Caratteristiche
Le case prefabbricate evocano libere associazioni che hanno come principale e comune denominatore una percezione d’insicurezza, instabilità e mediocrità. Insomma, sembrerebbe che nessun aggettivo positivo si sposi con questa tipologia di costruzione, ma molto è dovuto ad un’errata percezione del prodotto, non ben conosciuto o messo alla pari con i prefabbricati usati durante le emergenze dalla Protezione Civile.
Invece, queste costruzioni rappresentano una risorsa importante per l’edilizia, della quale rappresentano, in realtà, la frontiera più moderna e avanzata. Le nuove generazioni di case prefabbricate sono caratterizzate da stabilità, grande attenzione per la sicurezza, finiture personalizzate ed efficienza energetica: queste peculiarità le rendono sempre più appetibili su larga scala, rappresentando una valida alternativa all’edilizia tradizionale.
La qualità delle case prefabbricate è divenuta molto elevata, e anche la gamma dei prodotti si è fatta vasta: la scelta non è più limitata a poche tipologie ma tutte sono ottenibili in tempi molto rapidi, sebbene poi la consegna effettiva vari a seconda delle finiture scelte. Anche dal punto di vista della durata non hanno nulla da invidiare agli edifici tradizionali: la media è di circa 80 anni ma, ovviamente, molto dipende anche dal tipo di manutenzione che viene fatta costantemente all’immobile. Molto diffuse negli Stati Uniti, per le case prefabbricate in Italia ci siamo ispirati alle modalità costruttive usate oltreoceano.
Queste costruzioni vengono assemblate direttamente in loco, dopo aver trasportato tutti i materiali necessari, ma è prassi che le ditte italiane usino qualche accorgimento in più rispetto agli standard USA, soprattutto per quello che riguarda le finiture e l’estetica.
Nonostante si debba calcolare il prezzo di un terreno, unitamente a quello della costruzione, le case prefabbricate rimangono imbattibili dal punto di vista del rapporto qualità e costi, ma presentano qualche criticità nel nostro Paese, soprattutto per quello che riguarda la fase iniziale, relativa a permessi e burocrazia da espletare, solitamente a carico dell’acquirente e non del costruttore.
Scelta del terreno
Trovare il luogo adeguato per la costruzione di una casa prefabbricata non è un affare di poco conto: al di là della facilità o meno con cui è possibile trovare dei terreni edificabili, si tratta anche di avere bene a mente determinate caratteristiche, senza le quali è impensabile costruire una casa, per i vincoli imposti dalla legge. In particolare, si deve essere molto attenti a che il terreno prescelto sia edificabile, possieda Licenza Singola, non sia gravato da vincoli di natura fisica, legale o ambientale.
Come prendere visione di tutte queste caratteristiche, fugando ogni dubbio? È semplice. Bisogna recarsi presso l’ufficio tecnico del Comune a cui appartiene suddetto terreno e fare domanda per ottenere un certificato di destinazione urbanistica relativo al lotto che si desidera acquistare.
Le caratteristiche di cui sopra devono essere presenti senza alcuna esclusione e in contemporanea; inoltre, devono essere indicare le disposizioni comunali riguardanti l’altezza massima che il fabbricato può raggiungere, quale volumetria può essere ottenuta combinandola con l’altezza minima prevista per i soffitti e ogni altro vincolo che sia contenuto all’interno del piano regolatore.
Oltre a ciò, devono essere rispettate tutte le leggi che regolamentano le costruzioni civili. Nello specifico, si tratta dell’articolo 873 del codice civile, il quale riguarda il rispetto delle distanze minime calcolate sugli edifici vicini già esistenti, in modo tale che non si verifichino problemi di natura igienica o relativi allo scarso passaggio di aria e luce.
Normalmente, si tratta di almeno dieci o dodici metri nel caso di immobili contigui, mentre diminuisce a cinque o massimo otto metri, se si prende in esame il confine di proprietà di un lotto di terreno. Tuttavia, all’interno di un range dato, sono poi le singole Municipalità a decidere, per cui è bene informarsi attentamente.
Inoltre, non si può tralasciare di compiere un approfondito esame geologico del terreno, che valuti la pendenza, la presenza o meno di falde acquifere, i rischi legati ad alluvioni e smottamenti, la presenza degli allacci alla rete idrica, fognaria ed elettrica. Di solito, arrivati a questo punto, tutti i permessi per costruire diventano a carico della ditta che eseguirà i lavori, lasciando libero da tale onere il committente.
Tempi di realizzazione
Le case prefabbricate si compongono in modo differente e non sono realizzate tutte con gli stessi materiali. In genere, possono essere realizzate in legno, muratura o anche in cemento armato, ma molto dipende dal luogo in cui devono essere costruite, dall’uso previsto (una casa di vacanza sarà diversa dall’abitazione principale), dalle persone che la eleggeranno come propria residenza.
Ad esempio, com’è noto, uno dei principali problemi in Italia è dovuto alle criticità sismiche. Se si dovesse costruire in una zona classificata come tale ci si dovrà rivolgere a case realizzate con tutti gli elementi portanti, pareti e solai, in cemento armato: questi modelli sono perfettamente antisismici, hanno una soglia di sicurezza pari al 100%, non soffrono dei movimenti di assestamento del terreno e sono stati omologati come idonei anche dal Ministero dei Lavori Pubblici.
Un’altra caratteristica che distingue le case prefabbricate da quelle tradizionali è la velocità con la quale vengono eseguiti i lavori di costruzione. Produrre e montare una casa prefabbricata non ha le stesse tempistiche che occorrono per realizzare un edificio tradizionale. In media, è possibile avere la propria casa in 60 giorni dal momento in cui viene confermato l’ordine, arrivando ad un massimo di 90 giorni, senza che si debbano subire, tuttavia, ritardi inaspettati. Generalmente, il rispetto delle deadline previste è garantito.
Ma com’è possibile che si riesca a ottenere ciò? È presto detto. Le case prefabbricate riescono ad essere montate così rapidamente non perché siano di scarsa qualità, ma perché ciascuna delle singole parti che le compongono vengono realizzate in precedenza, e presuppongono anche un minor uso di manodopera, a fronte di una maggiore efficienza produttiva. Il che si traduce in un risparmio facilmente calcolabile nell’ordine del 25% se non addirittura del 30% rispetto agli immobili classici. Un importante distinguo, tuttavia, deve essere fatto tra soluzioni chiavi in mano e soluzioni grezze.
Nel primo caso, la costruzione non presenta alcun tipo di rifinitura, come pavimenti, mattonelle, sanitari e riscaldamento; nel secondo caso, ogni dettaglio concordato in fase iniziale è stato inserito e la casa è pronta per essere abitata.
Tipologie e materiali
Le case prefabbricate meritano anche l’appellativo di case ecologiche poiché molto spesso i materiali dei quali sono fatte sono eco compatibili ed eco sostenibili. Nulla a che vedere con i bungalow da villaggio vacanze o con le costruzioni d’emergenza: qui si tratta di soluzioni sofisticate, pensate per avere il minor impatto ambientale possibile.
È molto utile, allora, essere in grado di riconoscere le diverse tipologie presenti sul mercato in modo da scegliere quella che maggiormente è confacente alle proprie esigenze. Nella versione, per così dire “base”, i prefabbricati sono di tipo industriale, senza rifiniture e dai materiali grezzi, adatti allo scopo per il quale sono stati prodotti.
Esistono poi tipologie in cemento, in gergo note anche come “prefabbricati leggeri”, da contrapporsi a quelli in cemento “pesante”. Cerchiamo di capire la differenza. Nel primo caso, si tratta di costruzioni con struttura in cemento, tetto in legno oppure anche in alluminio. La categoria non è scadente e offre un buon rapporto fra la qualità e il prezzo. Mentre quelle in cemento “pesante” sono interamente realizzate con questo materiale e sono le più comuni nel nostro Paese. Tuttavia, si tratta di una tipologia poco flessibile e poco rinnovabile, che non consente grandi personalizzazioni e, quindi, nel resto d’Europa è piuttosto caduta in disuso.
I prefabbricati container, invece, sono quelli a cui comunemente di pensa quando si parla di case già pronte: in effetti, sono quelle costruzioni nelle quali viene ospitata temporaneamente una popolazione vittima di una calamità naturale.
Le case prefabbricate interamente in legno sono conosciute anche con il nome di chalet o di tipo canadese o nord americano. Gli chalet sono difficili da manutenere, essendo realizzati per intero in legno, ma possiedono un’efficienza energetica elevatissima. La tipologia canadese o americana unisce al legno il cartongesso, è molto più resistente, presenta un valore commerciale abbastanza basso ed è utile solo a chi cerca, probabilmente, una doppia casa per le vacanze.
Suddivisione degli interni
Le case prefabbricate offrono un grande vantaggio: si tratta, infatti, di costruzioni che possono essere rese personali attraverso la scelta non soltanto delle finiture e delle essenze di complemento, ma anche grazie alla suddivisione degli ambienti interni. In pratica, possiamo farci costruire la nostra casa dei sogni, spendendo meno di quanto non faremmo con un immobile tradizionale. Le modifiche progettuali sono possibili perfino in corso d’opera, cosicché non si corre il rischio di cambiare idea e non essere accontentati in tal senso.
Anzi, le imprese che operano nel settore enfatizzano molto questo aspetto che è considerato estremamente importante ed è uno dei principali fattori di appetibilità per chi decide di acquistare una casa prefabbricata. E non è affatto detto che questa sia una casa spartana o di chiaro impianto moderno: nessuno vieta di sposare charme e tradizione che, anzi, sono assolutamente di gran moda e perfettamente aderenti alla scelta del legno come materiale portante della costruzione. Inoltre, le case prefabbricate lasciano anche la possibilità di inserire box auto, cantine, giardini, piscine, balconi, infissi, scale posizionate sia all’interno che all’esterno e sempre secondo il proprio gusto personale.
Per organizzare al meglio gli spazi è bene sapere con esattezza quante stanze e con quali caratteristiche si desiderano: in base ad un semplice elenco saremo in grado di capire a quale metratura far riferimento.
Non va dimenticato, tuttavia che una casa deve possedere delle aree dedicate alla cucina, delle aree per lo studio o il relax e una zona notte, oltre naturalmente al bagno, almeno in numero di due se l’edificio si sviluppa su due piani. Non è da escludere una zona destinata ad uso ripostiglio: spesso solo quando non è presente ci si accorge di quanto sia importante nella vita di tutti i giorni.
Farsi ispirare da riviste specializzate è sicuramente un altro passaggio molto utile, perché servirà a capire come sfruttare tutti gli spazi, senza rinunciare a nulla e non far schizzare verso l’alto il budget previsto.
Prezzi
Come abbiamo visto, una casa prefabbricata si sceglie anche per la sua maggiore economicità rispetto ad una tradizionale. Molto spesso le case produttrici bloccano le offerte per 18 mesi dal momento del preventivo, il che rappresenta un’ulteriore garanzia per i clienti.
Come avvengono i calcoli dei costi? Un metodo molto pratico consiste nel valutare sia la complessità del progetto richiesto sia il materiale che sarà necessario per realizzarlo. Solo in un secondo momento si calcola la metratura, essendo questo un parametro poco significativo nella costruzione. Rispetto all’acquisto di un immobile classico, si risparmia sicuramente almeno il 15% con punte del 35%: è chiaro che si tratta di dati variabili, legati all’andamento del mercato e al luogo in cui sarebbe avvenuta la compravendita.
Attenzione, però, a ciò che è effettivamente compreso nelle spese. Di solito, sono inclusi i rivestimenti, sia interni che esterni; le pareti, il tetto con copertura relativa, i solai; i sanitari e la rubinetteria; i serramenti; le piastrelle, sia in bagno che in cucina; l’impianto per il riscaldamento; il trasporto entro un preciso range chilometrico; il montaggio e la manodopera.
Spesso, invece, non sono inclusi nel prezzo ma devono comunque essere considerate delle voci di spesa: gli oneri di urbanizzazione; le tasse per ottenere il permesso a costruire; il costo di scavi per le fondamenta; le tasse previste per prima o seconda casa; i costi del piano sicurezza per i lavori in cantiere. Tuttavia, i vantaggi e il risparmio, anche energetico, sono notevoli, il che consente un rapido ammortamento della spesa iniziale.
Tutte le case prefabbricate godono, ormai, di sistemi di coibentazione all’avanguardia, sono garantite fino a trent’anni; sono antisismiche, non sviluppano umidità e presentano degli ambienti dall’eccellente salubrità, non presentando inquinamento nè acustico né termico. In più, rispondono ai requisiti energetici resi obbligatori con la Direttiva Europea 9102 del 2002 e sono insignite del marchio Casa Clima A, il quale indica case eco compatibili che possono essere riscaldate con quantitativi veramente molto bassi di combustibile.
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