Come illuminare casa

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Importanza della luce

Innanzitutto, parlando di disposizione degli spazi, va ricordato che la luce stessa serve a modellare gli spazi e a creare, attraverso i contrasti di luci e ombre, diversi effetti che possono far sembrare lo spazio abitato molto più ampio o, al contrario, molto più angusto di come sia realmente.

In secondo luogo, i colori delle luci possono variare notevolmente la percezione qualitativa dell’ambiente. Uno spazio illuminato da luci calde può risultare più accogliente rispetto a un altro illuminato da luci di un bianco freddo. Tuttavia nulla vale in termini assoluti e tutto va valutato a seconda dell’ambiente che si desidera illuminare, infatti a volte una luce più calda può rendere l’ambiente in apparenza più stretto, mentre una luce bianca fredda può farlo sembrare più ampio. Tutti dipende da come le luci scelte si adattano alle superfici dell’arredo interno e alla sagoma delle parti in muratura della casa.

In terzo luogo, la scelta su come illuminare casa non incide unicamente sull’aspetto estetico dell’ambiente ma ha anche risvolti economici non trascurabili. Non soltanto in tempo di crisi è importante che ognuno pensi a come risparmiare sulla bolletta dell’elettricità, ma oggi è fondamentale che tutti si sentano responsabili della tutela dell’ambiente naturale e riducano gli sprechi energetici. Per queste ragioni, al momento di decidere come illuminare casa, è bene orientarsi verso soluzioni a basso consumo energetico, dato che ormai vi è ampia scelta di modelli che rispettano i criteri estetici e altresì quelli del risparmio di energia.

Infine, bisogna ricordare che per scegliere l’illuminazione di un determinato spazio bisogna anche tener conto dell’uso che si desidera fare di tale stanza o ambiente esterno. Ogni stanza è adibita normalmente a una funzione diversa, necessita pertanto di un tipo di illuminazione differente che si accordi con la sua fruizione.

Caratteristiche

Dal punto di vista tecnico, vi sono determinati criteri che è necessario rispettare per far sì che l’illuminazione artificiale di un ambiente interno risulti efficace. In altre parole, scegliere come illuminare casa non è solo una questione di gusti ma è anche frutto dello studio accurato di come va realizzato efficacemente un impianto di illuminazione per interni.

Ad esempio, prendendo in considerazione l’ingresso dell’abitazione, lo spazio che divide l’esterno dall’interno della casa,  si può pensare a un tipo di illuminazione che possa accompagnare chi entra lungo il percorso, se si tratta di un corridoio, oppure, se si tratta di un disimpegno, si può scegliere di illuminarlo con luce diffusa. Nel primo caso si possono impiegare dei faretti, anche a led che sono più economici e aiutano a risparmiare energia, e nel secondo caso possono essere impiegati applique e plafoniere, magari con lampade alogene.

Invece, se si vuole illuminare una stanza destinata ad uso lavorativo, se si tratta quindi di uno studio dove si lavora al pc o della stanza dove studiano i ragazzi, dove si passa il tempo seduti a una scrivania o di fronte a un monitor, è fondamentale assicurarsi che le postazioni dove si lavora siano illuminate adeguatamente a seconda dell’attività che vi si svolge di solito. È importante, perciò, far sì che l’illuminazione sia il più possibile uniforme nelle zone in cui vengono realizzati i compiti visivi e assicurarsi che vi sia un equilibrio delle luci all’interno del campo visivo di chi si trova nella stanza, così che non si venga abbagliati da luci mal direzionate, che possono essere non solo fastidiose ma anche dannose per la vista e possono causare emicranie. Per evitare tali inconvenienti, bisogna tener conto non solo della tipologia delle luci impiegate e della geometria dell’ambiente, ma anche del tipo di riflesso determinato da specchi e superfici lucide presenti nella stanza.

Come illuminare il soggiorno

Tenendo in conto, come si diceva, che la scelta su come illuminare casa varia a seconda dell’uso che si fa delle varie stanze, si può ben capire che l’ambiente più complicato, che rappresenta quasi una sfida dal punto di vista dell’illuminazione, è il soggiorno, perché è normalmente adibito a numerose funzioni differenti. È il luogo delle riunioni familiari o fra amici, dove si chiacchiera seduti sul divano oppure si guarda la tv, oppure spesso ci si ritrova per mangiare. Tutti questi diversi usi rendono la scelta sull’illuminazione più adeguata abbastanza complicata. È importante, per la prominenza che riveste il soggiorno rispetto alle altre stanze della casa, che qui si curi con particolare attenzione un illuminazione che sia in grado di rendere l’ambiente il più possibile caldo e accogliente.

È quindi necessario garantire una buona illuminazione generale dell’ambiente a cui poi vanno aggiunti altri elementi di illuminazione che possano essere specifici per le diverse funzioni elencate. Per esempio, non si può prescindere dall’illuminazione della tavola dove si pranza, così come si può scegliere di posizionare una lampada accanto a un divano perché vi si possa sedere comodamente a leggere senza rovinarsi la vista. Quando si legge bisogna infatti sempre avere alle proprie spalle una luce diretta sulle pagine. La luce deve puntare ovviamente verso la pagina e non verso gli occhi per non provocare abbagliamento. Per questo una piantana posizionata accanto a un divano in soggiorno può essere la soluzione ideale per rispondere a tale esigenza e allo stesso tempo abbellire l’ambiente con un complemento d’arredo di grande eleganza.

In più, un altro tocco di classe per il soggiorno potrebbe essere la scelta di creare un punto luce che illumini un quadro o anche una pianta, con un applique o con un faretto. In questo caso la luce non dev’essere troppo forte ma calda e soffusa, e sarebbe ancora meglio riuscire a far sì che non si veda la lampada, ma solo il bagliore che emana.

Come illuminare la cucina

Quando si sceglie come illuminare casa, anche la cucina riveste un ruolo importantissimo, poiché notoriamente vi si passano varie ore di fila in diversi momenti della giornata. Proprio per questo l’illuminazione deve rispettare le diverse esigenze delle diverse ore del giorno.

Se si tratta di una cucina abitabile, dove quindi si mangia anche, è importante che le luci posizionate al centro del soffitto, che si tratti di plafoniere o lampadari, si trovino almeno a due metri e venti di altezza dal pavimento, perché devono sì illuminare la tavola e i piatti succulenti, ma non devono rischiare di abbagliare chi mangia.

L’illuminazione generale di base che occorre garantire in media in una cucina è di 300 lux ed è fondamentale che la luce sia uniforme. Invece nelle zone cottura e dove si preparano i cibi e si maneggiano coltelli o pentole bollenti, l’illuminazione deve essere in media di 500 lux. Per rispondere a tali finalità possono essere impiegate lampadine classiche (meglio quelle di ultima generazione a risparmio energetico) e tubi fluorescenti.

È importante che in cucina l’illuminazione sia disposta in modo tale che non si vengano a creare esagerati contrasti di luci e ombre che rischiano di affaticare la vista di chi prepara da mangiare. Inoltre è importante ricordare che in cucina si possono frequentemente trovare liquidi bollenti pronti a schizzare, come nel caso di pentole piene d’acqua o di sugo, e in più si maneggiano numerosi attrezzi contundenti, per questi motivi è fondamentale che le lampade della cucina siano adeguatamente protette. In commercio si trovano numerosi modelli studiati appositamente per le cucine, quindi non sarà difficile reperire lampade adatte.

Infine, pur dovendo rispettare questa necessità di protezione delle lampade della cucina, bisogna anche far sì che esse non siano troppo difficilmente accessibili quando si desidera pulirle o nel caso in cui si debba sostituire una lampadina fulminata.

Come illuminare le camere da letto

Nella camera da letto occorre naturalmente provvedere a una luce di base attraverso un lampadario oppure una plafoniera a soffitto, o anche degli applique a muro. Oltre a questo servono altre lampade che illuminino i comodini, come dei lumi con la copertura opaca che diffonde una luce soffusa, oppure dei faretti a muro che si possono orientare in diverse direzioni. Collocando i faretti a muro al posto dei classici lumi da comodino si risparmia spazio perché la superficie del comodino non viene occupata dalla lampada. I faretti a muro orientabili sono ottimi anche per l’illuminazione dello specchio di grandi dimensioni che si colloca solitamente nelle camere da letto. L’interno dell’armadio può poi essere illuminato con tubi fluorescenti oppure per mezzo di faretti alogeni. Le plafoniere con i tubi fluorescenti fanno sì che la luce sia diffusa in modo omogeneo e che i colori dei vestiti non vengano falsati.

Nella stanza dei bambini bisognerebbe collocare sempre una luce principale al centro della stanza. Un lampadario a fantasia potrebbe essere allegro e adatto all’infanzia, però bisogna fare attenzione affinché i colori troppo intensi del lampadario non impediscano una buona diffusione della luce. Inoltre bisogna ricordare che i bambini giocano spesso con oggetti che potrebbero essere lanciati in aria e urtare e danneggiare il lampadario, quindi per evitare tutto ciò si potrebbe optare per una plafoniera a soffitto. Se i bambini sono piccoli si può ben immaginare che giocheranno soprattutto a terra, quindi la potenza della lampada dovrà essere maggiore perché la luce dovrà coprire una distanza più ampia. Per quanto riguarda invece le scrivanie per fare i compiti, è importante che vi si applichi una luce diretta, meglio una lampada a morsetto il cui braccio si possa spostare in più direzioni a seconda di dove ci si posiziona con il libro o il quaderno. Sui comodini dei bambini è consigliabile applicare dei faretti direzionabili al muro piuttosto che poggiare dei lumi sul comodino, che i bambini potrebbero far cadere.

Illuminazione per l’esterno

Anche gli spazi esterni giocano un ruolo determinante e meritano la nostra considerazione quando consigliamo come illuminare casa.

Partiamo dall’ingresso esterno. Questo è il luogo che per primo presenta la nostra casa a chi vi arriva, quindi la giusta illuminazione in questo punto non va  sottovalutata. Se si illumina efficacemente l’ingresso esterno dell’abitazione, si potrà mettere in evidenza subito il punto di accesso all’edificio e, in più, si potrà sottolineare l’architettura dell’ingresso. Se vi è una serie di scalini che conduce alla casa, illuminarli adeguatamente non è solo una questione di gusti ma anche di sicurezza, per evitare che si possa inciampare muovendosi alla cieca. Per gli scalini o per le rampe esterne, ma anche solo per i viali di ingresso, è consigliabile una serie di faretti che segue il percorso di accesso alla casa, sottolineando la struttura architettonica e creando movimento. È necessario che ogni ostacolo in cui si possa inciampare al buio venga illuminato adeguatamente per eliminare ogni possibile pericolo.

In più, è consigliabile assicurarsi che vi sia luce sufficiente ad illuminare la serratura del portone d’ingresso, la targa con il nome o il campanello, per far sì che l’accesso alla casa sia facilitato, rispettivamente per chi vi abita e per chi viene in visita.

Quando ci si appresta a scegliere come illuminare casa dall’esterno, va ricordato che le lampade per esterni non sono le stesse che si possono tranquillamente usare all’interno di casa, ma sono specifiche perché vanno protette dagli agenti atmosferici che colpiscono l’esterno dell’edificio.

Se si teme che sul calar della sera ci si possa dimenticare di accendere le luci esterne perché dall’interno non sono visibili, si può scegliere di comprare un timer e impostarlo in modo tale che le luci si accendano automaticamente di sera e si spengano allo spuntar del sole, così da non avere più pensieri.

Publicato: 2013-04-14Da: Redazione

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