Caratteristiche
Il pneumatico chiodato è una particolare tipologia di pneumatico il cui battistrada presenta una serie di chiodi che, sporgendo, consentono di mantenere la perfetta aderenza sulle superfici ghiacciate. Il loro utilizzo si diffuse soprattutto a partire dagli anni ’60 e, nonostante la contrazione della domanda negli ultimi anni, ancor oggi questi dispositivi rappresentano un’importante fetta di mercato degli pneumatici invernali. L’utilizzo dei pneumatici chiodati è particolarmente adatto alle condizioni estreme, e soprattutto quando il manto stradale è ricoperto di ghiaccio; grazie a questi dispositivi, anche i guidatori meno esperti possono circolare con assoluta sicurezza. In commercio è possibile trovare numerosi modelli di pneumatici chiodati, che si possono montare sulle varie tipologie di cerchi.
Il numero di chiodi amovibili presenti nel battistrada è variabile in funzione del modello e delle dimensioni dello pneumatico; tipicamente, su ciascuna gomma se ne possono trovare fra un minimo di 80 e un massimo di 160. Ciascun chiodo ha un peso di circa due grammi ed è realizzato in carburo di tungsteno, una lega estremamente resistente. I chiodi sono alloggiati in appositi supporti (in plastica, lega o acciaio) presenti all’interno dello pneumatico e sporgono al di fuori del battistrada per circa 1.5 millimetri. In caso di perdita o danneggiamento dei chiodi, non è possibile effettuarne la sostituzione; i fori per l’alloggiamento dei chiodi sono infatti realizzati direttamente nello stampo durante il processo di vulcanizzazione della gomma.
Per minimizzare il rischio del distacco dei chiodi, bisogna evitare nel modo più assoluto di far pattinare i pneumatici chiodati sull’asfalto privo di copertura nevosa o ghiacciata.
Tenuta di strada
Dal punto di vista della tenuta di strada, i migliori pneumatici chiodati sono quelli che presentano la minor impronta trasversale, ovvero, in parole povere, quelli più “stretti”. Il peso dell’autoveicolo si distribuisce in questo modo su una superficie complessiva minore, e ciò determina un migliore grip sul fondo innevato o ghiacciato.
Nel caso di pneumatici chiodati nuovi, appena montati, è necessario osservare alcune precauzioni d’uso. In particolare, per i primi 500 chilometri è opportuno guidare senza compiere brusche accelerazioni, frenate o sterzate violente per evitare di danneggiare il pneumatico e permettere allo stesso di assestarsi in modo ottimale.
Dal punto di vista dell’affidabilità, i pneumatici chiodati possono essere sostanzialmente considerati simili ai pneumatici che montano catene da neve o a quelli termici (invernali). A seconda delle condizioni del fondo stradale, tuttavia, i pneumatici chiodati risultano essere migliori rispetto agli altri e ciò avviene, in particolare, sulle lastre di ghiaccio.
Norme di sicurezza
Ai conduttori di autoveicoli che montano pneumatici chiodati viene posto l’obbligo di rispettare le seguenti condizioni:
- è indispensabile montare le gomme chiodate su tutte e quattro le ruote dell’autoveicolo; per la tenuta di strada non è infatti sufficiente la presenza di tali dispositivi solo sulle ruote motrici. In presenza di rimorchio, anch’esso deve montare pneumatici chiodati per consentire l’omogeneità della frenata ed evitare sbandamenti;
- il limite di velocità per i veicoli che montano gomme chiodate è di 90 chilometri orari su strade ordinarie e 120 chilometri orari in autostrada;
- l’utilizzo degli pneumatici chiodati è consentito solo ai veicoli di peso complessivo inferiore ai 35 quintali;
- ai fini della sicurezza stradale, i veicoli che montano pneumatici chiodati devono obbligatoriamente montare delle bavette paraspruzzi posteriori. Questi elementi sono in grado di proteggere gli altri utenti della strada e i pedoni nei confronti della perdita accidentale di un chiodo dal battistrada. Il chiodo infatti, distaccandosi a velocità elevate, per effetto della forza centrifuga potrebbe essere letteralmente “sparato” verso l’esterno e procurare gravi danni alle persone o alle cose.
I veicoli che montano pneumatici chiodati devono essere provvisti, all’interno dell’abitacolo, di una apposita targhetta monitoria che attesta le caratteristiche del pneumatico.
Utilizzo in Italia e nell’UE
Dal momento che i pneumatici chiodati risultano essere piuttosto impattanti nei confronti dell’integrità del fondo stradale, il loro utilizzo è stato messo al bando o specificamente regolamentato in alcuni paesi dell’Unione Europea.
Non esistono divieti nell’utilizzo dei pneumatici chiodati durante il periodo invernale in Norvegia, Finlandia, Svezia, Danimarca, Svizzera, Austria, Francia e Italia. Alcuni Paesi, tuttavia, pongono restrizioni nei confronti dell’utilizzo al di fuori di particolari periodi dell’anno; in Italia, ad esempio, è consentito circolare con pneumatici chiodati solo nel periodo che va dal 15 novembre al 15 marzo, salvo deroghe da parte degli enti locali e delle prefetture. In alcuni Paesi europei è invece fatto divieto assoluto di circolazione con pneumatici chiodati: tale divieto vale per Portogallo, Germania, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Estonia e Polonia.
Vantaggi e svantaggi
I pneumatici chiodati sono al giorno d’oggi meno diffusi rispetto a quanto avveniva in passato, essendo stati parzialmente soppiantati dalle gomme termiche e dall’impiego, in caso di necessità, delle catene da neve. I vantaggi legati all’utilizzo delle gomme chiodate sono principalmente rappresentati dal fatto che esse possono essere impiegate su tutti i tipi di strade, sia pulite che innevate o ghiacciate. Si tratta inoltre di pneumatici sicuri e affidabili, che garantiscono una tenuta di strada ottimale anche nelle condizioni più estreme.
Esistono però anche degli svantaggi non indifferenti, che progressivamente stanno causando l’abbandono delle gomme chiodate. Innanzitutto esiste un problema legato alla velocità dell’autoveicolo, che deve essere tenuta relativamente bassa per evitare il danneggiamento delle gomme. Inoltre, anche viaggiando a velocità moderate, i pneumatici chiodati risultano essere piuttosto rumorosi se vengono utilizzati su strade pulite. Al contrario, con i pneumatici da neve non si hanno problemi né di velocità massima, né di rumorosità; per questo, essi vengono solitamente preferiti alle gomme chiodate per un utilizzo in condizioni invernali non estreme.
Un altro difetto dei pneumatici chiodati è che, dopo una lunga percorrenza, il battistrada può tendere progressivamente a perdere chiodi; inoltre, l’aderenza di questi pneumatici sul manto stradale bagnato è inferiore rispetto a quella dei pneumatici invernali standard. Da non trascurare, infine, sono gli impatti sul manto stradale, ragion per cui in molti Paesi europei è fatto divieto di circolare su strada con gomme chiodate.
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