Normalmente un materasso ha un ciclo di vita media di dieci anni ma, soprattutto adesso che le tipologie di prodotto si sono moltiplicate e diversificate fra di loro, è sempre opportuno operare dei distinguo.
Anzitutto va detto che, spesso e volentieri, il degrado non è visibile ad occhio nudo. Esteriormente può apparire ancora integro e in buone condizioni; ma è il nostro corpo ad informarci che in realtà non è così: ci svegliamo con il mal di schiena e le braccia intorpidite, più stanchi di quando siamo andati a letto, magari anche perché abbiamo passato l’intera notte a rivoltarci, in cerca (senza trovarla) della posizione più comoda.
Questo accade perché il materasso si deteriora, principalmente, all’interno. Nel corso di una decina d’anni di “onorata professione”, infatti, è soggetto all’attacco di milioni di acari (e altri microrganismi vari).
Anche se siete stati puntuali e previdenti nelle operazioni di pulizia ordinaria, che andrebbero eseguite almeno una volta al mese, e di eventuale disinfestazione straordinaria, la struttura del materasso alla lunga (in media appunto dopo 8 – 10 anni) finisce con l’accusare il colpo di questi innumerevoli attacchi.
Vi sono poi tutta una serie di fattori collaterali che possono influire sul suo degrado, costringendoci ad accelerare le tempistiche della sua sostituzione:
- il peso corporeo di chi vi dorme che, naturalmente, più è consistente e maggiormente sollecita il lavoro, dunque l’usura;
- il tempo effettivo di sollecitazione. Se trascorriamo a letto soltanto le ore dedicate al sonno, mediamente il materasso viene sfruttato otto ore a notte. Se invece lo viviamo anche per svolgervi altre attività del tempo libero: leggere, guardare la televisione, etc; ecco allora che il tempo di utilizzo può crescere anche a 10 – 12 ore giornaliere, e con esso decresce proporzionalmente il tempo di vita media;
- la sudorazione di chi ci dorme. Più è intensa ed acida (al ph della pelle, ahimè, non si comanda) e più mette in circolo tutti quei microrganismi cui accennavamo in precedenza, responsabili degli attacchi batterici al materasso.
Questi sono solo tre tra i fattori collaterali, quelli che probabilmente incidono maggiormente; ma se volessimo elencarli davvero tutti, la lista sarebbe decisamente più lunga.
Messo a fuoco il concetto che è giunta l’ora di cambiare il nostro vecchio materasso, è adesso il momento di concentrarsi sulla scelta del suo sostituto più idoneo. Il mercato offre ormai una moltitudine di prodotti, anche innovativi, decisamente più comodi e moderni di quello che state andando a “pensionare”. Ovviamente tale varietà di prodotti si riflette nella varietà dei costi, dei prodotti disponibili.
Il primo e più importante consiglio che sentiamo di dovervi fornire riguardo alla scelta del vostro materasso nuovo, è: non fatene una questione di prezzo. Dormire e riposare bene è un privilegio inestimabile che, spesso, un prodotto che costa poco non è detto che sarà in grado di garantirvi. Se un materasso costa un po’ di più, rispetto agli altri che avete visto, un motivo ci sarà. Approfondite la motivazione, documentatevi sulle sue caratteristiche e, soltanto dopo, valutate se è idoneo o meno alle vostre reali esigenze.
I materassi in lattice, ad esempio, sono particolarmente anti – allergici. Il lattice, inoltre, è un materiale che meglio di tanti altri resiste agli attacchi degli acari. Acquistarne uno di tale tipologia, dunque, significa assicurarsi un prodotto la cui durata sarà al di sopra della vita media consueta dei materassi, che come già visto viene stimata intorno agli 8 – 10 anni.
I materassi in memory invece, al pari se non ancor di più di quelli in lattice, spiccano per le proprietà anatomiche. Sono loro che si modellano sul vostro corpo, e non viceversa, assicurandovi il riposo perfetto. L’ideale per chi soffre di problemi di circolazione sanguigna, oppure di disturbi alla colonna vertebrale.
Ad ognuno il suo materasso! Se vi siete resi conto che è giunto il momento di cambiarlo, scegliete il nuovo in maniera tale che soddisfi al meglio le vostre esigenze specifiche.
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