Come coprire il terrazzo
Poter disporre di uno spazio verde privato al di fuori delle propria abitazione è un lusso per i più, almeno nelle città italiane, ma per qualcuno è una realtà non così difficile da raggiungere. Certo, in alcuni casi si tratta di interpretare in modo diverso gli ambienti esterni, modificandone l’aspetto o anche la sostanza attraverso dei lavori ad hoc.
Con le coperture pensate appositamente per i terrazzi ci si può allungare, per così dire, verso il giardino o il balcone, ampliando le superficie e dando vita a dei terrazzi abitabili durante le belle giornate.
Se in precedenza non era percepito il valore dello spazio esterno, oggi poter usufruire di zone verdi, magari attrezzate, è decisamente un punto di forza per un appartamento cittadino: ecco, quindi, che investire nella copertura di un terrazzo, oltre a migliorare l’isolamento complessivo di una casa, crea anche un valore relativo alle pertinenze abitative.
In parole povere: si tratta di un vero e proprio investimento che ci si ritroverà sicuramente se, un domani, si volesse rivendere l’immobile. Senza contare che avere uno spazio esterno rappresenta una scelta eccellente per chi ha bambini piccoli, i quali potranno divertirsi all’aria aperta senza correre rischi di alcun tipo.
I più fortunati potranno non soltanto usare il nuovo terrazzo per il relax, per leggere un libro o prendere un po’ di sole, ma potranno organizzarvi cene e feste, magari anche grazie ad un progetto che dia la possibilità di inserire gli attacchi di acqua e luce elettrica.
Naturalmente, un terrazzo deve essere protetto in modo adeguato, e questo diventa possibile con l’installazione di ringhiere e parapetti; inoltre, deve essere impermeabilizzato e isolato termicamente.
Le coperture prescelte possono essere, poi, di tipologie diverse, a seconda dei costi, anche di manutenzione, che s’intende sostenere. Vediamo insieme quali sono le possibilità che le nuove tecniche ci consentono di ottenere, per una massima resa al prezzo migliore.
Coperture in legno
Tra le coperture più utilizzate per il terrazzo vi è quella in legno. Le essenze a disposizione sono numerose e non sarà difficile trovare quelle più adatte alle proprie esigenze, sia dal punto di vista economico che di stile.
Ad ogni modo, le essenze più utilizzate per coprire il terrazzo sono il pino di Svezia trattato in autoclave, l’abete o il larice siberiano, che non ha necessità di essere trattato perché è naturalmente resistente a funghi e muffe. Secondarie, ma comunque molto usato per le coperture, sono poi i legni come il larice o il pino per travi in legno massello.
In tal caso, si possono ottenere delle sezioni di dimensione variabile, da 6 centimetri a 12 centimetri, per una lunghezza minima di 12 centimetri ed una massima di 24 centimetri. Al legno massello, tuttavia, è preferibile il legno lamellare, dato che presenta delle migliori caratteristiche meccaniche ed è di più lunga durata rispetto al primo tipo.
Il punto è che un legno molto duro tende a spaccarsi facilmente o, comunque, a deformarsi: poiché non si vuole dover rinunciare al legno, di sicuro il miglior materiale sia per impatto visivo che per rapporto qualità prezzo, si sceglie di non usare quello massiccio, dai costi elevati e performance non propriamente eccellenti.
Inoltre, il legno ben si presta ad essere abbinato con altri materiali come il vetro o i teli di copertura, creando un insieme molto armonioso ed elegante, pur se rustico.
Se s’intende creare un vero e proprio giardino d’inverno, sarà bene predisporre comunque delle porte scorrevoli, cosicché, durante le giornate più calde, si possa evitare l’effetto serra, lasciando circolare l’aria all’interno del nuovo “vano” esterno.
La posizione delle porte o delle grandi finestre per un’adeguata ventilazione deve essere calcolata in fase di progetto della copertura, così come la giusta presenza di parti piene e vuote, per non creare effetti poco piacevoli alla vista.
Coperture in metallo
Sebbene sia la scelta preferita, il legno non rappresenta l’unica possibile. Ci sono diverse alternative, più o meno valide, per coprire il terrazzo e per ciascuna di queste andremo a vedere pregi e difetti, commentandone l’eventuale uso.
Tra i materiali preferiti, dopo il legno, figurano i metalli, in modo particolare l’alluminio e l’acciaio zincato, oppure il vetro e il policarbonato. Il principale punto di forza di questi materiali è rappresentato dalla resistenza agli agenti atmosferici, senza che si debba ricorrere a nessun tipo di trattamento specifico.
Immaginiamo una terrazza sul mare, o comunque nelle sue immediate prossimità. La salsedine rappresenterà di certo un problema con il quale dover fare i conti: ecco quindi che una copertura in legno potrebbe presentare dei costi davvero troppo elevati, in termine di manutenzione.
Il luogo in cui sorge la vostra abitazione sarà determinante per la scelta del materiale, solo dopo si potrà prendere in considerazione l’aspetto puramente estetico. Realizzare la copertura con l’alluminio, ad esempio, permette la realizzazione di un’installazione altamente tecnologica.
La versatilità data da questo materiale è molto elevata, dunque si presta anche a soluzioni scenografiche o molto efficienti energeticamente: si potrebbe pensare perfino ad installare contestualmente dei pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. La posa è facile e rapida, molto più di quanto avviene con il legno.
Decisamente particolare l’effetto di una copertura in rame. Il rame è anch’esso molto duttile e facile da lavorare, così da adattarsi a contesti molto vari, ma è consigliato per coperture impegnative, molto grandi e, comunque, omogenee.
Questo perché è un materiale che risente particolarmente degli sbalzi di temperatura, dilatandosi con il calore: deve essere quindi fissato in modo impeccabile per mantenere elevati standard di sicurezza. In quanto a durata e resistenza, il rame rappresenta la migliore delle scelte, pur se i costi possono essere più elevati di quanto non accade con l’alluminio.
Isolamento
Per essere completo e funzionale, un terrazzo non deve solo essere protetto con la copertura adeguata, ma deve anche rispondere a precisi requisiti di isolamento e impermeabilizzazione.
Se abbiamo deciso di coprire il terrazzo, e ancora di più se ne abbiamo fatto un vero e proprio giardino d’inverno, non possiamo trascurarne la coibentazione, altrimenti ci ritroveremo sempre un ambiente troppo caldo in estate e gelido già con i primi rigori climatici.
Sebbene il legno sia considerato di per sé un isolante naturale non può risolvere ogni problema legato all’isolamento del terrazzo, per cui è necessario provvedere in modo specifico. Se ci si è rivolti già ad un tecnico specializzato dovrebbe essere lo stesso professionista ad occuparsi di tutto: dalle pratiche presso il Comune di competenza ai materiali da usare per la coibentazione.
Meglio, comunque, avere qualche conoscenza del settore, così da evitare incomprensioni o realizzazioni non adeguate e, magari, molto costose. Tra le migliori soluzioni figura senza dubbio il tetto ventilato, grazie a pannelli di diverso spessore, tutti già pronti per essere installati e tecnologicamente molto avanzati.
I materiali prescelti sono, di solito, fibra di legno, polistirene o grafite. Non va dimenticato che per il 2016 sono ancora disponibili degli incentivi fiscali per chi realizzerà questo genere di interventi, a patto che siano completamente documentati.
La percentuale detratta si attesta al 55% secondo la normativa attualmente in vigore, ma non sono previste deroghe per il 2017, dunque è utile provvedere al più presto e iniziare i lavori. Tutte le spese devono essere fatturate: meglio, quindi, affidarsi solo a ditte serie e, possibilmente, certificate.
Attenzione anche ai regolamenti condominiali: la semplice copertura di un terrazzo deve essere comunque autorizzata dai condomini, mentre non va sottovalutato che le procedure si complicano nel caso in cui la realizzazione avvenga sulla facciata esterna dell’edificio.
Pavimentazione
Una volta effettuata la coibentazione e l’impermeabilizzazione del terrazzo, si deve provvedere alla pavimentazione. Per fare ciò, il primo passo da compiere è la realizzazione di un massetto in cemento armato, nel quale si inserisce la rete elettrosaldata.
A questo punto, si può procedere con la pavimentazione vera e propria. Ma non tutti i pavimenti sono uguali. Bisogna necessariamente tener conto di alcuni vincoli che possono essere determinati anche dal punto di vista estetico.
In primo luogo, il peso delle piastrelle, degli arredi e le funzioni che sul terrazzo saranno espletate, rappresentano una forte limitazione nella scelta; poi, non si potrà dimenticare che il pavimento del terrazzo deve sopportare delle escursioni termiche maggiori di un pavimento interno; infine, si dovrà provvedere ad una protezione adeguata del massetto sottostante.
La pavimentazione, di norma, viene eseguita da chi ha già eseguito i lavori di isolamento, dunque potremo avere dei consigli perché si proceda nel migliore dei modi. Tuttavia, si tenga sempre presente che alcune delle caratteristiche richieste ad un pavimento per il terrazzo sono le seguenti: evitare il surriscaldamento in estate, e dunque scelta di colori chiari e riflettenti; optare per materiali resistenti e duraturi; non cedere al fascino di materiali sdrucciolevoli alla prima goccia di pioggia.
Al primo posto, si collocano sempre le piastrelle, messe in posa sia in obliquo che regolarmente. Si preferiscono quelle in ceramica (gres porcellanato) per esterni, oppure quelle in pietra ma rese leggermente ruvide. Seconda scelta, in ordine di preferenza, sono le doghe in legno di misure variabili tra i 7 e i 10 centimetri.
È possibile anche optare per le lastre, molto semplici da posare, economiche e molto resistenti, possono essere installate anche al di sopra del pavimento già esistente. Anche l’impatto visivo non va trascurato: l’effetto che è possibile ottenere con la messa in posa è molto variabile e va dal mosaicato al disegno più o meno regolare, a quello cosiddetto “sampietrino”.
Arredamento
Dopo aver realizzato un terrazzo e una copertura annessa si dovrà pensare, ovviamente, all’arredo. D’altra parte, senza un arredamento adeguato, le funzioni a cui dovrebbe assolvere il nuovo spazio così ricavato, non potranno essere fruite appieno senza un arredamento adeguato.
Per fortuna, non mancano questo tipo di accessori, ed è piuttosto semplice realizzare un terrazzo così come un giardino d’inverno (il modello chiuso da porte finestra apribili o meno, molto in voga nei Paesi del Nord Europa).
Basta lasciarsi andare a qualche azzardo cromatico, oppure di stile, e mettere in moto la fantasia: le proposte del settore sono estremamente varie e il fatto steso di usare questo “prolungamento” della nostra abitazione non in maniera costante, ci permette qualche libertà in più, dato che non dovremo fare i conti con l’inevitabile saturazione che un arredamento troppo estroso comporta.
Ad ogni modo, sarà bene mantenere una certa continuità con lo stile adottato in altre stanze della casa, così da non creare un effetto “pugno nell’occhio”. Detto ciò, si può iniziare con la scelta dei rivestimenti di stoffa per divani e poltroni. Ma si potrà anche preferire un più mediterraneo rattan e vimini, magari abbinato ad un bianco molto chiaro.
Da non sottovalutare l’impatto di un arredo etnico, magari ricco di cuscini e tavolini bassi, ma se lo desiderate, potreste anche installare un bel tavolo in ferro battuto e sedie in mosaico.
Il re degli arredi potrebbe essere un grande barbecue, protagonista durante i pranzi o le cene con amici e famiglia. La posizione ideale è, naturalmente, quella vicino ad un’apertura e il più possibile lontano dall’ingresso o dalle finestre e balconi di altre stanze.
Non potranno mancare vasi per le piante e porta candele, anche per tenere lontani gli insetti. È preferibile, comunque, bilanciare sempre il peso degli arredi, ed evitare oggetti eccessivamente pesanti, a meno che la struttura portante non sia in cemento armato.
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