Il marchio intimissimi
Prima di tutto è bene spendere due parole su Intimissimi stesso, un marchio capace di avere oltre 1.100 punti vendita dislocati in 22 Paesi del mondo. Il brand fa parte del gruppo Calzedonia, un nome tra i più noti del settore, fondato in provincia di Verona nel 1986, capace di fatturare nel 2015 oltre 2 miliardi di euro.
Basterebbe anche solo questo dato per dare un’idea della solidità della realtà che si ha alle spalle nel momento in cui si decidesse di aprire un negozio Intimissimi.
A ulteriore garanzia, si consideri come i guadagni del gruppo siano aumentati sensibilmente anche negli ultimi anni, nonostante la crisi, basandosi proprio sul sistema del franchising, che si può tranquillamente affermare sia stato uno dei cardini della grande fortuna del gruppo.
Sistema franchising
Non a caso, Intimissimi ha ideato un sistema che offre agli imprenditori interessati una notevole assistenza sia nella formazione, sia nei primi passi necessari ad avviare l’attività di franchising, sia una volta avviata la propria attività. Iscritta all’associazione Assofranchising, offre un contratto riconosciuto a livello nazionale e che esclude ogni tipo di royalty.
Aprendo un punto vendita, dunque, si entra a far parte della “grande famiglia”, potendo in questo modo usufruire, per prima cosa, dei corsi di formazione organizzati periodicamente sia presso la Sede, sia presso i Punti Vendita Pilota. Si tratta di corsi che hanno l’obiettivo primario di presentare nei dettagli i vari prodotti, portando i partecipanti a conoscerne qualità e materiali così da poter affrontare nel migliore dei modi il processo di vendita.
Naturalmente, i corsi hanno anche una parte più “pratica”, mirata alla spiegazione di tutti i processi e le informazioni che è necessario sapere per gestire autonomamente un negozio Intimissimi nel migliore dei modi.
Anche una volta avviato il punto vendita, però, come detto, l’assistenza della Casa madre non viene meno, continuando a supportare l’imprenditore con una rete capillare di Consulenti di Area e di Zona a cui riferirsi per avere un contatto con l’azienda. La stessa, inoltre, è direttamente raggiungibile attraverso la posta elettronica, cui ogni affiliato può ricorrere per comunicare in maniera diretta il più tempestivamente possibile.
Testimonial e campagne pubblicitarie
Il comune sistema informatico, inoltre, permette di gestire velocemente ordini e resi, rimanendo nel contempo aggiornati su tutte le novità dei capi e le eventuali promozioni avviate, nonché consentendo alla sede principale di riferimento di capire come poter migliorare la gamma dei prodotti disponibili in ciascun punto vendita.
Non ultimo, ogni store Intimissimi usufruisce delle grandi campagne pubblicitarie che da anni contraddistinguono l’attività di comunicazione del marchio. Chiunque sia stato in una grande città, specie nel periodo pre-natalizio o estivo, avrà visto tante volte i giganteschi cartelloni pubblicitari con le bellissime testimonial di Intimissimi che, negli anni, hanno risposto al nome di Blanca Suarez, Alyssa Miller e Irina Shayk, giusto per vitare qualcuna delle più conosciute.
Requisiti e investimenti richiesti
Visto l’impianto generale del sistema di franchising Intimissimi, vediamo, ora, quali sono i requisiti richiesti per poter avviare una propria attività di questo tipo. Innanzitutto bisogna possedere un locale di almeno 100 metri quadri circa, non importa se di proprietà o in affitto.
Il consiglio del gruppo (ma anche solo quello del buon senso) è che il punto vendita sia collocato in una zona di passaggio o all’interno di un centro commerciale, luoghi considerati in assoluto i più promettenti.
Per iniziare l’attività, inoltre, servono 52.000 euro di fideiussione bancaria, da versare al gruppo Calzedonia come garanzia dell’adempimento dei vincoli contrattuali prima della vera e propria apertura del negozio.
A livello di investimento sono necessari, oltre alla già citata fideiussione, anche 5.200 euro all’atto della firma, come fee entrance; 1.000 euro circa al metro quadro da pagare tramite leasing o con una fattura a 30 giorni; 60.000 euro per il pagamento della prima fornitura di merce da mettere in vendita e poco meno di 5.000 euro per il sistema informatico Intimissimi.
Non certo un investimento di poca entità, insomma, sul quale, prima di iniziare, bisogna ben riflettere, ferma restando la “garanzia di successo” che può dare un nome come quello di Intimissimi.
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