Frullatore

Categoria: Archivio Elettrodomestici
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Sebbene presente in quasi ogni casa, il frullatore non è un elettrodomestico che esiste da moltissimi anni: tuttavia, ha ormai conquistato il cuore delle massaie ad ogni latitudine, tanto da essere diventato uno degli strumenti indispensabili in cucina. Vediamo, allora, che tipo scegliere e a quali caratteristiche fare attenzione prima di procedere con l’acquisto.

Storia

Il frullatore è un elettrodomestico di grande utilità, presente in quasi tutte le case; anzi, non è difficile averne a disposizione più di un modello, a seconda degli usi e delle ricette da preparare.

Tuttavia, il frullatore non esiste da sempre, ma è un’invenzione che risale alla metà del secolo scorso, ad opera del signor Poplawski, il proprietario della Stevens Elettric, e di Fred Osius.

Il primo, con la sua azienda, aveva messo in commercio, fin dagli anni Venti, una sorta di miscelatore, il cosiddetto blender, presentato successivamente con il nome di Osterizer. Il secondo, invece, è colui il quale si incaricò di apportare una serie di modifiche al blender e creò il prototipo di un frullatore, esattamente come oggi lo conosciamo. Grazie all’aiuto finanziario di Fred Waring, il prodotto poté, quindi, entrare in commercio, e divenne conosciuto con il nome di miracle mixer, realizzato dalla Warning Products.

L’elettrodomestico piacque fin da subito alle casalinghe americane e poi del resto del mondo, stimolò nuovi bisogni ed entrò stabilmente a far parte dell’equipaggiamento minimo di ogni cucina.

Bisogna anche sottolineare che la televisione contribuì e non poco al boom di vendite, dato il lunghissimo spot (circa 30 minuti) mandato in onda per presentarne le caratteristiche alle massaie.

Certo, oggi ne è passata di acqua sotto i ponti: le evoluzioni conosciute dal frullatore non si contano più e i modelli sul mercato sono davvero numerosi, adatti ad ogni tipo di esigenza. Dalla versione base si passa a quelle più avanzate, in grado di mantecare, frullare, impastare o montare un gran numero di ingredienti.

Anche i robot da cucina appartengono, in definitiva, alla grande famiglia dei frullatori, sebbene ne rappresentino la più spinta delle evoluzioni. Insomma, non resta che cercare di schiarirsi un po’ le idee e poi procedere con l’acquisto di quello che sicuramente sarà uno dei protagonisti tra gli utensili normalmente impiegati in cucina.

Utilizzo

Il compito principale di un frullatore, è intuitivo, riguarda la capacità di mescolare insieme alimenti diversi. È molto utile quando si vogliono realizzare puree di patate, vellutate, creme, paste, ma anche bevande calde o fredde. Poi, molto dipende anche dal tipo di frullatore che abbiamo acquistato, se ad immersione o classico a campana.

Il principale vantaggio del frullatore ad immersione è dato dalla possibilità di lavorare gli alimenti quando sono ancora caldi, senza dover attendere che si raffreddino; inoltre, funziona direttamente nella pentola che stiamo usando per la cottura e ciò ci consente di risparmiare tempo ma anche utensili da lavare.

Il frullatore ad immersione è anche più piccolo e maneggevole di quello a campana e diventa molto più semplice riporlo quando non è utilizzato, soprattutto se abbiamo una cucina piccina. Ma, a prescindere dalla tipologia usata, ricordiamo che tutti i frullatori aiutano notevolmente a cucinare non solo i piatti salati ma anche i dolci.

Avere a disposizione un frullatore permette di mescolare molto semplicemente la farina con altri ingredienti secchi; oppure consente di trasformare i grani di zucchero in zucchero a velo, rendendo perfetta la copertura dei dolci.

Interessante è notare come il frullatore, ovviamente in versione non “domestica”, trova addirittura diversi usi in campo medico e scientifico, per esempio in scienze dell’alimentazione e in microbiologia.

Chi ha bambini piccoli sa quanto può essere utile avere un frullatore in casa, sempre pronto per soddisfare le voglie dei più piccoli e per far mangiare loro anche alimenti che non sono proprio molto graditi, come ad esempio la frutta e le verdure.

Anche le mamme che hanno neonati sanno come un frullatore può essere davvero un valido aiuto per la creazione di pappe dopo il primo periodo dello svezzamento, predisponendo pasti fatti di soli ingredienti naturali ai propri figli.

Tipologie

Come abbiamo già potuto accennare, sono diverse le tipologie di frullatore che è possibile trovare in commercio. Le filosofie, comunque, sono due: quella che fa riferimento al frullatore ad immersione e quella che invece guarda con interesse al frullatore a campana.

Altre caratteristiche che fanno la differenza sono il numero e la tipologia di accessori che è possibile acquistare insieme al proprio elettrodomestico. Le marche in commercio propongono molti di questi pacchetti, ma è bene valutarne prima la necessità d’uso o ci si ritroverà con un gran numero di accessori inutilizzati e stipati nel fondo di qualche cassetto.

Se non si ha davvero una famiglia numerosa, o se non si cucina davvero tanto, la gran parte degli accessori è del tutto inutile e non serve per l’utilizzo quotidiano. C’è da dire, comunque, che in linea di massima, i frullatori a campana tendono ad essere più resistenti di quelli ad immersione, ovviamente con le dovute differenze di marca, prezzo e qualità.

Con il frullatore ad immersione, tuttavia, è più semplice orientare l’azione di mescolamento lì dove maggiore è la necessità, visto che con la sua maneggevolezza può raggiungere anche gli angoli della pentola e i grumi che, eventualmente, si dovessero quindi formare.

Molto utile è la scelta di un prodotto che non sia monoblocco ma dotato di una punta staccabile. Ovviamente queste tipologie sono nate per semplificare le operazioni di pulizia del frullatore, dato che le lame possono essere trattate a parte.

Infine, il frullatore ad immersione è solitamente dotato di un’altra caratteristica che lo rende particolarmente amato, rispetto alla tradizionale versione a campana: le diverse velocità e, soprattutto, il pulsante turbo che però, funzionando direttamente in pentola, non rischia di far saltare in aria tutto il cibo che si sta preparando, come potrebbe invece accadere nel caso in cui non si chiuda perfettamente il coperchio del frullatore a campana (anche se nei modelli nuovi c’è il blocco dell’elettrodomestico in caso di chiusura imperfetta).

Su quale modello optare?

E veniamo, quindi, alla difficile fase della scelta. Iniziamo con il dire che non vi è alcuna necessità di spendere chissà quanti soldi per avere un buon frullatore, mentre nel caso in cui si voglia avere una serie di accessori in più servirà certamente preventivare una spesa maggiore. È importante, comunque, scegliere un modello che si adatti bene al proprio stile di vita.

Se, ad esempio, si ha l’abitudine di fare spesso frullati o cocktail di frutta, è bene scegliere i modelli che sono adeguati anche a sminuzzare il ghiaccio, per esempio, se la famiglia è numerosa, o ci sono spesso persone a cena, è preferibile trovare un modello che abbia la campana contenitore abbastanza ampia, in modo da contenere un buon numero di ingredienti. Se il vostro piatto cult in cucina sono le puree, allora meglio preferire i frullatori ad immersione, che possono essere usati anche durante la cottura.

Anche lo spazio che si ha disposizione in cucina non deve essere trascurato in fase di scelta. Se è poco, allora non si potrà certo immaginare di acquistare un grande frullatore che occupi tutto il piano di lavoro: si dovrà preferire un’alternativa “light” o ad immersione. Importante è che sia dotato delle dotazioni minime di sicurezza, come un’impugnatura antiscivolo.

Ulteriori caratteristiche di cui tener conto sono velocità ed energia. In genere il range della velocità va da 3 a 16; la potenza è compresa invece tra i 300 e i 500 watt. Noi suggeriamo modelli con tre velocità e wattaggio non eccessivo, dato che, paradossalmente, riescono ad avere performance migliori, riducendo i prodotti in creme molto più omogenee e lisce.

Tra i contenitori, meglio preferire quelli in vetro. Nonostante siano più pesanti, sono anche i più stabili e non assorbono l’odore del cibo che vi si inserisce. Inoltre, diventa sempre possibile controllare a che punto si è con il cibo, cosa che è impossibile compiere con i contenitori in acciaio.

Accessori

E veniamo, dunque, al capitolo accessori. Gli accessori, come abbiamo detto, fanno sicuramente aumentare il prezzo del frullatore e sono tipici di alcune marche nello specifico, ma sono davvero ciò che ci occorre? Se si usa triturare e mescolare soprattutto verdure o frutta, difficilmente si avrà necessità di un elettrodomestico molto potente, quindi neanche di particolari tipi di accessori.

In altri casi, se si amano determinate preparazioni, gli accessori sembreranno una scelta obbligata per evitare di acquistare una lunga serie di utensili, difficili da sistemare e che in cucina creano solo disordine.

Sul piatto della bilancia deve però pesare anche la possibilità di avere vicino casa un centro di assistenza, nel caso in cui ci sia bisogno di sostituire qualche elemento difettoso del frullatore, altrimenti può davvero diventare complicato trovarne uno nuovo.

Inoltre, vale la pena informarsi bene al momento dell’acquisto. Gli accessori sono venduti tutti singolarmente o è necessario provvedere all’acquisto di pacchetti di due o più? Se è sempre necessario provvedere all’intero set, pensateci: potrebbe essere molto più efficiente scegliere due diversi elettrodomestici e non aver problemi in caso di rottura dei pezzi.

Ovviamente, dipende sempre dal tipo di accessori. In genere, una frusta non costituisce un grande problema, in termini di spesa e, tutto sommato, anche in termini di spazio, per cui forse è più utile avere l’utensile elettrico apposito.

Ricordiamo, comunque, che le fruste fornite con i frullatori sono normalmente due, in modo da essere adatte sia per impastare che per montare. Un altro utile accessorio è poi lo sminuzza verdura, presente di solito solo sui prodotti di nuova generazione e non su quelli più vecchiotti.

I frullatori ad immersione, spesso, hanno come accessorio un bicchiere in plastica, nel quale possono essere inseriti i cibi, molto utile soprattutto se si tratta di preparazioni da effettuare a crudo.

L’acquisto

Il frullatore è un elettrodomestico di largo consumo: non risulta difficile poterne acquistare uno anche nei piccoli negozi in città, ma certo è sempre preferibile optare per un grande punto vendita, perché la scelta è molto maggiore e si potranno effettuare più confronti tra i modelli.

Le catene di elettrodomestici sempre presenti, nelle città grandi e in quelle piccole, come Euronics, Trony o Media World, sono sempre ricche di modelli e, spesso, mettono anche alcuni prodotti in offerta, in modo da poter così risparmiare qualcosina sul prezzo.

Certo è che in un grande centro acquisti non si potrà essere seguiti come in un piccolo negozio: a voi la scelta in tal senso, considerando che si tratta sempre di prodotti piuttosto validi, anche quando non si scelgono marchi famosi.

Ovviamente, è sempre valida l’alternativa “tecnologica”, cioè quella che ci farà decidere di acquistare on-line: nessun problema, soprattutto perché l’estetica –ovvero ciò che viene più penalizzato in rete- non è proprio al primo posto fra i parametri di scelta di un frullatore, quindi raramente si avranno cattive sorprese.

On-line, poi, diventa più facile paragonare tra loro i diversi prodotti e soprattutto le caratteristiche di potenza, velocità e accessori dei differenti modelli. In altri casi, anziché rivolgersi a siti dove vengono esposti gli elettrodomestici in generale, si può navigare direttamente sulle pagine web dei produttori, trovando lì il prodotto che ci interessa, se non dovessimo trovarlo altrove.

Il capitolo prezzi non deve spaventarvi. Fortunatamente, è possibile fare un buon acquisto senza spendere un capitale. Quale che sia il budget a disposizione, potete esser certi che troverete un prodotto che farà al caso vostro: 400 watt di potenza e una lama per triturare il ghiaccio rappresentano un ottimo compromesso e avrete così un prodotto che vi consentirà di preparare davvero molti composti con una spesa al di sotto dei 100 euro.

Publicato: 2011-01-15Da: Redazione

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