Rilevatore di gas per casa

Categoria: Archivio Elettrodomestici
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Come funziona

Il rilevatore di gas è uno strumento a funzionamento elettronico utile ad aumentare il livello di sicurezza all’interno degli ambienti domestici e nei luoghi di lavoro.

Installato all’interno di tali locali, infatti, il rilevatore di gas consente di rilevare e segnalare la presenza di quantità eccessive nell’ambiente, in modo da aumentare la sicurezza per tutti coloro che vivono o lavorano al loro interno.

Un fattore importante per la sicurezza all’interno degli ambienti è quello di far controllare l’integrità degli impianti a gas, farli realizzare soltanto da tecnici qualificati ed eseguire periodici controlli di manutenzione.

La funzione specifica del rilevatore, quindi, è quella di rilevare e segnalare, tramite degli appositi allarmi sonori, quando la quantità di gas presente all’interno di un locale supera un determinato livello e mette a rischio la vita delle persone che vivono o lavorano al suo interno.

Ogni rilevatore di gas è tarato per un determinatata tipologia (generalmente metano, butano o monossido di carbonio) e se collegato a un’elettrovalvola, è anche in grado di bloccare l’emissione di gas (in ogni caso, comunque, è provvedere a chiudere manualmente l’impianto).

Non tutti i rilevatori sono in grado di intervenire per bloccare l’emissione di gas: ne esistono in commercio, infatti, modelli più semplici che si limitano soltanto a segnalare tramite allarmi sonori e spie luminose, l’elevata concentrazione di questo.

Oggi esistono in commercio diversi modelli di rilevatori di gas, adatti, per esempio, all’uso domestico o professionale e all’uso negli ambienti interni o esterni. Queste diverse tipologie, sono create per migliorare la sicurezza in ambienti e luoghi specifici e in determinate situazioni.

Proprio per assicurare una maggiore protezione, inoltre, i rilevatori più avanzati sono persino in grado di rilevare diverse tipologie di gas.

Caratteristiche

Il rilevatore può essere principalmente fisso o portatile: quelli fissi possono essere installati all’interno delle abitazioni, dei luoghi di lavoro, oppure all’esterno, come nel caso dei rilevatori di anidride carbonica visibili nelle nostre città; i modelli portatili, invece, sono diffusi principalmente nelle loro tipologie professionali e si caratterizzano per l’alimentazione esclusivamente a batteria e la possibilità di essere collocati di volta in volta di locali diversi.

In base ai modelli e alle tipologie in commercio, inoltre, essi possono essere caratterizzati da elementi aggiuntivi che facilitano la loro manutenzione e li rendono ancora più sicuri.

Una di queste caratteristiche è l’indicatore del livello di carica delle batterie che consente di essere informati quando le batterie del rilevatore stanno per esaurirsi. Tale caratteristica è molto utile perché consente di provvedere alla sostituzione immediata delle batterie senza rischiare che il dispositivo si scarichi completamente e smetta di funzionare.

Tra le altre caratteristiche utili, c’è inoltre la possibilità di disattivare gli allarmi sonori in modo da poter provvedere all’aerazione del locale e alla dispersione del gas in tutta tranquillità.

La presenza di spie luminose sulla sua superficie, inoltre, consente di essere informati sui livelli di gas presenti all’interno dei locali anche quando il segnalatore acustico è stato disattivato.

In alcuni modelli, poi, sono presenti anche luci di sicurezza che si attivano automaticamente quando viene rilevata una perdita di gas, in modo da consentire i movimenti anche al buio, senza la necessità di dover accendere la luce (operazione che, soprattutto nei casi di forte perdita di gas all’interno delle abitazioni, può risultare molto pericolosa).

Modelli

Le tipologie di rilevatori di gas in commercio, oggi, sono numerose. Esistono infatti, modelli domestici o professionali creati appositamente per adattarsi al meglio a necessità diverse e caratterizzati dalla possibilità di rilevare una o più tipologie di gas.

I modelli per uso domestico sono i più indicati per le abitazioni private: sono molto efficienti e generalmente tarati per le fughe di metano.

Quelli professionali, invece, hanno caratteristiche che li rendono particolarmente utili a rilevare la concentrazione di gas e la purezza dell’aria in ambienti diversi da quello domestico, consentendo rilevazioni più sofisticate e approfondite.

Quando si acquista un rilevatore di gas, comunque, l’importante è verificare la qualità del suo sensore, che deve garantire durevolezza nel tempo e, soprattutto, sicurezza. I sensori migliori, inoltre, sono in grado di garantire la rilevazione a temperature che variano dai 15 °C ai 50 °C.

I rilevatori, inoltre possono essere distinti anche in base alle loro diverse tipologie di allarme. Essi, infatti, possono avere: un allarme acustico standard che, tramite l’emissione di un bip prolungato e intenso, avvertono gli inquilini della presenza di gas nell’ambiente; un allarme con emissione di voce registrata, molto indicato come soluzione a livello domestico come alternativa al tradizionale bip (la voce preregistrata di un familiare che avverte del pericolo, infatti, sembra avere la capacità di determinare una reazione più rapida nelle persone); un allarme con luce intensa stroboscopica in alternativa alla segnalazione acustica, uno strumento che è l’ideale per tutte quelle persone che hanno problemi di udito e che nonostante la forte intensità del bip acustico hanno difficoltà a percepirlo.

Installazione

Per garantire un funzionamento ottimale e svolgere pienamente le sue funzioni di verifica della quantità di gas presente nell’aria, l’apparecchio deve essere installato secondo precise indicazioni.

Data la sua importanza nell’ambito della sicurezza domestica, la Comunità Europea ha indicato norme precise in merito, volte a dettare le corrette modalità d’installazione e di manutenzione del rilevatore.

Tali regole, accettate da tutti i Paesi della Comunità Europea, sono contenute nella normativa Cei 31/35 che riporta precise indicazioni sul tipo di dispositivo da utilizzare negli ambienti domestici e lavorativi, sul numero dei rilevatori di gas da installare e sul loro preciso posizionamento. Visto che molti rilevatori di gas sono tarati in base a una sola tipologia, è opportuno, prima di acquistarne e installarne uno, accertarsi del tipo di gas emesso dall’impianto.

Prima di procedere all’installazione, inoltre, bisogna assicurarsi che il locale abbia determinate caratteristiche, verificando, per esempio, che non ci siano nelle vicinanze fonti di emissione di gas, condizionatori o correnti d’aria e la posizione di eventuali “fonti d’innesco”, ovvero di tutte quelle fonti che, in caso di fuga di gas, potrebbero determinarne l’esplosione.

Un altro fattore importante da considerare prima dell’installazione del dispositivo è la temperatura. La maggior parte dei sensori contenuti all’interno di questi importanti dispositivi, infatti, assicurano il loro funzionamento ottimale soltanto negli ambienti con una temperatura compresa tra i 15 gradi e i 50 gradi.

Al fine di procedere alla corretta installazione del rilevatore di gas, quindi, è opportuno che ci si affidi all’esperienza e alla professionalità di un tecnico qualificato ed esperto che sappia valutare il giusto posizionamento e procedere alla sua corretta installazione.

Modelli professionali

Esistono in commercio numerosi dispositivi professionali utili in tutte quelle situazioni che richiedono un’attenzione particolare alla quantità di gas o altre sostanze presenti nell’aria. Questi dispositivi sono utilizzati per lo più a livello professionale proprio perché consentono di svolgere verifiche più approfondite e diversificate.

La principale differenza con quelli domestici, infatti, è la capacità dei primi di riuscire a rilevare contemporaneamente diverse tipologie di gas (massimo 4 differenti), tra le quali il metano, il solfuro di idrogeno, il diossido di carbonio e il monossido di carbonio.

In base a quanto indicato dalle normative europee per la produzione dei rilevatori professionali, inoltre, essi devono avere caratteristiche aggiuntive rispetto a quelli domestici come, per esempio, la possibilità di memorizzare i dati rilevati nell’ambiente e trasferirli su un computer, in modo che essi possano essere analizzati da tecnici e specialisti.

I rilevatori di gas professionali, in particolare, sono in grado non solo di rilevare le concentrazioni presenti in ambienti chiusi, ma anche all’esterno: ne sono esempi, infatti, i rilevatori di anidride carbonica installati nelle nostre città, utili a controllare che i livelli di questo gas nocivo alla salute non superi la soglia stabilita per legge.

Tali dispositivi, inoltre, sono utilizzati anche per controllare il livello presente nei condizionatori e nei sistemi di refrigerazione. Come quelli domestici, inoltre, i rilevatori professionali possono essere fissi o portatili e nella maggior parte dei casi hanno dimensioni abbastanza ridotte.

Alcuni modelli, inoltre, sono forniti di tubi della lunghezza massima di circa 2 m, che consentono di rilevare i livelli anche nei luoghi di difficile raggiungimento.

Sicurezza del rilevatore

Per essere sicuro un rilevatore di gas deve poter garantire all’utilizzatore alcuni requisiti: la possibilità di acquisire i dati rilevati; la taratura, che consente di avere una misurazione sempre ottimale della quantità di gas presente nell’aria; la capacità, soprattutto nel caso di impianti a gas aziendali o industriali, di poter comunicare all’esterno la presenza di eventuali fughe e tutti i dati relativi alla tipologia di gas presente nell’ambiente interno e ai suoi livelli di concentrazione.

Il primo passo per aumentare la sicurezza individuale negli ambienti che possono essere soggetti a fughe, quindi, è acquistare un modello che sia conforme alle proprie necessità verificando, prima di tutto, quale tipologie di gas potrebbe essere soggetta a fuga.

La corretta installazione del dispositivo, effettuata da specialisti del settore, inoltre, è garanzia di efficienza e corretto funzionamento, fattori che sicuramente influiscono sui livelli di sicurezza.

Nonostante ciò, comunque, proprio come per tutti gli altri dispositivi elettronici attivi 24 ore al giorno, il rilevatore di gas può danneggiarsi con il tempo. I problemi possono riguardare soprattutto il sensore che può perdere parte della sua sensibilità e non riuscire più a rilevare correttamente. In tal caso, comunque, il rilevatore di gas prevede anche determinati sistemi d’allarme che mirano a segnalare i malfunzionamenti dell’apparecchio o i danneggiamenti del sensore.

Un altro problema che potrebbe manifestarsi con il tempo è l’abbassamento dei livelli di carica della batteria che, comunque, anche in questo caso, è adeguatamente segnalato dall’apparecchio stesso.

In ogni caso, comunque, una buona manutenzione del rilevatore di gas, basata sulla sostituzione periodica del sensore, delle batterie e, se necessario, dell’intero apparecchio (secondo le modalità e i tempi indicati nel manuale delle istruzioni), dovrebbe contribuire a ridurre il rischio di guasti improvvisi e malfunzionamenti.

Publicato: 2011-03-25Da: Redazione

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