A cosa serve
Le casseforti sono contenitori utilizzati per la conservazione di oggetti di valore e la protezione degli stessi nei confronti di furti o danneggiamenti di qualsiasi genere. La chiusura delle casseforti è garantita da una serratura, pertanto solo se si è in possesso della chiave e/o della combinazione è possibile aprirle. Solitamente le casseforti presentano una forma cuboide o cilindrica, dove una delle facce presenta uno sportello per l’apertura oppure è removibile. Il tutto è costituito di materiali particolarmente resistenti, come ad esempio plastiche dure conformate mediante lo stampaggio per soffiaggio oppure i metalli quali l’acciaio.
La storia dei dispositivi atti a proteggere i beni di valore è probabilmente antica quanto l’uomo. Gli antenati delle casseforti si possono ritrovare nelle casse fatte di legno e di metallo che iniziarono a diffondersi all’epoca dei Romani, e che con il passare del tempo vennero sempre più migliorate per quanto riguarda gli aspetti legati alla sicurezza. I materiali impiegati e soprattutto le serrature vennero rese sempre più inviolabili, sino ad arrivare al ventesimo secolo quando iniziò la produzione a livello industriale di questi dispositivi. Le casseforti non più dotate solo di chiave e serratura, ma anche di combinazioni di numeri e/o lettere divennero modelli molto popolari, perché nettamente più difficili da scassinare. Grandi progressi vennero compiuti anche nel campo dei materiali utilizzati per renderli resistenti alla perforazione, al taglio e alle detonazioni, ma al tempo stesso deformabili allo scopo di assorbire gli impatti senza fessurarsi.
Le casseforti attualmente disponibili in commercio sono dotate di serrature sofisticate, resistono agli agenti atmosferici ed al fuoco e sono rivestite internamente con materiale coibentante che permette di preservare il contenuto anche in caso di incendio. I materiali di cui sono fatte sono inoltre totalmente resistenti ai tentativi di perforazione con cannello ossiacetilenico e ossidrico.
Caratteristiche
Le casseforti devono innanzitutto possedere specifici requisiti che ne garantiscono la resistenza e la durata nel tempo, rappresentati da:
- resistenza allo scassinamento;
- resistenza al fuoco;
- resistenza agli agenti ambientali (es. polvere, umidità, calore…).
Le casseforti possono presentare diversi tipi di apertura, come ad esempio a combinazione meccanica, a chiave, ad apertura temporizzata o elettronica, oppure l’unione di due tipologie (es. a combinazione meccanica e a chiave). Queste categorie vengono descritte in dettaglio nel paragrafo successivo.
Oltre alle casseforti costituite da strutture metalliche di aspetto “classico” ne esistono alcune molto più discrete e di difficile localizzazione. Si tratta di casseforti ricavate all’interno di oggetti ordinari o di uso quotidiano, come ad esempio un libro, una presa della corrente, ma anche una lattina o un soprammobile. Questi particolari dispositivi, di dimensioni solitamente ridotte, sono difficili da individuare dal momento che dall’esterno appaiono simili in tutto e per tutto a comuni oggetti di casa. Ad esempio un “libro-cassaforte” può essere mimetizzato fra i libri veri di uno scaffale, mentre una “presa elettrica-cassaforte” non si distingue dalle altre prese di corrente situate sulle pareti di casa. Se da un lato questa tipologia di casseforti non è molto capiente, dall’altro presenta il vantaggio di essere difficilmente individuabile da parte dei ladri.
Modelli
Sono due i principali metodi di classificazione delle casseforti: secondo le modalità di apertura, e secondo la tipologia dell’eventuale fissaggio. Per quanto riguarda le modalità di apertura, si distingue fra:
- cassaforte meccanica: può essere aperta con una chiave, con una combinazione o con entrambe;
- cassaforte elettronica: in genere si apre solo con una combinazione.
A seconda della tipologia di fissaggio, invece, sono tre le principali categorie di casseforti:
- cassaforte a muro: viene letteralmente “inglobata” in un’opera muraria, dalla quale è impossibile estrarla se non con un lavoro lungo e che richiede attrezzi specifici. Questo scoraggia la maggior parte dei ladri, che potrebbero essere scoperti durante lo scassinamento;
- cassaforte mobile: si tratta di una tipologia di piccole dimensioni, trasportabile e che può essere impiegata ad esempio per custodire oggetti da tenere lontano dalla portata dei bambini (es. armi da fuoco);
- cassaforte a pavimento: è un tipo di cassaforte poco diffuso perché costoso, cui ricorrono soprattutto le grandi aziende e le banche.
Quando si acquista una cassaforte, la prima cosa da fare è cambiare la combinazione dal momento che questi dispositivi escono dalla fabbrica con una combinazione standard già impostata. Come scegliere la nuova sequenza numerica? È indispensabile optare per una combinazione che sia totalmente scollegata da una sequenza aritmetica facilmente individuabile (es. 1 2 3…) o da qualsiasi riferimento alla propria data di nascita, numero di telefono e così via. Meno intuitiva è la combinazione, e più difficile sarà per un malintenzionato riuscire a violare la cassaforte. Una volta scelta una sequenza ritenuta “sicura” bisogna effettuare delle prove a sportello aperto per evitare che un involontario errore possa risultare irrimediabile. Per essere certi di aver acquisito la sicurezza necessaria è bene effettuare almeno una decina di prove, sempre a sportello aperto.
Una considerazione banale, ma doverosa: è importante tenere a mente la combinazione meccanica, dal momento che se questa non è più recuperabile si rende necessario scardinare la cassaforte e provvedere al taglio della lamiera per riuscire a rientrare in possesso dei beni contenuti.
Normativa europea sulle casseforti
A livello europeo il punto di riferimento a livello qualitativo per le casseforti è la norma UNI EN 1143-1:2009 (“Mezzi di custodia – Requisiti, classificazione e metodi di prova per la resistenza all’effrazione di casseforti, porte per camere corazzate e camere corazzate“). Questa norma classifica i mezzi di custodia, casseforti comprese, sulla base della loro resistenza all’effrazione causata da mezzi meccanici quali dischi da taglio, trapani, cannelli ossidrici o ossiacetilenici, lance termiche e così via. Secondo la normativa, le casseforti possono essere classificate secondo quattordici gradi di resistenza crescenti che vanno dallo “0” al “13”; questo accertamento viene eseguito mediante apposite prove eseguite in laboratori specializzati.
Gli attacchi da parte dei ladri che prevedono invece la manipolazione dei meccanismi di chiusura sono invece regolati da altre norme. Per quanto riguarda le serrature, bisogna fare riferimento alla norma UNI EN 1300:2011 (“Mezzi di custodia – Classificazione delle serrature di alta sicurezza in base alla loro resistenza ad una apertura non autorizzata“), mentre i cilindri per serrature sono trattati dalla norma UNI EN 1303 (“Regole particolari per la concessione dell’autorizzazione all’uso del marchio di conformità ICIM per cilindri per serrature“).
Queste norme sono estremamente tecniche e riservate agli esperti del settore, pertanto non verranno esaminate nel dettaglio in questa guida; è però importante che, in sede di valutazione dell’acquisto di una cassaforte, si vada a ricercare la sua conformità a questi standard di qualità europei. Le certificazioni sono infatti rilasciate da organismi indipendenti e rappresentano la garanzia di un prodotto resistente e di qualità.
Quale acquistare
Acquistare una cassaforte può rappresentare un investimento economico non indifferente, perciò è bene prendere in considerazione diversi fattori prima dell’acquisto. È indispensabile fare il punto della situazione, in particolare, riguardo al valore dei beni che sarà destinata a contenere, alla necessità di accedervi rapidamente, allo spazio dove verrà collocata e naturalmente al budget a disposizione.
Ad esempio, se si possiede un’attività commerciale, una cassaforte è indispensabile per sentirsi tranquilli e riporre gli incassi. Quale modello scegliere? Solitamente si consigliano casseforti dotate sia di apertura a chiave che con combinazione manuale. In questo modo è semplice e pratico accedere alla cassaforte durante il giorno, utilizzando la chiave, mentre di notte la chiusura aggiuntiva con la combinazione garantisce un buon grado di sicurezza.
Se si intende acquistare una cassaforte destinata alla propria abitazione, si può scegliere fra modelli a chiave o a combinazione. L’apertura a chiave è veloce e pratica, ma comporta il fatto di dover tenere con sé l’originale e nascondere il duplicato in casa, con il rischio di poterla smarrire o che possa essere trovata da un malintenzionato. Da questo punto di vista, i modelli a combinazione non comportano simili inconvenienti, ma in compenso è necessario acquisire una buona manualità con il meccanismo di apertura e memorizzare la combinazione.
Avendo a disposizione un budget superiore si può anche optare per un modello di cassaforte a combinazione elettronica, regolato da un piccolo dispositivo aumentato a batterie ed eventualmente collegabile con un alimentatore elettrico. Questa tipologia di cassaforte consente di scegliere fra molte più sequenze numeriche rispetto ai modelli con combinazione meccanica, con l’ulteriore vantaggio di un utilizzo semplice e intuitivo.
Cassaforte e assicurazione furto
Le compagnie assicurative offrono polizze sulla casa riguardanti anche il furto e lo scassinamento, oltre ai danni causati dai ladri. Il fatto che in casa sia presente una cassaforte, però, non costituisce di per sé un automatico diritto all’indennizzo: molte compagnie assicurative, infatti, riconoscono il diritto al risarcimento solo quando sono presenti particolari tipologie di cassaforte. Può accadere che le casseforti che garantiscono un minore livello di sicurezza (es. solo munite di chiave, mobili…) non vengano coperte dalla polizza. Per evitare che eventuali furti possano, oltre al danno diretto, essere doppiamente “puniti” dal mancato indennizzo, è bene controllare accuratamente le condizioni contenute nel contratto con il proprio assicuratore.
I modelli di casseforti che solitamente non pongono problemi dal punto di vista assicurativo sono quelli murati, difficili da aprire e praticamente impossibili da asportare, se non dopo lunghi e complicati lavori che solitamente rappresentano un ottimo deterrente contro i furti. Un’ulteriore garanzia è rappresentata ad esempio dalla doppia chiusura (a chiave e a combinazione) o dalla presenza di elementi in grado di migliorare gli aspetti strutturali della cassaforte come, ad esempio, barre di consolidamento, tondini di acciaio o pareti rinforzate.
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