Box auto

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Risolvere il problema del parcheggio

Chi abita in zone ad alta densità abitativa, o semplicemente con pochi spazi destinati alla sosta delle autovetture, sa bene che trovare un parcheggio per l’automobile rappresenta un concreto problema. Non tutte le città possono permettersi concreti investimenti nella costruzione di maestose strutture come auto silos o parcheggi automatizzati.

Ciò che è più facile che venga messo a disposizione della cittadinanza sono spiazzali adibiti a parcheggio, talvolta gratuitamente altrettanto spesso con un pagamento orario ed una vigilanza specializzata.

In quest’ultimo caso ai residenti della zona viene concesso un permesso di sosta per una vettura che può così essere parcheggiata senza vessazioni aggiuntive (ma quanti hanno più d’una macchina? Magari addirittura tre compresa quella del figlio!).

Parallelamente all’esigenza di trovare in tempi brevi un posteggio dignitoso e sicuro, la strada rischia di diventare una giungla urbana. Le macchine finiscono posteggiate selvaggiamente in seconda e terza fila, e sanno bene gli automobilisti quali piccoli drammi quotidiani derivino dal non poter uscire ed andar via perché bloccati dalla vettura di qualcun altro! Senza dimenticare quanto gravosi siano i parcheggi a pagamento.

I tachimetri possono essere davvero motivo di stress, dovendo in esso inserire denaro in previsione del tempo che impiegheremo in quella zona (ma quante volte si preventiva di far in fretta ma poi si è trattenuti per qualsiasi motivo). Ed ecco che ci si ritrova a correre fino al fiatone per arrivare in tempo prima che scada il permesso di sosta.

Come dimenticare poi i parcheggiatori abusivi? Incubo e persecuzione d’ogni automobilista. S’affiancano alla ricerca di qualche spicciolo anche prima che tu stia realmente lasciando la sosta, magari per raccogliere dal portabagagli la borsa dimenticata.

I più drastici paiono quasi prendere in ostaggio la vettura, attendendo come avvoltoi quello che ritengono un giusto pagamento per il servizio di “vigilanza” prestato. Una soluzione a questi problemi, l’automobilista la richiede a gran voce.

Box auto portatutto

La gestione degli spazi è un altro bel problema. Lo verifichiamo a casa, quando -per fortuna – c’è una stanza in più da adibire a ripostiglio. Tempo un paio di settimane e quello spazio diventa il posto adatto a buttar via qualsivoglia oggetto alla bene meglio.

Il tutto rischia poi di franare alla prima apertura della porta travolgendo il malcapitato di turno. Per farsi che situazioni del genere non avvengano anche bel box destinato alla nostra automobile occorre fin da subito razionalizzare gli spazi non lasciando nulla al caso.

Ricordiamolo, il Box Auto è destinato all’auto ed intorno ad essa deve essere costruito. È chiaro, un po’ di spazio in più da sfruttare fa sempre comodo e tanti sono gli oggetti che non si è ancora pronti per gettare via e che finiscono conservati ad oltranza.

Tuttavia, pur ammettendo che il Box sia una ghiotta occasione per levar via da casa qualche cianfrusaglia, si deve cercare di mantenere il buon senso. L’automobile è un bene d’eccezionale valore, e lo si capisce ancor più in periodo di crisi, proprio per questo va preservata.

Il garage, nel momento in cui s’abbia la fortuna di possederne uno, difficilmente contiene solo la vettura per la quale era stato pensato. Sovente diventa anche il luogo in cui si confinano i mariti per quelle operazioni di faidate che distruggerebbero casa se solo glielo lasciassero fare.

Tavoli da lavoro, pesanti attrezzi, tavole di legno e quant’altro vengono esiliati molto spesso nel box auto “portatutto” considerando che vi sia spazio a sufficienza per marito, attrezzi e macchina. Occorre però far molta attenzione e cercare di disporre queste cose quanto più lontano possibile dalla vettura.

Basta davvero poco, qualcosa che scivoli di mano, uno spruzzo di pittura un po’ deviato, una barra di legno che perde l’equilibrio, e la poteva vettura -invece che protetta- finisce danneggiata.

Costruire un box auto

Non tutte le abitazioni sono fornite di Box Auto. In città la maggior parte dei palazzi, soprattutto quelli realizzati anni fa, ne è sfornita. I complessi abitativi di nuova generazione, invece, sempre più spesso comprendono nel proprio progetto anche spazi riservati alle automobili.

Lo spazio Box è un piccolo, grande lusso. Con quale naturalezza si arriva, stanchi d’una giornata di lavoro, stressati dal traffico cittadino e si tira un sospiro di sollievo solo sapendo che almeno il posteggio non sarà un problema avendo vicino casa il proprio bel box numerato nella quale riporre la preziosa macchina. Questo è il caso dei Box in pianta stabile.

Generalmente realizzati in aree che possano contenerne alcune decine (destinati agli abitanti del palazzo) o uno o duecento (affittati o venduti a chi possa permetterselo e lo desideri).

Visivamente sono costituiti da una camera in muratura ed una grondaia che funge da tetto, generalmente di color metallizzato argenteo. L’ingresso al box è un grosso portellone richiudibile con serrature più o meno elaborate a seconda del caso.

Spesso si tratta di sistemi di chiusura telecomandati, ma anche le aperture a mano non sono rare. Di sicuro la differenza di prezzo dipende anche dal modo d’apertura e chiusura.

Per rendere maggiormente sicuro il Box e poterci stivare con ancor più tranquillità auto, moto o qualsivoglia strumento, può essere consigliabile inserirvi un sistema d’allarme. Il possesso di un Box auto, può essere allegato all’abitazione o autonomo.

Nel primo caso contribuisce ad incrementare il valore catastale nel secondo acquisisce valenza e possibilità di vendita del tutto autonoma. Altrettanto interessante può essere la costruzione di questo tipo di Box, qualora non siano già presenti o se ne richieda uno più grande o un secondo. È il caso di ville in periferia, con giardini vicino o spiazzali adibibili.

Numerose sono le agenzie specializzate che si occupano della realizzazione dei Box.

Prefabbricati

Ebbene è chiaro, avere un box auto è una fortuna. Una fortuna anche alquanto dispendiosa. Di certo, se lo consideriamo per sicurezza oltre che per comodità, molti potrebbero ritenerlo un bene essenziale quasi quanto un’abitazione.

Tuttavia sono necessarie anche soluzioni meno dispendiose e tra queste una di buona qualità può essere quella dei box auto prefabbricati. Di questo tipo se ne possono trovare moltissimi tipi. La principale differenza tra d’essi è certamente il materiale utilizzato che può variare dal legno all’alluminio.

Ogni azienda che ne realizza ha al suo attivo un ampio catalogo che è possibile richiedere e consultare. In esso sono ravvisabili numerosi modelli di box, una vasta gamma di materiali, soluzioni per ogni prezzo.

Per farsi un’idea può anche essere sufficiente un giro con i motori di ricerca internet. Sono diversi i siti che presentano offerte in tal ambito e le stesse aziende distributrici mettono a disposizione i loro modelli migliori già con ordinazioni online. La cosa straordinaria è che i box prefabbricati s’adattano eccezionalmente ad ogni esigenza.

In lamiera è possibile trovare modelli molto semplici, quasi grezzi, che s’adattano molto anche a contenere attrezzi. In altri casi la lamiera è arricchita da verniciatura o dettegli in zinco che impreziosiscono notevolmente il risultato finale, costituendo un prodotto molto elegante tanto da arricchire notevolmente -già a colpo d’occhio- un qualsiasi giardino adiacente a casa nella quale sarà destinato.

Se per caso si preferisce un box il più possibile mimetico che stravolga poco l’ambiente, è possibile scegliere i modelli in legno. Davvero una soluzione molto elegante, che se dotta di un tetto spiovente, differisce poco da una piccola baita di montagna. Davvero gradevole e facilmente nascondibile tra gli alberi.

Oppure, un’altra soluzione mimetica, può essere un box auto prefabbricato di colore bianco che si fonda col bianco della facciata della villa. Collocato su d’un lato dell’abitazione, col suo bel tetto spiovente a grondaia, apparirà straordinariamente integrato al resto della struttura come se da sempre fosse stato lì.

Estensibili

Scendendo ulteriormente di prezzo, è possibile scegliere quello che va definito Box Auto estensibile dotato di solo tetto. Si tratta d’una soluzione, dobbiamo ammetterlo, poco pretenziosa.

In questo caso il Box perde necessariamente le sue funzioni aggiuntive in cui poteva costituire una sorta di magazzino. Questo tipo di Box consiste solamente in una copertura o meglio di un tetto “apri e chiudi”, come una tenda rigidamente strutturata che sia possibile richiudere fino a che occupi pochissimo spazio. Se si ha davvero poco spazio a disposizione, questo prodotto è l’ideale.

È un Box pensato per riparare la macchina dalle precipitazioni atmosferiche (per zone dalle piogge insistenti, o per evitare che l’auto appena pulita si sporchi nuovamente) e riparare dal sole tenendo magari al fresco la vettura. Occorre però tenere gli occhi aperti al momento dell’acquisto.

Non tutte le coperture sono uguali, alcune potrebbero rivelarsi davvero problematiche e diventare così scomode ed inutili da finire inutilizzate. Pensiamo infatti ad un tessuto che non ripari bene dal sole, la macchina finirebbe al suo interno in un perfetto effetto forno. E ciò con la calura estiva, è davvero compromettente.

Altro caso può essere quello d’eventuali condense. Un tessuto inadatto può a lungo andare, ma anche a partire dal primo utilizzo, lasciare che l’umidità s’accumuli dentro e fuori. Si realizzano così muffe maleodoranti, condense grossolane e l’auto starà costantemente all’umido anche con la copertura.

Questo tipo di copertura è pensato sia per soluzioni di box “fissi” che per “mobili”. Se s’intende utilizzarlo in un solo luogo e non spostarlo mai più, la struttura può essere stabilmente fissata al terreno (e ciò farà salva la copertura dai venti più forti).

Se l’intenzione è del tutto contraria e si vuole una copertura mobile che possa essere trasportata agevolmente, la struttura sarà dotata di tiranti che di volta in volta dovranno essere agganciati. In questo caso la copertura a mò di box auto ha sotto di sé anche rotelline che ne rendano ancor più agevoli gli spostamenti.

Alternativa al box auto

Se per caso le soluzioni riportate non incontrino ancora completamente la vostra necessità di parcheggio e protezione, ricerchiamo sistemi alternativi per la vettura. Superato il Box Auto estensibile, richiudibile e mobile, vi è solamente il classico telo di copertura.

Anche questo prodotto è pensato per proteggere l’auto dagli agenti esterni, consiste proprio in un guscio che riparti l’auto dal contatto diretto con la pioggia e il sole. Il telo, a tal scopo, non può far altro che essere in tessuto plastico o comunque impermeabile.

Ogni volta che l’auto venga posteggiata, deve essere premura dell’automobilista quella di ristendere sull’intera superficie il telo. Esso, ogni qual volta si debba ripartire, va sfilato via e riposto in una sua custodia. Chiaramente se lo si leva quand’è ancora bagnato è probabile che l’acqua, fin ora evitata, scivoli sporcando la carrozzeria.

L’applicazione più sovente di questi teli è nelle zone vicino mare in cui il vento trascina via con se sabbia e salsedine che s’insinua con facilità nei condotti del tergicristallo e -nei casi d’un più abbondante flusso- ostruendoli.

Inoltre basta guardare macchine d’epoca maltenute, automobili che abbiano all’attivo anche solo una decina d’anni di servizio, per verificare quanto reali possano essere i problemi di contatto diretto col sole.

D’altronde trovare un posto all’ombra non è sempre possibile, proprio in virtù del fatto che è già molto spesso difficile trovare un qualsiasi posteggio! E ancor di più, seppur si trovi un posto all’ombra di un bell’albero si corre il rischio ch’esso lasci colare la resina sulla carrozzeria.

Essa costituisce macchie rigide e difficili da rimuovere che se trascurate possono lasciare aloni permanenti (in tal proposito ricordiamo che la loro rimozione è assicurata con l’uso d’un panno pulito ed unto d’olio -sia esso d’oliva, di semi o persino quelli destinati al motore della macchina- sfregato con cautela sulla zona interessata della carrozzeria.

Publicato: 2010-04-03Da: Redazione

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