Caratteristiche
Forse non tutti sanno che i pavimenti in resina garantiscono una grande libertà creativa a prezzi considerati imbattibili per gli usi industriali. La grande diffusione di questo prodotto ha fatto sì che se ne iniziasse a considerare l’utilizzo anche per le rifiniture domestiche, offrendo un modo completamente nuovo di interpretare l’arredamento in casa. Architetti e progettisti, quindi, diventano liberi di creare, senza dover rispettare alcun tipo di vincolo tecnico, dal momento che un pavimento in resina offre una malleabilità praticamente totale.
D’altra parte le resine che sono state elaborate negli ultimi anni consentono di ottenere un prodotto di elevata qualità sia dal punto di vista estetico sia funzionale. Numerosi e cospicui sono stati, infatti, gli investimenti in questo settore, contribuendo alla diffusione di tale prodotto.
I pavimenti in resina consentono di rinnovare in modo piuttosto semplice gli ambienti, dal momento che non si prevede alcun ricorso a lavori di muratura. Non è necessario rimuovere la pavimentazione sottostante, poiché la resina è davvero estremamente sottile e non comporta problemi per lo spessore del fondo, neanche per ciò che riguarda le porte già installate in precedenza.
I pavimenti in resina sono facili da pulire e sono molto resistenti all’usura e ai graffi; non hanno linee di fuga, il che non fa accumulare lo sporco rendendolo difficile da rimuovere ma, anzi, si dimostrano come la migliore scelta anche dal punto di vista igienico-sanitario.
Cambiare i colori di una stanza e il suo appeal diventa facile abbastanza da poterlo fare in più e più occasioni, senza dover spendere una fortuna anzi, in alcuni casi, riuscendoci benissimo con il fai da te (a patto di avere qualche esperienza di lavori manuali).
Lo sviluppo delle nuove tecniche, infine, ha permesso anche di realizzare pavimenti in resina di chiara connotazione artistica, offrendo decori e colori semplicemente irrealizzabili con altri materiali.
Tipologie di resine per i pavimenti
Non tutte le resine sono uguali. Esistono diverse tipologie di pavimenti in resina e ciascuno possiede delle specifiche caratteristiche tecniche. Una prima distinzione si può fare tra i pavimenti con rivestimenti incorporati e quelli con rivestimenti riportati.
Nel primo caso, le resine si impregnano su una superficie porosa, creando un tutt’uno con il fondo. Rappresentano la base di lavoro per tutti i livelli successivi eventualmente scelti. I rivestimenti riportati, il nostro secondo caso, si aggiungono ai rivestimenti incorporati creando la superficie calpestabile vera e propria. Anche questi rivestimenti possono essere di diverso tipo, ad esempio a pellicola oppure autolivellanti.
Quelli a pellicola hanno uno strato incredibilmente sottile, inferiore ai 3 millimetri, e vengono stesi dopo esser stati colati. Possono essere più facilmente lavorati per appianare dislivelli o crepe.
I pavimenti autolivellanti, invece, sono uguali per funzione e per resa estetica ma sono tecnicamente utilizzabili soltanto in presenza di un fondo già perfettamente liscio ed omogeneo. A prima vista, sembrerà un pavimento incredibilmente compatto e lucido.
Tra i diversi tipi di resina impiegati abbiamo poi:
- la resina epossidica, generalmente utilizzata per i pavimenti autolivellanti, è molto resistente, è in grado di resistere a trazioni meccaniche, urti e usura. Si riduce davvero poco durante l’asciugatura e non si rovina neanche con il passare del tempo. Una buona miscelazione o pigmentazione del prodotto sarà senza dubbio una caratteristica di professionalità delle ditta che si occuperà della posa;
- la resina poliuretanica è particolarmente elastica anche se comporta qualche maggiore problema in fase di asciugatura. Per questo motivo, deve essere mescolata ad una speciale sostanza indurente. È consigliata con qualsiasi tipologia di supporto;
- meno usata è la resina ottenuta dai polimetilmetacrilati, dal momento che, in questo caso, si dovrà mischiare la resina ad un opportuno catalizzatore, la cui quantità sarà direttamente influenzata delle caratteristiche e dalla temperatura dell’ambiente di posa.
La resina più usata in assoluto è senza dubbio quella epossidica.
Pro e contro dei pavimenti in resina
Esistono molti vantaggi per chi sceglie di mettere in posa un pavimento in resina. Tuttavia, vi sono anche degli svantaggi che non bisogna trascurare e che è bene conoscere per poter effettuare una scelta consapevole.
Il principale vantaggio, senza ombra di dubbio, consiste nella possibilità di applicare il pavimento in resina sul fondo esistente. Questo significa non dover rimuovere il vecchio pavimento, non doverne smaltire i calcinacci e avere anche la possibilità di appianare eventuali piccole imperfezioni del fondo.
Ogni sette o otto anni, il pavimento in resina può essere rinnovato, effettuando una carteggiatura e applicando della nuova resina: in questa occasione, chiaramente, si potrà anche decidere di modificare i colori e le finiture di quello posato in precedenza.
La manutenzione di un pavimento in resina è davvero ridottissima, complice anche la sua inattaccabilità da parte di batteri e di muffe. La mancanza delle linee di fuga, poi, lo rende esteticamente interessante e particolare, contribuendo ad una facile pulizia.
Il pavimento in resina è resistente e non si scheggia o graffia con la caduta di oggetti, senza contare che si tratta di materiali idrorepellenti e che non soffrono neanche per l’impiego di detergenti aggressivi. Tuttavia, in presenza di molta acqua, possono diventare pericolosi per l’estrema scivolosità della superficie. Questo, probabilmente, rappresenta il peggior difetto del prodotto.
Ecco, perciò, il motivo per cui si deve agire in modo specifico, effettuando dei trattamenti antiscivolo. Tali trattamenti, però, potrebbe creare delle zone non perfettamente impermeabili, a causa dell’incastonatura, nella resina ancora non asciutta, di grani ruvidi. I minuscoli pori così creati potrebbero, alla lunga, diventare un ricettacolo per lo sporco e consentire un seppur minimo passaggio di acqua: se, per la funzione alla quale è destinato il pavimento in resina, l’impermeabilità è una caratteristica importante si dovrà quindi valutare con attenzione questa specifica problematica.
Utilizzo
L’utilizzo prevalente del pavimento in resina è sicuramente legato all’industria, alle palestre o agli esercizi commerciali, come i grandi “mall”, ma non è disdegnato anche nelle sale congresso o nei ristoranti, nelle università o negli ospedali.
Da questi luoghi, come abbiamo visto, prende le mosse per arrivare fin dentro le nostre case, complice un nuovo gusto espresso da quegli architetti che credono nel recupero di strutture industriali e in un tipo di interior design fatto per essere sì alla moda ma anche pratico e resistente nel tempo.
Non stupisce, quindi, che i pavimenti in resina siano diventati anche il marchio di fabbrica adottato per loft e studi di tendenza, trovando sempre maggiore spazio su riviste del settore ma anche su quelle diffuse presso il grande pubblico.
Il pavimento in resina ha diversi usi, anche dal punto di vista di consolidamento delle strutture più vecchie. Inoltre, esistono diversi tipi adatti anche ai rivestimenti murari, così da poter coprire le piastrelle di una cucina o di un bagno, a patto che l’umidità dell’ambiente non sia elevatissima. Nessun problema, invece, per quanto riguarda la resistenza al calore, perfettamente sopportato.
Su internet si trovano numerosi video che spiegano anche come poter eseguire il lavoro di posa in modo autonomo. Noi ci sentiamo di consigliarlo solo nel momento in cui si sia realmente pratici di fai da te. È vero che il procedimento sembra essere molto facile da eseguire, constando di solo 4 passaggi, ma se si desiderano delle finiture artistiche o una miscellanea di colori, solo un esperto potrà realizzare il pavimento in resina dei nostri sogni.
La posa può avvenire su qualunque fondo, anche se nel caso in cui vi siano delle mattonelle si dovrà prima provvedere a stuccare tutte le linee di fuga. La durata del lavoro dipende dalla superficie da ricoprire: nel caso di grandi capannoni industriali potrebbe superare la settimana.
In più, bisogna considerare che l’asciugatura avviene in circa 48 ore, ma per evitare danni e quella sensazione di appiccicaticcio, sarà bene non camminare sul pavimento in resina appena posato per almeno altri due giorni dopo la completa asciugatura.
Prezzi
In genere, i prezzi per i pavimenti in resina sono piuttosto economici, almeno rispetto al rapporto qualità/prezzo posseduto. È anche vero, però, che molto dipende dal tipo di lavoro che si intende eseguire. Si parte dai 9 euro a metro quadro e posa effettuata da soli e si sale anche a 150 euro a metro quadro per finiture particolari. Tuttavia, sembra essere necessario effettuare prima un sopralluogo degli ambienti in cui applicare i pavimenti in resina e valutarne lo stato, guardando all’eventuale presenza di dislivelli, crepe, spaccature. Inoltre, essendo la manodopera una voce importante nel prezzo totale, è raro che il pavimento in resina risulti conveniente quando si devono ricoprire degli ambienti piccoli.
Un altro aspetto da tenere in considerazione riguarda la scelta di finiture particolari, di effetti di luce e di colore, di mosaici o anche, semplicemente, del conferimento di una finitura lucida oppure opaca al pavimento.
Molte aziende sono disponibili a fornire dei primi preventivi di spesa anche on line, mentre altre, che promuovono il fai da te, spediscono il prodotto in tutta Italia, fornendo un discreto supporto alla messa in opera attraverso video dimostrativi. Un buon prezzo medio si aggira intorno ai 90 euro a metro quadro, anche se a seconda della complessità del lavoro e della superficie tale richiesta può aumentare o diminuire.
La manutenzione è piuttosto semplice, come abbiamo avuto modo di vedere. La pulizia quotidiana può avvenire usando un normale detergente e dell’acqua. Nel caso in cui, tuttavia, sia stata effettuata una finitura in cera, allora si dovrà acquistare un detergente specifico, in modo da non rovinare lo strato superficiale.
È bene chiedere diversi preventivi e scegliere una ditta specializzata che sia in grado di offrire garanzie circa il lavoro da svolgere, soprattutto se si richiedono delle pose speciali per ottenere delle finiture artistiche.
Resina trasparente
I pavimenti in resina trasparente rappresentano una speciale categoria di rivestimenti ottenuti a partire dalla resina epossidica, la più usata per le caratteristiche di semplicità di posa e resistenza nel corso del tempo.
Il pavimento ottenuto con una colata di resina trasparente, nello specifico, è quello che maggiormente si presta a diverse rivisitazioni artistiche. È incredibile poter visionare su un catalogo l’incredibile versatilità di questi rivestimenti, che lasciano sbizzarrire la creatività di architetti e arredatori.
Le caratteristiche dei pavimenti in resina trasparente sono esattamente uguali a quelle dei pavimenti in resina colorata, ma in quelli di resina trasparente si possono inserire degli oggetti, creare degli effetti davvero speciali. Ad esempio, si posso inserire pietre, riproduzioni di pesci, foglie, addirittura fotografie, decorazioni o loghi commerciali: insomma, qualunque cosa, l’unico limite è dato dalla propria fantasia.
È chiaro che si tratta di pavimenti, dunque il prodotto finito rimarrà a vista per un lungo periodo di tempo, il che significa anche scegliere in modo oculato e senza correre il rischio di preferire soggetti che alla lunga potrebbero stancare, ciononostante l’effetto è talmente meraviglioso che pensare a questo tipo di soluzione non può che rivelarsi un modo perfetto per ravvivare degli ambienti ormai vecchi e spenti.
Addirittura, si possono riprodurre degli effetti particolari pur senza inserire delle decorazioni. Ad esempio, si potrebbe ricreare un aspetto gelatinoso oppure un effetto acqua corrente; spiaggia o prato fiorito. Per ottenere queste meraviglie si dovrà sempre chiedere l’intervento di un esperto, dal momento che solo delle ditte con molta esperienza nel settore sapranno consigliarvi e avranno il giusto know how per riprodurre, in modo autentico e non caricaturale, i disegni, gli effetti o i decori richiesti. Interessante notare, infine, che con la resina trasparente si possono creare non solo pavimenti ma anche delle vere e proprie opere d’arte, come sculture, quadri o rivestimenti a parete.
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