Acqua minerale

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Caratteristiche

L’acqua introduce nel nostro organismo una serie di sostanze indispensabili per la nostra salute. Si tratta di minerali quali il magnesio, il calcio, lo zolfo, il sodio, il bicarbonato. Essi aiutano il nostro corpo a svolgere in maniera ottimale funzioni come la regolazione della temperatura, l’eliminazione dei liquidi in eccesso, l’idratazione della pelle, la lubrificazione oculare, la digestione. Le acque minerali sono denominate così perché hanno ottenuto il riconoscimento da parte del Ministero della Sanità, che ha valutato la presenza di caratteristiche fisiche e chimiche particolarmente utili alla salute.

Le acque minerali vengono trattate con appositi procedimenti, quindi non sono da considerarsi tali quelle che provengono direttamente dalla sorgente. L’Italia è di sicuro uno dei Paesi in cui esistono più marche di acque minerali in commercio. Se ne contano circa 270 tipologie. Esse differiscono tra di loro, quindi conviene imparare a leggere le etichette sulla bottiglia, per comprendere la loro composizione e scegliere quella più adatta alle nostre esigenze. Ecco quali sono gli elementi che troviamo scritti sulle etichette:

  • PH: serve a capire il grado di alcalinità e acidità dell’acqua;
  • residuo fisso: serve a stabilire quanti e quali sali minerali sono presenti nell’acqua, dopo che un litro di questa sia evaporata a 180°;
  • nitrati: sono le sostanze potenzialmente inquinanti;
  • temperatura: si riferisce a quella di imbottigliamento;
  • sostanze disciolte: ovvero i sali minerali che troviamo in un litro di acqua;
  • nitriti: non dovrebbero essere presenti, in quanto nocivi.

Le acque minerali subiscono severi controlli fino a quando vengono messe in commercio, e questo dovrebbe essere garanzia della loro qualità. E’ ovvio che poi dobbiamo badare alla loro conservazione, affinchè le sostanze nutritive in esse contenute non si alterino, provocando reazioni nel nostro organismo. Per esempio, non è consigliabile lasciare le bottiglie esposte alla luce del sole.

Particolarità delle acque minerali

Il consumatore accorto sa che per legge l’etichetta dell’acqua minerale deve riportare i dati relativi al produttore (in modo visibile e chiaro) e i parametri chimici contenuti. Le acque vengono classificate tenendo conto del residuo fisso in esse contenuto. In base a questo parametro, le acque saranno “minimamente mineralizzate”, “oligominerali”, “minerali”, oppure “ricche di sali minerali” (e quindi curative, da usarsi dietro consiglio del medico).

Per esempio, chi soffre di calcoli renali dovrebbe bere acqua oligominerale, questo vale anche per chi segue una dieta disintossicante. Le scorie vengono eliminate attraverso le urine. Chi ha problemi digestivi può invece ricorrere ad un tipo di acqua minerale che contenga solfato e bicarbonato, che abbassano il livello di acidità nell’intestino. Chi soffre di pressione arteriosa alta deve bere un tipo di acqua che favorisca la diuresi. Qualche consiglio per sfruttare al meglio le proprietà contenute nelle acque minerali. Innanzitutto, è preferibile consumare l’acqua a temperatura ambiente. L’acqua troppo fredda può causare problemi o congestioni.

Conviene controllare la data di scadenza, riportata sull’etichetta della bottiglia. I medici consigliano di bere 1 litro e mezzo di acqua al giorno, per le donne l’ideale è 2 litri. E’ buona abitudine portare sempre con sé una bottiglietta di acqua, quando si cammina molto a piedi e in orari caldi. Quando la bottiglia viene aperta, ricordiamoci di chiuderla con accuratezza, evitando così che le sua caratteristiche originali vadano perse.

Gli italiani sono grandi consumatori di acqua minerale, spendono all’anno circa 260 euro. Ma ovviamente ci sono anche i detrattori, che invece preferiscono risparmiare e consumare acqua del rubinetto. I controlli dell’acqua del rubinetto sono affidati agli enti locali e municipalizzati, ma anche agli amministratori e i proprietari degli acquedotti ( in base al Dlgs. 31 del 2001).

I criteri di valutazione della potabilità dell’acqua sono molto restrittivi, e la legge italiana impone una serie di parametri circa le modalità di conservazione e commercio sia delle acque in bottiglia, che di quelle potabili. Questo dovrebbe rappresentare una garanzia di attendibilità anche dell’acqua potabile che sgorga dal rubinetto di casa.

Alcune principali marche

Se siamo consumatori attenti dovremmo accorgerci che non tutti i tipi di acqua minerale in commercio sono uguali, ed è il nostro stesso organismo che ne coglie la differenza. Abbiamo selezionato qualcuna delle marche di acqua minerale che troviamo in vendita anche al supermercato. Molte di queste sono ampiamente (forse troppo) pubblicizzate in tv e sui giornali, e quindi già conosciute. Cominciamo per esempio dall’acqua “San Benedetto”, il cui marchio è rappresentato da una rondinella che vola. E’ una delle tipologie di acqua minerale a più basso contenuto di sodio.

Ciò significa che può essere consumata da chi soffre di ipertensione, e in genera da chi segue una dieta povera di sale. Inoltre è particolarmente indicata per chi ha problemi nella digestione, poiché agevola i processi digestivi. L’acqua “Brio Blu Rocchetta”è molto leggera, va benissimo per chi ha problemi di calcoli renali.

L’acqua “Rocchetta la leggera” (il cui testimonial pubblicitario è la bionda ex Miss – Italia Chiabotto) presenta una bassissima percentuale di sali minerali, per cui favorisce la diuresi. Liberando l’organismo dalle scorie, rende la pelle particolarmente bella e luminosa. Nell’acqua “Vera” troviamo un residuo fisso uguale a 160 mg/l. Questo tipo di acqua è adatta per purificare il fegato. Inoltre stimola la diuresi, e quindi aiuta l’organismo a rimanere leggero.

Se invece si hanno problemi di ipertensione e osteoporosi l’ideale è acquistare l’acqua “Ferrarelle”, che aiuta anche a digerire, essendo molto leggera. L’acqua “Boario Danone” è la preferita da chi pratica sport. Inoltre è indicata nelle diete povere di calcio, in quanto è un ottimo integratore.

E se poi volete consultare un elenco completo delle acque minerali presenti in Italia, divise per località e composizione chimico-fisica, vi consiglio di visionare il sito www.acqueitaliane.fondazioneamga.org. Qui troverete anche utili indicazioni per “conoscere”le acque minerali in modo più approfondito, e la legislazione italiana in materia.

Acqua in bottiglia o dal rubinetto?

Stando ai dati statistici sul consumo delle acque minerali in Italia, sembra proprio che agli italiani non piaccia consumare gratis l’acqua dal rubinetto. Molti sostengono di non fidarsi della genuinità dell’acqua che sgorga dal rubinetto. Alcuni ritengono che le falde acquifere sono ormai inquinate, e per questo è meglio acquistare acque più sicure, appunto quelle minerali. Ma a parte il prezzo (una bottiglia di acqua minerale che contiene 1,5 litri può costare anche fino a 50 centesimi), le acque minerali ci costano in termini di inquinamento dell’ambiente.

Pensiamo al problema dello smaltimento delle bottiglie di plastica, e a quanto la raccolta differenziata sia ancora poco sviluppata in alcune regioni italiane. Comunque tutte le acque minerali in commercio devono essere imbottigliate appena sgorgano dalla sorgente, e quindi prive di sostanze inquinanti che alterino la loro composizione. E’ ammessa solo l’aggiunta di una certa percentuale di anidride carbonica affinchè diventino più frizzanti. Comunque, oltre alla normativa nazionale, anche l’UE è intervenuta spesso con alcune raccomandazioni per stabilire le regole da applicare nell’ambito della produzione e commercializzazione delle acque minerali.

Questo per tutelare in modo più forte i consumatori, che spesso non conoscono le “insidie” che possono nascondersi in una bottiglia di acqua minerale. Due procure della Repubblica (Bari e Torino) hanno aperto due inchieste sull’acqua minerale. Sono state messe al bando 89 marche in quanto contenenti sostanze inquinanti, come idrocarburi, fenoli e tetracloroetilene. Di questo e di altro si parla in un interessante libro intitolato “Qualcuno vuole darcela a bere”, scritto da Giuseppe Altamore, pubblicato dai Fratelli Frilli editori, in vendita al prezzo di 14 euro.

Vi consiglio di leggerlo attentamente, in quanto contiene informazioni importanti che spesso vengono taciute, affinchè il consumatore non sappia. Sarà utile conoscere ciò che questo autore vuole diffondere, per poter effettuare scelte di acquisto più consapevoli e sicure.

Quello che bisogna sapere

Quello dell’acqua minerale è un grosso business che interessa migliaia di produttori. Il libro suddetto ci spiega come le “multinazionali dell’acqua” siano riuscite ad evadere le direttive europee in questo settore, come il Codex alimentarius, che è stato istituto a tutela del commercio internazionale. L’elenco delle 19 sostanze tossiche che non devono essere assolutamente contenute nelle acque minerali, stabilito a livello internazionale, spesso non viene tenuto in considerazione dalle leggi italiane. Gli esperti alimentari affermano che l’ingestione di queste sostanze in maniera continuativa può provocare gravi danni all’organismo umano.

L’Unione Europea è particolarmente sensibile a questo tipo di problema. Proprio a questo scopo è stata istituita l'”Autorità europea degli alimenti”. Anche l’Organizzazione mondiale della Sanità torna ciclicamente a pronunciarsi sulla necessità di controlli sulle acque, anche per evitare il rischio di contagi epidemiologici. La legislazione europea è intervenuta dal 1° Gennaio 2004 a stabilire criteri più rigidi circa i limiti consentiti di alcune sostanze e l’etichettatura. Sono stati rivisti, alla luce di questa normativa europea, i limiti dell’arsenico, del bario e del manganese.

Per esempio, l’arsenico è ritenuta (se contenuto oltre un certo livello) una sostanza potenzialmente cancerogena. Di certo la normativa nazionale in questo settore è confusa, e spesso lacunosa. Più volte sono state inflitte all’Italia sanzioni disciplinari dall’Unione Europea, proprio su quest’argomento. E non si riesce neppure a capire perché quei pochi interventi di riforma che siano stati avanzati, siano morti sul nascere.

Che ci siano interessi molto forti alla base, questo è chiaro. Ma i consumatori? Per esempio a loro non è dato sapere se in una bottiglia di acqua minerale si trova una delle 19 sostanze che sono state vietate. Qualcuno, considerando le leggi italiane in materia dal 1919 ad oggi, vi ha trovato numerose lacune e contraddizioni. Ci si auspica in tempi brevi un intervento diretto su questo settore, anche perché la salute è un bene primario per tutti.

Una scelta consapevole

Non lasciamoci condizionare dalle dicerie, né tantomeno dalle martellanti pubblicità. L’acqua del rubinetto è di sicuro la più sicura. Se abbiamo dei dubbi circa la sua effettiva genuinità, possiamo pensare di acquistare un depuratore. Serve per eliminare eventuali residui che si depositano nelle tubature, e il cloro che rende sgradevole il sapore. Il depuratore si applica direttamente al rubinetto, e comporta una spesa di circa 100 euro. Ma a confronto di quanto spenderemmo per l’acquisto di acqua minerale è proprio niente! Se volete saperne di più, vi consiglio di ascoltare l’autorevole opinione di Roberto Mazzuia, che collabora all’azienda Etica Ecoprogetti.com. Sul sito www.sosteniamoci.it trovate l’intervento di questo studioso, e una serie di altra informazioni sull’acqua del rubinetto. All’interno del sito troverete anche le istruzioni per creare la vostra acqua “San Rubinetto”, e contribuire alla diffusione di questa “causa”.

Tornare alle origini, riprendere in mano le buone abitudini, rompere gli schemi. Ma soprattutto informarsi, in modo consapevole, questo dovrebbe essere l’obiettivo di ognuno di noi. Per non essere consumatori inconsapevoli, e quindi deboli di fronte al dilagare di tante menzogne. Per conoscere tutto, ma proprio tutto, sul mondo delle acque minerali vi consiglio di visitare il sito www.degustatoriacque.com, e scaricare dalla home-page il manuale intitolato “100 domande e 100 risposte per non perdersi in un bicchiere d’acqua”.

Troverete qui tutte le risposte ai quesiti più diffusi tra i consumatori di acqua minerale. Ovvero: che differenza c’è tra acqua liscia, gassata ed effervescente naturale? L’acqua gassata fa bene o no alla salute? Sempre dallo stesso sito è possibile scaricare “La carta delle acque minerali”, ovvero “suggerimenti per un felice abbinamento acqua-cibo”. La carta delle acque minerali svolge la stessa funzione della carta dei vini presente nei migliori ristoranti. Ad ogni tipologia di piatto viene associata l’acqua più adatta per esaltarne il sapore. Come potete notare, ci sono anche i degustatori di acque minerali!

Publicato: 2010-04-03Da: Redazione

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