sono invece le plafoniere oppure i faretti a LED piatti. Questi faretti sono ideali per le mansarde dotate di rivestimento di pannelli, e oltre a consumare poca elettricità non generano calore che potrebbe danneggiare la coibentazione. Molto utili sono anche i faretti a piantana regolabili in altezza, che possono essere collocati anche negli angoli più angusti della mansarda.

Al fine di migliorare l’illuminazione è possibile dotare la mansarda di abbaini che si aprono a livello del tetto, utili anche per guadagnare spazio in altezza. È consigliabile dotare queste finestre di zanzariere per evitare l’ingresso degli insetti, e nel caso di soffitti alti è possibile installare un sistema di apertura e chiusura automatica.

Scegliere i colori della mansarda

Quando si sceglie il colore delle pareti e del mobilio bisogna sempre tenere a mente questa regola d’oro: mentre i colori chiari fanno sembrare l’ambiente più ampio ed arioso, quelli scuri al contrario lo rimpiccioliscono rendendolo più opprimente. In una mansarda, dunque, scegliere tonalità chiare è indispensabile dal momento che questi ambienti sono meno ampi rispetto a qualsiasi altro locale. È comunque preferibile evitare il bianco puro, altrimenti la mansarda assomiglierà più ad un ospedale che ad una casa: molto meglio optare per avorio, crema o colori pastello chiari.

Per sfruttare al meglio le zone laterali della mansarda è consigliabile collocare proprio qui gli eventuali letti, che possono essere ad esempio un matrimoniale oppure due o più letti singoli. C’è chi preferisce collocare due letti singoli ai lati opposti della mansarda, e chi invece sceglie di collocarli entrambi dallo stesso lato, per poter sfruttare la parte opposta del locale.

In una mansarda gli spazi sono sempre piuttosto ridotti: per sfruttarli al meglio è possibile ricorrere a mobili su misura oppure di piccole dimensioni da ‘incastrare’ tra muri e soffitto, negli angoli oppure attorno ai tubi. Infine, un piccolo consiglio: in cima alle scale di accesso della mansarda è possibile sistemare un arredo che attiri l’attenzione, come ad esempio uno scaffale o una libreria che creino un punto focale che invoglia a salire.

Consigli utili

Ecco alcuni piccoli suggerimenti che potranno aiutarvi a creare un ambiente confortevole e a ridurre le spese di costruzione e di gestione della mansarda:

  • in fase progettuale, fate sì che un eventuale bagno venga collocato in corrispondenza di un locale analogo o della cucina presente al piano sottostante. In questo modo si potranno sfruttare almeno in parte le medesime tubature;
  • per una migliore vivibilità della mansarda, se gli spazi lo consentono è bene installare un ventilatore da soffitto. Così facendo, in estate l’ambiente risulterà più fresco, mentre d’inverno tenendo il ventilatore al minimo sarà possibile convogliare verso il basso l’aria calda che si accumula in prossimità del tetto;
  • tappeti e moquette, insieme a pavimenti insonorizzati, consentiranno di evitare il disturbo da calpestio alle persone che abitano sotto alla mansarda.
Publicato: 2012-12-11Da: Redazione

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