Monete d’argento antiche

Monete d'argento antiche
Categoria: Archivio Collezionismo
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Storia delle monete d’argento

Tra le prime monete antiche coniate in argento vi furono quelle di epoca romana, risalenti al 270 a.C. circa e la cui realizzazione fu possibile grazie al metallo prezioso proveniente dalle miniere della Sardegna. L’argento fu uno dei primi materiali in assoluto utilizzati per coniare le monete, soprattutto ai tempi della Roma antica. Infatti questo metallo era considerato come un ottimo compromesso tra valore (non eccessivo, e comunque molto inferiore a quello dell’oro) e facilità di lavorazione (l’argento è infatti un materiale abbastanza malleabile). Per secoli, l’argento è stato considerato come il secondo metallo più prezioso, dopo l’oro.

In passato anche nel caso dell’argento, così come per l’oro, esisteva una perfetta equivalenza tra il valore delle monete correnti e quello dell’argento lavorato: pertanto, le monete possedevano un valore economico proporzionale al peso del metallo contenuto. La demonetizzazione dell’argento iniziò intorno al diciannovesimo secolo, e precedette di alcuni decenni quella dell’oro.

Per secoli le monete d’argento hanno rappresentato la valuta principale con la quale si compravano beni e servizi in tutta Europa. Il fenomeno del collezionismo delle monete d’argento si affermò soprattutto nel ‘700, quando i nobili e la borghesia europea dedicarono la propria attenzione alle monete più antiche. Ancor oggi il collezionismo di monete d’argento antiche è molto diffuso, e gli appassionati di numismatica in Italia si contano a migliaia.

Monete d’argento italiane da collezione

Tra le più famose (e ricercate) monete italiane da collezione troviamo le 500 lire d’argento coniate nel 1957. Si tratta delle monete della serie “Prova 3 Caravelle“, sulle quali sono riportate le navi della spedizione di Cristoforo Colombo. Diverse migliaia di queste monete vennero coniate con un clamoroso errore, ovvero con la bandiera della caravella centrale orientata nella direzione opposta rispetto a quella del vento, e cioè a sinistra. Mentre le monete “giuste” possono essere scambiate intorno ai 100 euro nel caso di esemplari perfettamente conservati, in quelle errate della versione “Prova” il valore può anche superare i 5000 euro.

Altre importanti monete d’argento storiche coniate nel nostro Paese sono:

  • Prima lira d’argento del Regno: si tratta della prima moneta da una lira in assoluto ad essere stata coniata dopo l’unità d’Italia, avvenuta nel 1861. Da un lato la moneta riporta lo stemma crociato dei Savoia, dall’altro la testa di profilo del re Vittorio Emanuele II;
  • “Bianco” di Emanuele Filiberto: è una moneta il cui valore era pari a 4 soldi, e che fu una delle più diffuse all’epoca di Emanuele Filiberto, che fu duca di Savoia e principe di Piemonte (1561-1580). Questa moneta pesa 4 grammi, per un diametro di circa 26 mm, e riporta su una faccia lo scudo di casa Savoia e sull’altro la croce Mauriziana.

Quelle estere più famose

Molti Paesi del mondo utilizzarono l’argento per coniare le proprie monete, e alcune di esse sono diventate col passare del tempo ambiti oggetti da collezione. Tra le monete d’argento antiche più famose ed apprezzate a livello numismatico troviamo, ad esempio:

  • Tallero d’argento di Maria Teresa (Austria): si tratta di una delle monete più collezionate in assoluto, e che riporta l’effige della regina Maria Teresa d’Asburgo (1717-1780). Questa moneta è stata coniata dal Settecento sino al 1950, e le più antiche sono di grandissimo valore. Il diametro è di circa 40 mm, per un peso di 28 grammi;
  • Scudo d’argento di Napoleone III (Francia): questa moneta venne emessa tra il 1867 e il 1870 e riporta la testa laurata dell’Imperatore dei francesi Napoleone III che regnò sino al 1870. Questa moneta pesa circa 25 grammi e presenta un diametro di 37 mm;
  • Cinque Corone dell’Imperatore (Austria): risale agli inizi del Novecento e riporta l’immagine di Francesco Giuseppe I che fu Imperatore d’Austria-Ungheria dal 1848 sino al 1916. Su una faccia della moneta è riportato il simbolo dell’impero, l’aquila bicipite, mentre sull’altra si può osservare la testa dell’imperatore di profilo. Questa moneta ha un diametro di 36 mm per un peso di 24 grammi circa;
  • Tornese (Francia): è una moneta molto antica, emessa nell’undicesimo secolo dall’Abbazia francese di San Martino di Tours. Il tornese, o lira tornese, fu la moneta ufficiale della Francia sino a quando venne sostituita definitivamente con il franco nel 1789.

Come pulire le monete d’argento

Un aspetto molto importante delle monete d’argento riguarda la loro pulizia, dal momento che questo metallo tende a formare una patina scura in superficie. Prima di tutto vale la pena chiedersi se sia opportuno rimuoverla, dal momento che con la pulizia si rischia di rovinare la moneta. L’argento è un materiale meno delicato di ferro, rame e bronzo, ma potrebbe comunque subire dei danneggiamenti. Oltretutto, nel caso delle monete più antiche, la patina superficiale è un elemento di interesse dal punto di vista collezionistico ed eliminarla significa, in un certo senso, banalizzare il pezzo. Per questo la maggior parte dei collezionisti preferisce conservare l’aspetto naturale delle proprie monete d’argento antiche, anche se questo comporta il fatto che la propria collezione non è perfettamente lucida e brillante.

Se si intende comunque procedere con la pulizia, ad esempio perché si vogliono esporre o vendere le proprie monete antiche, è importante osservare alcune regole fondamentali. In commercio, soprattutto nei negozi specializzati, è possibile trovare detergenti specifici per la pulizia della monete: si tratta senz’altro di prodotti ottimi, ma spesso molto costosi. Se si vuole risparmiare è possibile utilizzare anche metodi più “casalinghi”.

Prima di tutto bisogna provare semplicemente sfregando le monete a secco, utilizzando un panno molto morbido. È possibile che già così sì possa rimuovere buona parte della patina di sporco accumulata. Per rimuovere lo sporco più grossolano si può spazzolare la moneta con uno spazzolino da denti a setole morbide, eventualmente sciacquandola con acqua e detersivo per piatti. Ottimo è anche il succo di limone, molto efficace per rimuovere le patine scure. In caso di sporco ostinato si consiglia di ricorrere ad un prodotto lucidante per argento, che si può trovare nei supermercati e nei negozi di casalinghi.

In caso di dubbi o perplessità, oppure quando si possiedono monete d’argento di grande valore, è bene affidare l’operazione di pulizia ad un professionista. In questo caso ci si può rivolgere ad un esperto, oppure ad un negozio di numismatica.

Investire in monete d’argento

Le monete d’argento non sono solo interessanti oggetti da collezione, ma possono essere anche viste come una forma di investimento economico. A differenza di quanto accade con l’oro, l’argento è un materiale più facile da vendere e da acquistare, e questa sua “maneggevolezza” si traduce in un grande numero di potenziali compratori.

Bisogna inoltre tenere in considerazione alcuni importanti fattori in base ai quali l’argento può essere considerato un investimento migliore rispetto all’oro:

  • a causa dalla crisi economica globale, attualmente il prezzo dell’oro (uno dei beni rifugio più importanti) è ai massimi storici. Anche se gli analisti ritengono che questa “bolla” sia destinata prima o poi ad esplodere, non è detto che i prezzi dell’oro si abbasseranno in tempi brevi. Oltretutto, esistono precedenti in cui l’oro ha subito ritiri forzosi da parte di diversi Stati in occasione di crisi economiche passate;
  • a livello mondiale circola una quantità di argento di circa 8 volte superiore a quella dell’oro, con un valore che per contro è 80 volte inferiore. Per questo l’argento è un bene più facilmente utilizzabile e scambiabile;
  • le monete d’argento sono accettate più facilmente rispetto a quelle d’oro.

Il ritorno economico legato agli investimenti in monete d’argento è solitamente a medio-lungo termine. Il punto di riferimento per gli investitori di tutto il mondo è rappresentato dal mercato di Londra, che tutti i giorni fornisce i dati relativi al valore di questo bene che sono poi usati in ambito internazionale come termine di riferimento per le transazioni. Le quotazioni sono espresse in dollari americani riferiti all’unità di misura standard dell’argento, l’oncia troy; un’oncia troy è pari a 31.1035 grammi.

Publicato: 2012-03-05Da: Redazione

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