Congelatori domestici

Congelatore
Categoria: Archivio Elettrodomestici
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A cosa serve

Il congelatore oppure, se si preferisce, il freezer è un elettrodomestico che non è presente soltanto nelle abitazioni di quasi tutti noi, ma anche a livello industriale, essendo nato per conservare i cibi una volta congelati. Naturalmente, quelli presenti nelle abitazioni sono molto più piccoli e meno potenti di quelli usati per scopi commerciali. Ora, cosa avviene praticamente all’interno di un congelatore? Avviene che i cibi subiscono un forte shock termico, che li porta a temperature molto basse.

La diminuzione di gradi fa sì che l’acqua contenuta all’interno di un alimento subisca una trasformazione fisica e si tramuti in ghiaccio. In questo modo i cibi aumentano il proprio periodo di conservazione, perché non si attivano più quelle reazioni tra gli enzimi che causano il deterioramento degli alimenti. Tuttavia, esiste un tempo massimo entro il quale consumare un prodotto che è stato sottoposto a questo processo, sempre che venga correttamente conservato, e quindi non sia scongelato e ricongelato più volte, interrompendo quella che è nota con il nome di “catena del freddo”. Il punto è che, per quanto potente possa essere un freezer, non avrà mai la capacità di far ghiacciare completamente l’acqua e, di conseguenza, i microrganismi contenuti nei cibi: ecco perché tutti i prodotti congelati, benché possano durare a lungo, non hanno vita eterna!

Un passaggio importante da comprendere, per evitare danni alla salute che potrebbe provocare non l’elettrodomestico in sé, ma il suo utilizzo scorretto. Infatti, a parte essere sempre attenti alla scadenza dei prodotti, congelare non presenta altre controindicazioni, non provocando se non in piccolissime quantità, una perdita dei principi nutritivi contenuti in un alimento. Per aiutarci a ricordare il massimo della durata per ciascuna tipologia di cibo, soprattutto quando stiamo congelando alimenti fatti in casa, basterà leggere sull’anta di ciascuno scompartimento del freezer il periodo medio di conservazione per gruppi di alimenti.

Tipologie

Sul mercato sono presenti diverse tipologie di congelatore, principalmente raggruppabili in tre grandi famiglie: a pozzetto, verticali e da tavolo. Vediamone insieme le principali caratteristiche, in modo da comprendere con maggiore precisione qual’è quella che fa al caso nostro.

I congelatori a pozzetto sono probabilmente i più comodi per conservare un’abbondante quantità di cibo. Si compongo di un unico vano che presenta un’apertura verso l’alto. È estremamente importante che gli alimenti vengano disposti con grande razionalità, o si rischia di consumare sempre quelli posti in più superficie, trascurando sistematicamente quelli adagiati sul fondo. Dal punto di vista dell’efficienza, tuttavia, sono i migliori per uso domestico, nonostante necessitino di un certo spazio per l’installazione: il grande vantaggio di avere una sola apertura posta verso l’alto fa sì che il freddo si conservi sempre in modo ottimale, poiché sono gli strati caldi dell’aria ad uscire per primi, essendo i più leggeri.

Il congelatore verticale ha dalla sua il poter essere considerato un salvaspazio: lo sviluppo verticale libera spazio a terra, permettendo di inserirlo anche in contesti in cui la metratura sarebbe insufficiente per uno a pozzetto. Altro importante lato positivo riguarda l’organizzazione dei cibi, che sono raggiungibili molto facilmente e sono suddivisibili nei diversi scomparti dell’elettrodomestico. Il sistema d’apertura frontale, tuttavia, incide sulla resa in termini di efficienza, perché all’apertura del pannello si disperde molta più aria fredda di quanto avviene con i cugini a pozzo. In fin dei conti, bisogna sottolineare che, rispetto al totale delle dimensioni, il congelatore verticale ha una struttura piuttosto ingombrante che non si risolve, però, in altrettanto spazio interno per lo stivaggio degli alimenti.

I congelatori da tavolo, infine, sono i più piccoli della famiglia, come già fa intuire il nome: il vano per conservare i cibi è generalmente unico e sono inseriti nei frigoriferi. Di sicuro, il punto di forza è nel poco spazio occupato, che consente di sistemarli praticamente ovunque, essendo già abbinati ad un altro elettrodomestico fondamentale nelle nostre case.

Caratteristiche

Quando vogliamo acquistare un congelatore dobbiamo tenere presente alcune caratteristiche che si riferiscono alla potenza e al consumo energetico, oltre, ovviamente, a valutare in modo corretto di quale tipologia di freezer abbiamo davvero bisogno. Abbiamo capito che il frigorifero è l’apparecchio deputato alla conservazione degli alimenti freschi che saranno consumati nel giro di pochi giorni, mentre il congelatore lo è per quelli che si vogliono avere disponibili per periodi molto lunghi, addirittura di mesi.

Tuttavia, se questa è la teoria, la pratica dice che quanto a lungo possiamo conservare un alimento lo indicano le stelle presenti sul freezer. Spieghiamoci meglio. Tutti questi elettrodomestici sono contraddistinti da un numero variabile di stelle, dalla forma molto simile a quella di un fiocchetto di neve, ciascuna delle quali indica che la temperatura all’interno del freezer scende di –6°C.

Dunque, se su di un congelatore sono segnate due stelle, vorrà dire che il massimo freddo ottenibile da quell’apparecchio è di –12°C. Con tre stelle, si scende invece a –18°C. Fin qui, tutto bene, se ci riferiamo esclusivamente al mantenimento per periodi prolungati di tempo di cibi già congelati.

Se invece, il nostro interesse è quello di poter congelare gli alimenti freschi, allora avremo bisogno di un congelatore a 3+1 stella: questi apparecchi, all’occorrenza, possono scendere sotto i –25° in breve tempo, iniziando e portando a termine il processo di congelamento dei cibi freschi molto rapidamente.

Inoltre, un modello di buona qualità deve possedere delle pareti perfettamente isolate e spesse. Un maggiore spessore delle pareti si traduce in una serie di vantaggi: l’energia si disperderà meno facilmente e, anche in caso di mancanza della corrente elettrica, è più difficile che i cibi possano scongelarsi in poco tempo, perché la temperatura interna tenderà a conservarsi bassa più a lungo. Infine, anche la bolletta elettrica ringrazierà, poiché sarà necessaria meno corrente per arrivare alle temperature richieste.

Consumi energetici

Non tutti gli elettrodomestici hanno lo stesso tipo di consumo energetico, e neppure tutte le marche all’interno di una stessa categoria, ma è diventato possibile, grazie all’introduzione della cosiddetta etichetta energetica, confrontarli in modo agevole. Nello specifico, per i congelatori e per altri tipi di elettrodomestici, la legge italiana ne ha previsto l’introduzione fin dal 1998, recependo con un decreto ministeriale la direttiva della Comunità Europea in merito.

Come si legge un’etichetta energetica? È molto semplice, basta sapere che è divisa in cinque parti, le cui due più interessanti sono quelle che indicano la classe energetica, da A++ (migliore) a G, e quelle nelle quali viene espresso il consumo in kWh all’anno. Per ciò che riguarda le specifiche informazioni relative ai congelatori, la penultima parte dell’etichetta sarà dedicata alla capacità di carico e, infine, il quinto ed ultimo settore riporterà la rumorosità mentre l’apparecchio è in funzione, dato da non sottovalutare poiché il congelatore è un elettrodomestico al quale non si stacca mai la presa.

Attenzione però: sebbene tutte queste siano informazioni importanti che riguardano i consumi energetici, dobbiamo considerare che quelli reali differiranno certamente da quelli indicati, tutti ricavati attraverso test effettuati in laboratorio. Il reale costo del congelatore in termini di energia dipende da una serie di fattori, che è bene tener presente. Prima di tutto, dimensioni, capacità di carico e carico effettivo devono essere proporzionati.

Inutile acquistare un congelatore sovradimensionato rispetto alle nostre effettive esigenze, perché i modelli più grandi, a parità di carico, hanno consumi maggiori. Se si congelano cibi freschi, i consumi saranno più elevati che se si conservano alimenti già surgelati; allo stesso modo, se si posiziona il congelatore in un luogo molto caldo, la corrente elettrica utilizzata per il raffreddamento, aumenterà.

Anche aprire e chiudere spesso lo sportello non ci aiuterà a risparmiare, poiché faremo entrare più aria calda in circolo. Quindi, per avere una stima più precisa dei consumi, fare mente locale delle proprie abitudini d’uso ed, eventualmente, essere a pronti a correggere quelle errate è un’ottima strategia per approcciare nel modo più corretto il problema.

Come scegliere

Sul mercato sono presenti un numero elevato di modelli e di marche: scegliere il congelatore giusto per noi potrebbe rivelarsi più complicato del previsto. Per orientarsi al meglio, basta però avere a mente delle linee guida, in modo tale da non cedere solo alle sirene delle offerte speciali oppure, al contrario, della pubblicità di amici e conoscenti.

Prima di tutto, dobbiamo capire se, per le nostre esigenze reali, ci serve un congelatore a pozzetto, uno verticale o uno integrato nel frigorifero. Chiaramente, ad avere spazio a sufficienza e molti alimenti da conservare, non avremo dubbi nello scegliere quello a pozzo. Viceversa, se puntiamo su di una rotazione abbastanza rapida dei cibi, sulla varietà e su un ingombro non eccessivo, la versione “verticale” sarà sicuramente la più adatta alle nostre necessità.

Se possibile, è sempre sconsigliato l’acquisto di un congelatore combinato con il frigorifero, perché è insufficiente dal punto di vista dello stivaggio e sarà facilmente integrato con un modello più capiente in poco tempo.

Quando acquistiamo, ricordiamoci di valutare con attenzione il numero di stelle presenti, e scegliamo i modelli che ci consentono anche di congelare i cibi freschi; verifichiamo che sia “No Frost”, quindi impedisca, grazie al ventilatore interno sempre in funzione, la formazione della brina; controlliamo che sia presente in etichetta l’acronimo IMQ, con il quale si assicura che il prodotto ha superato tutti i test e i controlli di qualità e di sicurezza in laboratorio.

Apriamo il congelatore e verifichiamone l’interno: lo spessore delle pareti è di fondamentale importanza perché, come abbiamo spiegato, isola al meglio l’elettrodomestico. Le guarnizioni devono chiudere perfettamente anzi, non appena si dovesse avere la sensazione di usura ad una di essa, provvedere subito alla rimozione: in tal modo si garantirà sempre la chiusura ermetica del vano congelatore.

Ricordiamo, infine, che una corretta manutenzione del nostro freezer passa attraverso una pulizia generale periodica, e un corretto posizionamento. Al pari di altri apparecchi, il congelatore deve essere sistemato su di una superficie piana, ad almeno dieci centimetri di distanza dal muro e nel posto più fresco disponibile della casa.

Consigli per congelare

Congelare un alimento non è un processo che crea delle alterazioni, se non minime, ai principi nutritivi contenuti in un cibo. Conservare con le basse temperature, invece che con il calore, riesce spesso a mantenere più a lungo le proprietà nutritive, soprattutto per quanto riguarda i vegetali. In questi ultimi, infatti, vitamine e minerali tendono a scemare con grande rapidità se tenuti a temperatura ambiente, mentre il processo di congelamento blocca tale decadimento.

Quasi tutti i cibi possono essere messi nel nostro freezer, con poche, significative eccezioni. Pesce, pasta, carne, verdura possono essere congelati senza problemi; le bevande, le uova, i cibi in scatola, la frutta polposa e i vegetali a foglia sarebbe preferibile non riporli nel freezer, ma consumarli freschi. Se è vero che quasi tutti gli alimenti possono essere conservati sotto zero, è anche vero che bisogna seguire degli accorgimenti per far sì che tempi e modalità siano corretti.

In linea generale, prima decidiamo di congelare un cibo fresco meglio è: evitare di lasciarlo per qualche giorno in frigorifero prima di inserirlo nel freezer. Gli alimenti devono essere in confezioni ben chiuse, ancora meglio se porzionati in monodose, in modo da scongelare volta per volta solo quello che davvero ci serve. Attenzione anche al momento dello scongelamento, che non deve mai avvenire a temperatura ambiente, ma sempre o in frigorifero o nel microonde, in modo da evitare lo sviluppo di microrganismi che potrebbero essere nocivi per la salute. La carne bovina a fettine, se congelata immediatamente dopo l’acquisto, si mantiene per un periodo che va dai sei agli otto mesi, mentre il macinato per circa la metà del tempo. Cotta, la carne non dura più di un paio di mesi; il pollo, o comunque le carni bianche in generale, crudo può essere conservato anche per un anno intero (meglio otto mesi), cotto per non più di quattro mesi. Il pesce deve essere prima pulito, poi congelato: così facendo resiste per tre o quattro mesi senza problemi. Il pane, ugualmente, può essere consumato entro quattro mesi, mentre i piatti pronti o quelli già cotti per un massimo di tre.

Publicato: 2010-05-14Da: Redazione

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