Lampada da tavolo

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Scegliere una buona lampada

Che si tratti di uno studio professionale, della propria camera o di un salotto, una lampada da tavolo funge non soltanto da elemento d’arredo, ma soprattutto garantisce un’illuminazione localizzata e concentrata. Una lampada da studio è solitamente composta da un diffusore, da una struttura e da una base, le cui caratteristiche possono variare a seconda del modello.

La scelta di una buona lampada da tavolo va effettuata considerando anzitutto le proprie esigenze personali. Si tratta dunque di individuare la finalità, ovvero il tipo di lavoro o di occupazione che si intende svolgere con la lampada, l’intensità luminosa richiesta, eccetera. In ogni caso, sarà bene acquistare lampade allungabili, che possano raggiungere una certa altezza rispetto al piano di lavoro (almeno 30-40 cm).

Poi, viene il contesto. Sarà infatti prudente valutare come la nostra lampada si relaziona con gli altri oggetti della stanza, per evitare di introdurre in casa un oggetto non in armonia con l’ambiente.

Se, ad esempio, l’arredamento di una stanza è tutto di un color legno molto scuro, sceglieremo una lampada che bene si incastri nel contesto, senza proporre soluzioni che possano stonare come ad esempio lampade dalle forme e dai colori troppo “esuberanti”. Quando la lampada è colorata, poi, sarà bene valutare l’effetto della luce filtrata, anche in combinazione con il lampadario, le pareti, e la luce diurna.

Terzo aspetto potrebbe essere quello della spesa. Il prezzo di una lampada da tavolo può variare notevolmente. Alcuni grossi centri commerciali, ma non solo, propongono buone lampade da tavolo a prezzi decisamente accessibili, che possono partire dai 5 euro. Ma per un prodotto di design, la cifra può notevolmente salire. Starà al nostro buon gusto scegliere la soluzione più adatta.

Una lampada, dicevamo, è fondamentale per contribuire all’atmosfera di una stanza. Oggi la lampada è spesso venduta come oggetto di design. Numerosi artisti e designer si cimentano nella realizzazione di lampade da tavolo, spesso dallo stile particolarmente estroso ed originale.

Entriamo ora nel magico mondo delle lampade, per comprenderne ed apprezzarne meglio le caratteristiche.

Caratteristiche

Una lampada da tavolo è progettata per essere ospitata prevalentemente da tavoli e scrivanie, quindi per facilitare la lettura o in generare migliorare la visibilità di una porzione di una data area.

Essa presenterà alcune caratteristiche standard, che poi andranno distinguendosi nel dettaglio nelle singole varianti. Un primo elemento sarà la lampadina, nelle sue diverse declinazioni. Gli esperti del settore consigliano, per una lampada da tavolo, un’illuminazione che si aggiri attorno ai 40-60 Watt, l’ideale per l’occhio.

Poi abbiamo il paralume, che solitamente è l’elemento che concorre a differenziare ed individuare lo stile di una lampada da tavolo. Il paralume ha non solo una funzione estetica ma, filtrando la luce, permette a quest’ultima di ottenere ad esempio una certa colorazione.

Possiamo trovare paralumi di plastica, di ceramica, di carta o di stoffa. In questi ultimi due casi, è bene accertarsi che la distanza dalla fonte luminosa sia tale da non rischiare di veder bruciare tutto!

In molte lampade, è bene dirlo, i paralumi possono essere intercambiabili. Inoltre, siti e libri di fai da te propongono creative soluzioni per creare i propri paralumi o semplicemente personalizzarli. Alcuni, piuttosto che di paralumi, parlano di diffusori quando l’elemento che scherma la luce non la direziona ma piuttosto la filtra, ammorbidendola.

Un altro elemento della lampada da tavolo è l’asta, solitamente regolabile. Può essere flessibile e telescopica, ma le varianti sono tante. Inoltre un elemento come il diffusore può essere unito alla struttura o meno.

Abbiamo quindi la base, che può essere più o meno ampia a seconda della tipologia di lampada, o assente quando si tratta di lampade con un attacco a morsetto. Infine, parliamo dei bottoni di accensione.

Le lampade classiche da tavolo presentano il pratico bottoncino on/off, mentre oggi si comincia a far molto ricorso anche ai dimmer perimetrali, che consentono di regolare l’intensità della fonte luminosa.

Tipologie

In commercio incontriamo non solo una grande varietà di forme e stili, ma soprattutto una certa varietà di tipologie di lampade da tavolo.

Passiamone ora in rassegna alcune:

  • Lampade da lavoro:  solitamente, presentano un aspetto abbastanza sobrio e “stiloso”, ed una struttura che consente notevoli allungamenti grazie alla presenza di più di un braccio; inoltre spesso permettono si orientare anche il diffusore. Si utilizzano in prevalenza su scrivanie o tavoli di lavoro;
  • Lampade ad intensità regolabile: queste lampade permettono di regolare a piacimento la luminosità, e sono particolarmente indicate quando si vuole utilizzare la luce sia per attività “discrete” come la lettura a letto, che per illuminare con maggior forza una stanza;
  • Abat jour è un termine francese, che letteralmente vuol dire “smorza luce”. Le lampade commercializzate con questo nome sono solitamente le classiche lampade da comodino, in grado di produrre una luce tenue che possa accompagnarci anche durante la notte;
  • Lampade ad asta telescopica: l’ asta telescopica è quella tipologia di asta in grado di allungarsi, le cui varie sezioni sono contenute le une nelle altre; le lampade ad asta telescopica sono molto pratiche, specialmente se integrano funzioni di rotazione od orientamento della fonte luminosa;
  • Lampade con attacco a morsetto: permette di agganciare la lampada al supporto, come un tavolo o una scrivania, regolando manualmente la stretta del morsetto;
  • Lampade da tavolo in stile classico: questa tipologia di lampade spesso è progettata per incastrarsi in arredi classici, e rispecchia uno stile classico;
  • Lampade di design: trattasi non di una vera e propria categoria; piuttosto, esistono numerosissimi modelli di lampade realizzati da artisti o artigiani con materiali anche piuttosto insoliti;
  • Lampade con sveglia: esistono lampade che montano una sveglia, ed in questo caso l'”all in one” ci permetterà di risparmiare spazio sul nostro comodino;
  • Lampade ad asta orientabile
  • Lampade con corpo flessibile

Materiali

I materiali con i quali è costruita una lampada da tavolo possono variare. Facciamo qui riferimento ai materiali utilizzati sia per il diffusore che per la struttura, o per entrambi. Spesso può capitare che diffusore, struttura e base siano realizzati con tre materiali diversi, specialmente in lampade di alto design o in modelli più originali.

Tra i principali materiali utilizzati nelle costruzioni di lampade troviamo l’alluminio, il policarbonato, il plexiglas, l’ottone ed il vetro.

L’alluminio è un materiale piuttosto utilizzato nella costruzione di lampade da tavolo. E’ un metalloide, lavorato con diversi processi industriali ed utilizzato per fabbricare una notevole quantità di oggetti anche d’uso domestico.

Le sue principali caratteristiche sono la resistenza e la leggerezza. Inoltre è un elemento molto diffuso, resiste bene alla corrosione, non è tossico ed è particolarmente duttile.

Il Policarbonato è un polimero, particolarmente apprezzato dagli anni 60 in su, utilizzato anche per la produzione di oggetti d’uso domestico e personale. Tra le sue caratteristiche, la lucentezza e la trasparenza, che lo rendono particolarmente indicato sia per realizzare i diffusori di una lampada che la struttura stessa.

Il plexiglas, o polimetilmetacrilato, è un materiale plastico sviluppato nel 1928 e composto da polimeri. La sua principale caratteristica è la trasparenza, che ne consente l’utilizzo come alternativa al vetro. Inoltre è infrangibile, si modella a basse temperature ed alla luce visibile presenta maggiore trasparenza del vetro stesso.

L’ottone è una lega metallica costituita da zinco e rame. Esistono anche i cosiddetti ottoni “ternari”, cui è aggiunto un altro elemento alla lega. Si utilizzano gli ottoni in svariati campi, tra cui il settore dell’elettricità. E’ un metallo molto malleabile e duttile, dalla caratteristica colorazione giallo oro.

Il vetro, contraddistinto da una maggiore fragilità, può essere lavorato con differenti tecniche, o colorato per ottenere effetti particolarmente suggestivi. Si utilizza nel caso delle lampade soltanto nella realizzazione di diffusori.

Tipi di luce

Le due tipologie di lampade da tavolo, rispetto al fascio luminoso emesso, sono le lampade da tavolo a luce diffusa e quelle a luce diretta. Abbiamo ricordato come la luce diretta consenta di illuminare ad esempio una porzione del nostro piano di lavoro, mentre la luce diffusa sia spesso una luce “d’atmosfera”, morbida.

La luce diretta è l’ideale per lo studio e la lettura, l’occhio ha bisogno infatti di molta luce; inoltre è preferibile che la lampada offra diverse possibilità di regolazione, sia relativamente all’intensità luminosa (grazie a strumenti come i dimmer) sia alla sua struttura, dimensioni ed orientamento.

Se siamo dotati di maggior estro, possiamo scegliere di costruire da noi le nostre lampade, ricorrendo ad uno dei tanti manuali in commercio ed acquistando separatamente i vari componenti necessari.

Un aspetto importante da conoscere è quello della tipologia di lampadine montate su una lampada da tavolo. Ci potrà essere utile una panoramica sulle loro caratteristiche, principalmente se intendiamo costruirci la nostra lampada da tavolo, ma anche per comprendere le indicazioni ed i suggerimenti inseriti nei cataloghi e nelle schede tecniche delle varie lampade.

Le lampadine più diffuse e utilizzate sono:

  • lampade fluorescenti: sono formate da un tubo contenente del mercurio gassoso e rivestito al suo interno da polveri fosforiche; al passaggio di corrente il mercurio provoca la fluorescenza grazie ad una serie di reazioni. Esistono anche le cosiddette fluorescenti elettroniche. Le fluorescenti sono solitamente lampade molto efficienti e dalla lunga durata, anche se richiedono qualche secondo di attesa prima di accendersi;
  • lampade ad incandescenza: Probabilmente le più utilizzate, emettono luce quando un filamento di tungsteno contenuto al loro interno diviene incandescente al passaggio di corrente elettrica. Il bulbo che ospita il filamento solitamente racchiude un gas o è vuoto per evitare che lo stesso bruci. Tra le caratteristiche migliori, l’accensione immediata e la buona resa del colore;
  • lampade alogene: funzionano come le lampade ad incandescenza, ma nel bulbo vengono aggiunti anche dei gas alogeni; son lampadine che si accendono subito, durano il doppio rispetto a quelle ad incandescenza e producono una luce particolarmente brillante;
  • lampade fluorescenti compatte.

Per ottenere piacevoli effetti di luce colorata ci basterà scegliere il paralume giusto, senza la necessità di ricorrere a lampade colorate. Gli esperti consigliano di utilizzare luce blu, molto più riposante per l’occhio.

Ci sono poi lampade da tavolo progettate specificamente per i bambini, dall’aspetto più allegro o dai colori vivaci. Importante anche fornire qualche avvertimento, che non è mai di troppo, per l’utilizzo delle lampade da tavolo.

Anzitutto è importante non poggiare oggetti sulle lampade, che tendono spesso a riscaldarsi, evitando dunque anche di toccarle nei pressi della fonte luminosa.

Cambiate le lampadine ricordandovi di togliere la spina, ed osservate bene, se state costruendo la vostra lampada, che il materiale utilizzato per i diffusori, in certi casi (come la carta) non sia troppo vicino alla fonte luminosa. Inoltre, spegnete le vostre lampade quando non serve. Il risparmio energetico anzitutto!

Migliori produttori

Artemide

Artemide è un’azienda italiana nata nel 1958 per mano di Ernesto Gismondi e Sergio Mazza. Ha sede a Pregnana Milanese, nei pressi di Milano, e si occupa prevalentemente di produzione di lampade ed illuminazione. I propri prodotti portano la firma di prestigiosissimi designer ed architetti italiani ed internazionali, ed annoverano alcuni tra i più famosi oggetti di design contemporaneo nel settore dell’illuminazione.

Flos

La Flos è un’azienda italiana nata nel 1962 a Merano, in Trentino. Flos viene dal latino, e significa Fiore, evocando l’attitudine stessa dell’azienda, che proporre un design moderno per il settore dell’illuminazione. Molto attiva anche in ambito di sperimentazione e ricerca, la Flos produce svariati modelli di lampade da tavolo di alto design, realizzate in collaborazione con alcuni tra i maggiori esponenti mondiali del settore.

Fontanaarte

FontanaArte è una storica azienda italiana, fondata nel 1932 dal noto architetto Giò Ponti, ed inizialmente impegnata nella produzione di vetrate artistiche. Successivamente la produzione si allarga fino ad abbracciare i settori dell’arredo, dell’oggettistica e delle lampade, nei quali attualmente FontanaArte propone i suoi prodotti. Molto ampia anche la gamma di lampade in catalogo: oltre a quelle da tavolo, lampade da terra, da parete e a sospensione.

Kartell

Kartell è una storica azienda italiana, nata quasi 60 anni fa e leader nel settore dell’oggettistica di alto design. I prodotti Kartell portano la firma dei più noti designer mondiali, ed annoverano oggetti che han fatto la storia, letteralmente, del design contemporaneo. L’azienda opera nei settori arredamento, ufficio, luci e complementi. Diversi i modelli di lampade da tavolo proposti, che è possibile scoprire anche attraverso il sito web.

Martinelli

Dal 1950 attiva sul mercato dell’illuminazione, la Martinelli Luce ha sede a Lucca, capoluogo di provincia toscano. Nata su iniziativa di Elio Martinelli, l’azienda produce, oltre a lampade per l'”habitat” domestico, apparecchi per l’illuminazione di grandi spazi. Differenti le tipologie di lampade da tavolo proposte, dal design molto curato ed originale, opera di grandi firme del design italiano ed internazionale.

Publicato: 2010-04-03Da: Redazione

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