Matrimonio.
E’ sicuramente uno degli eventi più importanti della vita, e come tale va organizzato nel migliore dei modi. Ma è necessario – affinchè tutto sia perfetto- avere le idee chiare, e sapersi districare in una serie di incombenze ed impegni. E’ però importante non lasciarsi sopraffare dallo stress dei preparativi, e cercare di pregustare tranquilli l’arrivo del grande giorno.
Gli adempimenti burocratici per il matrimonio
Una volta decisa la data delle nozze, è consigliabile preoccuparsi con un certo anticipo della parte burocratica. Il matrimonio è anche un vero e proprio contratto, e come tale necessita la presentazione di alcuni documenti. La legge italiana prevede due tipi di matrimonio: quello civile e quello religioso. Nell’uno e nell’altro caso sono comunque necessari una serie di adempimenti e documenti.
Se si opta per il matrimonio civile, due o tre mesi prima della data scelta bisogna consegnare in Comune l’autocertificazione con i propri dati anagrafici; dopo pochi giorni saranno pronti i documenti. Quindi si torna in Comune, precisamente all’ufficio preposto alla registrazione dei matrimoni (ufficio stato civile), portando con sé un documento di identità valido. L’impiegato dell’ufficio indicherà i documenti che servono, e cioè l’atto di nascita e il certificato contestuale (contenente informazioni anagrafiche).
In seguito si effettua in Consenso. Si tratta di una procedura ufficiale tramite la quale il Comune registra la reciproca volontà di sposarsi. Dopo aver firmato un’apposita richiesta, vengono affisse le pubblicazioni in Comune. Se si opta per il matrimonio religioso, oltre ai documenti richiesti per il rito civile, sono necessari: il certificato di Battesimo e di Cresima (da procurarsi presso le parrocchie di appartenenza degli sposi), l’attestato di frequenza al corso di preparazione al matrimonio. Se si decide di sposarsi in una chiesa diversa dalla parrocchia di appartenenza bisogna consegnare al parroco della chiesa presso cui ci si sposerà una sorta di attestato, chiamato "stato dei documenti", rilasciato dalle rispettive parrocchie di appartenenza degli sposi.
Il parroco quindi fornisce la richiesta delle pubblicazioni civili da consegnare in Comune. Dopo l’avvenuta pubblicazione, che dura otto giorni, viene rilasciato il certificato di avvenute pubblicazioni civili. Dopo il Consenso religioso, la parrocchia espone le pubblicazioni religiose. Sempre più spesso si assiste a matrimoni tra stranieri, o in cui almeno uno degli sposi è straniero. In questo caso, oltre ai documenti previsti dal rito civile, il cittadino straniero deve essere in possesso di: passaporto valido, nulla osta del Consolato, eventuale certificato di stato libero e di residenza e permesso di soggiorno.
Al momento del matrimonio, gli sposi dovranno scegliere se intendono sposarsi in regime di comunione o separazione dei beni. La prima ipotesi era fino a poco tempo fa la norma, anzi, sino al 1975, la regola. Dopo l’approvazione del nuovo diritto di famiglia sono sempre più numerosi i coniugi che scelgono di restare proprietari individualmente non solo dei beni acquistati prima del matrimonio e di quelli ricevuti in donazione o in successione, ma anche di quelli acquistati dopo il matrimonio.
La formula della separazione dei beni offre una serie di vantaggi di natura fiscale e di autonomia nella gestione del patrimonio, ma non esime nessuno dei due coniugi dal farsi carico, in misura proporzionale alle proprie possibilità, dei bisogni della famiglia.
L’annuncio ufficiale: la scelta di partecipazioni ed inviti
Una volta fissata la data per la cerimonia, confermata la chiesa o la sala comunale e prenotato il luogo per il ricevimento, bisogna pensare a come comunicare il grande evento. Non esistono regole precise per la scelta di inviti e partecipazioni, bisogna considerarli come un "biglietto da visita" del matrimonio. Vedendoli, chi le riceve potrà capire che tipo di cerimonia sarà. Solitamente per il proprio matrimonio anche i più estrosi scelgono la linea tradizionale: cartoncino a libro con bordi tagliati a mano o carta raffinata, colore rigorosamente bianco o avorio, caratteri corsivi grigio scuro o seppia.
Ma cosa scrivere? La tradizione vuole che siano i genitori ad annunciare il matrimonio dei rispettivi figli, indicando il nome degli sposi, al centro la data, l’ora e il luogo in cui si svolgono le nozze, in fondo a sinistra l’indirizzo dello sposo, a destra quello della sposa, in mezzo quello della nuova casa. Spesso però sono gli sposi stessi ad annunciare il loro matrimonio (ed è il modo meno informale e comune). Per quanto riguarda l’invito, si deve indicare il luogo del ricevimento, la sigla R.S.V.P. (Rèpondez S’il Vous Plait) per chiedere la conferma e, sul retro, si può stampare una piantina con le indicazioni precise per raggiungere la sala.
Le partecipazioni con invito, in busta aperta con gli indirizzi scritti rigorosamente a mano (in questo caso l’uso della tecnologia è bandita!), devono arrivare a destinazione un mese e mezzo prima del giorno delle nozze, mentre quelle senza invito al massimo due settimane prima. A coloro che si vuole siano presenti alla cerimonia in Chiesa o in Comune, va spedita la sola partecipazione; a tutti i parenti e gli amici con i quali si vuole condividere la festa allegare anche il cartoncino di invito. Ricordarsi di usare la penna stilografica o a sfera con inchiostro dello stesso colore con il quale vengono stampate le partecipazioni.
Inviti e partecipazioni possono essere una buona occasione per scatenare la fantasia dei futuri sposini. Il sito partecipazioninkarta consente di creare partecipazioni creative e originali per diverse cerimonie, compresi appunto i matrimoni. Da un catalogo on line si possono scegliere i modelli e le categorie (briosa, carta a mano e classica) da cui trarre ispirazioni e una volta scelta la combinazione più adatta per le proprie esigenze, si può chiedere un preventivo, poiché le partecipazioni possono essere ordinate direttamente tramite Internet. Ma il sito è interessante anche per un altro aspetto. Cliccando su "sito sposi" si raggiunge un secondo link per la creazione del sito delle proprie nozze.
Anche in questo caso si scelgono i modelli, la grafica, la grandezza, gli accessori e i costi per poi decidere se crearne uno, e rendere partecipi amici e familiari del lieto evento. Di sicuro è una buona idea per tenere aggiornati volta per volta gli invitati sullo sviluppo dei preparativi. Un consiglio: anche se si è esperti grafici e particolarmente creativi, è meglio scegliere inviti e partecipazioni non troppo eccentrici, ma semplici e adatti per tutti i gusti!
La scelta delle fedi, simbolo di amore eterno
La tradizione di scambiarsi gli anelli in occasione del matrimonio ha origini molto antiche. Simbolo dell’amore eterno e duraturo, le fedi rappresentano l’indissolubilità dell’unione coniugale. L’usanza di indossare la fede nuziale all’anulare della mano sinistra deriva da una credenza, secondo la quale nell’anulare scorre una vena, detta "amoris", che conduce direttamente al cuore. La tradizione vuole che le fedi siano in oro giallo, ma oggi la moda propone molte alternative. Fedi classiche, in oro: le fedi in oro bianco, giallo o rosso sono un classico che resiste ad ogni moda.
Possono essere di diversi modelli: la "parigina", una fascetta alta non più di 4 millimetri, bombata e dall’interno piatto; la "mantovana", una fascia alta 6 mm, leggermente bombata e con l’interno piatto; la "classica", con bordatura smussata e l’interno leggermente bombato. Brillanti, con diamante: recuperando un’antica usanza medievale, da qualche anno gli orafi inseriscono i diamanti sulle fedi nuziali, in particolare su quella della sposa. Preziose, in platino: il platino interpreta l’amore forte e duraturo, è il più puro tra i metalli, in quanto contiene solo il 5% di leghe di altri metalli. Ed è anche il più raro, perché i giacimenti sono scarsi. Inoltre è il più resistente al calore e agli acidi.
Fedi alternative, di design: possono essere geometriche, bicolori, a torciglione, intrecciate, a più fasce o a più cerchi uniti da un brillantino. Via libera alla fantasia! A prescindere dal materiale scelto, i modelli più usati sono la francesina, sottile, schiacciata ai lati e di forma bombata, la mantovana, la mezzatonda e la fede piatta. Oltre alle fedi classiche, in molte regioni di vari Paesi sono nate delle fedi tradizionali particolari, con significati e simboli ben precisi. La fede ossolana, di provenienza dalla Val d’Ossola, è in oro rosso e sulla fascia riporta le incisioni di una stella alpina, del grano saraceno, di nastri intrecciati e di mezze sfere, simboli di purezza, unione duratura, prosperità e fecondità. La fede ebraica è in filigrana smaltata e decorata con perline, e all’interno c’è l’incisione "mazzal tov" (buona fortuna).
La fede sarda è decorata come un pizzo chiacchierino, quella etrusca è piatta con incisioni di buona fortuna. In India la sposa indossa anelli in ogni dito, con pietre simboliche e segni zodiacali, e al pollice indossa un anello molto particolare, che si chiama "aarsi", che presenta uno specchio, che permette alla sposa di guardare durante la cerimonia lo sposo, che non ha mai visto prima.
Affinchè venga dato un maggiore risalto all’anello simbolo della nuova unione, è indispensabile che le mani della sposa siano spoglie da qualsiasi altro ornamento, compreso il precedente anello di fidanzamento. Esistono vari modelli di fede, ovviamente anche il prezzo è diverso. Ecco alcune marche di anelli: Dolcevita, Chimento, Anteo. La scelta delle fedi può spettare anche ai testimoni, che possono regalarle agli sposi.
Il ricevimento nuziale
Dopo la celebrazione del matrimonio, arriva il momento di festeggiare. Il tipo di ricevimento dipende dal tono che si è deciso di dare all’intera giornata, dal numero di invitati e dall’ora in cui si è svolta la celebrazione. Le alternative sono tante: si può scegliere tra il tradizionale banchetto, il rinfresco, il brunch, la cena e la festa danzante.
Chi opta per il matrimonio di mattina di solito offre ai propri invitati il tradizionale banchetto; chi si sposa nel primo pomeriggio, può scegliere un rinfresco o un buffet preferibilmente preparato all’aperto, che include una discreta scelta di succhi di frutta, spremute e tè serviti con salatini, tramezzini, biscotti e naturalmente il dolce nuziale; per chi invece decide di celebrare il matrimonio nel tardo pomeriggio, sarà buona regola orientarsi su una cena formale oppure su un cocktail o ancora su un buffet seguiti da un’allegra festa danzante.
Il banchetto di nozze deve svolgersi in ristoranti o ville che dispongano di sale ampie e capienti, in grado di accogliere al meglio tanto un numero limitato quanto un numero considerevole di invitati. La cura del posto in cui i cibi verranno serviti è molto importante. Il banchetto, così come la cena, richiede un’armonia essenziale nella scenografia complessiva della location e nelle apparecchiature, ed un’attenzione capillare nella distribuzione dei posti e nella scelta stessa del menù. Il cibo dovrebbe essere in linea con l’organizzazione della giornata e lo stile del ristorante, perché anche i decori della sala e della tavola renderanno questo giorno indimenticabile.
Per completare passiamo ora a come si potrebbe far apparecchiare la tavola con gusto e classe.Oltre, naturalmente ai piatti raffinati e ai bicchieri, per cercare di dare un tocco personale si potrebbero usare i segnaposto, che possono essere piccoli oggetti- ricordo, frutti di marzapane a sostegno del cartellino segnaposto o magari un delicato e mini bouquet da posizionare al centro della tavola..
Se il ristorante ha un bel giardino, o una terrazza panoramica, ci si può organizzare per servire all’aperto l’aperitivo, in modo da creare un’atmosfera cordiale tra gli invitati appena arrivati. Il giardino può essere anche la perfetta location per il taglio della torta, uno dei momenti più fotografati dell’intero matrimonio. La torta nuziale è infatti in assoluto la "regina della festa", e deve avere due requisiti fondamentali: ottima qualità e bellezza scenografica.
Che sia a più piani, a cappelliera o monopiano, secondo la tradizione, quando arriva il momento di gustarla, due sono i gesti da non dimenticare: il primo è il tradizionale brindisi incrociato tra gli sposi, un rito destinato a suggellare ulteriormente l’unione da poco celebrata; il secondo è che la sposa tagli il dolce accompagnata dalla mano del marito e che la offra, in ordine, a quest’ultimo, alla suocera, alla mamma, al papà e ai testimoni, mentre i camerieri provvederanno a distribuirla agli ospiti.
La luna di miele.
Dopo lo stress dei preparativi e la cerimonia, finalmente soli e liberi! E’ ora del viaggio di nozze. La tradizione della "luna di miele" risale addirittura all’antica Roma, dove gli sposini erano soliti mangiare del miele per tutta la durata di "una luna" dopo il matrimonio. Lo zucchero del miele aiutava a riprendere le forze impiegate durante la giornata nuziale. Le destinazioni possono essere tante, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Se si è amanti del tutto compreso- tutto tranquillo, se non si vogliono imprevisti o semplicemente si vuole godere il completo relax dopo mesi di gioiosa fatica e prima del ritorno alla routine quotidiana, allora ci si può rivolgere ad una agenzia viaggi, che proporrà una serie di allettanti soluzioni, adatte alle varie esigenze. Una crociera lungo il Mediterraneo o nei mari del Nord Europa, o anche una traversata oceanica, il soggiorno in qualche isola sperduta nel Pacifico o nell’Oceano Indiano; il villaggio turistico dai più vicini in Italia ai più lontani agli antipodi.
E ancora, il soggiorno nelle perle dei mari (Sardegna, Costa Azzurra, Caraibi, Capo Verde), ma anche immersi nel verde di un agriturismo o nella calma di una beauty – farm. Per i più intraprendenti si possono scegliere percorsi avventurosi dall’Africa all’Oriente, o negli Stati Uniti.
Il viaggio di nozze può anche essere inserito nella lista di nozze: la vacanza viene prenotata in un’agenzia disponibile a ricevere il pagamento delle quote da parte di amici e parenti e a pubblicare il viaggio su Internet. Un’altra idea carina è quella di suddividere l’itinerario di viaggio in "tappe virtuali" (un’escursione, un massaggio, una cena in riva al mare), con il relativo costo. Ciascuna delle "tappe virtuali" verrà inserita in un apposito sito internet, corredata di relativa foto, descrizione, dettagli: ciò renderà amici e parenti più partecipi, non più asettici finanziatori.
Guardando le immagini di tutti i luoghi meravigliosi che gli sposini andranno a visitare e seguendo l’itinerario, sogneranno insieme a loro. Molto gettonate anche le mete turistiche come Brasile e Cuba, affascinanti e caldissime, dove gli abitanti sono particolarmente cordiali e ospitali. Durante il viaggio gli sposi riceveranno un trattamento speciale ovunque si trovino: in aereo un bicchiere di champagne, una cena offerta dallo staff di un albergo, rose in camera, petali sul letto. Tutto speciale per un viaggio speciale!
Il matrimonio: notizie e curiosità
I giorni fasti e quelli favorevoli per sposarsi. Secondo un antico detto, nei giorni governati da Marte e Venere (e cioè Martedì e Venerdì) non si dovrebbe iniziare niente di importante (un viaggio, un appuntamento, un matrimonio appunto). Questo proverbio è di sicuro molto conosciuto e seguito da chi crede alle superstizioni, e quindi anche delle ragazze che stanno per sposarsi. In effetti si ritiene che ogni mese e giorno dell’anno in qualche modo abbiano un’influenza su quello che facciamo e sulle scelte che compiamo.
Mentre i succitati due giorni della settimana sono da evitare come la peste, il giovedì ed il sabato sono neutri, mentre se si desidera un influsso di prosperità ed abbondanza, allora bisogna scegliere il lunedì o il mercoledì. Se i due sposini sono nati lo stesso giorno, secondo la tradizione sarà particolarmente proficuo sposarsi in quella data. I mesi meno indicati per celebrare le nozze sono Marzo, Maggio, Luglio, e Ottobre, che è favorevole all’amore ma non alla ricchezza. Gennaio e Febbraio sono particolarmente indicati per rendere la coppia molto stabile, anche Aprile è favorevole, Giugno e Agosto poi particolarmente fortunati! Giugno prende il nome dalla dea Giunone, dispensatrice di fecondità e prosperità.
Settembre e Novembre dispensano gioia e prosperità economica, Dicembre è indicato per quelle coppie che credono nell’amore eterno. Il lancio del riso agli sposi dopo la cerimonia simboleggia la felicità e la gioia che si vogliono augurare alla coppia. Questa credenza deriva da una particolare leggenda cinese. Dopo una carestia molto violenta che dilagò nella nazione il Genio Buono, decise di intervenire per placarla e per salvare la sua popolazione. Ecco che allora sacrificò i suoi denti e li sparse per la palude. Da questi nacquero, miracolosamente tante piante di riso. Ecco che allora si lancia il riso dopo il matrimonio anche se ultimamente è stato sostituito con monete piccole o con petali di rose.
Alla fine della cerimonia si può scegliere anche di far librare in volo delle colombe, tutti lo ricorderanno come “il lancio delle colombe bianche”. Sono naturalmente di buono auspicio e dovrebbero augurare un amore duraturo e sereno. Un’altra pratica, a volte usata, è quella del varco della soglia. Un gesto da parte dell’uomo, che consiste nel prendere la sposa in braccio per varcare insieme la porta. Oltre ad essere molto romantico affonda le sue radici sempre in una credenza.questa volta di origine romana.Infatti questo gesto dell’uomo era compiuto per evitare che la sposa cadesse, forse presa dall’emozione. Ciò significava che la sposa non era ben vista dagli spiriti della nuova dimora. Naturalmente da cattolici non dovremmo credere a tutto ciò ma il gesto romantico rimane e quindi perché non rispettarlo!?
Offrire in omaggio alla sposa una spiga di grano è un chiaro auspicio di fecondità dato che la spiga nasce dalla terra che viene nutrita, affinché dia i suoi frutti. Ad offrirla, secondo la tradizione, dovrebbe essere lo sposo. L ‘arancio della prosperità. Tanto tempo fa, nell’Olimpo, si celebrarono le nozze di Zeus, re degli dei. Tra i tanti doni che omaggiarono la sua unione, ci fu anche l’albero del frutto meraviglioso: l’arancio. Donatogli dalla Dea Terra e custodito gelosamente dalle Esperidi, veniva considerato un simbolo di buon augurio e prosperità. Nel Seicento, inoltre, si fece strada l’idea di attribuire un significato ad ogni fiore.
Proprio in onore di questa leggenda, al fiore di arancio si attribuì il significato di richiesta di matrimonio. Anche se oggi i bouquet sono composti da ogni tipo di fiore, dovrebbe essercene almeno uno d’arancio, in modo da dare valore anche al fatidico lancio del bouquet. Questo gesto da parte della sposa verso le sue amiche rappresenta l’augurio, per chi riesce ad afferrarlo, di convolare presto a nozze.
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