Poltrona
Che si tratti della casa o dell’ufficio, la comodità non è mai un optional.Ecco perchè la poltrona è un complemento d’arredo irrinunciabile, e una buona scelta può rivelarsi un investimento non indifferente, che si parli di oggetti di design o semplicemente di un’ordinaria esigenza di comfort.
Storia della poltrona e delle sedute
L’esigenza di sedersi è vecchia quanto l’uomo. Se un tempo le prime sedute rudimentali non consentivano più di tanto varianti ad hoc, oggi l’estrema varietà e complessità del mercato ci consente di scrivere una guida lunga e ricca come la nostra. Non priva di sorprese.I primi esemplari di mobilia di cui possiamo attestare l’esistenza risalgono alla civiltà babilonese, dunque fino a 5/6000 anni fa. Con gli egizi, particolarmente attenti alla progettazione delle suppellettili e dei mobili, l’arte raggiunge vertici degni di menzione: i primi esemplari di sedia vedono la luce, arricchiti da piacevoli decorazioni o motivi teriomorfi tipici, come attestano i numerosi ritrovamenti postumi.
Antenata della sedia ed antesignana di tutte le sedute è la panca: scomoda ma efficiente, si diffonde in Europa in opposizione alla seduta singola, riservata all’imperatore o a personalità di alto rango. La seduta singola destinata ad un pubblico più eterogeneo si diffonderà solo in seguito, a partire dal modello di sedile chiamato "Faldistorio".Oggi ritroviamo spesso in commercio riproduzioni di antiche sedute classicheggianti con il nome di poltrone. Questi modelli sono in alcuni casi realizzati manualmente o a livello industriale, in altri si tratta di veri e propri oggetti d’antiquariato con una lunga storia alle spalle.
L’ultimo capitolo della storia della poltrona potrebbe riguardare il suo rapporto con il design contemporaneo: esemplari di culto, come la poltrona sacco o la poltrona Frau, sono tutt’oggi emblemi del grande design Made in Italy.Una curiosità: In inglese poltrona si dice armchair, ovvero "sedia con braccia".Ma cos’è davvero la poltrona oggi? Di quante soluzioni dispone un acquirente che desidera arricchire il proprio salotto o il proprio ufficio?Scopriremo in questa guida quanti modelli e tipologie di poltrone esistono in commercio, dove reperirli, che caratteristiche tecniche valutare nell’acquisto e come effettuare una scelta d’arredo consapevole per abbinare la nostra poltrona alla sua destinazione d’uso.Sprofondiamo così nel mondo delle poltrone…Magari ringraziando proprio la poltrona di casa che ci sta ospitando.
Diversi modelli di poltrona
Si, definiamo la poltrona. Poichè spesso si può fare confusione. Numerosi sono i modelli esistenti di sedute, la cui forma e funzione possono radicalmente cambiare o incrociarsi per alcuni aspetti.Comunemente si intende con il termine poltrona una seduta progettata in media per una o due persone. Può trattarsi di un modello di sedia particolarmente sofisticato e imbottito o di qualcosa che si avvicini, nei tessuti e nella composizione ad un divano in miniatura. Gli inglesi, come accennato in precedenza, definiscono la poltrona una "sedia con le braccia".Per divano solitamente intendiamo una seduta più grande, per più persone e con caratteristiche anche molto diverse.
Possiamo solitamente distinguere diverse tipologie di poltrone. In relazione allo stile, si può parlare di poltrone antiche e poltrone moderne. In relazione invece alla destinazione d’uso, possiamo parlare ad esempio di poltrone relax o di poltrone ufficio.
Una poltrona antica, o classica, richiede ovviamente una stanza ed un contesto all’altezza, ed in generale sarà collocata in un ambiente dall’impronta già marcatamente classica. Realizzata ricorrendo sovente al legno, potrà avere rivestimenti in tessuto ed ispirarsi a modelli di secoli fa (ricalcando ad esempio uno stile, come il barocco), con dettagli particolarmente curati e lavorazione manuale. Per questo tipo di prodotto, la differenza la faranno i materiali (il legno utilizzato), la lavorazione ed il prezzo. Oltre al gusto personale, naturalmente.
Una poltrona moderna, invece, meglio si presta ad ambienti freschi, uffici dal sapore moderno o dal gusto contemporaneo. In questi casi, troveremo modelli a iosa per soddisfare la nostra sete di design. Colori e materiali di ogni sorta, e vasti cataloghi. Non dimentichiamo, però, il comfort.
Una poltrona relax è solitamente una poltrona dotata di artifizi per rendere ancora più confortevole e rilassante la nostra seduta. Un accorgimento tecnico, ad esempio, può essere il poggiatesta (anche estraibile), o un poggiapiedi (sempre estraibile). Altre funzioni particolarmente gradite possono essere la funzione di rotazione a 360 gradi o la possibilità di reclinare e muovere in diversi modi lo schienale. Alcuni modelli più sofisticati sono anche dotati di meccanismi per il massaggio e l’elettrostimolazione della schiena e di altre parti del corpo. Per trasformare la nostra poltrona in una piacevole seduta di massaggio.
Una poltrona ufficio, invece, è spesso un mix delle precedenti categorie. Preferibilmente, dovrà comunicare prestigio o autorità ed essere in sintonia con l’arredo dell’ufficio. Ecco, dunque, che il materiale privilegiato per i rivestimenti potrebbe essere la pelle.Un’importanza particolare rivestono le cosiddette "poltrone d’attesa": può rilevarsi infatti fondamentale il modo in cui "ci facciamo attendere" da una persona, e condizionare in positivo o in negativo il successivo incontro.
Caratteristiche tecniche della poltrona
Più poltrone significa non solo varietà di modelli: vuol dire anche tanti materiali, tante soluzioni. Conoscere le caratteristiche tecniche di una poltrona ci aiuterà non poco ad individuare la configurazione a noi più congeniale.Anzitutto, le poltrone possono essere o meno dotate di braccioli. Si tratta qui di considerare, in base al proprio gusto e alle proprie esigenze, quale delle due soluzioni potrà fare al caso nostro. I braccioli potranno anche essere reclinabili o possedere ulteriori funzionalità.
Anche la base della poltrona potrà essere di vari tipi: se una poltrona classica poggia convenzionalmente su dei piedi, come una sedia, i modelli di design contemporaneo possono essere alquanto originali. Per ufficio, o per una poltrona relax, potrà rivelarsi interessante, invece, una base girevole o a dondolo. Abbiamo poi gli elementi accessori: poggiapiedi, poggiatesta, o quant’altro. Ancora, da considerare: altezza dello schienale, comodità nella seduta, tipologia di struttura (se monoblocco o meno), possibilità di regolare l’altezza della seduta, eventuale presenza di rotelle.
Infine, un occhio ai materiali. I materiali della struttura e del rivestimento possono essere diversi. Si va dal tessuto, in numerose varianti e fantasie, sino al legno (dai legni comuni ai legni pregiati), alla pelle, ai materiali plastici e sintetici al vimini. La struttura, ad esempio, può essere in truciolato, in legno o in metallo. Essa, inoltre, può essere più o meno vincolata al resto dei materiali: in alcune poltrone, soprattutto di stile classico, la struttura fa tutt’uno con il resto.
L’imbottitura, invece, sarà determinante per la resa finale del prodotto. Solitamente per le poltrone vengono utilizzate le piume d’oca, la gommapiuma, il lattice e il poliuretano, anche combinati tra loro. Meglio, in taluni casi, che la poltrona sia sfoderabile: potremo così lavarla più facilmente ed evitare che i nostri piccoli la danneggino in modo definitivo, imbrattandola. Occhio anche ai gatti!
Poltrone speciali: massaggianti e alzapersona
Un capitolo a parte meritano le soluzioni meno "ordinarie". In quest’area potremmo individuare due territori: quello dei prodotti di design, in cui a farla da padrone è l’estro e la fantasia (che cercano spesso, ma non sempre, di non perdere di vista l’ergonomia), e quello delle poltrone "speciali", arricchite di funzionalità particolari o destinate ad un pubblico specifico. Prima categoria che menzioniamo è quella delle poltrone alzapersona.
L’ideale per i nostri anziani, che spesso han bisogno di una mano per sedersi o alzarsi dalla poltrona. Si tratta di poltrone che integrano un motore (o anche due) e sono dunque regolabili elettronicamente. Una poltrona alzapersona può avere anche una funzione massaggio, particolarmente utile in taluni casi o semplicemente piacevole. Nel caso in cui volessimo testare uno di questi prodotti, non è difficile imbattersi in stand (specialmente nei centri commerciali) in cui su richiesta si può usufruire della poltrona.
Altro vantaggio di questi prodotti è la capacità di adattarsi velocemente all’esigenza del momento: per leggere un libro, ad esempio, potremmo preferire un’inclinazione dello schienale particolare, che va bene soltanto per noi. Altra categoria da citare è appunto quella delle poltrone "che massaggiano", poltrone che integrano interessanti sistemi di massaggio tramite rulli integrati nello schienale, e governabili anche via telecomando.
Potremmo aggiungere, alle poltrone su menzionate, tutta una serie di altri modelli, anche piuttosto originali:
- poltrone per specialisti e professionisti (ad esempio: per dentisti, barbieri e via di seguito);
- poltrone alzapersona che integrano funzioni di massaggio;
- poltrone letto, in grado di trasformarsi velocemente, all’occorrenza, in un comodo letto per una o due persone;
- poltrone ortopediche;
- poltrone musicoterapiche;
- poltrone per massaggi shiatsu;
- poltrone speciali per particolari patologie e poltrone correttive;
Insomma, ce n’è per tutti i gusti. E le tasche. Cerchiamo ora di capire come collocare perfettamente una poltrona nella propria destinazione d’uso, che si tratti di casa nostra o dell’ufficio.
Una poltrona per l’arredamento
Eccoci giunti ad un capitolo fondamentale della nostra guida.Una poltrona, infatti, va acquistata con coscienza. Poiché né andrà del nostro relax, e dell’armonia della nostra casa e del nostro arredamento. Ecco perchè una scelta d’arredo consapevole è quantomai richiesta. Ce ne accorgeremo quando, tornando distrutti a casa dopo una lunghissima giornata, sprofonderemo beati nel nostro nuovo acquisto, con il beneplacito anche dell’occhio.
Non dimentichiamo, inoltre, il gusto: scegliere una poltrona per la nostra casa vuol dire individuare un’area in cui collocarla, armonizzandola con l’ambiente circostante. E valutando se conformarci ad esso(forme, colori, stili) o optare per modelli "di rottura", giocando sull’originalità per conferire nuova linfa e freschezza all’ambiente. Ricordiamoci che, mentre l’originalità può facilmente stancare o rivelarsi inadeguata, una scelta abbinata spesso potrà essere la soluzione migliore se vogliamo conservare lo stile di partenza della nostra stanza.
Nel caso in cui fosse già arredata. In altri casi.perché no! Lasciamoci ispirare, e costruiamo una stanza "a misura di poltrona", adeguando lo stile della mobilia e di tutto il resto al nostro nuovo acquisto. Tradizionalmente, la poltrona è destinata alla zona living, dove riceviamo gli ospiti o trascorriamo i nostri pomeriggi. La poltrona può essere anche collocata nel nostro angolo lettura, per disporre di una seduta sulla quale leggere i nostri libri preferiti, o nella stanza dei nostri ragazzi, acquistando dei modelli “mini”.
All’acquisto, una poltrona può essere parte di una collezione che include divani, pouf e componibili. La scelta sarà dunque una scelta complessiva, nella quale si cercherà di individuare un intero sistema. Si può altresì accostare la poltrona a divani e componibili di uno stesso sistema, linea, o anche di uno stesso stile. Infine, può essere autonoma, e scelta soltanto in base al gusto personale. Il feng shui, antica arte orientale che insegna ad armonizzare al meglio l’ambiente in cui viviamo, consiglia di orientare le poltrone con le spalle al muro, per evitare una spiacevole sensazione di insicurezza e mancanza di sostegno.
Nel caso di poltrone presidenziali, posizionate dietro la nostra scrivania in ufficio, queste vanno collocate diagonalmente rispetto all’ingresso, che sarà di fronte a noi. Quest’antico monito è un semplice invito alla gestione del proprio piccolo spazio, e della propria vita: chi abita un ufficio, infatti, deve avere sotto controllo l’ingresso ed al contempo essere visto da chi entra.
Acquistare una poltrona
Immancabile, qualche altro consiglio per il nostro nuovo acquisto. Anzitutto, dove acquisteremo una buona poltrona? Le possibilità sono innumerevoli. Possiamo affidarci a grossi rivenditori, a centri specializzati o a negozi che espongono prodotti di importazione. La scelta è vasta, meglio partire con un catalogo e visitare molti negozi (provando le poltrone, s’intende), per orientarsi su un modello.
Internet è ricchissimo di proposte: aste online, ma soprattutto i siti internet di produttori e rivenditori specializzati. Sarà il modo migliore per conoscere i modelli nel dettaglio, sfogliando i cataloghi online e leggendo le schede descrittive. Nel caso, sarà possibile ordinare anche online. Ma noi, ovviamente, vi consigliamo se possibile di provare di persona il modello scelto. Il modo migliore per cominciare una ricerca è digitare "poltrone", lasciando navigare anche la fantasia, o aggiungendo ulteriori caratteristiche (potremmo digitare: "poltrone pelle", ad esempio).
Spunteranno fuori decine di siti, tra i quali opereremo poi una selezione. Considerate anche un altro fattore: il trasporto. Se questo non sempre è gratuito, tuttavia alcuni rivenditori potranno offrirvi agevolazioni. Verificate, e chiedete. Prima di acquistare la poltrona, poi, leggiamo sempre la scheda del prodotto, per saperne di più sulle caratteristiche. Verifichiamo che abbia una garanzia, e l’estensione nel tempo della stessa.Se una poltrona è sfoderabile, si tratterà di un vantaggio ulteriore: lavarla sarà molto più semplice. Altrimenti, ci toccherà rivolgerci a un centro specializzato, o fare da noi.
Come? Leggiamo l’etichetta, solitamente è indicato come lavare la poltrona. Valutiamo l’ingombro in fase preliminare: entrerà dove vogliamo inserirla? Se necessario, prendiamo metro, carta e penna e misuriamo. E portiamo il metro con noi per l’acquisto, a meno che non ci si rechi in un centro specializzato, che solitamente lo fornisce. Valutiamo inoltre che design e comodità ben si sposino: a nulla vale un grande oggetto di design se scomodissimo, e altrettanto il contrario: una poltrona comoda ma bruttissima non si lascerà amare facilmente.
Coniughiamo, dunque. Consideriamo altresì che una buona poltrona può essere un investimento: spendiamo qualche soldo in più, la nostra schiena ringrazierà.
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