Condizionatore portatile

Condizionatore portatile
Categoria: Archivio Elettrodomestici
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Funzionamento

I condizionatori sono dispositivi che consentono il rinfrescamento dell’aria, e che in estate sono davvero utili per sfuggire alle elevate temperature ed all’afa. Di condizionatori esiste una gamma davvero ampia di modelli, sia fissi che portatili. I primi vengono installati all’interno dei locali, e sono composti da due unità separate (una interna ed una interna): mentre la prima sottrae calore attraverso l’evaporazione di un particolare fluido refrigerante, la seconda lo disperde all’esterno mediante la sua condensazione. Il ciclo è continuo, e per certi versi assomiglia a quello che caratterizza i frigoriferi.

Nei condizionatori portatili le due componenti si trovano all’interno dello stesso dispositivo, che quindi funziona come un’unità a sé stante. Il grande vantaggio di questi condizionatori è la possibilità di trasportarli da un locale all’altro in base alle proprie esigenze, senza dover per forza installare un condizionatore in ogni stanza della casa. Il rovescio della medaglia è rappresentato dalla rumorosità di questi dispositivi, che è superiore rispetto a quelli fissi dal momento che il motore è collocato nel monoblocco.

Scegliere la giusta potenza

Uno degli aspetti fondamentali nella scelta di un condizionatore portatile riguarda la sua potenza: tanto maggiore è questo valore, migliore sarà la capacità del dispositivo di rinfrescare l’aria di locali molto grandi, nei quali porte e/o finestre vengono aperti spesso oppure particolarmente esposti alla radiazione luminosa.

I parametri che influenzano la potenza richiesta per un condizionatore portatile sono diversi, e i più importanti sono:

  • cubatura dell’ambiente da rinfrescare (in m2, ottenuta moltiplicando la superficie del locale per l’altezza del soffitto);
  • superficie delle pareti e delle finestre esposte a est, ovest ma soprattutto sud;
  • superficie dell’eventuale sottotetto o terrazzo situato al di sopra del locale;
  • numero di persone che mediamente si trovano all’interno del locale;
  • potenza elettrica (W) richiesta dagli altri dispositivi elettronici già presenti (per evitare sovraccarichi di corrente).

Cliccando sul seguente link è possibile stimare la potenza necessaria sulla base delle caratteristiche del locale nel quale verrà installato il condizionatore portatile: http://www.climaplanet.it/fogliocalcolo.asp.

Condizionatori inverter oppure on/off

Quando si tratta di scegliere un condizionatore portatile, uno degli aspetti principali da valutare è il sistema di funzionamento della potenza frigorifera. I modelli più semplici, e per questo motivo più economici, sono quelli basati sul classico funzionamento on/off. In questi condizionatori l’utente imposta la temperatura desiderata, e il dispositivo si mette in funzione rimanendo acceso sino al raggiungimento del target. Dopodiché avviene lo spegnimento, ed il riavvio del condizionatore portatile avviene quando il termostato rileva temperature nuovamente superiori a quelle impostate. In questa tipologia di condizionatori, la continua alternanza tra accensione e spegnimento causa uno spreco di energia non indifferente, dal momento che bisogna sempre superare lo spunto iniziale.

Ben più efficienti sono invece i condizionatori portatili dotati della tecnologia inverter, nei quali il rinfrescamento dell’aria è modulato sulla base della temperatura rilevata in continuo. In pratica, all’accensione viene emesso il flusso di aria fredda, alla massima potenza, necessario per raggiungere nel minor tempo possibile la temperatura impostata. Man mano che la temperatura del locale si avvicina a quella target, la potenza assorbita dal condizionatore diminuisce progressivamente sino a raggiungere il livello minimo che serve per mantenerla nel tempo.

Questi condizionatori lavorano quindi in continuo e la mancanza del riavvio periodico fa sì che i loro consumi energetici possano essere inferiori anche del 30% rispetto ai condizionatori che lavorano sulla base dell’on/off. I condizionatori portatili con inverter sono però nettamente più costosi rispetto a questi tradizionali.

Rumorosità del condizionatore portatile

Essendo utilizzato a distanza ravvicinata delle persone, va da sé che il dispositivo portatile per il condizionamento deve essere quanto più silenzioso possibile. Questo aspetto assume un’importanza ancor maggiore se si pensa che molti condizionatori vengono anche impiegati durante le ore notturne.

Nei condizionatori fissi la rumorosità è in genere molto attenuata, dal momento che il motore è collocato all’esterno del locale. Nei modelli portatili, invece, il motore è contenuto all’interno del monoblocco e questo è inevitabilmente causa di rumori. Nonostante i continui progressi tecnologici non è possibile azzerare questa sorta di “inquinamento acustico”, dal momento che un motore in funzione causerà sempre del rumore.

Prima di acquistare un condizionatore portatile è bene verificarne la rumorosità massima emessa, riportata sulla scheda tecnica ed espressa in decibel. Questo parametro rappresenta l’emissione di rumore alla massima potenza, ma ovviamente se non usato a pieno regime il condizionatore risulterà meno rumoroso. La maggior parte dei condizionatori portatili presenta una rumorosità massima di circa 40-45 decibel, e per comprendere quale sia il rumore generato basta pensare che la voce di una persona che parla normalmente si aggira intorno ai 50 decibel.

Consumo e classe di efficienza

Quando si ha a che fare con i condizionatori portatili è facile imbattersi nella BTU, acronimo di British Thermal Unit, che rappresenta una misura dell’energia (quantità di calore) analoga al Joule (J) del Sistema Internazionale. Il BTU/h è la misura della potenza refrigerante oraria richiesta per il condizionatore: 1 Watt corrisponde a 3.412 BTU/h. Di seguito sono riportate indicativamente le richieste di BTU/h necessarie per la climatizzazione di locali di diversa cubatura:

  • < 70 metri cubi: 6000-7000 BTU
  • 70-90 metri cubi: 9000-10.000 BTU
  • 90-120 metri cubi: 12.000-14.000 BTU
  • 120-180 metri cubi: 18.000-20.000 BTU

Un altro aspetto molto importante a cui badare è la classe di efficienza energetica (sigla EEA) del condizionatore portatile. Questa classe viene attribuita con lettere dell’alfabeto, dalla A (massima efficienza) in giù; un buon condizionatore che consenta di risparmiare sulla bolletta dovrebbe essere almeno in classe A.

Dove acquistare

Ecco alcuni link utili dei principali produttori e rivenditori di condizionatori portatili:

In genere, per portarsi a casa un condizionatore portatile di buona qualità e prodotto da un marchio noto bisogna preventivare una spesa minima di almeno 250-300 euro. Naturalmente, all’aumentare della potenza e della funzionalità del dispositivo, anche il prezzo cresce: alcuni modelli possono perciò arrivare a costare anche 600 o 700 euro.

Publicato: 2012-06-29Da: Redazione

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