Mobili per ufficio
Che si tratti di home office o dell’ufficio in cui ci rechiamo tutte le mattine, un ambiente confortevole ed arredato con gusto ci renderà la vita ed il lavoro meno gravosi e più fluidi.
Ecco perché un giusto arredamento non è soltanto una scelta estetica. Nella nostra guida conosceremo più da vicino le diverse tipologie di mobili per ufficio, confrontandone caratteristiche e possibilità.
L’arredamento per l’ufficio
L’ufficio è il luogo in cui milioni di italiani (e non solo) quotidianamente trascorrono la propria giornata lavorativa. Si tratta dunque, e risparmiamoci le medie, di uno tra i posti in cui grossa parte di noi consuma una buona fetta della propria vita. Un’osservazione che potrebbe spaventare alcuni, ma non è nostra intenzione, ovviamente. Semmai, si vuole sollecitare la riflessione opposta: se un luogo, un ambiente, un contesto devono ospitarci per così tanto, è bene che siano costruiti e progettati ad hoc, in linea con le proprie esigenze ed in vista del proprio comfort. Semplice, no?
Conosciamo, ovviamente, diverse tipologie di uffici. Con diverse categorie di esigenze, e di priorità. Ma su alcuni punti converremo: l’ufficio è un ambiente in cui si svolge una determinata e specifica attività lavorativa, quindi un luogo in cui l’arredamento dev’essere funzionale a tale attività in cui saremo impegnati. Tralasciando l’aspetto legato agli immobili e dunque agli ambienti, valuteremo come l’arredamento possa fare la differenza. Funzionalità, ergonomia, praticità e stile sono le parole d’ordine. Ed il design italiano offre non poche valide soluzioni.
Le nuove tendenze stanno stravolgendo i vecchi stereotipi, così che gli uffici delle giovani aziende divengono assumono sempre più la forma di vere e proprie lezioni di design fatte stanza. Lasciamoci dunque ispirare! Ci basterà visionare qualche immagine degli uffici delle nuove realtà dell’IT (su tutti, Google), per constatare come possa essersi evoluto il gusto e l’attenzione per il dettaglio, ma anche per lo svago ed il relax creativo, elementi indispensabili in particolare per le professionalità del ramo creativo, appunto.
In questa guida passeremo in rassegna le principali componenti d’arredo di un ufficio, con un occhio particolare per scrivanie, sedie e poltrone. Chiuderemo in bellezza con una strizzatina d’occhio al Feng Shui ed alle fertili intuizioni della terra del Sol Levante. Let’s go!
Le scrivanie per ufficio
Tanti uffici, tante scrivanie. La scrivania è a tutti gli effetti il cuore dell’ufficio, luogo in cui convergono le linee di forza ed in cui si concentra l’attività della persona. Prioritaria, nella scelta di una scrivania, è la valutazione della propria funzionalità: ogni scrivania, difatti, è destinata ad ospitare un certo numero di oggetti ed una certa tipologia di persona. Distinguiamo così le scrivanie direzionali da quelle classiche e quelle destinate ad uffici operativi. Il mercato, attualmente, propone numerosi tagli e modelli, progettati per differenti esigenze e soluzioni e curati nei dettagli e negli aspetti tecnici.
Uno studio od un ufficio dal taglio classico e tradizionale ben ospiteranno una mobilia datata, in legno massiccio e finemente lavorato, preferibilmente di colore scuro. La scelta, in questo caso, cadrà su scrivanie e scrittoi dal sapore antico. Farà la differenza, ad esempio, la cura ed i materiali che vengono a comporre il piano, che può avere un rivestimento in legno pregiato, in laminati o addirittura in cuoio. O le decorazioni e gli abbellimenti, e la presenza di cassettiere e dettagli ulteriori. Ma, in particolare in modelli più recenti di scrivanie, non è difficile incontrare piani in vetro, particolarmente d’effetto in soluzioni d’arredo e scelte di design contemporanee.
Per un ufficio operativo, particolare attenzione si porrà nella scelta di una workstation che consenta di risparmiare spazio ma al contempo di contenere tutta la gamma di accessori necessari all’impiegato per svolgere la propria mansione. Le workstation ed i sistemi modulari richiederanno comunque una buona compatibilità e versatilità, per produrre i giusti incastri e possibilmente modificare la configurazione in base alle necessità.
Molto spesso, consideriamo, una scrivania dovrà ospitare un Personal computer con tutti i suoi accessori: stampanti, scanner, e quant’altro. Ecco perché una valutazione preliminare degli spazi è indispensabile. Quali caratteristiche valutare nella scelta di una scrivania? Anzitutto la stabilità, fondamentale specialmente se contiamo di sovraccaricare il piano di lavoro. Quindi l’ampiezza, che sarà direttamente proporzionale a come intendiamo utilizzare la scrivania o alla scelta estetica per la quale abbiamo optato.
In seguito valuteremo forme (ovali, rettangolari, a L, ecc) e materiali del piano, oltre ad eventuali caratteristiche aggiuntive come la possibilità di ampliare o combinare la scrivania,la presenza di rotelle, di cassettiere, di mensole, ecc. Un piano a L si rivelerà la scelta migliore quando intendiamo creare una postazione ampia e completa, in cui trovi posto il PC oltre ad una serie di accessori per scrivania.
Se poi tendiamo ad accumulare carte e materiali sui piani di lavoro.. beh, meglio cercare spazio! In altri casi potremmo puntare su piani estendibili o su scrivanie dotate di ponti dattili. Troviamo, in conclusione, scrivanie e scrittoi per tutti i gusti. Dalle soluzioni economiche proposte da grosse aziende internazionali a oggetti di design e opzioni più ricercate, possiamo puntare su varie combinazioni e configurazioni. Senza dimenticare, ovviamente, il contesto. Ed il gusto, in primis.
Le sedie per l’ufficio
Fedele alleata della scrivania è la sedia. La comodità, per quel che riguarda le sedute, non dovrebbe aver prezzo: essendo la sedia il luogo fisico in cui svolgeremo gran parte del lavoro, è indispensabile che sia ergonomica e prestante, maneggevole e solida, possibilmente regolabile. Quanti tra noi hanno conosciuto poco piacevoli mal di schiena dopo i primi giorni di lavoro nel nuovo ufficio? 4,5,6 ore consecutive su una sedia non sono poco. Specialmente se ci tocca una seduta improvvisata, o poco adatta a noi.
Dando per scontato che esistono precise norme tecniche che regolano l’adeguatezza dei mobili per i luoghi di lavoro, ricordiamo e ricordiamoci che una seduta corretta vuole la nostra schiena perpendicolare ovvero dritta, mentre la testa, specialmente se lavoriamo al pc, deve poter puntare al monitor senza troppo inclinarsi verso l’alto od il basso. Ecco che la sedia non è soltanto una scelta di gusto e design, ma soprattutto una scelta mirata di comodità.
Acquistare una sedia o una poltrona richiede di provarle, preferibilmente, per evitare la spiacevole sorpresa di ritrovarci una seduta scomoda o non idonea. Quali elementi valuteremo per l’acquisto di una seduta? La seduta, appunto; poi lo schienale (altezza, flessibilità, rigidità), gli eventuali braccioli, i piedi (verificarne la qualità), i materiali di costruzione, l’imbottitura, la struttura, quindi il design, lo stile, la possibilità di abbinare l’oggetto al resto della mobilia presente in ufficio, in particolare alla scrivania, la mobilità della sedia con la presenza o meno di rotelle.
Esistono, ricordiamolo, tante tipologie di sedie, che possiamo distinguere in base alla destinazione d’uso od alle specifiche costruttive. Abbiamo sedie ad altezza variabile ed altezza fissa; sedie con braccioli o senza braccioli, con base a croce o a slitta, sedie monoscocca. La sedia, quando ad altezza fissa, va poi confrontata con l’altezza della scrivania o del tavolo al quale sarà abbinata. In taluni casi è preferibile puntare sull’altezza regolabile, così da poter variare più spesso.
Fondamentale potrà essere anche la scelta dei colori: in pelle od in similpelle una sedia si integrerà perfettamente con uffici dal taglio altamente professionale, mentre i colori vivaci o caldi riveleranno un’attitudine allegra ed estrosa.
Poltrone e poltroncine per l’ufficio
Se la sedia è a tutti gli effetti la nostra base di lavoro, la poltrona diviene accessorio indispensabile per ricevere gli ospiti ed i clienti, o per concedere a noi stessi una pausa relax. Essa può divenire, specialmente in contesti di rappresentanza, la nostra seduta principale quando abbinata ad una scrivania di grande spessore e dotata delle giuste caratteristiche. Il confine tra sedia e poltrona, poi, è solitamente molto labile, ed i termini finiscono spesso per divenire sinonimi. In generale, parliamo di sedia quando le dimensioni sono ridotte e le forme più sobrie ed essenziali.
Il vasto assortimento di poltrone che il mercato ci offre consente, anche qui, di effettuare una scelta mirata: il confort, lo stile, la praticità e l’ergonomia saranno ancora una volta i parametri da considerare. Individuiamo anzitutto le principali tipologie di poltrone per ufficio. Un ufficio direzionale richiederà una poltrona adatta al ruolo della persona in questione: parliamo in questo caso di poltrone extralusso o particolarmente raffinate, ma pensate comunque per un contesto operativo: in questi casi valuteremo fattori come il rivestimento esterno ed i materiali (inutile sottolinearlo, una poltrona in pelle fa sempre il suo effetto!), la possibilità di regolare l’altezza e reclinare lo schienale, la presenza o meno di braccioli e la loro tipologia, la presenza di rotelle, i materiali della scocca.
Incontriamo solitamente la distinzione tra poltrona presidenziale e poltrona d’attesa: in questi casi si fa riferimento all’altezza ed allo spessore dello schienale, più alto nel primo caso. Lieviteranno, ovviamente, anche i costi. Le caratteristiche tecniche presenti nelle poltrone di maggior qualità possono essere: possibilità di bloccare la posizione della sedia, regolazione dell’altezza con meccanismi a gas di elevazione, braccioli regolabili, materiali particolarmente pregiati, schienale anatomico, meccanismi oscillanti.
Differente è il caso delle poltrone d’attesa, per le quali è preferibile adottare soluzioni d’altro genere. La poltrona d’attesa si avvicinerà molto più spesso alla configurazione del divano, puntando magari sulle piccole dimensioni e sulla sobrietà. Qui l’acquisto sarà effettuato valutando le dimensioni della poltrona, la propria compatibilità con l’ambiente, la comodità (non dimentichiamoci di provarle!) . Altro settore, non meno popolato, è quello delle poltrone-conferenza, da utilizzare per contesti più ampi.
Mobili per computer
Immancabile in qualsivoglia ufficio, il computer è oramai protagonista anche della nostra vita lavorativa. Ecco perché la scelta dei mobili adatti potrà non solo evitarci inconvenienti e scomode manovre, ma anche consentirci un uso rilassato ed ecologico del nostro "compagno di lavoro". Questo ci permetterà, soprattutto, di disporre le periferiche adeguatamente senza assurde sovrapposizioni o improponibili contenimenti.
La prima esigenza, per chi acquista un mobile per computer, è quella di organizzare al meglio lo spazio: maggiore sarà la richiesta per ingombranti case ed accessori, mentre un laptop vorrà semplicemente un piano d’appoggio. Valutiamo sempre preliminarmente, in ogni caso, l’effettivo ingombro del nostro hardware, così da non incontrare spiacevoli sorprese una volta acquistato il nostro mobile.
L’universalità dell’esigenza ha comunque favorito la nascita di numerosi modelli di mobili portacomputer. Tra le caratteristiche: la possibilità di spostamento grazie a rotelle, la presenza di ante a comparsa per ospitare ad esempio la tastiera, la modalità di accostamento alla parete, e così via. Dai modelli più spartani e semplici in legno a modelli in più materiali, ce n’è per tutti.
Particolarmente comodi possono rivelarsi i modelli a colonna o le postazioni richiudibili, mentre per chi dispone di spazi angusti consigliamo soluzioni compatte con piano scorrevole per la tastiera e magari rotelle piroettanti, per spostamenti rapidi. Valutiamo anche la presenza di piccoli piani laterali: potranno tornarci utili per posizionare cd, carta o altro materiale accessorio.
La profondità è un altro fattore da tenere d’occhio: con i moderni ed ultrasottili lcd l’esigenza di profondità è stata soppiantata da una maggior richiesta di lunghezza e spazi a comparsa. Valutiamo, infine, l’altezza del mobile rispetto alla seduta scelta: il nostro viso dovrebbe sempre trovarsi sulla stessa linea del monitor per evitare imprevisti malesseri fisici e stanchezza. Consideriamo anche la possibilità di dotarci di mobiletti a due o tre ante, meglio se muniti di rotelle, da affiancare al mobile principale per deporvi ad esempio la stampante e, al proprio interno, materiali e scartoffie varie.
Accessori, e qualche consiglio
Dopo aver passato in rassegna le principali componenti dell’arredamento di un ufficio, non possiamo trascurare un tassello altrettanto indispensabile: gli accessori. Fondamentali per conferire personalità al proprio ufficio, gli accessori consentono di riempire, rifinire e completare gli spazi aggiungendo un tocco individuale. Molto spesso incontreremo linee di accessori e collezioni dove l’intera gamma di prodotti è coordinata e dunque perfettamente compatibile con il resto dell’arredamento o con la personale impronta che abbiamo conferito al nostro ufficio.
Consideriamo anzitutto gli accessori per scrivania, tra cui portamatite, vaschette e portaoggetti, portacancelleria, fermacarte e sottomano, posacenere, leggii, ecc. Può fare la differenza per una scelta oculata non soltanto la dimensione dell’oggetto o la sua compatibilità con la nostra mobilia, ma anche i materiali (legno, pelle, metallo, plastica) o eventualmente la pensilità degli accessori. Scegliamo sempre, ricordiamolo, con gusto e cercando di sposare estetica e necessità.
Per notebook e pc la gamma è particolarmente vasta: dalle cover protettive ai notebook stand, passando per i supporti monitor e le keyboard cover, ci si può tranquillamente sbizzarrire. Proseguiamo poi con cassettiere e classificatori: la loro funzione è la gestione ottimale dello spazio e dei documenti. Valuteremo in questo caso, per l’acquisto, non soltanto la capienza ed i volumi, ma anche lo stile, la modularità e la scomponibilità, le possibilità d’appoggio che offrono, i piedi (fissi, a rotelle, a telaio), i materiali e la dimensione (o la profondità) dei cassetti e dei ripiani.
Utili potranno rivelarsi le soluzioni a parete o le cassettiere sottoscrivania, soluzione adatta a chi manifesti l’esigenza di risparmiare spazio o avere i documenti a portata di mano. Infine, occhio alle lampade da tavolo: meglio se flessibili e regolabili, così da poter gestire il flusso luminoso in base alla necessità. Possiamo dunque imbatterci in accessori per tutte le singole componenti dell’arredamento: dagli accessori per notebook e pc ai contenitori di ogni dimensione, monoblocco o componibili, fino ad accessori da appoggio o pensili. L’ Oriente ci offre numerosi spunti creativi per quel che riguarda principalmente la disposizione dei mobili all’interno degli spazi abitativi.
Il feng shui, concetto che possiamo tradurre con "vento e acqua", è un’arte geomantica, caratteristica del taoismo e da qualche decennio approdata con successo nel carnet di numerosi arredatori ed architetti. Obiettivo del feng shui, quando applicato ad un ambiente, è l’armonizzazione delle proprie componenti per assicurare uno scorrimento fluido delle energie. Leggendo un qualsiasi libro su quest’arte, o richiedendo consulenze specializzate, constatiamo come i suoi principi possano essere applicati uniformemente a tutte le aree della nostra casa, seppur con importanti distinzioni.
Per l’ufficio il feng shui suggerisce alcuni comportamenti e scelte, come la presenza di un muro alle spalle della scrivania, la collocazione della stessa di fronte all’ingresso e non dandogli le spalle, lo studio delle differenti aree della scrivania in rapporto agli oggetti che ospitano, al fine di creare legami simbolici con settori della propria vita nei confronti dei quali indirizzare un proposito di miglioramento e/o prosperità. Il cosiddetto simbolismo dei bagua prevede infatti che il piano della scrivania vada organizzato in nove aree principali, a ciascuna delle quali corrisponde un’area della propria vita (affetti, famiglia, salute, carriera, ecc..)
Infine, qualche consiglio. Per una scelta ottimale, lasciamoci ispirare. Visitiamo esposizioni e centri commerciali, sfogliamo cataloghi, navighiamo in internet. Questo ci permetterà di raffinare il nostro gusto effettuando scelte adeguate anche senza ricorrere ad un esperto. Numerosi distributori, oramai affermati in tutto il territorio nazionale, mettono a nostra disposizione esperti e consulenti, ai quali chiedere utili dritte o semplici consigli. Occhio anche alle aste online, mentre per il design c’è veramente l’imbarazzo della scelta: se la decisione è di puntare sullo stile ed il design, il made in Italy offre un ventaglio vastissimo di originali proposte. Provare per credere.
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