Caratteristiche del terrazzo
Anche un semplice terrazzo può riservare piacevoli sorprese per i pollici verdi. Per chi non potesse permettersi un giardino, infatti, il terrazzo è una valida alternativa, in scala, per la creazione di una piccola oasi verde personale, scegliendo le piante giuste ed imparando a curarle e seguirle nel tempo.
L’effetto di un terrazzo rigoglioso, fiorito, che circondi un personalissimo spazio di relax e convivialità, non ha pari. Effetto suggestivo, che richiede però attenzioni costanti ed un’accurata selezione di piante compatibili ed adatte al nostro clima, per uno spazio verde che dia sempre il meglio di sé esprimendo anche qualcosa che ci riguarda da vicino. Ma facciamo un po’ d’ordine.
In architettura si definisce terrazza la zona praticabile del tetto, mentre il terrazzo è assimilabile al comune balcone. Le parole, oggigiorno, sono diventate quasi sinonimi. E noi faremo riferimento, indifferentemente, ad entrambi gli spazi per la creazione del nostro personale angolo verde. Non tutti i terrazzi, ovviamente, sono uguali. La prima variabile in gioco sarà l’esposizione al sole. Poi, il clima della zona influirà notevolmente sul tipo di piante da terrazzo che andremo a scegliere.
Tra le piante da terrazzo si annoverano le piante da fiori, di cui un esempio può essere il geranio o la viola, le piante da bulbo (i tulipani su tutte), i sempreverdi, i rampicanti, le piante aromatiche e quelle ortive. A seconda dello spazio a disposizione, dunque, potremo trasformare il nostro terrazzo in un’autentica piccola area verde, in grado di regalarci soddisfazioni come la produzione di frutti di stagione o aromi.
Un consiglio, su tutti: puntiamo sulla scelta di molte essenze, chiedendo consiglio a vivaisti esperti, per avere sempre un terrazzo vivo e colorato. Quindi, preferiamo essenze che consentano di avere, in tutte le stagioni, fioriture, profumi e colori sempre nuovi a rotazione. Conosciamo ora finalmente le piante da terrazzo.
Coltivare le piante da terrazzo
Scegliere di creare un angolo verde a casa propria presuppone un minimo di conoscenze preliminari. E’ tuttavia un’attività praticabile da chiunque, sempre armandosi della giusta dose di buona volontà. E sa regalarci le sue soddisfazioni, specialmente se ci preoccuperemo di informarci su alcune nozioni base.
Conoscere infatti le principali tappe della vita di una pianta e ciò che incide sulla sua crescita ci permetterà di leggerne con maggiore chiarezza le esigenze. Una pianta da terrazzo avrà anzitutto bisogno di luce, attraverso la quale ha luogo il processo detto “fotosintesi clorofilliana”.
E’ grazie alla luce infatti che avviene una reazione chimica tra l’acqua presente nel terreno che ospita la pianta e l’anidride carbonica contenuta nell’aria. Da questa reazione si sviluppano i nutrienti necessari alla vita della pianta e la stessa libera nell’aria ossigeno. La notte, invece, il processo si inverte, con il rilascio da parte delle foglie di anidride carbonica.
La luce, dicevamo. Luce richiesta in quantità più o meno elevate da una pianta, a seconda della specie. Le piante sono molto sensibili anche alla temperatura dell’ambiente, dunque prima di collocare una data pianta sul nostro terrazzo ci converrà informarci sul suo clima ideale, ricorrendo quando necessario all’acquisto di teli protettivi contro il freddo.
Oltre alla luce una pianta da terrazzo richiederà anche una certa quantità d’acqua, anch’essa da dosare in base alle esigenze della pianta, mai a caso. Se il nostro terrazzo è esposto a Sud, ad esempio, in estate ci ritroveremo facilmente a fare i conti con il grande caldo in modo più diretto. Il terreno, infine, sarà fondamentale per lo sviluppo della stessa, ospitandone le radici e gli elementi nutritivi. I terreni possono essere basici o acidi, argillosi o sabbiosi.
Per il posizionamento delle piante sul nostro terrazzo c’è da considerare un altro elemento fondamentale: l’esposizione. Per valutare quante ore al giorno avremo sole, e da che direzione. Non dimentichiamo anche di considerare la portata del terrazzo o del balcone. Stiamo attenti infatti a non sovraccaricarlo di vasi oltre il peso massimo che può sostenere.
Caratteristiche dei vasi
La scelta dei vasi per la piante da terrazzo è ampia, basti pensare alle innumerevoli forme, grandezze e profondità disponibili in commercio. La forma dei vasi passa da quelli classici rettangolari, a quelli quadrati, fino a quelli cilindrici.
La capienza del vaso dipende dal tipo di pianta che andrà collocata al suo interno, considerando che poi periodicamente molte piante e arbusti richiedono annualmente o ogni due anni un rinvaso in un recipiente più grande. L’importante è che la terra sia sufficiente e permetta un buon sviluppo radicale oltre che aereo.
La profondità come abbiamo visto è molto importante ecco qualche indicazione in funzione della tipologia della pianta:
- Arbusti molto grandi o piccoli alberi: 70-100 cm;
- Arbusti medi: 50-60 cm;
- Arbusti piccoli: da 30 a 50 cm;
- Piante annuali: 20-40 cm.
I vasi devono essere anche semplici da pulire e da spostare, pensate anche all’utilità dei sottovasi con le ruote.
Per quanto riguarda i materiali è possibile optare per la terracotta; ideale per la buona traspirazione della terra e conseguentemente della pianta, un buon peso, e un buon raffreddamento in estate.
Il legno è un altro materiale molto usato, sovente, viene trattato con materiali speciali impregnanti che evitano la formazione delle muffe. La durata dei vasi in legno rispetto alla terracotta è inferiore, infatti la manutenzione è maggiore, basti pensare che almeno ogni tre anni è necessaria una riverniciatura.
Oltre a questi due materiali assolutamente naturali esistono materiali sintetici, assai resistenti alle diverse intemperie, al caldo eccessivo o agli inverni rigidi. Si tratta di vasi e contenitori in pvc, vetroresina o polipropilene.
Lo svantaggio è che non essendo naturali sono meno porosi e il ristagno dell’acqua si può verificare maggiormente con tutte le conseguenze che può comportare sulla pianta e l’apparato radicale.
Altro materiale interessante per i vasi e i contenitori adatti al terrazzo è la graniglia o il granulato poroso, che rende i contenitori duraturi, resistenti. Il prezzo è davvero contenuto.
Scelta delle piante per il nostro terrazzo
Valutiamo i principali punti cardinali e la relativa esposizione a cui sono soggette le piante da terrazzo
Lato est: il terrazzo con questa esposizione riceve una buona e delicata esposizione di luce solare al mattino, per poi diminuire normalmente prima dei pasti. Durante l’estate il terrazzo o balcone non ha problemi di surriscaldamento, in virtù di tutto ciò è adatto per la collocazione di piante acidofile sempreverde, la cui fioritura allieterà in primavera e in autunno.
Tra le piante da terrazzo consigliate ecco ad esempio:
- Forsythia (arbusto che fiorisce tra febbraio e marzo);
- Kerria Japonica che fiorisce tra aprile e maggio;
- Camelia sasanqua: sempreverde con fiori che virano dal rosso al rosa fino al delicato e romantico bianco. La fioritura è prevista tra novembre e dicembre;
- Camelia Japonica con fiori rosa e rossi che sbocciano tra marzo e aprile;
- Spiraea Japonica: si tratta di un arbusto che fiorisce tra aprile e maggio;
- Azalea Japonica, un sempreverde i cui fiori hanno diversi colori da marzo a maggio la fioritura.
Lato Sud: è il lato più esposto e generalmente più soleggiato, perfetto per la collocazione di piante mediterranee, resistenti ai raggi solari più forti e permanenti durante il corso della giornata.
Tra le piante consigliate in questo tipo di terrazzo:
- Myrtus communis: si tratta di un sempreverde con delicati fiori bianchi estivi;
- Viburnum tinus: anche questo è un sempreverde con fiori bianchi che sbocciano in primavera e in autunno;
- Hibiscus rosa sinensis: da i fiori rossi o gialli, da giugno fino ai primi di settembre;
- Olea Fragrans: si tratta di un sempreverde con fiori bianco-gialli molto gradevoli come profumazione;
- Lantana camara: sempreverde anch’essa con fiori bianco e gialli che sbocciano da giugno a settembre;
- Punica Granatum: già dal nome si può intuire il colore dei fiori, per l’appunto rossi, i quali sbocciano solo nella tarda primavera.
Una terrazza esposta a ovest o a nord avrà particolari caratteristiche, ecco allora una pianta adatta per tale esposizione, si tratta della Hosta Fortunei. Cresce anche in luoghi all’aperto con poca luce, si adatta facilmente a questa condizione, è facile da curare e molto resistente. Cresce come un cespuglio, ha grandi foglie laceolate: i colori sono moltissimi dalle foglie verdi a quelle verde azzurro, gialle, bianche con bordi più intensi.
Gli angoli ombreggiati sono ideali per permettere una sua buona crescita (perfetta quindi l’esposizione a nord o a ovest). Se la terrazza è a ovest, è possibile anche scegliere arbusti sempreverdi come alloro, bosso, viburno, pitosforo ecc. Tra le piante rampicanti per un terrazzo si possono scegliere il solanum, il glicine ecc.
Tra le piante ricadenti ecco ad esempio le petunie, la verbena e i pelargoni, meglio conosciuti come gerani. Si tratta di una specie che abbraccia ben 400 piante, tra quelle più conosciute il genere Geranium, caratteristico delle zone umide e fredde con foglie che diventano rosse in autunno.
Il genere Erodium, il genere Pelargonium, quest’ultimo è quello più diffuso nelle nostre terrazze e balconi. Molto belli e utili i gerani odorosi, le quali foglie emanano appunto un gradevole profumo; usato nell’industria farmaceutica e dei profumi.
Piante sempreverdi, da fiore e da bulbo
Le piante sempreverdi valorizzeranno il nostro terrazzo per via del loro fogliame perenne, meno soggetto all’azione delle stagioni. Tra i sempreverdi segnaliamo l’Oleandro, la yucca, il bosso, l’erica, i pini, gli abeti, i cedri, la tuia, l’azalea, le camelie, le nandine. La camelia, ad esempio, oltre a regalare splendide fioriture rosa presenta una chioma sempreverde molto compatta.
Molto scenografica anche la tuia gigante, una conifera ideale per creare le nostre piccole siepi schermanti, potate ad arte. Una siepe bassa, alta all’incirca un metro, richiederà inoltre l’utilizzo di piante come il viburno, il lauro, il bosso o il pittosporo, più adatte a questo scopo. Tutte le conifere nelle loro versioni da vaso, in generale, presentano molti vantaggi, proprio perché conservano il proprio caratteristico fogliame e l’odore penetrante anche in inverno.
Ma un terrazzo verde non sarà definito tale se non arricchito da pregevoli fioriture. E qui c’è solo l’imbarazzo della scelta. Su tutti il geranio, la primula, le viole, le azalee, ma anche ibisco, fucsie, begonie, surfinie, gelsomini (questi ultimi molto indicati per la creazione di piccole siepi).
Per un’esplosione di forme e colori, meglio se in abbondanza. La pianta da terrazzo per antonomasia è il geranio, non solo per le fioriture abbondanti, colorate e molto resistenti, ma anche per la facilità con la quale anche un inesperto può gestire senza danni il suo ciclo vitale.
Interessanti, sempre per il nostro terazzo, sono i gerani pendenti, quelli zonali e a fiore doppio. Molto suggestive per il nostro terrazzo anche le viole giganti, di tanti colori molto vivaci e profumate in alcune varietà. Segnaliamo anche le rose da terrazzo, disponibili in tante varietà da vaso con colori che oscillano tra il bianco, il giallo, il rosa, l’arancio e il rosso.
Solitamente si tende a distinguere le piante da fiore dalle piante da bulbo, che richiedono la collocazione di un bulbo sottoterra per lo sviluppo della pianta. Eleganti e di sicuro effetto saranno Iris, tulipani, gladioli, Begonie, gigli, calle, dalie, glamini.
Skimmia: un sempreverde ideale per i terrazzi
Tra le piante, e nello specifico i sempreverde che è possibile scegliere per un terrazzo esposto a est, ecco la Skimmia. Si tratta di un arbusto che cresce fino a un massimo di circa 80 cm, è spontanea nei boschi, ha una bella e rigogliosa vegetazione compatta e un portamento eretto.
Le foglie sono di colore verde scuro, spesse (ricordano vagamente il cuoio), hanno forma ovale, lunghe circa 10 cm, lucide. Tendono a macchiarsi se si bagnano con acqua troppo calcarea. In primavera fino alla fine di maggio, la pianta si riempie di gradevolissimi piccoli fiori bianchi a forma di stella, i fiori essendo la Skimmia una pianta dioica, possono essere solo femminili o solo maschili.
I fiori nascono da gemme dal bel rosa intenso, che può raggiungere anche il rosso fino al violetto, le quali si formano in autunno. È dunque una pianta da terrazzo sempre molto decorativa. Pianta semplice da tenere, richiede davvero poche cure, è perfetta per la sua capacità di adattamento, sopporta il sole solo al mattino per poche ore.
Per ciò che concerne l’annaffiatura, la Skimmia rubella necessità di acqua in modo regolare durante tutto il corso dell’anno, soprattutto nella stagione calda, l’accortezza è comunque quella di toccare la terra, se è ancora umida attendere che si asciughi. Rispetto ai mesi freddi è resistente al freddo e alle temperature rigide, arriva a sopportare anche fino a -15°C.
La concimazione va effettuata ogni tre settimane circa, utilizzando un fertilizzante liquido (va bene quello per piante fiorite). Se la pianta è in vaso, in primavera togliere il primo strato di terra e sostituirla con della terra nuova, mentre se è stata piantata in terra piena, sarà bene in autunno proteggerla con foglie e letame. È una pianta che ama i terreni acidi, soffici e ricchi di sostanza organica. Non ama invece, il ristagno idrico, ideale è l’annaffiatura con acqua piovana.
Piante rampicanti
Uno degli effetti più suggestivi che è possibile ottenere sul proprio terrazzo è il manto verde creato da un bel rampicante, in grado di avvolgere sinuosamente colonne, ringhiere e muri, regalando splendide fioriture nella stagione indicata.
Tra i principali rampicanti da terrazzo segnaliamo le bouganville, il gelsomino, le rose rampicanti, il rododendro, la clementide, la citronella, l’edera, il glicine, la passiflora, la bignonia, la maneivillea, la pandorea, le ipomee e il pisello odoroso.
Piante come l’edera impiegano poco tempo a propagarsi ed estendersi, e vanno dunque tenute sotto controllo affinchè non prendano troppo spazio. Stesso discorso vale per i rampicanti più resistenti e prolifici, che richiedono frequenti potature e interventi mirati. Ringhiere, colonne, pareti, dicevamo. Ma anche supporti artificiali, per dar vita ad ombre artificiali o a complesse composizioni.
Un’idea, qualora non volessimo o non potessimo sfruttare un muro o un altro sostegno, è ricorrere a delle reti di sostegno ad hoc. Queste reti o griglie possono essere in legno, mobili ed esteticamente gradevoli, e si ritrovano in commercio nei negozi di bricolage o in negozi dedicati.
Le rampicanti da terrazzo generalmente richiedono ombra per le radici e sole per lo sviluppo dei rami. Quindi alcune piante più delicate come la bouganvillea possono risentire di climi invernali più rigidi. Volendo scegliere un bel rampicante in grado di garantirci una completa fioritura punteremo sul gelsomino, anch’esso però particolarmente sensibile al freddo invernale.
Molto indicata anche la campanella rampicante, solitamente di colore blu. E’ questa una pianta dalla crescita particolarmente veloce, dalla fioritura molto fitta e suggestiva.
Di sicuro effetto, specialmente durante le sue abbondanti fioriture, è il glicine, un rampicante da terrazzo molto rigoglioso che si ricopre di splendidi grappoli floreali lilla, profumatissimi.
Per una fioritura altrettanto fitta e suggestiva segnaliamo infine la clematide, che d’estate si ricopre di bei fiori rosa o azzurri a seconda della varietà.
Hydrangea petiolaris, l’ortensia rampicante
Tra le diverse piante che potrebbero essere tenute in considerazione in un terrazzo con esposizione ad est, può essere indicata l’ortensia. Ne esistono di diverse specie (circa 80) con caratteristiche in linea di massima abbastanza simili. Si tratta di piante molto belle, dal gusto ricercato ed elegante, grazie alle quali si possono creare dei bei contrasti di colore, e delle zone molto raffinate. Si tratta di arbusti o rampicanti fioriferi o con foglie decidue.
La tipologia rampicante è quella più resistente. Nello specifico l’ortensia rampicante in oggetto, fiorisce da giugno a luglio, con fiori di un delicato colore crema. È perfetta per crescere proprio sui terrazzi o grandi balconi, in ampi vasi o se vi è la possibilità anche in terra piena. È una pianta resistente alle basse temperature, quindi adatte anche nelle città del Nord Italia.
Quando si sceglie il vaso questo dovrà essere abbastanza capiente, in questo modo si evita il rinvaso dopo il primo anno. L’esposizione è a mezzombra, il terriccio migliore è quello per piante acidofile. Perfette se posizionate accanto a un muro o ad una pianta grande o albero. L’annaffiatura sarà regolare ma non troppo abbondante, la terra deve rimanere umida ma non fradicia.
Il concime va dato in primavera, solo sulla superficie della terra, e poi con l’inizio dell’estate si aggiungerà anche un prodotto specifico a base di ferro chelato. La potatura va fatta a fine inverno, inizio primavera, leggera per sfrondare, partendo dal basso e calcolando almeno 15-20 cm.
La moltiplicazione è possibile effettuarla tramite talea; si procede prelevando una talea di circa 8-10 cm dai getti che crescono ai lati, si piantano poi in un miscuglio di torba e sabbia. Tra i parassiti che possono colpire le ortensie ricordiamo gli afidi e il ragnetto rosso, mentre tra le malattie la clorosi e la famigliola. È una pianta che può crescere bene anche in appartamento.
Piante aromatiche ed ortive
Un terrazzo non offre soltanto l’opportunità di collocarvi essenze floreali e decorative, ma può rivelarsi un’ottima base anche per collocare piante aromatiche ed ortive. Per regalarci la soddisfazione di un piccolo raccolto, a due passi dalla cucina. Le piante aromatiche verranno coltivate, prevedibilmente, per ricavarne i rispettivi aromi, per insaporire risotti, ragù, arrosti, o qualsiasi tipologia di pietanza lo richieda.
Gli aromi freschi, infatti, conferiranno maggior sapore alle nostre pietanze, allietandoci anche con i profumi fragranti delle foglie appena colte. Per un terrazzo verde e profumato, dunque, suggeriamo essenze come il timo, la salvia, la menta, il basilico, l’erba cipollina, il rosmarino, il prezzemolo, la maggiorana, la santoreggia, il dragoncello e la lavanda.
Per queste essenze ricorriamo a cassette o vasi, effettuando i travasi in contenitori leggermente più grandi. Si scelgano comunque vasi di diametro non inferiore ai 12 cm, chiusi sul fondo con un piccolo strato di pietre.
Il terreno giusto per le piante mediterranee è magro, per le essenze non locali invece sarà un terreno più grasso. Meglio scegliere, per le piante aromatiche, una posizione riparata ed esposta al sole, preoccupandoci di annaffiare le nostre piantine regolarmente e senza eccedere.
Quando necessario, specialmente nel periodo vegetativo, potremo ricorrere a concimi, a intervalli di circa due settimane. Attenzione ai ristagni idrici, che possono far danni, ed alle erbacce, da rimuovere. Quando le piante da seminare richiedono più o meno la stessa irrigazione, possono essere collocate in uno stesso vaso, magari di dimensioni maggiori.
Sul versante delle piante ortive, invece, teniamo conto del fatto che molto dipenderà dalle condizioni in cui versa il nostro terrazzo, dall’esposizione e dalla cura che metteremo nella coltivazione. In determinate condizioni sarà possibile seminare e raccogliere lattuga, rucola, pomodori o meglio fragoline di bosco, utilizzando vasi delle dimensioni adeguate e irrigando le piante con la frequenza necessaria.
Strumenti utili per coltivare le piante da terrazzo
Ed infine, un cenno agli strumenti da utilizzare per curare al meglio le nostre piante da terrazzo. Per le operazioni di giardinaggio, infatti, ricorreremo agli strumenti giusti tenendoli a portata di mano per un pronto utilizzo.
Cominciamo dalla paletta. Indispensabile per trasportare terriccio o terra, o ancora per effettuare rinvasi, potrà essere di varie dimensioni ed avere il manico rivestito per un utilizzo più pratico ed agevole.
La scelta dei vasi terrà invece conto di diversi fattori: la resistenza agli sbalzi termici, affinché la pianta sia sufficientemente protetta, la presenza di fori sul fondo per il drenaggio dell’acqua, le dimensioni, i materiali (il cotto, migliore esteticamente e più pesante, la plastica, più resistente agli sbalzi termici, il legno, il pvc). In commercio si trovano anche grossi contenitori fissi, dotati di opportuni fori di drenaggio.
Fondamentali per la cura delle nostre piante da terrazzo saranno anche le forbici, per recidere rami secchi o potare le piante quando necessario.
In estate, o semplicemente per trattare la pianta con le sostanze indicate, un piccolo nebulizzatore potrà tornarci molto utile. Le dimensioni dello stesso potranno aumentare (o semplicemente, ne prenderemo due) qualora le piante da trattare fossero tante. Se nell’area predisposta abbiamo una presa d’acqua, sarà utile collegarvi un tubo di plastica, meglio se resistente al gelo.
Se invece dobbiamo gestire un plateau complesso di piante, possiamo puntare su un più sofisticato impianto di irrigazione, il cui costo varierà sempre a seconda della complessità dello stesso. Non dimentichiamo, infine, l’annaffiatoio. Un discorso a parte merita il terriccio da utilizzare per i travasi. Preoccupiamoci di rivolgerci a personale esperto per chiedere i giusti consigli.
Su tutti, un consiglio. Prima di intraprendere il nostro percorso di costruzione di un’area verde sul nostro terrazzo o balcone, consultiamo uno o più vivaisti esperti. Il parere di un “tecnico” potrà essere fondamentale per raccogliere suggerimenti, idee e nuovi spunti.
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