Come curare le orchidee

Come curare le orchidee
Categoria: Archivio Giardinaggio
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Orchidee e specie esistenti

Sotto questo nome si racchiudono una grande quantità di specie fiorifere tutto molto belle. Alcune tipiche dei paesi tropicali, altre dell’Asia, dell’America e del Sud America, altre ancora presenti nelle zone a cima temperato. In Italia sono presenti circa 29 specie diverse di orchidee.

Appartenenti alla famiglia delle Orchidales, le orchidee sono delle piante erbacee perenni e crescono prevalentemente sui tronchi degli alberi, specie quelle di origine tropicale. Generalmente vengono considerate come delle specie botaniche delicate, ma in realtà non è così. Si adattano con facilità a vivere in ogni ambiente tranne che nei ghiacciai e elle zone desertiche.

Terreno e concimazione

Le orchidee presentano delle radici aeree, si nutrono prevalentemente di sostanze e microrganismi in decomposizione. Le sostanze necessarie alla vita e alla crescita del fiore vengono assorbite attraverso le radici.

Le troviamo in commercio vendute in piccoli vasi spesso con le radici ricoperte da substrato leggero misto a trucioli di legno e corteccia. Per questo motivo non sono necessari grossi vasi ne rinvasi molto frequenti.

Il terreno per la coltivazione delle orchidee, dovrà essere leggero, torboso e ben sciolto. Andranno evitati i ristagni d’acqua che potrebbero far marcire le radici. La pianta necessità di un buon grado di umidità costante che potrà essere garantito anche con nebulizzazioni quotidiane. In linea di massima però, le norme colturali delle orchidee variano in virtù della specie e del luogo di provenienza. Alcune specie amano la luce dirette, altre la penombra. Anche le innaffiature sono variabili alcune specie richiedono annaffiature frequenti ed umidità costante altre invece un minor apporto di acqua.

Queste piante necessitano di una buona illuminazione per poter vegetare e fiorire. Da evitare il sole diretto che può danneggiare sia le foglie che i fiori, specie nella stagione estiva, periodo in cui i raggi solari possono causare ustioni alle piante. In relazione alla specie dosare il livello di luminosità richiesto esponendole in maniera appropriata.

Come coltivare le orchidee

Le orchidee possono essere coltivate sia in casa che in giardino o sul balcone. Alcune specie necessitano di temperature elevate per vivere (20-30°), motivo per cui, durante il periodo invernale è opportuno riporle al chiuso. Altre specie invece, piantate in giardino o tenute in vaso nelle zone a clima mediterraneo temperato, possono rimanere all’aperto anche nei periodi invernali. Nel periodo estivo le irrigazioni dovranno essere frequenti evitando che la miscela di terriccio si asciughi troppo. Dopo il periodo invernale invece, si deve procedere a irrigare le piante con del fertilizzante in modo da stimolarne la fioritura. Alcune specie regalano fioriture invernali.

La fioritura delle orchidee da vita a fiori di piccole, medie e grandi dimensioni, dai colori e le variegature più disparate. I fiori presentano una struttura molto tipica di tipo alato, caratterizzata dalla presenza di tre sepali superiori e tre petali inferiori. Ogni fiore possiede sia organi maschili che femminili riuniti in un corpo unico colonnare denominato ginostemio.

Grazie agli insetti che si posano sulle corolle fiorifere avviene l’impollinazione che può essere sia asessuata che sessuata. Le foglie delle orchidee presentano struttura lineare ed allungata presenti in numero consistente in alcune specie, e scarsa in altre. La concimazione favorisce la fioritura come avviene in tutte le piante da fiore.

Orchidee di facile coltivazione

Le orchidee più facili da coltivare sia in casa che all’aperto sono circa una decina, in questa guida ne prenderemo in esame solo alcune tipologie. Ciò non toglie che se si è dei veri appassionati ci si potrà cimentare anche nella coltivazione di specie più difficili ed esigenti in termini di coltivazione, e di fattori come luce e temperatura.

Phalaenopsis: di dimensioni medie, e dai vari colori, come ad esempio viola intenso, rosa, bianco, rosso, arancio, etc. troviamo l’orchidea phalaenopsis. Richiede una temperatura media di 27° gradi fino ai 30° ma può sopportare bene anche temperature inferiori e brevi sbalzi di temperatura che, in taluni casi possono accelerare la fioritura, la quale può prolungarsi anche per ben quattro mesi. Richiede concimazioni mensili da effettuare con concime specifico per orchidee. Non ama il sole diretto.

Dendrobium: l’orchidea dendrobium invece, a differenza della specie presa in esame precedentemente, ama i raggi solari e regala fioriture che si prolungano anche per un mese. Richiede innaffiature settimanali e talvolta in inverno, anche bisettimanali. Mantengono il fogliame verde tutto l’anno e regalano delle belle fioriture di color bianco.

Oncidium: caratterizzata da fiori di dimensioni e forma molto particolari regala ricche fioriture a grappoli composte da fiori di piccole dimensioni dai colori vivaci come ad esempio giallo accesso. Va irrigata ogni quindici giorni, ama temperature intorno ai 25/30 gradi. I fiori di questa specie sono caratterizzati da odore intenso.

Cymbidiun: una delle specie che si trova con molta facilità nei negozi dei fioristi. Presenta fogliame scuro e fiori screziati dalla consistenza quasi vellutata. Necessita di innaffiature settimanali e umidità elevata. in estate può essere collocata all’aperto in luogo ombreggiato. A differenza delle specie viste in precedenza la cymbidium vegeta bene anche a temperatura al di sotto dei 25 gradi e fiorisce anche nel periodo invernale.

Cattleya: dal colore giallo oro e con steli che raggiungono massimo 50 centimetri, questa specie gradisce clima temperato con temperature tra i 20 e i 27 gradi. richiede concimazioni mensili e teme i ristagni d’acqua.

Publicato: 2016-04-21Da: Redazione

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