Migliori depuratori acqua

Risparmio economico

Perché acquistare un depuratore d’acqua? Le motivazioni di carattere sanitario che sono spesso avanzate da chi si è già affidato a questa soluzione, sono validamente supportate dalle considerazioni sulla convenienza di questi dispositivi. Va infatti ricordato come i sistemi di depurazione domestici, ove siano stati installati con estrema professionalità e accuratezza da tecnici abilitati e vengano regolarmente monitorati e sottoposti a manutenzione, sono in grado di assicurare risparmi che possono arrivare anche al 70%. Un dato che trasferito sulla bolletta dell’acqua, soprattutto in un momento in cui gli enti locali calcano la mano su questa voce, può incidere molto sull’economia familiare.

Al risparmio in questione, va poi ad aggiungersi il beneficio derivante dalla possibilità di avere un approvvigionamento idrico sotto forma di acqua pulita e decalcificata, ideale per garantire la necessaria sicurezza sanitaria ed alimentare dei propri familiari.

Considerazioni che hanno naturalmente spinto un numero sempre crescente di italiani a guardare con favore all’ipotesi di dotare la propria abitazione di depuratori d’acqua domestici, dando grande impulso al settore.

Attualmente, i principali sistemi di depurazione dell’acqua domestica presenti in commercio sono 3: microfiltrazione, ultrafiltrazione e osmosi inversa.

Microfiltrazione

I depuratori a microfiltrazione sono formati da filtri con pori, uno o più, i quali permettono di filtrare il liquido ad una grandezza estremamente ridotta, quella fornita dal micron. Per capire meglio di cosa si stia parlando, basterà ricordare che la sezione di uno dei nostri capelli arriva solitamente a misurare 45 micron. Proprio per questo motivo il processo utilizzato assume il nome di microfiltrazione, perfetto per dare una idea abbastanza compiuta di quanto avviene.
I sistemi che fanno parte di questa categoria sono composti da una parte per la filtrazione a sedimenti e di un’altra a carbone composito argentizzato.

La prima di norma provvede a filtrare non solo i detriti, ma anche la sabbia, le alghe, il residuo della ruggine e altro materiale che può essere appunto classificato alla stregua di sedimento.

La seconda è invece in grado di assorbire sostanze come il cloro, i solventi, l’atrazina, i clorurati e i pesticidi, proprio grazie all’importante presenza degli ioni d’argento, i quali si rivelano estremamente efficaci nello svolgere una azione batterio-statica fondamentale, la quale concorre in particolare ad evitare che il ristagno dei filtri dell’acqua vada a favorire la proliferazione di batteri.

Il risultato della microfiltrazione si fa sentire non solo in termini ecologici ed economici, ma anche con un deciso miglioramento dei caratteri organolettici dell’acqua, senza che al contempo vengano ad essere alterati i valori dei sali minerali disciolti al suo interno.

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Ultrafiltrazione

Quando si parla di sistemi per la depurazione di acqua domestica a ultrafiltrazione, si intendono quelli che utilizzano un ultrafiltro teso a garantire l’assoluta sicurezza dell’acqua e quindi l’assenza di agenti infettivi. Si tratta di una membrana dotata di pori la cui grandezza va ad attestarsi a 0,01 micron e che sono in grado di filtrare tutte le impurità la cui dimensione raggiunga o ecceda 0.01 micron.

L’ultrafiltrazione è considerata dagli specialisti una tecnica molto sofisticata, tale da scongiurare in maniera esaustiva i rischi di contaminazione, eliminare i sottoprodotti della disinfezione e, quindi, in grado di fornire il massimo di garanzie sulla purezza dell’acqua, contribuendo anzi al miglioramento delle sue caratteristiche organolettiche.

Il processo avviene in questo caso utilizzando un prefiltro in linea a sedimenti e un filtro carbon block munito di fibre cave. In alcune versioni è poi prevista la presenza di una lampada UV, chiamata a debatterizzare il liquido. La sua presenza rappresenta una ulteriore garanzia, in quanto concorre alla sterilizzazione tesa a contrastare la sempre possibile presenza di microrganismi patogeni. Una garanzia preziosa soprattutto considerando che l’ultrafiltrazione viene generalmente usata in ambito medico.

La tecnologia adottata in questo caso, si rivela ideale al fine di procedere alla rimozione delle sostanze organiche, chimiche o fisiche che possono risultare dannose per l’organismo umano. Inoltre i depuratori d’acqua a ultrafiltrazione possono rimuovere enterococchi e altri batteri come il famigerato escherichia coli, i quali si presentano generalmente con una grandezza intorno ai 0,02 micron.

Ove si decida di adottare questi sistemi, sarebbe sempre il caso di mixarli a quelli a microfiltrazione, un accorgimento che può regalare ottimi risultati non solo in termini di più adeguato funzionamento, ma anche consentire una durata maggiore della capacità filtrante, allungandone l’arco di vita.

A favore di questi sistemi gioca in particolare la constatazione che l’acqua erogata risulta del tutto priva di cloro conservando al contempo una serie di sostanze estremamente benefiche per il nostro organismo, a partire da calcio, magnesio, sodio e potassio.

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Osmosi inversa

Il sistema di depurazione ad osmosi inversa è composto da un insieme di filtri a microfiltrazione e una o più membrane osmotiche, ovvero filtri dotati di pori la cui grandezza si attesta su livelli addirittura inferiori a quelli che caratterizzano l’ultrafiltrazione. In questo caso, infatti, l’ordine di grandezza utilizzato è il nanometro, dal quale discende il termine nanofiltrazione che viene utilizzato come alternativa al fine di contrassegnare i depuratori di acqua domestica ad osmosi inversa.

Secondo gli addetti ai lavori, il procedimento ad osmosi inversa è il più efficace in assoluto. Un giudizio motivato dal fatto che esso si rivela in grado di eliminare in maniera pressoché definitiva tutte le impurità, anche nel caso esse siano di dimensioni minime. A riprova di questa caratteristica, basta ricordare come la nanofiltrazione si riveli efficace addirittura nella eliminazione dei sali minerali, ovvero quelli che sono solitamente indicati come le sostanze più piccole disciolte nel liquido.

I depuratori di acqua domestica ad osmosi inversa vengono utilizzati nel settore domestico in particolare nelle località in cui l’acqua potabile risulti molto dura o veda una forte presenza di sali oltre che in quelle ove la presenza di nitrati si attesti a cavallo dei 50 mg/l, ovvero in prossimità del valore massimo previsto dalla legge.

Prima di procedere all’adozione di un sistema ad osmosi inversa, occorre però sapere che quello indicato generalmente alla stregua di un vantaggio, può invece tramutarsi in un vero e proprio boomerang.

Nel caso l’acqua contenga troppi sali minerali o sia troppo inquinata, il sistema può renderla addirittura acida, ovvero deleteria per il nostro organismo. Va infatti ricordato come proprio l’acqua acida sia accusata di favorire l’invecchiamento precoce del nostro organismo.

Inoltre va sottolineato come negli impianti ad osmosi dotati di serbatoio l’acqua tenda a rimanere ferma per ore, prima del suo utilizzo. Soprattutto durante i mesi caldi può essere oggetto di contaminazione da parte di batteri, rendendo quindi necessario ricorrere all’installazione di post filtri battericidi o di lampade UV, in modo da poter sterilizzare l’acqua prima della sua utilizzazione, oppure all’adozione delle soluzioni di nuova generazione dotate di una pompa all’interno in grado di produrre acqua in continuazione.

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