Come scegliere
In base al contesto e alla situazione in cui ci troviamo occorrono delle adeguate scarpe per praticare in maniera corretta la corsa.
Devono essere, naturalmente, di buona qualità, visto e considerato che una scarpa running scadente può provocare un dolore tale da rendere necessaria l’interruzione della corsa. Detto ciò, la scelta deve tener conto di una serie di requisiti imprescindibili: il peso, il sistema di protezione, la capacità di ammortizzamento, lo spessore del drop e la stabilità.
Optare per una scarpa che non soddisfa correttamente questi parametri potrebbe rivelarsi un errore fatale: indossarne una troppo pesante significa andare incontro al rischio di sovraccaricare polpacci e caviglia, mentre un drop troppo sottile potrebbe provocare seri danni all’avampiede. Sono da evitare anche le calzature con la pianta troppo stretta o eccessivamente larga, potenzialmente in grado d’incidere negativamente sulla prestazione.
Le migliori scarpe da running sono quelle che permettono di assumere e mantenere una postura corretta e che correggono l’appoggio dei piedi al momento della spinta.
Il suo peso dovrebbe aggirarsi attorno ai 300 grammi, mentre il drop, ovvero la differenza tra l’altezza dell’avampiede e quella del tallone, varia in base all’esperienza e al modo in cui si corre.
Più in generale, invece, si consiglia di acquistare scarpe di buona qualità in maniera tale da essere sicuri che durino piuttosto a lungo nel tempo. La raccomandazione è perciò quella di badare alla resistenza del materiale di cui sono fatte, alla sensibilità biomeccanica delle suole e, soprattutto, alla flessibilità della tomaia.
Tenendo conto di tutte queste caratteristiche, destreggiarsi nella giungla delle innumerevoli scarpe da running proposte dai vari brand sportivi non sarà più difficile come sembra.
Abbiamo confrontato quattro modelli di scarpe da running che risultano essere, al momento, le migliori sul mercato, perché soddisfano i requisiti appena elencati. Scopriamo quali.
MIZUNO WAVE ULTIMA 8
Il modello Wave Ultima 8 di Mizuno è amato dai runner che si allenano e gareggiano su percorsi asfaltati, perché ha una suola rinforzata che la rende stabile e sicura, e da quelli che hanno già una postura corretta.
A renderla così famosa è il fatto che consente di correre senza accusare i contraccolpi, ragion per cui previene infiammazioni al piede o fastidiose talloniti.
Si fa apprezzare anche la reattività di questa scarpa: garantisce una performance d’un certo livello ma priva l’atleta, al tempo stesso, di quella rilassatezza di cui si necessiterebbe negli allenamenti a lunga percorrenza.
Notevole la composizione delle Mizuno Wave Ultima 8: la tomaia è realizzata in AIRmesh, un materiale altamente traspirante che, grazie ai pori presenti nella parte superiore, mantiene il piede asciutto e ventilato a prescindere dalla durata della corsa. Questo strato è rivestito, a sua volta, da una struttura sintetica che conferisce la stabilità di cui si ha bisogno durante la falcata.
Il modello in questione adotta, inoltre, il sistema Dynamotion Fit, che limita le irritazioni e fa sì che la scarpa si adatti naturalmente ai movimenti del piede. Il sistema di ammortizzamento si avvale di uno strato in U4ic, una schiuma dal volume ridotto che favorisce l’assorbimento degli urti e preserva il tallone. La suola fornisce invece un’ottima trazione grazie agli inserti in gomma al carbonio X10 che la rinforzano e la proteggono dall’usura. I runner meno esperti ritengono però che questa scarpa sia poco flessibile e dura, non troppo confortevole sulle lunghe percorrenze. È più apprezzata, di contro, dagli atleti esperti, già abituati alle scarpe molto ammortizzate.
ADIDAS SUPERNOVA GLIDE 9
Supernova Glide 9 di Adidas, dicono gli esperti, è una scarpa pensata per i runner. Un modello innovativo e sicuro, stabile e confortevole. Il primo nel suo genere ad avere la tomaia realizzata in Engineered Mesh, un tessuto sintetico privo di cuciture che ha l’aspetto tipico del filato vero e che, in quanto tale, è traspirabile e morbido. In queste scarpe il piede non soffre mai, sia perché ha la pianta sufficientemente larga da garantire il massimo comfort e sia perché non lo fa sudare.
Questo modello è provvisto di supporti al tallone e all’altezza mediale e d’intersuola boost capace di adattarsi sia alle andature moderate che ai tragitti che richiedono maggiore reattività. La suola è invece di tipo Stretchweb, con tanto di strato in gomma Continental.
Il fatto che sia rinforzata non toglie nulla in termini di comfort e di flessibilità, anzi, perché si configura come una sorta di ragnatela gommosa che non compromette né le prestazioni e né la morbidezza. Non è leggerissima, ma i suoi 300 grammi sono ampiamente compensati dal fatto che questa scarpa garantisce al piede un appoggio pressoché perfetto.
Potrebbe giocare a suo sfavore, ma solo in teoria, il fatto che Supernova Glide 9 di Adidas sia sprovvista di un sistema di protezione. La verità è che la tomaia è realizzata così bene da sopperire completamente alla mancanza di questo dettaglio e da renderla comunque leggera, comoda e flessibile e indicata, di conseguenza, per le corse lunghe.
HOKA ONE ONE BONDI 5
Le running Bondi 5 sono il top di gamma di casa Hoka One One. Si tratta della scarpa più confortevole tra quelle proposte dal marchio, talmente flessibile da essere in grado di avvolgere il piede come se fosse un calzino in morbido cotone. Questo grazie al sistema TPU external heel counter, pensato per abbracciare saldamente il tallone e supportarlo nella maniera migliore. La suola è stata migliorata rispetto ai modelli precedentemente lanciati dal brand: ha una durata elevata, permette un contatto maggiore con il suolo e rende il movimento fluido.
Anche in questo caso, la tomaia è traspirante: è realizzata in Air Mesh e caratterizzata dalla tecnologia Lyrca ComfortFrame, ragion per cui è estensibile al punto tale che questa scarpa può essere utilizzata anche senza indossare le calze. A garantire ancor più comfort sono, poi, il para malleolo e la linguetta, entrambi imbottiti, mentre il design dell’intersuola è concepito per migliorare la propulsione e la performance.
Tutti questi dettagli incidono positivamente in termini di supporto, reattività e comfort, mentre va fatto un discorso a parte per la suola e per lo spazio interno. La prima tende ad usurarsi rapidamente, mentre il secondo, durante la performance, risulta essere insufficiente perché più stretto della media. Ciò non significa però che Bondi 5 di Hoka One One sia una running scomoda, anzi: nonostante queste lacune offre comunque una trazione proporzionata, anche nei percorsi più impegnativi, e un’esperienza di corsa ben ammortizzata e fluida.
NIKE AIR ZOOM PEGASUS 33
Air Zoom Pegasus di Nike è una scarpa da running essenziale e priva di fronzoli. Deve la sua fama al fatto di essere provvista di un doppio cuscino Zoom Air in gas e fibre, capace di migliorare l’ammortizzazione e di supportare il corpo nella maniera migliore. Essendo così semplice e basica è la calzatura adatta all’allenamento quotidiano, mentre in gara si dovrebbe preferire qualcosa di strutturalmente più tecnologico.
Le caratteristiche tecniche fanno sì che questo modello risulti molto confortevole e reattivo in fase di spinta, quando il piede ha bisogno di equilibrio e stabilità. Cosa che si deve, in particolar modo, all’intersuola di gomma e phylon, il mix migliore per una scarpa duratura, ben ammortizzata e morbida. Si fa apprezzare anche la tomaia in mesh a due strati: quello interno non presenta cuciture, mentre quello esterno è traspirante e lascia il piede asciutto e ventilato a prescindere dalle temperature.
Ma la vera innovazione di questa scarpa è da ricercarsi nella nuova disposizione che Nike ha pensato per i cavetti che collegano l’intersuola agli occhielli: questo Flywire è collocato praticamente a cavallo della tomaia e non più sotto il piede, perciò lo avvolge in maniera precisa senza neanche farsi avvertire. Il mesh della talloniera è a rete forata, mentre la suola Pegasus è in una gomma durevole che regala un’esperienza di corsa equilibrata e fluida.
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