Parquet bamboo

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Caratteristiche

Il parquet di bamboo è un prodotto molto innovativo, sostenibile ed ecologico, ma le sue caratteristiche non devono trarre in inganno. Infatti, si sposa perfettamente sia con arredi classici che con arredi moderni, creando connubi molto interessanti da un punto di vista estetico e offrendo delle ottime performance in termini di resistenza, bellezza e qualità.

Un dato fondamentale che riguarda il parquet in bamboo è il suo essere del tutto eco compatibile, dal momento che viene ricavato da questa specie (erroneamente considerata un legno) che impiega circa tre anni per crescere fino alla massima maturazione e si rigenera, dopo esser stata tagliata, senza particolari difficoltà, essendo estremamente resistente.

Inoltre, non viene richiesta una particolare cura per la ricrescita della pianta, la quale non ha neppure bisogno di fertilizzanti o antiparassitari, motivo in più che la rende una scelta molto più ecologica rispetto al classico parquet di legno. Il parquet di bamboo viene prodotto, come da tradizione, in grandi quantità in Cina, tuttavia sono ben poche le aziende che trattano la vendita di parquet dagli alti standard qualitativi, fattore questo che si ripercuote poi sul prezzo finale.

Il bamboo è un materiale dalle caratteristiche meccaniche che lo rendono molto adatto ad essere usate come parquet: è, infatti, resistente più del ferro ma decisamente flessibile, estremamente solido viene poco intaccato dall’umidità e non è soggetto agli antiestetici rigonfiamenti che si possono verificare nel caso in cui si usi parquet in legno tradizionale.

Il trattamento all’ossido di alluminio effettuato da alcune ditte, inoltre, amplifica ulteriormente le intrinseche qualità del materiale e ne aumenta la già soddisfacente durata. Tra le numerose specie presenti in natura, il bamboo usato per la realizzazione di parquet è il “phyllo-stachys pubescens”.

Sebbene le sue qualità lo rendevano un materiale di costruzione già largamente usato nei Paesi del Sud Est Asiatico, solo in tempi recenti lo sviluppo tecnologico ha permesso il trattamento e la produzione di listoni per i pavimenti: ecco perché si tratta di un materiale ancora poco conosciuto in Europa.

Tipologie

Il parquet in bamboo può essere di diverse tipologie. Quello da interni si presenta tipicamente come orizzontale oppure verticale: la differenza è legata dalla disposizione delle doghe in fase di lavorazione. Le doghe in verticale rendono la struttura ancora più resistente ma, naturalmente, anche la resa da un punto di vista estetico cambia, in un caso come in un altro. Di solito, quale che sia il tipo prescelto, viene incollato su un massetto di supporto o su degli appositi pannelli; esiste anche in versione flottante e per una larghezza massima di quattro metri.

Le finiture naturali sono due, ma i modelli possono essere trattati per ottenere diverse combinazioni di colore. Si tratta di modelli pre-levigati, che possono poi essere esposti a lucidanti come olio e cera o verniciati a piacere, da un tecnico specializzato, una volta messi in posa.

La scelta della tipologia orizzontale o verticale dipende anche dal montaggio sul piano d’appoggio e dall’orientamento che si intende dare al parquet, il che potrebbe essere influenzato dalla scelta di pavimentare soltanto una singola stanza o, invece, l’intero appartamento senza interruzioni.

Ad ogni modo, il parquet orizzontale dà un tocco più esotico ed etnico all’ambiente, poiché presenta un tipico nodo mentre nel verticale tale nodo è molto meno visibile e, dunque, resta molto più simile ad un parquet realizzato con il legno tradizionale. Esistono, comunque, anche delle tipologie (come lo Strand Woven) assolutamente confrontabili con i parquet in legno classico, del quale conservano anche le caratteristiche venature.

Nell’acquistare il parquet bamboo si tiene conto della sostenibilità ambientale: per questo motivo, il consiglio è di comprare solo prodotti che sono stati ottenuti da coltivazioni tutelate e gestire secondo gli standard internazionali di riferimento.

Prezzi

Il parquet in bamboo si può trovare, naturalmente, di prezzi diversi a seconda anche della qualità e della lavorazione (trattamenti in posa e realizzazione di colori differenti dal chiaro e dallo scuro naturali). Per avere un’idea, bisogna prima di tutto calcolare i metri quadri di cui si necessita.

A seconda delle ditte, si possono avere delle oscillazioni ma, per farsi un’idea del range di spesa, diciamo che fino a 20 mq ci si attesta sui 40 euro a metro quadro; per superfici comprese tra i 20 e i 60 mq si spende intorno ai 36 euro a metro quadro; oltre i 60 mq si scende sui 32 euro a metro quadro.

A questi costi va poi sommata l’IVA che potrebbe essere, però, in parte recuperata se si rientra nelle casistiche previste dalla legge (ristrutturazioni e simili). La tipologia verticale, comunque, costa un po’ più di quella orizzontale ma, anche in questo caso, la finitura scelta gioca un ruolo fondamentale.

Lo Strand Woven è il più costoso in assoluto, essendo anche il più pregiato: in questo caso bisogna preventivare dai 41 euro a metro quadro per meno di 20 mq, con un minimo di 37 euro a metro quadro per più di 80 mq, comprensivi di iva. Resta sempre conveniente, dunque, preferire la copertura di superfici più ampie alla semplice messa in posa in una sola stanza.

Posa

La posa del parquet bamboo deve avvenire seguendo alcuni accorgimenti, onde preservare il materiale ed evitare effetti antiestetici nel corso del tempo. Prima di tutto il bamboo deve essere lasciato ad acclimatarsi in posizione orizzontale e nelle stanze in cui sarà posato per almeno 24-48 ore.

Dovrebbe essere eseguito anche un test preliminare circa l’umidità dei locali, in modo da scegliere il miglior isolante sul quale posizionare il parquet. Se questa procedure non viene eseguita da un esperto, meglio aspettare sette giorni prima della posa definitiva del bamboo, che avrà tutto il tempo necessario per acclimatarsi.

Naturalmente, dovrebbe essere messo in funzione l’impianto di riscaldamento e di raffreddamento come da normale uso domestico, per non falsare i parametri. Il fondo di posa deve essere pulito prima dell’applicazione del foglio anti umidità, che va a sua volta fissato con del nastro adesivo e ben livellato.

Se l’ambiente dovesse essere particolarmente umido, e soprattutto durante i mesi invernali, meglio procedere accendendo un buon deumidificatore e avere sempre cura di arieggiare a dovere la stanza. Se il massetto è stato realizzato da meno di sessanta giorni è consigliabile attendere ancora un po’ prima di applicarvi sopra il parquet in bamboo.

Se la posa avviene mediante incollatura, si devono preferire colla monocomponente di puro poliuretano o di MS polimero, rispettando tutte le istruzioni e le informazioni riportate dal produttore.

Tra le liste di parquet e il muro devono essere lasciati sempre almeno 1 – 1,5 centimetri di spazio per favorire la naturale dilatazione del materiale. Proprio per questo motivo, vanno inseriti degli appositi cunei distanziatori durante la posa: lo spazio si nasconderà poi con l’applicazione di apposite cornici o battiscopa.

I distanziatori, comunque, devono essere rimossi non appena la colla si asciuga, per evitare che rimangano incastrati e, nell’asportarli, si possano creare delle lesioni al parquet. Il parquet di bamboo è adatto anche per la messa in posa su pavimenti completi di impianto di riscaldamento.

Manutenzione

Il parquet di bamboo è un prodotto che,con la giusta cura,dura molti anni senza alcun tipo di problema. Certo, bisogna cercare di tenere sempre a mente determinate accortezze, vediamo insieme le principali.

Di sicuro, tuttavia, il contesto d’uso è fondamentale per la buona riuscita del prodotto: come tutti i parquet, ad esempio, neppure quello in bamboo è adatto alla posa in ambienti molto umidi come i bagni.

Quando si acquista un parquet in bamboo è bene sceglierne uno che non sia privo del marchio di conformità dell’Unione Europea e che sia coperto dalla garanzia come da norme italiane. Il prodotto deve essere sempre tenuto lontano dall’umidità e protetto in modo adeguato da traumi di natura meccanica.

Il parquet di bamboo è antistatico, non provoca allergie, è trattato per resistere ai raggi UV senza scolorirsi con il passare del tempo e non viene intaccato dai parassiti del legno. Il parquet in bamboo non deve essere pulito con acqua ma soltanto con l’uso di appositi prodotti, poco aggressivi in modo che non venga danneggiata la lacca superficiale. Attenzione anche ai mobili (soprattutto sedie) che se non opportunamente rivestiti possono provocare abrasioni e graffi: allo stesso modo si dovrebbero evitare tacchi e impurità come sabbia o ghiaia sul pavimento.

Nei punti di maggior passaggio sarebbe preferibile applicare dei tappeti, a patto di lasciar comunque respirare il pavimento sottostante. Le sedie munite di rotelle dovrebbero essere sempre di materiali morbidi; la pulizia dovrebbe essere effettuata con un aspirapolvere o una scopa, meglio del genere per superfici dure, e dovrebbe essere effettuata molto spesso.

Se dovesse rovesciarsi dell’acqua sul parquet bisogna provvedere subito all’asciugatura, evitando il contatto prolungato per più di 15 minuti. Bisogna, infine evitare tutti i prodotti acidi o l’ammoniaca, poiché anch’essi hanno un forte potere corrosivo sul bamboo (e sul legno in genere).

Publicato: 2010-10-16Da: Redazione

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