Pannolini lavabili

Categoria: Archivio Bambini
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Caratteristiche

I pannolini lavabili del terzo millennio non hanno niente a che vedere con pezzuole, ciripà e pezzi di stoffa triangolare usati in un passato neanche troppo lontano. Questi infatti sono piuttosto somiglianti a quelli usa e getta del supermercato, e ne esistono modelli e dimensioni diverse che possono adattarsi a bambini di tutte le età, dai neonati ai bebè un po’ più grandicelli.

Presentano solitamente un rivestimento impermeabile e traspirante che evita fuoriuscite accidentali garantendo la perfetta tenuta. Nella maggior parte dei casi le chiusure sono realizzate in velcro e regolabili; alcuni sono anche dotati di bordi speciali, rinforzati ed elasticizzati, che garantiscono il confort evitando al contempo le perdite accidentali.

Al loro interno, sono rivestiti di materiale tessile naturale (es. cotone) oppure di microfibra. Nelle zone “critiche” è presente un alloggiamento destinato a contenere appositi tasselli assorbenti. Questi inserti sono studiati per assorbire la pipì del bambino, mentre si devono inserire appositi veli in grado di trattenere le feci e che con il cambio del pannolino possono essere tranquillamente gettati nel water. I cosiddetti “veli raccoglifeci” sono solitamente realizzati in cotone o in cellulosa.

Questi sono traspiranti e permettono alla pelle di disperdere il calore corporeo in eccesso. Questa capacità è molto importante d’estate, soprattutto per i maschietti che a causa dei pannolini in plastica possono soffrire di surriscaldamento ai genitali. Tale fenomeno, a lungo andare, può addirittura arrivare a compromettere la fertilità in età adulta. I lavabili sono ideali anche per la salute delle femminucce, che tenderanno a soffrire meno di vaginiti, mentre nei bambini di entrambi i sessi diventa molto più rara l’insorgenza di dermatiti, arrossamenti o malattie fungine.

Poiché al contatto con la pelle i lavabili danno una sensazione di minor asciutto rispetto a quelli in plastica, il bambino imparerà prima a controllare i propri sfinteri. Nei modelli usa e getta, infatti, i materiali utilizzati sono talmente assorbenti da non far percepire al bambino un reale disagio, pertanto il piccolo non è in grado di interpretare i segnali dall’esterno e “capire” che deve imparare a trattenere i suoi bisogni. Una volta arrivati all’età opportuna, è stato notato che i bambini abituati al pannolino ecologico passano molto prima, e senza meno traumi, alla mutandina rispetto ai loro coetanei abituati (o, per così dire, viziati) con l’usa e getta.

Come si lavano

Questi, come facilmente intuibile, sono completamente lavabili, sia a mano che in lavatrice. Nel caso il tessuto presentasse qualche macchia ostinata è consigliabile metterlo in ammollo prima del lavaggio, strofinandolo semplicemente con acqua tiepida e sapone neutro. In ogni caso l’ammollo è utile per una pulizia più profonda ed efficace.

Il lavaggio può essere effettuato in lavatrice, avendo cura di scegliere temperature non superiori ai 30-40°C. Si può utilizzare la tipologia e la marca di detersivo che si preferisce, dando preferenza a quei prodotti che sono attivi anche dalle basse temperature. Non bisogna utilizzare quantità eccessive di detersivo, affinchè il pannolino non ne rimanga impregnato andando ad irritare la delicata pelle del bambino. Per lo stesso motivo, non è consigliabile utilizzare ammorbidenti, che oltre a poter dare dermatiti o allergie diminuiscono in modo significativo la capacità di assorbimento. Per ottenere risultati migliori si può utilizzare del bicarbonato, in grado di sbiancare i tessuti in modo naturale, oppure dell’aceto bianco che garantisce gli stessi ottimi risultati.

Una volta lavati possono essere asciugati come il normale bucato, all’aria aperta o in casa. Nei mesi freddi, per facilitarne l’asciugatura, possono essere messi sul calorifero ricordandosi di interporre uno straccio di cotone per evitare danneggiamenti a causa del calore.

Risparmio economico

I modelli usa e getta, oltre agli impatti sull’ambiente, presentano anche notevoli ripercussioni sulle economie familiari. A tutti è ben noto quanto costano oggigiorno, che nonostante pacchi convenienza, offerte speciali e sconti comportano sempre una spesa non indifferente. Se si considera che mediamente ogni pannolino acquistato al supermercato costa una trentina di centesimi di euro, è facile calcolare quanto si spende complessivamente per ogni figlio: circa 1400-1900 euro.

I lavabili, invece, a conti fatti sono molto più convenienti. Calcolando la crescita di ogni bebè, e la necessità di dotarsi di misure via via più grandi, complessivamente sono necessari non più di 25-30 pannolini per ciascun figlio. Il che, in termini monetari, si traduce in un investimento economico che non supera i 300-350 euro al massimo.

In tempi di crisi, la necessità di risparmiare può forse essere predominante rispetto alle motivazioni etiche ed ambientali, ma certamente i modelli lavabili rappresentano la scelta più intelligente.

Vale inoltre la pena ricordare che i modelli ecologici possono essere riutilizzati in futuro per un altro bimbo, oppure essere “passati” a parenti o amici che a loro volta hanno figli. Oltre ad essere una scelta ecologica, quindi, è anche solidale.

Problemi degli usa e getta

Una trentina di anni fa apparvero per la prima volta sul mercato i pannolini usa e getta, prodotti con materiali come ad esempio plastica e cellulosa, che dopo l’utilizzo potevano essere smaltiti senza troppe cerimonie nella spazzatura. A suo modo questo rappresentò una rivoluzione, accolta con grande favore dalle mamme che non dovevano più ricorrere a spille da balia, pezzuole e bucati senza soluzione di continuità.

Nonostante gli indubbi vantaggi dal punto di vista pratico, tuttavia, essi comportano diverse problematiche. Prima di tutto a livello ambientale: si calcola infatti che nei primi anni di vita, per ogni bebè si utilizzi qualcosa come 4500-6000 pannolini. Questa esorbitante quantità corrisponde, grossomodo, ad un peso complessivo di circa una tonnellata di rifiuti. Se si moltiplicano queste cifre per i 500 mila bambini circa che nascono ogni anno in Italia, per non parlare di tutte le nuove nascite a livello globale, è facile comprendere come il problema degli usa e getta sia davvero grave, anche se non se ne parla molto. Nella sola Europa, ad esempio, si calcola che ogni anno se ne consumino l’incredibile quantità di 22 miliardi.

Oltre a generare rifiuti, sono estremamente impattanti sull’ambiente anche in fase di produzione. Per fabbricarne sono infatti necessarie plastiche, cellulose, prodotti dell’industria chimica (es. sostanze assorbenti, sbiancanti…), per non parlare degli elevati consumi di energia e di acqua.

Publicato: 2011-12-09Da: Redazione

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