Com’è fatto l’orecchio
L’orecchio è l’organo deputato all’udito. Esso si compone di tre parti; l’orecchio esterno, che serve a captare le onde sonore; l’orecchio medio, che è investito del ruolo di trasmettere le onde sonore e le vibrazioni in profondità; l’orecchio interno che, dopo essere stato investito dei suoni inviati dall’orecchio medio, trasmette il tutto al cervello, consentendone l’elaborazione. Esso, inoltre, è deputato anche a presiedere il senso dell’equilibrio.
Naturalmente il meccanismo di trasmissione ed elaborazione dell’onda sonora è decisamente più complicato e deve passare attraverso l’attivazione di un ampio numero di raffinati elementi. Le onde sonore, infatti, vengono captate dall’esterno tramite il padiglione auricolare, poi sono inviate verso il condotto uditivo che le amplifica prima che giungano a colpire la membrana del timpano, che inizia a vibrare.
Le vibrazioni così generate sono inviate verso gli ossicini che compongono parte dell’orecchio medio, i quali a propria volta, spediscono tali impulsi alla chiocciola. La chiocciola è così chiamata poiché è un organo a forma di spirale, molto delicato e ripiena di un liquido. Nella parte interna dell’orecchio si trovano poi una serie di altre strutture che, attraverso delle terminazioni nervose, conducono l’impulso ai recettori neurali per la decodifica completa.
Dal nostro punto di vista, comunque, uno dei prodotti dell’orecchio che maggiormente ci interessano è il cerume, quella sostanza giallastra secreta dal condotto uditivo esterno e che nell’uomo, come in molti mammiferi, può rappresentare un problema quando non asportato periodicamente.
In realtà, il cerume serve al condotto uditivo stesso, visto che ne preserva l’umidità e la morbidezza, consentendo una più facile pulizia, grazie ad una certa lubrificazione. Il ph acido del cerume è tale per svolgere un’attività batterica e antimicotica. A seconda dell’etnia di appartenenza, comunque, è possibile notare una differenza del cerume, visto che tra gli asiatici è secco e grigiastro mentre tra i caucasici è colloso e giallastro.
Pulizia delle orecchie
Il cerume, che come abbiamo visto in precedenza è prodotto nel canale uditivo, viene spinto verso l’esterno del condotto ma, proprio per questo meccanismo del tutto naturale, sarebbe bene non attuare forzature in fase di pulizia. Le azioni meccaniche troppo invasive, infatti, possono addirittura provocare delle lesioni alle pareti del condotto uditivo o, addirittura, al timpano. Pulire le orecchie, quindi, deve essere un’azione eseguita con estrema attenzione e facendosi aiutare dagli strumenti adatti che, invero, sono numerosi.
In modo particolare, sarà utile eseguire un lavaggio delle orecchie e una pulizia costante nel caso in cui si appartenga ad alcune specifiche categorie. È il caso delle persone anziane, che usano speciali apparecchi per aiutare l’udito indebolito dall’età; oppure anche i bambini molto piccoli, che hanno orecchie naturalmente più delicate; o chi pratica sport acquatici, maggiormente a rischio di contrarre infezioni e otiti; o, infine, coloro i quali per motivi professionali o personali indossano spesso i tappi per le orecchie. Infatti, in tutti questi casi, vi sono delle condizioni che tendono a favorire l’accumulo di cerume, provocando non pochi fastidi, come addirittura la riduzione dell’udito.
Come abbiamo detto in precedenza, tuttavia, il cerume è un secreto funzionale al buon funzionamento dell’orecchio, per cui, in condizioni normali, non dovrebbe avvenire una sovrapproduzione dello stesso, a parte una modesta quantità che viene espulsa attraverso la parte esterna del condotto uditivo. In altri casi, invece, per una serie ampia di motivazioni, il cerume secreto è eccessivo e l’orecchio, da solo, non riesce a smaltirlo. Per questo motivo, si può creare il classico tappo di cerume che, però, non deve mai essere rimosso utilizzando metodi fai da te ma solo rivolgendosi ad un medico specializzato. L’orecchio è troppo delicato e può bastare una singola manovra male eseguita per creare problemi ben più gravi di un tappo di cerume.
Dunque, nel parlare di pulizia delle orecchie non si farà mai riferimento a condizioni patologiche ma alla quotidiana igiene personale.
Prodotti ordinari per la pulizia auricolare
Il prodotto più usato e, dunque, definibile come “tradizionale” per la pulizia dell’orecchio è senza dubbio il cotton fioc. I cotton fioc si trovano in commercio di diversi prezzi e marche ma il semplice principio di funzionamento è sostanzialmente invariato da un brand ad un altro.
I cotton fioc sono costituiti da un bastoncino in plastica e da due piccoli fiocchi di cotone posti alle estremità. Ne esistono anche delle versioni biodegradabili che sarebbero da preferire per il basso impatto ambientale ottenuto. Il fiocco di cotone posto in punta del bastoncino può anche avere una particolare forma così da non consentire l’introduzione completa all’interno del canale uditivo, aiutando a limitare gli eventuali danni provocati da un uso scorretto.
Infatti, è fondamentale non usare il cotton fioc all’interno del condotto uditivo, ovvero pressando in esso, perché in questo modo si potrebbero creare delle lesioni o, molto più di frequente, si spinge il cerume verso la parte interna, aiutando involontariamente la formazione di tappi di cerume. Inoltre, si possono creare delle abrasioni al timpano, soprattutto se si dovesse premere con eccessiva veemenza.
I cotton fioc sono sconsigliati per i bambini molto piccoli, poiché un movimento brusco del capo può provocare una lesione all’orecchio. Inoltre, sarebbe preferibile usarli non da asciutti, ma dopo averli imbevuti in una soluzione sterile. Questo perché gli eventuali residui di cotone all’interno del condotto uditivo esterno possono essere causa di infiammazioni.
Gli spray, usati anch’essi per la pulizia ordinaria, sono un prodotto consigliato per scogliere il cerume, utili soprattutto se usati in modo costante. Ne esistono di diverse marche ma sono sempre a base di una soluzione marina, sterilizzata e tale da non provocare bruciore. Inserito e spruzzato all’interno del condotto uditivo, questo genere di spray scioglie il cerume e aiuta la sua rimozione senza alcuno stress per l’orecchio. In effetti, si tratta in modo di effettuare la pulizia delle orecchie in modo soft e gentile, adatto anche ai più piccoli, sebbene in quel caso sarà meglio acquistare prodotti specifici.
I coni per la pulizia dell’orecchio
Forse non tutti sanno che i coni sono tra i più antichi prodotti per effettuare la pulizia delle orecchie. Si tratta di veri e propri coni in carta cerata, lunghi più o meno una ventina di centimetri, provvisti di un anello in metallo che andrà inserito a circa metà del cono stesso.
È molto utile se si ha una produzione molto intensa di cerume e ci si vuole liberare anche di quello più interno. I coni per la pulizia dell’orecchio attualmente in vendita, soprattutto quelli che si trovano nelle più fornite erboristerie, possono anche essere in tessuti naturali o in cera d’api, piuttosto che in carta.
Il funzionamento, ad ogni modo, resta sempre lo stesso. La parte più sottile del cono deve essere introdotta all’interno dell’orecchio: a questo scopo, anche per semplificare l’operazione, sono spesso presenti all’interno dei kit anche delle gocce di olio essenziale emolliente.
La parte più larga del cono, invece, deve essere accesa con un fiammifero e lasciata bruciare per due terzi. La testa andrà appoggiata in orizzontale su un tavolo. Naturalmente il cono deve essere sempre tenuto con la mano durante il trattamento, per evitare che nel bruciare possa cadere sul viso o sui capelli.
La parte rimanente del cono deve essere spenta in un bicchiere d’acqua: è molto importante seguire queste istruzioni con scrupolo, così da non correre alcun tipo di rischio. Nella parte rimanente del cono, una volto rimosso dall’orecchio, si potrà notare un accumulo di cerume che il calore prodotto dalla fiamma ha aiutato a rimuovere.
Infatti, è proprio il calore che ha consentito al cerume presente anche più in profondità di sciogliersi e di essere trasportato verso l’esterno, grazie a ciò che viene definito “effetto camino”. I coni non sono dannosi né provocano dolore durante il loro utilizzo e hanno un elevato effetto benefico anche qualora fossero presenti residui di acqua all’interno dell’orecchio.
Consigli per una corretta pulizia auricolare
Sono diversi i consigli da tenere a mente per una corretta ed efficace pulizia delle orecchie. Ad esempio, sarebbe sempre il caso di trattare entrambe le orecchie con un cono, e farlo nello stesso giorno. Il cono sopra descritto non dovrebbe essere usato più di una volta al mese, quindi non è un prodotto che si adatta ad un uso costante, per esempio settimanale. Dovrebbero sempre essere applicate prima delle gocce emollienti, per ottenere il massimo del beneficio dal suo uso.
Per quanto riguarda gli spray, non si dovrebbero usare per i bambini gli stessi messi in vendita per gli adulti, perché troppo aggressivi. Allo stesso modo, non si dovrebbero pulire le orecchie con queste soluzioni per più di un paio di volte a settimana e dovrebbe essere sempre asciugato l’eccesso di prodotto. È fondamentale, poi, per un risultato ottimale, massaggiare e lasciare agire lo spray per qualche secondo, ruotando ed inclinando la testa.
Numerose sono le raccomandazioni da fare nel caso in cui si vogliano usare i bastoncini per la pulizia delle orecchie. Molti dubbi, ad esempio, sono legati all’utilizzo con i bambini. In effetti, come consigliato anche dal Ministero della Salute, non si dovrebbe mai pulire se non il padiglione auricolare ed evitare assolutamente l’introduzione del cotton fioc all’interno del condotto uditivo. Per i bambini si potrebbe rivelare ottimo usare delle garze sterili imbevute di soluzioni emollienti o dei morbidi fazzolettini bagnati con un po’ d’acqua, che andrà però accuratamente asciugata.
Le gocce oleose per sciogliere il cerume dovrebbero essere usate, per i bambini, soltanto se il pediatra ne riterrà l’uso compatibile con le necessità del piccolo. Il benessere dell’orecchio è legato, inoltre, anche alla non esposizione agli agenti atmosferici: infatti, non dovrebbe mai essere esposto al freddo eccessivo ma dovrebbe essere sempre mantenuto coperto in caso di umidità o di temperature basse.
Tappi di cerume, otite, infezioni
Impossibile non affrontare il problema dei tappi di cerume o di otiti e infezioni quando si parla del benessere e della pulizia dell’orecchio. Se si soffre di acufeni o si ritiene di avere una capacità uditiva ridotta, sarebbe bene recarsi da un medico ed effettuare una visita, perché è altamente probabile che si sia formato un tappo di cerume nell’orecchio. La sua rimozione non è dolorosa ed è anche piuttosto semplice, ma deve essere sempre effettuata da personale competente per evitare che possano poi insorgere altri tipi di problematiche.
Molto spesso, infatti, le infezioni che insorgono nell’orecchio sono proprio dovute a delle manovre di pulizia errate o fai da te. La diffusione dei batteri provoca, poi, una cronicizzazione della problematica riscontrata e mette in pericolo la salute del timpano, che potrebbe arrivare a perforarsi.
L’otite, come tutte le patologie a carico di un organo, può avere una serie di cause o concause, ma certo si tratta di un fastidio che, anche qualora non arrivasse a forme gravi, pregiudica comunque in modo determinate lo stato di salute generale.
Attenzione, quindi, non solo alla pulizia dell’orecchio ma anche ad eventuali manovre sbagliate che possono aiutare la proliferazione dei germi: è tipico, ad esempio, infilare un dito nell’orecchio per cercare di sturarlo dall’acqua in eccesso dopo un bagno in piscina o a mare, ma questa pratica potrebbe comportare delle microlesioni facilmente infettabili e dolore, tanto più che, spesso, anche l’acqua di una piscina non è perfettamente pulita. Ricordiamo, poi, che l’otite esterna, ad esempio, determina una fastidiosa sensazione di orecchio chiuso, arrivando perfino a provocare dolore durante la masticazione.
In tutti questi casi, una visita dall’otorino è d’obbligo, per evitare più serie conseguenze. È facile che la rimozione del cerume infetto possa aiutare la guarigione ma è altrettanto vero che solo un medico potrà decidere per il trattamento più corretto da eseguire per una pulizia auricolare così approfondita.
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