Decespugliatore elettrico

Categoria: Archivio Giardinaggio
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A cosa serve

Il decespugliatore è uno dei più noti utensili a motore per il giardinaggio che, grazie alla regolazione della sua potenza e ai diversi accessori, può essere usato per:

  • tagliare l’erba;
  • pulire il sottobosco;
  • eliminare le sterpaglie;
  • modellare cespugli;
  • tagliare tronchi più sottili e giovani.

Ne esistono in commercio diverse tipologie, in modo da adattarsi al meglio alle necessità di tutti gli utenti. Esistono, infatti, modelli dotati di spalline, che ne agevolano l’uso e favoriscono la libertà di movimento della persona che lo utilizza; oppure decespugliatori con aste più o meno flessibili che lo rendono uno strumento ottimo per pulire zone difficilmente raggiungibili e scoscese. Quelli con le aste flessibili hanno, poi, la caratteristica di poter essere trasportati più facilmente in quanto l’asta può essere ripiegata in modo da occupare poco spazio in automobile.

Questo prodotto è molto utilizzato in ambito domestico, per la pulizia di prati e aiuole; in agricoltura, per l’eliminazione delle erbacce dai campi coltivati o da coltivare; nell’ambito della nettezza urbana, per la pulizia delle strade di campagna o di montagna. La sua modalità d’accensione è pressoché uguale a quella di una qualsiasi motosega a motore: il decespugliatore, infatti, si avvia tirando una cordicella auto-retrattile collegata al suo motore interno (per questioni di sicurezza, comunque è sempre previsto anche un pulsante per l’accensione).

Nella maggior parte dei casi è alimentato da una miscela composta da olio e benzina, a esclusione dei modelli a batteria, alimentati dalla carica elettrica in essa contenuta. Quest’ultimo tipo, in particolare, è utilizzato principalmente a livello domestico proprio perché, per il suo funzionamento necessita di una presa di corrente facilmente raggiungibile, che ricarichi la batteria e che ne consenta l’uso anche quando essa è scarica.

Diversi accessori in commercio, adattabili ai vari modelli e marche, possono poi essere montati sul decespugliatore e utilizzati per consentirne un uso più specifico e particolareggiato.

Componenti

Ogni decespugliatore è formato da parti che lo caratterizzano:

  • Asta
    il suo diametro varia generalmente dai 25 mm tipici dei modelli domestici, ai 35 mm circa di quelli professionali (in casi particolari, però, può raggiungere anche i 40 mm circa). All’interno dell’asta, che può essere flessibile o rigida, si trova l’albero della trasmissione. Nei modelli con spalline, in particolare, sono presenti entrambe le tipologie di asta.
  • Impugnatura
    consente di maneggiarlo e contiene i comandi per l’accensione e lo spegnimento, per l’acceleratore e per il semi-acceleratore. L’impugnatura può essere essenzialmente di due tipologie: a “corna di bue”, posta in modo obliquo all’asta e contenente i comandi principali nell’area destra; semicircolare, è situata sull’asta e i comandi sono posti sull’impugnatura e, in parte, sulla zona retrostante. Per facilitare i movimenti e l’impugnatura stessa del decespugliatore, spesso al momento dell’acquisto sono fornite delle spalline che ne consentono una maggiore maneggevolezza.
  • Motore
    nel caso dei decespugliatori professionali, i più utilizzati, il motore è a scoppio, con ciclo a due tempi e con una cilindrata variabile dai 20 ai 60 cc circa. Alcune marche, come Honda e Makita, producono anche modelli con motore a scoppio a 4 fasi. Il motore, in particolare, contiene il serbatoio del liquido di alimentazione (nei motori a 4 tempi l’alimentazione è data soltanto dalla benzina); il filtro dell’aria, che può essere facilmente smontabile per essere pulito; la candela, che consente l’accensione dell’attrezzo; il relativo pulsante di accensione e spegnimento (la posizione dei comandi può variare in base alla tipologia di decespugliatore); la leva del gas e quella dell’aria. Quelli destinati all’uso domestico e meno intensivo, invece, sono dotati di motore elettrico.
  • Testina rotante
    è la parte terminale dell’asta, utile a trasmettere la rotazione al decespugliatore. Ne esistono in commercio diverse tipologie che consentono di ottenere tagli di diversa forma e dimensione. A pochissima distanza dalla testina rotante c’è il carter di protezione, che protegge l’utente durante l’uso.

Taglio

Oltre alle testine rotanti standard vendute spesso insieme al decespugliatore al momento dell’acquisto, esistono numerose altre tipologie di testine e dispositivi di taglio che consentono di realizzare tagli particolari e caratteristici, di forme e dimensioni diverse.

Tali dispositivi hanno prezzi molto variabili: le testine standard, vendute anche singolarmente in modo da poterle acquistare nel caso in cui quelle in dotazione si danneggino, hanno un prezzo abbastanza basso; quelle più sofisticate, invece, hanno costi più elevati.

Per poter scegliere al meglio il dispositivo di taglio da utilizzare ed evitare un inutile dispendio di denaro, comunque, è meglio valutare prima del loro acquisto, l’uso che s’ intende fare del decespugliatore. Se si ha la necessità di pulire un prato già in buone condizioni, in particolare, sono più indicate le testine con i fili di nylon; se la zona da pulire è stata curata male per anni allora è meglio acquistare dispositivi metallici o a disco.

La testina in nylon, in particolare, si usa lasciando sporgere due o più fili per 10 o 15 cm circa: grazie all’alta velocità della rotazione, tali fili tranciano nettamente l’erba del prato ma hanno lo svantaggio di dover essere allungati nuovamente non appena si consumano (in tal caso, esistono modelli di decespugliatore che allungano automaticamente i fili urtando leggermente la testina al terreno).

Invece quelle rotanti con fili in alluminio e i dischi sono più resistenti e indicati per gli usi più intensivi. Esistono, poi, testine rotanti realizzate in tutto e per tutto con materiale metallico: i fili, in questo caso, sono sostituiti da vere e proprie catene di diverse dimensioni che consentono di tranciare arbusti di spessore superiore.

In base alla tipologia dei fili, alla loro marca, al loro diametro e al loro modello, i loro costi sono estremamente variabili; essi, poi, possono essere venduti sfusi oppure in bobine. La grande vastità di marche e modelli diversi ha dato vita alla necessità di avere sul mercato anche adattatori che rendano possibile il montaggio di testine e dispositivi rotanti su decespugliatori di marche diverse.

Struttura

Le diverse parti del decespugliatore devono essere montate in modo da rispettare alcuni standard di sicurezza volti a salvaguardare la salute dell’operatore da possibili incidenti.

  • Acceleratore
    il comando dell’acceleratore deve essere a pressione costante, con ritorno automatico nella posizione del minimo.
  • Comando dell’accensione
    oltre all’accensione tramite cordicella, deve essere previsto anche un pulsante per l’accensione e lo spegnimento del motore.
  • Frizione
    ogni decespugliatore con lama deve essere dotato di una frizione che consenta l’attivazione del dispositivo di taglio soltanto quando la velocità rotatoria del motore raggiunge il livello minimo stabilito dal fabbricante.
  • Impugnatura
    nei modelli che hanno testine con lame metalliche, i centri dell’impugnatura devono avere una distanza minima di 500 mm; nei decespugliatori che montano altre tipologie di testine, tale distanza deve essere almeno di 250 mm. L’impugnatura, poi, deve poter essere afferrata in modo comodo e maneggevole e deve assicurare una presa sicura anche quando si indossando i guanti.
  • Carter di protezione
    deve essere collocato a poca distanza dalla testina rotante in modo da opporre riparo in caso di materiale vagante. Le protezioni possono essere realizzate in plastica o in metallo e la distanza che le divide dalla testina rotante deve essere modificabile.
  • Pulsante per lo spegnimento
    deve essere realizzato in modo da consentire lo spegnimento dell’apparecchio senza manipolazioni difficoltose o prolungate.
  • Serbatoio dell’alimentazione
    il tappo deve essere realizzato in modo che, in qualsiasi posizione durante l’uso e il trasporto, non fuoriesca il liquido di alimentazione.

Tali accorgimenti strutturali, in particolare, consentono di assicurare una protezione minima di base dai possibili rischi connessi all’uso dell’attrezzo. Oltre a essi, comunque, sono fortemente consigliati dispositivi per la protezione individuale dell’operatore che consistono nell’uso di un abbigliamento adeguato che non limiti i movimenti, nell’uso di occhiali protettivi e di stivali adeguati che proteggano dalla sporcizia e dal materiale sollevato durante l’uso dell’attrezzo.

Publicato: 2010-12-10Da: Redazione

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