L’avvio della ristrutturazione
Il bagno è una stanza della casa che, oltre al suo indispensabile ruolo funzionale, può anche essere considerato come un luogo piacevole da vivere. Si tratta di una filosofia relativamente recente, che si contrappone allo stile un po’ rozzo ed essenziale con il quale anni fa era prassi arredare i bagni. Nulla toglie, quindi, che per dare una sferzata di novità si decida di ristrutturare il bagno di casa, eliminando i vecchi sanitari, il mobilio e gli accessori ormai obsoleti rimpiazzandoli con oggetti più nuovi, funzionali e dall’aspetto piacevole. Anche pavimenti e piastrelle possono essere sostituiti con tipologie più moderne e piacevoli alla vista, per non parlare poi del tocco finale rappresentato da una nuova tinteggiatura. Un vero e proprio restyling, insomma, in grado di cambiare il volto al proprio bagno.
Ristrutturare il bagno è una scelta che, se nel lungo periodo ripaga con una migliore vivibilità, nell’immediato si traduce in una serie di valutazioni e problematiche da risolvere. La prima cosa da fare è accertarsi se vi è la necessità o meno di ottenere dei permessi per lo svolgimento dei lavori. Se si intendesse semplicemente sostituire in parte o del tutto l’arredo o altre componenti del bagno, non sono necessarie autorizzazioni.
Qualora invece i lavori apportassero delle modifiche alla metratura di questa stanza, attuate mediante lo spostamento dei muri, le cose cambiano. È necessario in questo caso presentare presso il Comune dove si trova lo stabile una DIA, ovvero la Denuncia di Inizio Attività, almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori di ristrutturazione. Questa richiesta di autorizzazione deve essere corredata dal progetto dei lavori firmato da un tecnico abilitato o iscritto all’albo. La DIA funziona con il meccanismo del silenzio-assenso: se la pubblica amministrazione non dà risposta entro 30 giorni, i lavori sono da considerarsi autorizzati.
In alternativa si può ricorrere alla Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) con le stesse modalità descritte prima, con la differenza che quest’ultima richiesta viene presentata contestualmente all’inizio dei lavori.
Lo smantellamento, l’impianto idraulico e i sanitari
I lavori per ristrutturare il bagno iniziano con la fase senza dubbio più faticosa e meno piacevole, nella quale tutto quello che c’è di vecchio va smantellato e portato via. È necessario rimuovere sanitari, mobili, eventuali complementi d’arredo e, una volta liberata la stanza, si deve procedere togliendo piastrelle e mattonelle.
L’impianto idraulico, se obsoleto, va sicuramente rifatto, e tutti questi interventi dovrebbero essere affidati a ditte specializzate. Oltre a disporre di personale competente, queste ditte sono in grado anche di provvedere allo smaltimento dei rifiuti prodotti, che devono essere portati via su mezzi capienti come furgoni o autocarri. I calcinacci ed il materiale di scarto in genere possono essere conferiti, se in quantità limitate, alle isole ecologiche del proprio Comune. Per grandi quantità di materiale, invece, lo smaltimento avviene a pagamento e questo può influire sul conto finale dei lavori.
L’impianto idraulico deve essere attentamente progettato in base alle esigenze del bagno ed a come verranno disposti i sanitari. Al giorno d’oggi le vecchie tubature in piombo o ferro sono state sostituite da tubi in materiale plastico come ad esempio il polietilene (PE), molto resistente alle deformazioni ed alla corrosione. Il vantaggio di questo materiale è anche il basso costo e la possibilità di usufruire di un’ampia varietà di forme, diametri, lunghezze e tipi di raccordi.
I sanitari del bagno (water, lavabo, doccia e/o vasca da bagno, bidet) possono essere scelti fra vari stili: dal più classico al più moderno, ma anche elegante o originale. L’insieme comunque deve essere gradevole, ed adattarsi possibilmente allo stile del resto della casa. In commercio esistono moltissime varietà di sanitari, adatti a tutte le esigenze e – soprattutto – a tutte le tasche.
Alcuni sanitari, in particolare, possono essere direttamente montati sul muro, senza toccare il pavimento: questa soluzione consente di pulire in modo più semplice ed efficace sotto a bidet, lavabo o water.
Piastrelle e pavimenti
La scelta dei rivestimenti delle superfici del bagno è di primaria importanza, dal momento che questo sarà il “tocco finale” per completare l’arredamento. Questo aspetto è fondamentale anche per il fatto che, una volta posate le piastrelle ed i pavimenti, non si torna più indietro: la loro scelta deve inoltre tenere in considerazione la futura illuminazione del bagno.
I rivestimenti più tradizionali, e senza dubbio più frequentemente utilizzati, sono quelli in ceramica. Questi vengono prodotti secondo particolari metodologie che conferiscono loro aspetti, consistenze e sensazioni al tatto molto diverse. Generalmente le piastrelle sono di forma quadrata, o tutt’al più rettangolare, ma ne vengono prodotte anche in forme poligonali o con un profilo complesso che permettono gradevoli giochi di incastro l’una con l’altra. Anche le dimensioni possono variare grandemente: si va dalle piastrelle più piccole che non misurano più di qualche centimetro di lato, a quelle più grandi (vere e proprie lastre) lunghe da alcune decine di centimetri sino ad un metro. Molte piastrelle possiedono inoltre particolari caratteristiche, come ad esempio la resistenza all’abrasione o ai graffi, oppure sono dotate di proprietà antiscivolo.
In anni più recenti, accanto ai rivestimenti in ceramica, si sono affacciati sul mercato altri tipi di materiali come ad esempio legno, metallo, pietra o vetro, vere e proprie soluzioni inedite per creare atmosfere del tutto particolari. Molto apprezzati in questo nuovo filone di rivestimenti sono i prodotti lappati e satinati, dall’aspetto semilucido. Il gres, al contrario, è un prodotto ceramico che non passa mai di moda, anche se con le ultime tendenze è apparso sul mercato il gres porcellanato, dall’aspetto più elegante e raffinato.
Non esiste solo un’ampia gamma di piastrelle, ma anche di stucchi: in questo modo di può personalizzare lo spazio fra un elemento e l’altro con un colore o un aspetto finale di proprio gradimento.
I mobili per il bagno
Una volta scelti i sanitari, i pavimenti ed i rivestimenti, arriva il momento di concentrarsi sulla scelte dei mobili per il bagno. In commercio le soluzioni per l’arredamento del bagno sono davvero numerose, ed adatte per tutti gli stili.
In particolare, sono tre i filoni stilistici più diffusi nei cataloghi e negli show room: classico, moderno e la cosiddetta “arte povera”. I mobili di concezione moderna spesso presentano spigoli vivi, hanno tonalità talvolta sgargianti e sono costruiti con materiali innovativi, mentre quelli classici sono contraddistinti da linee e aspetti decisamente più tradizionali. Il filone dell’arte povera, invece, comprende mobili dall’aspetto un po’ rétro come quelli che, per intenderci, si potrebbero acquistare presso il negozio di un antiquario. È bene ricordare che, qualsiasi sia lo stile scelto, i mobili devono integrarsi bene con il resto dei componenti del bagno e contribuire ad un aspetto finale omogeneo e piacevole alla vista.
Quali mobili acquistare per il bagno? In alcuni casi, i sanitari possono essere annessi ad appositi mobili: è questo il caso dei lavabo da appoggio, che sono completamente sporgenti dal piano del mobile e presentano una tipica forma “a bacinella”. Similmente, si possono trovare anche sanitari da incasso, ovvero inglobati nel pianale, oppure da semi-incasso che sono solo parzialmente sporgenti dal piano del mobile. Al di sopra del lavandino è possibile collocare una specchiera, che può anche recare dei cassettini, degli stipetti laterali o alcune mensole di appoggio molto comodi per sistemare portasapone, bicchieri, contenitori di detergenti ed altro.
Un altro mobile molto utile è una cassettiera, nella quale collocare i prodotti per la cura personale ed eventualmente anche quelli necessari per le piccole pulizie nel bagno. Per chi in bagno ha intenzione di collocare la lavatrice, in commercio esistono mobili simili a bassi armadi che consentono di occultare alla vista questi elettrodomestici, migliorando l’estetica complessiva della stanza.
Alcuni consigli per la ristrutturazione
Infine, qualche considerazione e alcuni consigli utili per chi decide di ristrutturare il proprio bagno. Intraprendere questi lavori non è certo cosa da poco, ed è sempre meglio affidarsi per la loro esecuzione ad una ditta specializzata, che sia in grado di eseguire i lavori con perizia e in breve tempo.
Bisogna tener presente che la ristrutturazione del bagno è un intervento radicale e come tale non può lasciare dietro di sé “avanzi” di quanto c’era prima. Ad esempio, se si sostituiscono i sanitari non si possono lasciare i tubi vecchi, che potrebbero essere inadeguati oppure non più recuperabili: anche questi vanno cambiati. Per lo stesso motivo non si può sostituire solamente il pavimento o il rivestimento, dal momento che la rimozione dell’uno causa spesso rotture e crepe all’altro: anche in questo caso è necessario rimuovere entrambi. I sanitari non possono essere tolti senza creare danneggiamenti al pavimento o alle piastrelle di rivestimento, e così via: tutto questo fa bene intendere quanto la ristrutturazione del bagno sia paragonabile ad una reazione a catena, che arriva a coinvolgere tutte le componenti.
Se in bagno si possiede un vecchio boiler, questo può essere sostituito con una caldaia di moderna concezione, più efficiente dal punto di vista energetico. È bene ricordare che spesso con la caldaia va sostituita anche la canna fumaria, che può essere inadeguata per il nuovo modello, e che non è opportuno spostare la caldaia in un’altra posizione perché questo comporterebbe l’apertura di una nuova canna fumaria. Lo stesso vale per il water e per gli altri sanitari: spostarli significa dover modificare radicalmente l’impianto idraulico e la disposizione dei tubi. Per questo, meglio lasciare tutto dov’è per non incorrere in problemi.
Soprattutto se il bagno non è molto grande, è bene sfruttare appieno anche gli spazi verticali: ad esempio utilizzandoli per mobili sospesi, ma anche adottando water dotati di cassette di carico dell’acqua ad incasso che vengono inglobate nel muro.
Siti internet e letture consigliate per ristruttare il bagno
Per sfogliare cataloghi, informarsi su come ristrutturare il bagno oppure ottenere preventivi, internet rappresenta una soluzione decisamente pratica e veloce. Molti siti offrono inoltre la possibilità di effettuare gli acquisti per il proprio bagno online, accettando diverse modalità di pagamento (carta di credito, PayPal, bonifico bancario e pagamento in contrassegno sono le più diffuse). La merce viene spedita comodamente al proprio domicilio tramite corriere espresso. Fra i siti più completi dedicati alla ristrutturazione ed all’arredamento del bagno troviamo:
- Dimensione Bagno
Dimensione Bagno Srl è un’azienda con sede in provincia di Milano che sin dal 1994 opera nel settore del bagno, la cui filosofia è fornire al cliente tutte le soluzioni affinchè questo luogo della casa non sia solo “di servizio”, ma una stanza piacevole da vivere e funzionale. Questa azienda offre un servizio di consulenza per la progettazione del bagno e, attraverso i link presenti nel suo catalogo online, è possibile visitare direttamente i siti dei produttori di componenti, arredamento ed accessori. - Idea Group
Consolidata realtà nel panorama italiano dei produttori di mobilio ed accessori bagno, Idea Group è un’azienda con sede a Treviso che offre prodotti funzionali, dal design moderno e con un ottimo rapporto qualità prezzo. - Your Bath
Il portale Your Bath è un vero e proprio punto di riferimento per chi intende ristrutturare il bagno. Sul sito è infatti possibile consultare un ampio catalogo di prodotti ed accessori dedicati al bagno, e partecipare ad un forum tematico per ricevere risposte ai propri quesiti.
Per quanto riguarda invece le pubblicazioni cartacee dedicate al bagno ed alla sua ristrutturazione, alcuni libri sono particolarmente interessanti ed esaustivi. Eccone una selezione:
- Giuseppe M. Jonghi Lavarini, Edmondo M. Jonghi Lavarini. 1999. Novantanove idee. Il bagno. Di Baio Editore, 64 pagine.
- Giuseppe M. Jonghi Lavarini, Patrizia Colombo, Raffaela Borghi. 1994. Il nuovo bagno. Di Baio Editore, 40 pagine.
- Libertà di fare: abbellimento, manutenzione e ristrutturazione della casa e del giardino. Collana “Affari Speciali”. Giunti Editore, 2007, 384 pagine.
- Glauco Bigongiali. 2003. Come ristrutturare la casa di campagna e nel centro storico. Guida all’acquisto ed alla scoperta dei materiali. Editrice Faenza, 240 pagine.
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