Tra gli elettrodomestici che negli anni hanno modificato profondamente in modo di fare le pulizie, c’è l’aspirapolvere. In questa guida sarà analizzata la storia di questo utile elettrodomestico, il suo funzionamento e i suoi accessori. Infine, saranno forniti alcuni consigli sull’uso e indicati i siti web di alcune delle migliori marche di aspirapolvere.
Cos’è e come funziona l’aspirapolvere
L’aspirapolvere è un particolare elettrodomestico destinato alla pulizia dei pavimenti e di altre superfici. Il suo meccanismo interno, in particolare, gli consente di aspirare la polvere e le altre particelle miste all’aria e di bloccarle all’interno del filtro in modo da rilasciare aria pulita.
La struttura esterna dell’aspirapolvere è realizzata per lo più in plastica ed è formata dall’involucro che racchiude il meccanismo interno, dal tubo flessibile e da diverse bocchette, ognuna idonea ad una particolare superficie. L’involucro, in particolare, è spesso montato su rotelle, in modo da consentire la massima libertà nei movimenti, e al suo interno racchiude le diverse componenti dell’aspirapolvere: il motore, il filtro, una pompa ad aria e il sacchetto raccoglitore.
Il motore, in particolare, funziona ad alimentazione elettrica e consente di aspirare l’aria esterna creando, tramite una ventola, una sorta di depressione all’interno dell’aspirapolvere: l’arie esterna, ricca di polvere e di altre piccole particelle, così, è aspirata all’interno, in modo da poter essere depurata e rilasciata di nuovo all’esterno.
La polvere e le particelle di sporco, aspirate insieme all’aria attraverso le bocchette, invece, restano bloccate all’interno del filtro: la pompa, poi, le trasporta all’interno del sacchetto apposito che consente di rimuoverle facilmente gettandole in un comune sacchetto dell’immondizia.
La funzione del sacchetto raccoglitore, quindi, è molto importante perché al suo interno sono raccolte tutte le impurità aspirate: per questo motivo esso va cambiato regolarmente. La maggior parte degli aspirapolvere sono dotati, inoltre, della possibilità di modificare la forza dell’aspirazione in modo da poter rendere adatto questo elettrodomestico anche per la pulizia di tende e tessuti. Per i pavimenti, infatti, si utilizza una velocità più elevata rispetto ai tessuti e alla tappezzeria.
La velocità di aspirazione, in particolare, è regolabile sull’involucro esterno, sul tubo o, nei modelli più avanzati, automaticamente. Tra gli altri fattori che influiscono sull’efficienza dell’aspirapolvere c’è anche la quantità d’aria che riesce ad aspirare e la struttura dei tubi e delle bocchette. Tutte queste caratteristiche, poi, sono diverse da modello a modello: prima di acquistarne uno, quindi, è consigliabile tenere bene in considerazione il rapporto qualità/prezzo.
Storia dell’aspirapolvere
Colui che è comunemente riconosciuto come l’ideatore del primo aspirapolvere è Ives McGaffey, un inventore di Chicago che nella seconda metà del 1800 circa, ideò una sorta di elettrodomestico che sfruttava il principio del vuoto per aspirare l’aria esterna e la polvere.
Nonostante l’importanza di tale invenzione, però, essa non si diffuse molto soprattutto per via del suo funzionamento: per azionare la pompa aspiratrice, infatti, bisognava girare continuamente una manovella durante il suo uso.
Il primo brevetto vero e proprio fu rilasciato nel 1876 quando Anna e Melville Bissel idearono una sorta di oggetto, da montare su una carrozza trainata da cavalli, dotato di una pompa azionata manualmente e di un tubo molto lungo. Tale oggetto era stato ideato appositamente per pulire i tappeti ma la sua struttura, ancora troppo scomoda e ingombrante ne limitò la diffusione.
Per i primi aspirapolvere a funzionamento elettrico, invece, bisogna attendere fino agli inizi del 1900. In Inghilterra, infatti, nel 1901, Hubert Cecil Booth, rimasto stupito dalla macchina utilizzata per pulire i vagoni dei treni che invece di aspirare la polvere la soffiava via, ideò un oggetto aspiratore più comodo e maneggevole rispetto ai precedenti.
Nonostante tutto, la sua diffusione fu molto ridotta. Quasi nello stesso periodo, James Murray Spangler, un portinaio dell’Ohio ideò un rudimentale aspirapolvere unendo un ventilatore, un cuscino e una scatola. Per pulire meglio, Spangler ideò anche una spazzola rotante da collegare attraverso un tubo, all’aspirapolvere.
Brevettò la sua invenzione nel 1908 e vendette il suo brevetto alla società di un suo parente, la “Hoover Harness & Leather Goods Factory”. Ancora oggi, negli Usa, la Hoover è una delle migliori marche per quanto riguarda la produzione di elettrodomestici e, soprattutto, di aspirapolvere.
Nonostante l’utilità di questo elettrodomestico, per molti anni il suo uso fu legato soprattutto agli ambienti di lusso: la sua diffusione divenne capillare, infatti, soltanto verso la metà del 1900.
Tipologie di aspirapolvere
La produzione di aspirapolvere è diventata, negli ultimi anni, talmente specifica e avanzata da dar vita a diverse tipologie di aspirapolvere, completi di set di bocchette e tubi specifici, in modo da poter essere utilizzati per pulire qualsiasi tipo di superficie. Le tipologie più comuni, in particolare, sono:
- Scopa elettrica: si tratta degli aspirapolvere più utili e maneggevoli per pulire i pavimenti nudi, gli angoli e la tappezzeria. Le batterie durano a lungo ma la potenza aspiratrice delle scope elettriche non è molto elevata: è possibile, infatti, che abbiano difficoltà ad aspirare particelle un po’ più grandi come, ad esempio, i chicchi di riso, la pastina, la sabbia della lettiera e tutto ciò che può cadere a terra.
- A traino: l’involucro esterno è dotato di rotelle in modo da consentire un uso più pratico dell’aspirapolvere. All’interno dell’involucro c’è il motore con il filtro e il sacchetto raccoglitore. Il tubo aspiratore è morbido e flessibile e diventa rigido man mano che si avvicina alla bocchetta.
- A carrello: si tratta di un aspirapolvere particolarmente utile per pulire, oltre ai pavimenti e alla tappezzeria, anche le scale e la parte sottostante ai mobili. Esso è dotato, infatti, di molti accessori diversi che consentono di rendere più specifico il loro uso. È particolarmente adatto, soprattutto, per la pulizia delle scale mentre è meno efficace per la pulizia dei tappeti e della tappezzeria. Un altro svantaggio è la sua struttura grossa e pesante, che influenza anche il prezzo.
- Aspira-liquidi: il loro meccanismo interno consente di aspirare, oltre alla polvere e alle particelle grossolane, anche i liquidi. Nonostante la loro efficacia pulente, alcuni modelli, però, hanno lo svantaggio di lasciar fuoriuscire polveri sottili. La loro struttura, abbastanza larga, li rende difficilmente manovrabili e particolarmente rumorosi.
- Verticale: si tratta dell’aspirapolvere migliore per pulire tappeti e tendaggi. Dal punto di vista meccanico, è costituito da un motore abbastanza ridotto, una spazzola aspiratrice, un tubo rigido e un manico per poterlo muovere facilmente. Le sue dimensioni particolarmente ridotte lo rendono facilmente riponibile.
- Roomba: si tratta di uno degli aspirapolvere di ultimissima generazione. Il suo funzionamento è a batteria e le sue dimensioni sono particolarmente ridotte. Si tratta, in particolare, di un robot a forma rotonda che, una volta programmato, pulisce automaticamente il pavimento e, appena termina, torna automaticamente al suo posto. È l’ideale, quindi, se si ha poco tempo da dedicare alle pulizie. Prima di acquistarlo, però, è meglio informarsi sull’efficienza e sulla capacità di aspirazione.
Accessori dell’aspirapolvere
Sono molti gli accessori che accompagnano i diversi modelli di aspirapolvere. Quelli più comuni sono sicuramente le diverse spazzole per pulire meglio gli angoli e i tappeti e i diversi tubi estensori che aiutano a pulire le superfici alte come, ad esempio, la parte superiore degli armadi o delle tende.
Tra gli accessori utili ci sono anche i sacchetti raccoglitori che, in alcuni modelli, sono forniti insieme all’aspirapolvere al momento dell’acquisto. Essi sono utili perché consentono di raccogliere facilmente lo sporco: senza, infatti, bisognerebbe liberare manualmente l’aspirapolvere dalla polvere e dallo sporco, rischiando di inalare quantità di polvere e sporcizia davvero enormi.
Un altro utile accessorio che si trova soprattutto sugli aspirapolvere di ultima generazione è il sensore che avverte della quantità di polvere contenuta nel sacchetto: in tal caso, chi lo usa può provvedere a sostituirlo in modo da continuare a pulire con la stessa efficacia ed efficienza.
Molti aspirapolvere, inoltre, sono dotati di filo alimentatore retrattile: al termine delle pulizie, infatti, è sufficiente staccare la spina dell’aspirapolvere dalla presa elettrica, spingere un pulsante e il filo si riavvolge ordinatamente. Esistono, poi, particolari modelli di aspirapolvere particolarmente adatti a chi soffre di allergie o di asma.
Essi, in particolare, sono dotati di uno speciale filtro antiallergico, realizzato con fibra di vetro, che cattura gli acari della polvere e li intrappola evitando la loro fuoriuscita. Esso deve essere cambiato almeno ogni 3 o 4 mesi se si utilizza l’aspirapolvere quotidianamente. Questo tipo di filtro, quindi, rappresenta un aiuto in più, ma anche i filtri comuni sono abbastanza efficienti nell’eliminazione degli acari.
Un altro accessorio che si trova spesso istallato sugli aspirapolvere più moderni è il sensore dello sporco. La sua funzione, in particolare, consiste nel valutare la quantità di polvere e particelle presente nell’aria aspirata: quando raggiunge un certo livello significa che l’aspirapolvere non riesce più ad aspirare tutto lo sporco presente.
Come scegliere l’aspirapolvere più adatto
Il mercato degli aspirapolvere è davvero molto vasto e per questo motivo, prima di acquistare uno, è importante fermarsi a riflettere sull’uso che si desidera farne. È importante chiedersi, quindi, se esso verrà utilizzato quotidianamente o soltanto per le pulizie settimanali o per quelle stagionali, più approfondite.
Bisogna considerare, poi, quali superfici dovrà essere in grado di pulire: alcuni aspirapolvere, infatti, sono dotati di spazzole adatte, ad esempio, alla pulizia dei materassi e delle tende; altri, invece, sono dotati di tubi flessibili in modo da poter pulire anche angoli scomodi come, ad esempio, l’abitacolo delle automobili.
Altri utili considerazioni riguardano la maneggevolezza dell’aspirapolvere, il suo peso e le sue dimensioni: se si ha una casa piccola, infatti, sarebbe meglio scegliere un aspirapolvere poco ingombrante in modo da facilitare i movimenti e da poter essere riposto in poco spazio dopo l’uso.
Un inconveniente legato all’uso dell’aspirapolvere è sicuramente il rumore: soprattutto i modelli di qualche anno fa, infatti, durante l’uso emettevano molto rumore. Oggi, invece, gli aspirapolvere di qualità sono dotati anche di un sistema che, istallato sul motore, riduce il rumore e consente, quindi, di pulire con più tranquillità e meno fastidio.
Se si decide di acquistare un aspirapolvere è comunque meglio orientarsi sulle marche più famose e conosciute: i loro aspirapolvere costano sicuramente un po’ di più rispetto alle altre marche ma garantiscono anche una qualità più elevata e la durata nel tempo.
Affidarsi ad una marca poco nota, inoltre, ha anche un altro inconveniente: se un giorno l’aspirapolvere dovesse aver bisogno di manutenzione o di pezzi di ricambio, il loro acquisto potrebbe essere problematico.
La maggior parte delle marche meno note, infatti, ha sede all’estero e i tempi per il recupero dei pezzi di ricambio potrebbe allungarsi molto. È comunque buona abitudine chiedere informazioni anche sulla garanzia: in genere i prodotti garantiti molti anni sono anche quelli più resistenti.
Consigli per l’uso e riferimenti web
Se si decide di pulire i pavimenti con l’aspirapolvere, al fine di rendere più efficace la pulizia, è consigliabile spostare tutto ciò che è ingombrante: le sedie, infatti possono essere capovolte su eventuali tavoli e le poltrone e i divani dovrebbero essere distanziati dal muro in modo da poter raggiungere anche la parte di pavimento sottostante.
Se la superficie da pulire è molto sporca (lanugine di polvere, granelli e briciole di diversa grandezza caduti a terra) è meglio utilizzare, prima dell’aspirapolvere, la scopa: in tal modo si evita di ostruire troppo il filtro.
In base alla superficie che bisogna pulire, inoltre, è importante scegliere la spazzola adatta e la giusta potenza di aspirazione in modo da non rischiare di rovinarla irrimediabilmente: numerosi consigli, comunque, sono contenuti all’interno del libretto delle istruzioni dell’aspirapolvere.
Quando si usa l’aspirapolvere, inoltre, bisogna rispettare alcune norme di sicurezza: non bisogna aspirare cicche di sigarette accese, altri oggetti incandescenti o intrisi di sostanze infiammabili; bisogna evitare di calpestare il cavo di alimentazione mentre l’aspirapolvere è in uso e non tirarlo quando si ha la necessità di staccarlo dalla presa (la regola generale è di prendere la spina con le mani asciutte in corrispondenza della parte in plastica e tirare, eventualmente tenendo ferma con l’altra mano la presa alla parete); non bisogna lasciare l’aspirapolvere collegato all’alimentazione elettrica se non lo si utilizza; non si devono aspirare oggetti appuntiti o taglienti che potrebbero danneggiarlo.
Altri consigli utili, poi, possono essere letti sui rispettivi libretti d’istruzione o collegandosi online ai siti delle migliori aziende costruttrici:
- www.rowenta.it: nella sezione “linea pavimenti” sono presenti alcuni dei prodotti in vendita con un’utile guida all’acquisto e dotati tutti di una piccola scheda tecnica che ne descrive le principali caratteristiche;
- www.electrolux.it: ricco di informazioni tecniche approfondite sui loro aspirapolvere e di consigli su dove acquistarli;
- www.irobot.it: sito internet interamente dedicato all’aspirapolvere Roomba; vi consente di valutare il modello più adatto alle vostre esigenze e fornisce anche una dimostrazione video sulla funzionalità di questo aspirapolvere di ultima generazione.
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