Caratteristiche
L’olio è un elemento davvero vitale per l’auto, il motivo per cui si utilizza è quello di lubrificare il motore, in modo che questo funzioni in modo corretto. Così facendo è possibile proteggere il motore dall’usura ed è anche possibile diminuire l’attrito tra i vari elementi meccanici che sono messi in movimento.
In più, c’è da dire che un ottimo lubrificante garantisce anche un più rapido ed efficace raffreddamento del motore, perché il calore si trasferisce meglio dalle componenti più calde alle superfici più fredde. Inoltre l’olio, grazie alle sue caratteristiche, mantiene più pulite le diverse parti meccaniche evitando la formazione di depositi, facilitando la buona tenuta dei pistoni e la tenuta tra le bande elastiche e i cilindri.
Partendo da tutto questo è facile dedurre che l’olio motore è uno dei componenti decisamente essenziali per la buona salute della vostra auto, proprio per questo è evidente che usarne uno di scarsa qualità può risultare dannoso. Bisogna invece chiedersi qual è il migliore olio adatto per la mia auto? Di seguito delle indicazioni su come scegliere il più adatto.
Gli oli motore sono classificati in base alla loro viscosità, ovvero in base al loro spessore. La viscosità diminuisce all’aumentare della temperatura. Gli oli moderni hanno una viscosità molto bassa. Questo significa che sono più sottili, quindi aiutano il motore a girare più facilmente e garantiscono una circolazione più rapida intorno al motore subito dopo l’avvio.
Tipologie
La scelta dipende soprattutto dal tipo di guida che adottiamo, quindi dal tipo di uso che facciamo della vettura. Per esempio se guidiamo per la maggior parte del tempo in città ci converrà utilizzare un olio semi-sintetico. Ha generalmente un costo maggiore della media, però protegge notevolmente il motore, sia nei momenti in cui esso è caldo, sia in cui si è raffreddato.
Si consiglia l’olio semi-sintetico perché la guida all’interno del contesto urbano è fatta generalmente di brevi percorsi con frenate e partenze continue che a lungo andare potrebbero far usurare le componenti dell’auto. Infatti nei casi in cui si usa la macchina sempre in città è bene effettuare il cambio dell’olio spesso e volentieri.
Dicevamo finora che se si guida soprattutto in città è bene utilizzare un olio semi-sintetico. Vediamo ora cosa succede invece se usiamo l’automobile per fare tragitti lunghi e con una maggiore velocità. In questo caso le cose cambiano, meglio usare l’olio sintetico, che garantisce la maggiore lubrificazione del motore e quindi la sua massima protezione.
Se si impiega l’auto soprattutto per percorsi che non richiedono numerosi cambi di velocità né partenze si può usare infine l’olio minerale. Più denso se confrontato con altri oli, però è capace di mantenere un ottimo livello di lubrificazione.
Per migliorare l’efficacia dell’olio, possiamo anche mescolare degli additivi, chiaramente esistono additivi specifici adatti allo scopo. Questi proteggono il motore dell’auto dall’invecchiamento, mantenendolo più a lungo giovane, scattante e rombante, grazie a una lubrificazione ancora maggiore.
In questo modo il motore funziona al meglio in modo regolare, il consumo di olio diminuisce, per la gioia non solo della tua auto ma anche del tuo portafoglio e il rischio di usura viene così ridotto al minimo livello possibile.
Classificazione
L’olio viene generalmente classificato in base al tipo di motore a cui si addice. Ogni tipo è distinto con una lettera e con un numero che indicano rispettivamente la categoria e la sottocategoria.
Il tipo A è quello che va usato nei motori a benzina, il tipo B si usa invece per i diesel perché essi sono a ciclo leggero. Infine il tipo C va utilizzato con i motori dotati di un sistema per il trattamento di gas di scarico. Per ciò che concerne invece le sottocategorie, abbiamo una numerazione da 1 a 5 che indica differenti caratteristiche di ogni olio.
Quelli di tipo A1 e B1 sono a bassa viscosità, quindi si addicono esclusivamente a motori specifici, di vecchia data e che sostengono lo stesso carico in ogni momento.
Gli A5 e B5 sono anch’essi a bassa viscosità ma in più sono decisamente più stabili degli altri e quindi possono essere sostituiti molto più di rado rispetto agli altri.
Gli A3 e B3 sono estremamente stabili, si usano con motori altamente prestanti e hanno un tempo di sostituzione abbastanza lungo. B4 è il tipo di olio corrispondente al B3 che si usa però con i motori diesel che hanno l’iniezione diretta.
Il C1 è stabile e si usa nei motori che trattano i gas di scarico prima di liberarli nell’ambiente. Sia il C1 che il C2, infatti, hanno basso contenuto di ceneri e quindi si adattano ai motori più moderni ed ecologici, in particolare è proprio il C2 a sviluppare al massimo questa caratteristica di protezione dell’ambiente. Sulla stessa linea si colloca infine anche il C3.
Quando effettuare il cambio dell’olio
Avere una buona cura della propria auto vuol dire mantenerla nelle condizioni migliori possibili. Sì, certamente è importante provvedere al tagliando e a una regolare manutenzione della vettura, ma per ridurre il processo di usura del motore c’è qualcosa di più semplice e immediato che potete fare: sostituire l’olio di scarsa qualità con uno di qualità.
In tal modo le parti meccaniche più delicate godranno della massima protezione in ogni momento, in particolare in fase di riscaldamento, quando l’usura del motore è decisamente maggiore rispetto al resto del tempo. Scegliendo l’0lio di qualità, infatti, le componenti più critiche dell’auto avranno una superficie fino a quindici volte più liscia di quanto non sarebbe se utilizzaste un olio scadente.
L’acquisto di un olio di qualità evita l’accumulo di depositi e residui, per una vera protezione ogni giorno del tuo motore. Non lascia alcun residuo ed è particolarmente indicato per motori che hanno effettuato più di 100 mila km.
La prossima volta che dovete fare il cambio dell’olio alla vostra auto che ha già macinato molti chilometri, chiedete specificatamente al tecnico di utilizzare un olio che riduce i depositi. Questa operazione farà sì che il motore sia protetto il 25% in più dalla formazione di morchie.
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