Cappe

Categoria: Archivio Elettrodomestici
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Le cappe sono elettrodomestici che hanno la funzione di permettere la fuoriuscita dei fumi e dei vapori prodotti dalla cottura dei cibi in modo da ottenere un ambiente domestico privo di odori sgradevoli e di sostanze inquinanti.

Storia e funzioni delle cappe

Le cappe per la cucina sono state ideate con l’obiettivo di aspirare i fumi provenienti dalla cottura dei cibi al fine di rendere l’abitazione più pulita, igienica e salubre.

Grazie ai numerosi modelli in commercio oggi, esistono cappe con funzioni specifiche, pensate per adattarsi a situazioni particolari e ad ambienti che richiedono una forza di aspirazione notevole come, per esempio, le cucine dei fast food e dei ristoranti.

In linea generale, tutte le cappe in commercio oggi hanno come funzioni di base la possibilità di aspirare e filtrare i fumi presenti in cucina, in modo da eliminare la condensa e le altre sostanze presenti nel vapore sprigionato dalla cottura degli alimenti.

Tali sostanze, infatti, a lungo andare, si depositano sui mobili e sulle pareti provocando cattivo odore e macchie di unto. Le cappe, quindi, contribuiscono a mantenere la cucina pulita e ad allungare la vita ai mobili che, liberi dall’umidità, si mantengono integri più a lungo.

Le moderne cappe in commercio, quindi, sono caratterizzate dalla possibilità di aspirare forzatamente l’aria dalla cucina: esse sostituiscono quelle tradizionali “a tiraggio naturale” in voga in quasi tutte le cucine italiane fino agli anni Sessanta.

L’ideatore di questo nuovo tipo di cappe è stato il chimico Abramo Galassi il quale, per la loro creazione, prese spunto proprio dalle cappe presenti nei laboratori di chimica. Le prime cappe per cucina motorizzate in commercio erano realizzate in plastica: con il passare del tempo, però, sono stati realizzati modelli sempre più sofisticati e resistenti.

Durante gli anni Ottanta, in particolare, la cappa in cucina si diffuse a tal punto che le case produttrici iniziarono a migliorare esteticamente le cappe, creando modelli capaci di arredare la cucina, uno dei luoghi più importanti dell’abitazione.

Il vetro e l’acciaio diventano i materiali tipici alla base della costruzione delle cappe: dotate di forme eleganti e caratteristiche sempre più sofisticate, oggi le cappe sono diventate indispensabili in ogni cucina.

Tipologie

Le diverse tipologie di cappe presenti sul mercato, oggi, possono essere classificate in base alla loro funzione e alla loro forma/posizione.

In base alla loro posizione e alla loro forma, in particolare, le cappe possono essere:

  • a incasso: hanno generalmente una forma lineare e piatta e sono installate all’interno del mobile presente nella parte superiore dei fornelli della cucina. Nelle cappe a incasso, in particolare, il tubo per l’aspirazione può essere parzialmente (a semi-incasso) o integralmente (a integrazione totale) nascosto all’interno dello stesso mobile, in modo da non apparire all’esterno. Un frontalino estraibile, poi, garantisce alla cappa a incasso la possibilità di raccogliere una quantità maggiore di vapore e fumi di cottura;
  • “freesanding”, ovvero con il condotto per l’aspirazione a vista: questa tipologia di cappe sono completamente a vista e possono essere ulteriormente classificate in base alla loro forma. Possono essere, infatti, a parete, ad angolo, a isola (si tratta di cappe particolari ancorate al soffitto in corrispondenza del piano cottura delle cucine a isola) o a braccio (sono fissate su un braccio mobile in metallo che consente il movimento della cappa in altezza o lateralmente; sono adatte soprattutto nel caso delle grigliate perché, se avvicinate al piano di cottura, consentono di aspirare una maggiore quantità di fumi e vapori).

Le cappe per la cucina, inoltre, possono distinguersi e classificarsi anche in base alla loro funzione. In tal caso esse possono essere:

  • aspiranti: aspirano i fumi della cucina e li trasportano all’esterno dell’abitazione facendoli transitare all’interno del tubo di aspirazione (chiamato anche canna fumaria);
  • filtranti o a ricircolo: sono utili a filtrare l’aria all’interno della cucina per ripulirla dalle sostanze tossiche.

Generalmente la cappe aspiranti in commercio, obbligatorie per legge, sono anche filtranti; quando non si ha la possibilità di realizzare il condotto aeratore per l’esterno, si ricorre alle cappe filtranti con elettroventilatore.

Cappe silenziose

Nel corso degli anni, uno dei principali problemi che le aziende produttrici di cappe per la cucina si sono trovati a dover affrontare è proprio quello del rumore. Essendo motorizzate, infatti, le cappe per la cucina, aspiranti o filtranti che siano, emettono rumore.

Generalmente le cappe più rumorose sono proprio quelle filtranti e quelle di dimensioni maggiori. Il rumore che emettono, in particolare, è generato sia dall’azione delle ventole, sia dal passaggio dell’aria aspirata all’interno delle tubature che la trasportano all’esterno. Maggiore è la velocità di aspirazione dell’aria, inoltre, maggiore è il rumore generato dalla cappa.

Il rumore della cappa in azione, in particolare, può essere fastidioso non soltanto in casa, ma soprattutto quando si va a mangiare nei ristoranti e nei fast food: in questo caso, infatti, i fornelli e le cappe aspiranti sono sempre in funzione e, unendosi agli altri rumori tipici che caratterizzano questi luoghi, possono rendere difficoltosa persino la conversazione.

La caratteristica principale delle cappe più moderne, infatti, è proprio quella di riuscire a rimediare al fastidioso inconveniente del rumore, limitandolo. Esse sono realizzate, infatti, secondo accorgimenti e tecniche, utili a far diminuire il rumore generato dalle ventole e dal passaggio forzato dell’aria all’interno dei tubi.

Questi nuovi modelli, in particolare, sono dotati di protezioni insonorizzanti e di tubature di dimensioni specifiche che le rendono maggiormente silenziose soprattutto alle velocità più basse.

Quando, poi, il motore è installato esternamente rispetto alla cappa, posto per esempio in un sottotetto o in un ripostiglio e collegato alla cappa tramite tubi flessibili, essa produce ancora meno rumore.

Le cappe migliori, da questo punto di vista, sono, quindi, quelle che producono una rumorosità compresa tra i 40 e i 70 dB(A). La situazione media si aggira intorno ai 60 db(A). Quando si ha intenzione di acquistare una cappa il fattore rumorosità deve essere tenuto fortemente in considerazione se si vuole avere a disposizione un buon prodotto.

Installazione e normativa

La scelta di far installare una cappa all’interno della propria abitazione, non è legata soltanto all’utilità di questo elettrodomestico e ai fattori positivi collegati alla pulizia degli ambienti e alla loro salubrità, ma è anche una questione di sicurezza domestica e, in quanto tale, è regolamentata a livello nazionale e internazionale da norme specifiche.

L’installazione delle cappe all’interno delle cucine, in primo luogo, deve essere effettuata soltanto da personale qualificato e specializzato: soltanto così, infatti, si può avere la certezza di un impianto sicuro, realizzato a norma di legge e rispettoso di tutte le normative vigenti in materia.

Per quanto riguarda le norme che regolamentano la presenza e l’installazione delle cappe all’interno delle abitazioni private, esse sono principalmente 4, anche se ad esse, poi, si aggiungono altre leggi e normative riguardanti la sicurezza degli ambienti domestici: il Decreto Ministeriale n. 37 del 2008, che riguarda il riordino delle normative che concernono l’installazione degli impianti all’interno delle abitazioni e degli edifici, e le normative Uni dalla 7129 alla 7131, che si concentrano sull’installazione degli impianti a gas per uso domestico alimentati e non dalla rete di distribuzione del gas.

Questo piccolo gruppo di normative sono utili, in particolare, a stabilire la corretta aerazione delle aree domestiche all’interno delle quali sono presenti apparecchi alimentati a gas, come i piani di cottura. In sostanza, tra le altre indicazioni che forniscono, prescrivono che:

  • deve essere presente un foro in entrata, realizzato nella parte inferiore della parete dell’abitazione comunicante con l’esterno, utile alla corretta ossigenazione dell’ambiente;
  • deve essere presente, oltre al foro in entrata, anche un foro in uscita, da realizzare nella parte alta della parete che comunica con l’esterno, per consentire lo scarico dei fumi e del vapore; il foro può essere sostituito anche da una canna fumaria (di solito quella della cappa di aerazione) utilizzata esclusivamente a questo scopo.

Come utilizzare in sicurezza le cappe

Trattandosi di un elettrodomestico a funzionamento elettrico e proprio per le sue funzioni, per essere utilizzata correttamente e in sicurezza, la cappa deve essere attivata e pulita con attenzione.

Riguardo la pulizia, in particolare, essa può essere pulita sia internamente, sia esternamente a patto che si abbia l’accortezza di staccare la presa e di non utilizzare all’interno spruzzini o strumenti simili (è sufficiente una pezza inumidita e ben strizzata da passare sulle superfici interne per eliminare l’unto accumulato).

Non bisogna lasciare i fornelli accesi senza pentole di cottura con la cappa attivata perché essa tenderebbe a far salire verso l’alto le fiamme e, allo stesso modo, è meglio evitare la cottura di pietanze flambé con la cappa accesa perché potrebbe essere abbastanza pericoloso.

Per utilizzare al meglio la cappa evitando sprechi di energia, inoltre, bisognerebbe accenderla alla velocità minima, almeno un minuto prima di iniziare a cucinare, per evitare la formazione di condensa e per attivare il flusso d’aria.

Durante la cottura, poi, la velocità di aspirazione dell’aria deve essere regolata su un valore medio e alla fine della cottura la cappa deve essere lasciata accesa alla velocità minima per altri 5 minuti. Le velocità massima della cappa, invece, dovrebbe essere impostata soltanto durante le grigliate, in modo da aspirare rapidamente il fumo in eccesso.

Quando si utilizza la cappa, inoltre le porte e le finestre della cucina dovrebbero essere chiuse per favorire la giusta aspirazione e, per mantenerla sempre efficiente, è utile pulire periodicamente il filtro. Anche la lampadina va sostituita quando si brucia, prestando attenzione a riposizionare correttamente il vetro copri-lampadina.

Per sicurezza, poi, la cappa non dovrebbe essere attivata o spenta con le mani bagnate o i piedi scalzi, un consiglio utile a evitare scosse elettriche e valido per tutti gli elettrodomestici a funzionamento elettrico. Per evitare traumi da urto, invece, se la cappa è in metallo ed ha spigoli sporgenti, potrebbe essere utili coprirli con dei para-spigoli in gomma.

Consigli per l’acquisto

Se si vuole acquistare una cappa per la propria cucina, prima di passare in negozio è importante contattare un tecnico qualificato che effettui un sopralluogo e valuti il posizionamento della stessa e i vari collegamenti necessari al corretto funzionamento della cappa.

È utile, inoltre, misurare la l’altezza della stanza per aver chiaro quando dovrà essere elevata la canna fumaria della cappa e misurare anche il volume della cucina per orientarsi al meglio sulla portata d’aspirazione che essa deve avere.

Durante l’acquisto della cappa, inoltre, bisogna tenere a mente che si può scegliere la cappa filtrante soltanto se non c’è la possibilità di installare la canna fumaria collegata all’esterno dell’abitazione (in tal caso, però, l’ambiente deve essere dotato obbligatoriamente di un elettroventilatore); altrimenti bisogna scegliere una cappa aspirante o aspirante/filtrante.

In base alle proprie necessità si può scegliere, poi, la tipologia della cappa considerando la sua forma e la posizione che avrà in cucina (a braccio, a parete, a incasso, a isola, ecc).

Dal punto di vista estetico, invece, un accorgimento utile può essere quello di valutare la forma, i materiali e i colori della cappa, in modo da poterne scegliere una che si adatti all’arredamento scelto per la cucina.

Tra gli aspetti tecnici da considerare, invece, la cappa che si vuole acquistare deve almeno avere una rumorosità bassa, 3 velocità e una portata elevata.

Come già spiegato, l’installazione delle cappa deve essere effettuata soltanto da un tecnico specializzato. Al termine dell’installazione è importante farsi rilasciare il certificato di conformità alle normative vigenti e controllare, insieme al tecnico, il corretto funzionamento della cappa appena installata e la stabilità della canna fumaria.

Il libretto delle istruzioni della cappa, inoltre, dovrebbe essere conservato anche perché contiene numerose informazioni utili non soltanto sul suo corretto uso, ma anche sulle modalità di pulizia e sulla manutenzione.

Publicato: 2011-03-07Da: Redazione

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