Acquario d’acqua dolce
L’acquario d’acqua dolce è riconosciuto nel settore come l’acquario per principianti, essenzialmente per tre motivi:
- Costa meno
- Ha bisogno di meno cure
- Non ha bisogno di acquisti particolari
Ovvero, una volta acquistata la vasca delle dimensioni desiderate si può tornare a casa, allestirlo come meglio si crede (con qualunque tipo di pianta, roccia e fondo di ghiaia) e poi andare in cerca dei pesci nei negozi convenzionati. Essendo un acquario richiede attenzione, ma determinate scelte sono completamente ininfluenti per la longevità del prodotto.
Per l’acquario di mare la faccenda si complica, ma rende tutto più avvincente e spettacolare. Soprattutto per il tipo di acquario più difficile da popolare, quello mediterraneo: se volete allestire un micro-sistema che riproduca il nostro mare, non troverete quasi nulla nei negozi. Dovrete pescare i pesci e andare in cerca dei sassi e della ghiaia più adatti!
Se non siete esperti pescatori e cercatori, potrete dirigervi verso il più classico degli acquisti: l’acquario tropicale, a sua volta distinto in acquario standard (solo pesci) e in acquario barriera, in cui andrete a riprodurre l’eco-sistema tipico di una barriera corallina.
Per tutti questi allestimenti sono in ogni caso necessarie due cose:
- Rocce vive (cioè ricche di microrganismi che terranno in vita l’acquario e i pesci)
- Sale sintetico (per ricreare il grado di salinità marino, evitando sempre di rifornirsi direttamente dal mare)
Nota a margine prima di proseguire con le caratteristiche generali di un acquario da casa: indipendentemente dalla scelta, non fidatevi dei “venditori a tutti i costi” che tenteranno di dissuadervi dall’idea che l’acquario vi impegnerà, se pur per pochi minuti al giorno, costantemente. Avere un acquario in casa significa dover accudire degli animali: l’unica differenza tra i pesci e un cane è che primi non vanno portati a spasso per i loro bisogni!
Logistica e accessori
Le regole da seguire sono semplici e sono in linea di massima tre:
- L’acquario andrà mantenuto lontano dalla luce diretta;
- l’acquario dovrà essere collocato sopra un supporto adeguato (non un tavolo qualunque, ma preferibilmente un muretto portante o un tavolo costruito appositamente (sono in vendita in tutti i negozi di acquari);
- tra la superficie di sostegno e la base dell’acquario dovrà essere inserito un pannello di polistirolo espanso di 2 cm circa.
L’acquisto di un acquario prevede, di norma, la fornitura degli accessori fondamentali per il suo corretto funzionamento: filtri, cannolicchi, pompa centrifuga, un riscaldatore in caso di acquario tropicale. L’installazione è solitamente guidata e potrete affidarvi direttamente al venditore per consigli specifici, ricordando sempre che l’acquario non è un gioco ed evitando di attaccare la spina alla corrente prima di averlo allestito in tutte le sue componenti.
Ghiaia e ornamenti; e se volete inserire piante, aggiungete concime e fertilizzante. Questi gli ingredienti per il fondale del vostro acquario, che potrete modellare come meglio credete, facendolo assomigliare ad un vero fondale, ricordandovi di aggiungere ghiaia via via sempre più a grana grossa. Una volta preparato il fondo, potrete aggiungere piccole casse, velieri affondanti, anfore, rocce, lasciando eventualmente spazio per le piante.
Eccoci giunti al momento topico: aggiungere acqua significherà dare vita al vostro acquario. Procedete con la regola del 50%: metà acqua distillata, metà acqua del rubinetto. Poi il resto della preziosa miscela, ovvero una particolare sostanza (in dotazione, altrimenti richiedetela) biocondizionatrice, e il sale sintetico se state preparando un acquario di mare.
A questo punto il vostro acquario è pronto ad ospitare le piante, se le avete previste, e soprattutto pronto per essere acceso. Mancano soltanto gli ospiti principali, che non sono i pesci ma i batteri, imprescindibili per la costituzione di un corretto ciclo biologico.
Scelta dei pesci per l’acquario
Se avete pazienza e siete particolarmente amanti della natura, attendete due settimane per l’acquisto dei pesci. Altrimenti rifornitevi di batteri in gocce (chiedete lumi al vostro fornitore) e dopo 4 giorni il vostro acquario sarà pronto per ospitare i protagonisti pinnati.
Non solo per il colore e per la simpatia che possono suscitare nelle anonime vasche del negozio: i pesci andranno scelti in base alla loro complementarità. Ciò vuol dire che vi sono pesci che possono coabitare in pochi metri quadrati, e pesci che si sbranerebbero nel giro di pochi secondi. Per individuare la popolazione giusta per il vostro acquario, affidatevi ad un esperto, per non correre il rischio di gettare via soldi e cadaveri (dei pesci appena comprati).
Alcuni esempi li vedremo in seguito ma per un campionario complete dovrete sempre fare riferimento al negoziante. Esistono centinaia di specie diverse e ovviamente il vostro fornitore ne avrà a disposizione un certo numero. Un’idea interessante può essere quella di recarsi da più fornitori e sentire pareri differenti. E’ anche un modo per conoscere diversi tipi di pesci per il vostro acquario e fare la scelta migliore, sempre tenendo presente il discorso della complementarità.
C’è che si sostiene che i pesci d’acqua marina siano più variegati e colorati: se questo è vero per i pesci di barriera, è altrettanto vero che esistono ottimi pesci d’acqua dolce che faranno fare un figurone a chi deciderà di optare per questa tipologia di acquario.
Non esistono dunque acquari belli o brutti, o pesci belli o brutti: esisterà il vostro acquario, personale e soggettivo. Diffidate da chi vorrà vendervi il pesce più colorato e costoso: se a voi non piace non siete costretti a sceglierlo. I vostri pesci rispecchieranno la vostra personalità. Sentitevi liberi di scegliere secondo le vostre sensazioni, ma ricordatevi che anche se non fanno compagnia, i pesci sono come tutti gli altri animali domestici: non ci si può stufare di loro e buttarli via!
Pesci d’acqua dolce: il pesce fagiano
Le più importanti specie di pesce d’acqua dolce sono: coblitidi, ciclidi, caracidi, anostomidi, ciprinidi, anabantidi, ciprinodontini. I nomi dicono ben poco delle caratteristiche dei pesci. In questa guida ve ne suggeriremo due, uno di acqua dolce e uno di acqua marina. Due scelte che potranno aiutarvi nel valutare quale sarà il prossimo pesce del vostro acquario casalingo.
Il pesce d’acqua dolce che andiamo a presentare è l’aphyosemion, dell’ultima specie citata (ciprinodontini), comunemente detto pesce fagiano. Il pesce fagiano proviene dalle acque dei grandi condotti fluviali a scorrimento lento dell’Africa tropicale, in particolare dalla Nigeria al Congo, nel bel mezzo delle foreste vergini. La temperatura di sopravvivenza è dunque relativamente alta e oscilla tra i 18 e 22 gradi centigradi.
La maggior parte dei pesci fagiano – distinti da forme diverse a seconda della zona di provenienza – sopravvive solo in acque molli. Il fondo prediletto è la torba, ed essendo pesci fluviali per l’arredamento sono indispensabili piante sottili con foglie pennate, tipiche della zona. Un’altra tipica caratteristica che si può intuire dalla zona di provenienza è il tipo di alimentazione: il pesce fagiano è ghiotto di insetti. Oltre alle mosche di casa, procuratevi una fornitura di larve di zanzare.
Per quanto riguarda le caratteristiche comportamentali, nel loro ambiente naturale i pesci fagiano sono soliti muoversi in branco – in numero elevato – a ridosso della superficie dell’acqua. Dunque non acquistatene uno soltanto, e soprattutto non rinchiudete i vostri pesci fagiano in una boccia. Da notare che non amano la compagnia di altre specie, dunque se opterete per il pesce fagiano, avrete un acquario mono-specie.
Non è chiara l’etimologia del nome volgare: il pesce in questione non assomiglia ad un fagiano, ma è bensì sottile e dalla colorazione variegata (i più comuni sono bianchi e rossi). Uno spunto di interesse può esser quello di scovare il mistero che sta dietro al suo nome!
Pesci d’acqua marina: il pesce pappagallo bicolore
Passiamo ora ai pesci d’acqua marina, i più ricercati dei quali possono trovarsi soltanto in una manciata di vasche in tutto il mondo. Uno degli esempi da portare in questi casi è quello del Cetoscarus bicolor, il pesce pappagallo tricolore: nella sua colorazione bianca con testa rossa, pare sia uno dei pesci più rari del pianeta.
La provenienza è quasi scontata: il pesce pappagallo viene dalle scogliere coralline dei caldi mari tropicali. L’acidità dell’acqua dovrà essere notevole (circa 8 ph) e per la temperatura e densità è fondamentale regolarsi a seconda della specie. Le differenze possono infatti essere notevoli e sostanziali per una corretta sopravvivenza dell’animale, come spesso accade per le specie più rare.
Sono pesci di compagnia, adatti a convivere in vasche piuttosto grandi con altri pesci giocherelloni. Se vi stimola l’idea, potreste ricreare in casa vostra un acquario molto simile a quello del film Finding Nemo. Di questo pesce si hanno scarse notizie riguardanti la sua riproduzione, mentre è molto rinomata la sua tecnica di alimentazione: grazie al becco e ai denti durissimi, questo pesce si nutre di roccia corallina. La sua è una funzione importante allo stato brado, perchè permette a nuove formazioni di corallo di crescere, riprodursi e fortificarsi.
Con questo fantastico pesce potrete sbizzarrirvi alla ricerca di altri pesci particolari e socievoli con i quali dare vita ad un acquario di barriera davvero speciale. Costringetevi a girare per fiere dedicate e manifestazioni, cercando negozi specializzati in acquari tropicali: il risultato sarà un acquario da salotto straordinario, tanto quanto la vostra pazienza nel crearlo e mantenerlo sano.
In particolare i pesci tropicali, più delicati, avranno bisogno di alimenti particolari e di un fondale ricco e in linea con il loro habitat naturale. Prendervene cura significherà far risaltare la bellezza dei pesci scelti e dell’ambiente modellato ad arte, una soddisfazione per gli occhi che ripagherà il vostro tempo.
Il nostro primo acquario
Il nostro primo acquario potrebbe avere le caratteristiche e le misure di questo Acquaidea. Semplice, decoroso, poco impegnativo nelle dimensioni. Indicativamente anche la cifra (168 euro) è quella sulla quale indirizzarvi per non fare follie, ovviamente pesci esclusi. Non esiste una collocazione ideale, l’importante è che l’acquario scelto possa entrare in armonia con il resto dell’arredamento.
Fondamentale è che non diventi un peso per chi deve prendersene cura, tenendo ben presente che una volta terminate le procedure di installazione, sarete solo all’inizio: banalizzando, ai pesci deve essere fornito cibo (che comporta costi, pur minimi, e tempo da impiegare), la vasca ha bisogno di una pulizia frequente, così come il fondale. Se il vostro primo acquario non sarà l’ultimo, dipenderà soltanto da voi!
Quello dell’acquario è un acquisto adatto a chiunque, in particolare agli amanti del settore e a coloro che hanno a disposizione un ambiente casalingo adatto e uno spazio sufficiente posare la vasca. Se avete qualche migliaio di euro da investire, potrete farvi costruire l’acquario a seconda delle vostre esigenze, di qualunque forma, in modo che si adatti perfettamente a casa vostra. In questa guida tratteremo invece i prodotti standard, alla portata di tutti, che in ogni caso richiedono lo stesso grado di attenzione per non trasformare il nostro acquario in un raccoglitore di sporcizia.
Il vostro primo acquario abbellirà e arricchirà l’arredamento del vostro ambiente casalingo, suscitando curiosità negli ospiti. Tenete sempre a mente che gli abitanti del vostro acquario non sono giocattoli e vanno nutriti, curati e tenuti decorosamente in vita. Un ottimo acquario viene spesso integrato con nuovi pesci, a poco a poco, e nuove attrezzature, ma non viene mai rifatto da zero perchè i pesci potrebbero rimanere disorientati e deperire in breve tempo.
Un acquario può durare tuta la vita: anche questo dipende da voi!
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