Come scegliere il climatizzatore

Categoria: Archivio Elettrodomestici
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Funzionamento di un climatizzatore

Nei climatizzatori, la funzione refrigerante è possibile grazie alla circolazione di un gas in un circuito formato da più elementi, in modo analogo a quanto avviene, per esempio, nel frigorifero. In tutti gli apparecchi di ultima generazione vengono utilizzati gas ecologici a basso impatto ambientale, come il refrigerante R-410A.

All’inizio del ciclo, il compressore comprime il gas nel condensatore, dove si raffredda e diventa liquido. Attraverso un circuito sigillato, il liquido passa nell’evaporatore, dove si espande e torna ad assumere lo stato gassoso. A questo punto il gas sottrae calore all’ambiente e vi cede aria fresca, distribuita da una ventola. Il gas ritorna quindi al condensatore, dove cede il calore assorbito all’ambiente, che viene espulso sotto forma di condensa. Poi il ciclo ricomincia.

Tutti i climatizzatori sono dotati di sistemi filtranti che trattengono le impurità dell’aria e di un sistema di deumidificazione che assorbe l’umidità dall’ambiente. Alcuni apparecchi dispongono anche della funzione di ionizzazione che, generando ioni negativi, ha sull’aria immessa nell’ambiente un effetto purificante.

Ci sono anche modelli per riscaldare l’ambiente. Nei climatizzatori con pompa di calore quando l’apparecchio deve riscaldare anziché raffreddare, viene invertito il ciclo del freddo. La macchina riversa cioè all’esterno il freddo, mentre il calore di conseguenza prodotto viene rilasciato all’interno e utilizzato per riscaldare l’ambiente. Il funzionamento del sistema a pompa di calore diminuisce quindi di efficacia quando le temperature esterne sono più basse.

Condizionatore o climatizzatore?

Primo grande dilemma, quale climatizzatore acquistare? Un condizionatore o un climatizzatore? Giustamente qualcuno potrà rispondere: “ma qual’è la differenza?!”. Risolviamo il dilemma dicendo che il primo è un apparecchio che si utilizza per raffreddare l’aria e anche, in alcuni casi, per deumidificarla.

Invece, il climatizzatore è un dispositivo più completo, pensato per raffreddare, filtrare e deumidificare l’aria. Molti modelli sono dotati anche di pompa di calore, che serve a riscaldare gli ambienti nelle stagioni intermedie. In questa guida ci concentremo nell’analisi dei climatizzatori.

Quali fattori influiscono sulla scelta?

Primo fattore da analizzare è l’orientamento della casa o ufficio. Infatti, In base all’esposizione dei locali, si può determinare l’effettiva necessità di raffreddamento e/o di riscaldamento dell’ambiente e prevedere di conseguenza l’installazione ottimale dell’apparecchio. Ipotizziamo che la casa è esposta a Sud o a Sud-Ovest, sicuramente bisnognerà utilizzare un climatizzatore di potenza superiore e sarà necessario tenerlo acceso più a lungo. Altri fattori da tener conto sono:

  • il numero di persone che vivono nella casa
  • i materiali costruttivi e il tipo di isolamento di pareti e infissi : se l’isolamento è efficace, i consumi di energia per la climatizzazione sono inferiori.
  • la dimensione di finestre e porte: vetrate ampie favoriscono infatti l’accumulo di calore.
  • il piano in cui si trova l’abitazione: quelli alti sono più caldi e richiedono quindi una climatizzazione più intensa.
  • la zona climatica e le temperature medie della località di residenza.

Per il benessere del corpo umano, la temperatura media dei locali dove si soggiorna, sia d’estate che d’inverno, deve raggiungere di giorno i 25-27 °C e di notte 22-23 °C, con un tasso di umidità pari al 50% circa. Il climatizzatore permette di creare e mantenere negli ambienti interni queste condizioni ottimali di benessere per il corpo umano. Quando fuori fa molto caldo, consente di mantenere all’interno una temperatura inferiore al massimo di 5-6 °C, ideale per un confort termico.

Incentivi per impianto di climatizzazione

Per le spese d’impianto e relative opere edili sostenute è prevista la detrazione del 36% sulla Dichiarazione dei Redditi, da effettuare in 10 rate annuali del 3,6% ciascuna (L. 449/97, art.1). Fermo restando, conviene sempre informarsi, perché alcuni Comuni prevedono facilitazioni anche per gli anziani.

Climatizzatori portatili o fissi ?

Nei climatizzatori che utilizzano questo sistema, la climatizzazione degli ambienti avviene grazie alla circolazione del gas refrigerante all’interno di un circuito e a un sistema di vetilazione che diffonde l’aria. Se l’mpianto non ha perdite, il gas non si consuma: oggi si utilizzano quelli ecologici, non dannosi per l’ambiente.

Vediano ora di fare una distinzione tra i climatizzatori fissi e portatili:

Climatizzatori fissi: si tratta di impianti che permettono di climatizzare uno o più ambienti. Poichè l’installazione richiede una serie di collegamenti tra i diversi elementi, deve essere effettuata da un tecnico specializzato. A loro volta i modelli fissi possono essere suddivisi in:

  • monoblocco: sono climatizzatori costituiti dal solo elemento interno, che si installa in prossimità di una parete perimetrale.

climatizzatori fissi monoblocco

  • split: costituito da una o più unità interne, installate a parete, a soffitto o a pavimento, collegate a uno o più elementi esterni. Per elementi esterni si intende l’unità esterna dove all’interno si trova il compressore, cioè il motore dell’apparecchio. Per i climatizzatori fissi, l’unità esterna è alta poco più di mezzo metro.

climatizzatori fissi split

 

Climatizzatori portatili: non richiedono la realizzazione di un impianto e permettono, di norma, di climatizzare una sola stanza. Sono facili da spostare e da riporre.

  • portatiili split: questi apparecchi hanno un’unità interna che si può portare agevolmente da una stanza all’altra: questa è collegata con un tubo flessibile, alla “valigetta” sistemata all’esterno. Al’interno di quest’ultima vi è il condensatore. Il condensatore permette di espellere all’esterno dell’ambiente il calore. Dunque possiamo affermare che i climatizzatori split sono più potenti dei climatizzatori monoblocco e quindi perfetti per la climatizzazione di ambienti ampi.

climatizzatori portatili split

  • portatili monoblocco: sono costituiti da un unico elemento collegato all’esterno con un semplice tubo flessibile per l’espulsione della condensa.

climatizzatori portatili monoblocco

Climatizzatori a pompa di calore: sono i climatizzatori che oltre al freddo producono calore. Fondamentalmente sono di tue tipi:

  • a resistenza elettrica: utilizzano una resistenza elettrica e la ventola dell’untià interna per propagare il calore nei locali. Da notare, quando il climatizzatore è usato per produrre calore, l’unità esterna non funziona.
  • a pompa di calore: sono i climatizzatori che invertono il ciclo del freddo utilizzando il circuito frigorifero. Questo tipo di meccanismo è presente solo nei climatizzatori di tipo SPLIT.

Potenza e consumi energetici

Ogni climatizzatore è accompagnato per legge da un’etichetta energetica che riporta tutti i dati relativi all’apparecchio e alla sua classe energertica. Questi elettrodomestici hanno un elevato assorbimento di energia elettrica, ma nei modelli recenti i consumi sono più contenuti rispetto al passato.

Sull’etichetta sono indicati sia la potenza assorbita dal climatizzatore, per il raffreddamento e il riscaldamento, sia la potenza resa, per entrambe le funzioni. Il primo valore si esprime sempre in watt, mentre il secondo può essere indicato in watt o in Btu (British Thermal Unit). Un watt corrisponde a 3,41 Btu. A grandi linee si può dire che il valore della potenza resa da un climatizzatore corrisponde a tre volte circa quello della potenza assorbita.

Per il raffreddamento e il riscaldamento viene indicata la classe di efficienza energetica, espressa da una lettera dell’alfabeto: alla A corrispondono i consumi più bassi, alla G quelli più alti.

classe di efficienza climatizzatori

I climatizzatori dotati di tecnologia Inverter permettono di ridurre i consumi anche del 30% rispetto ai modelli tradizionali. In questi apparecchi, il compressore regola automaticamente il proprio funzionamento per adeguarsi alle condizioni del locale da climatizzare.

La potenza viene calibrata per raggiungere nel minore tempo possibile la temperatura impostata e per mantenerla costante. Tutti i modelli sono comunque dotati anche di diversi altri dispositivi che riducono automaticamente i consumi: per esempio la funzione che abbassa la potenza del climatizzatore durante le ore notturne (modalità sleep).

Guasti a causa di un uso improprio

Molto spesso possono sorgere problemi e guasti ai climatizzatori, ma non sempre serve l’assistenza tecnica. Infatti ci sono alcuni cattivi funzionamenti derivanti semplicemente da un uso improprio che se ne fa dell’apparecchio. Ecco che allora, magari anche solo leggendo il libretto di istruzioni si può tentare di risolvere il problema anche da soli.

Ad esempio, si possono creare delle situazioni del tipo:
– Si forma del vapore acqueo all’esterno dell’apparecchio in fase di raffreddamento o di deumidificazione;
– Si sentono odori sgradevoli dovuti all’aspirazione insieme all’aria di particelle estranee;
– Si sente un leggero fruscio proveniente dall’interno dell’apparecchio.

Alcuni climatizzatori possiedono anche un sistema elettronico di autodiagnosi:
così possono segnalare guasti e facilitare il lavoro all’assistenza tecnica e bloccare eventualmente il funzionamento del climatizzaotore in caso di pericolo. Se i problemi riscontrati non possono essere risolti leggendo il libretto di istruzioni è consigliabile rivolgersi all’assistenza tecnica.

Cosa fare se il climatizzatore non si accende

Possibili cause:
1) manca la corrente elettrica;
2) le batterie del telecomando non funzionano perchè sono scariche;
3) il contatore generale è spento;
4) c’è un ostacolo tra telecomando e climatizzatore;
5) il telecomando è troppo distante all’apparecchio.

Cosa fare:
1) controllare che non sia scattato il salvavita;
2) sostituire le batterie;
3) riattivare il contatore generale;
4) avvicinarsi o rimuovere l’ostacolo;
5) avvicinarsi al climatizzatore.

Se il raffreddamento del condizionatore è minimo

Possibili cause:
1) il filtro dell’unità interna è sporco;
2) la temperatura impostata è troppo alta;
3) l’aria uscente dal climatizzatore non circola bene;
4) sono aperte le porte e le finestre.

Cosa fare:
1) bisogna pulirlo leggendo attentamente le istruzioni del climatizzatore relative a quest’azione;
2) abbassare la temperatura scegliendo una intermedia;
3) rimuovere gli oggetti che sono da ostacolo all’uscita dell’aria;
4) chiudere le porte e le finestre quando è acceso il climatizzatore

Il climatizzatore produce condensa

Possibili cause:
1) il tubo di drenaggio non ha la giusta pendenza o non è della giusta misura;

Cosa fare:
1) contattare l’assistenza

Publicato: 2010-04-03Da: Redazione

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