Come curare le proprie unghie
Mani curate e in perfetto ordine sono sinonimo di femminilità e cura di sé, e rappresentano un biglietto da visita indispensabile per molte persone che lavorano a contatto con il pubblico. Anche senza essere una commessa, una cassiera o una bancaria, avere unghie di bell’aspetto è un desiderio comune a tutte le donne ed è un obiettivo facilmente raggiungibile con pochi, semplici gesti quotidiani.
Se si utilizza normalmente uno smalto per unghie, quando la sua superficie inizia ad alterarsi è necessario rimuoverlo completamente utilizzando un apposito prodotto solvente. In commercio si possono trovare moltissimi tipi di solventi, che si dividono principalmente in due categorie: i quelli con acetone e quelli senza. I solventi privi di acetone sono più indicati rispetto agli altri, dal momento che si tratta di prodotti più rispettosi della pelle e che non la irritano eccessivamente. Indipendentemente dal tipo di solvente utilizzato, una volta rimosso lo smalto è necessario lavarsi bene le mani per evitare che il prodotto venga assorbito dalla pelle, e possa rovinare la superficie delle unghie.
Si possono a questo punto immergere le mani per una decina di minuti in una soluzione di acqua tiepida e sapone neutro, allo scopo di ammorbidire la pelle e rendere più facile l’asportazione delle pellicine morte intorno alle unghie.
Le unghie vanno limate utilizzando preferibilmente lime non metalliche, per evitare che i margini si possano frastagliare o spezzare. Il modo corretto per utilizzare la lima è partire dai lati e procedere via via verso il centro dell’unghia, facendo molta attenzione a non sfaldarla. Non è consigliabile invece utilizzare il tagliaunghie, dal momento che questo piccolo strumento potrebbe causare lo sfaldamento dell’unghia.
Terminata la limatura, le mani possono essere passate con un leggero strato di olio di oliva che permette di creare un film lipidico protettivo sulla superficie della pelle. In alternativa si può utilizzare del burro di karité, dell’olio di jojoba o una crema specificamente formulata per mani e unghie. La crema va utilizzata in piccole quantità, e massaggiata bene fino al suo completo assorbimento.
Come fortificare le unghie
Per irrobustire e rendere sane e forti le proprie unghie è innanzitutto indispensabile nutrirle dall’interno, curando perciò la propria alimentazione. Mangiare molta frutta e verdura, ricche di vitamine e sali minerali, rimane un consiglio sempre valido per avere unghie di bell’aspetto, senza dimenticare che in questo modo l’intero organismo guadagnerà in salute e benessere.
Se le unghie sono fragili e tendono facilmente a spezzarsi, è bene tenerle tagliate corte e applicarvi ogni sera un apposito prodotto rinforzante e fortificante. In commercio si possono trovare anche speciali smalti arricchiti con sostanze indurenti che permettono di risolvere il problema delle unghie che si sfaldano. Prima di essere utilizzati, questi prodotti devono essere agitati bene per renderli omogenei.
Un metodo “casalingo” per rinforzare le unghie è strofinarle con del succo di limone, mentre per rimuovere delicatamente le cuticole si consiglia di utilizzare un apposito olio. Simili prodotti possono rappresentare un’alternativa istantanea “di emergenza” alla tradizionale manicure che comunque dovrebbe essere effettuata almeno una volta al mese.
Per evitare che le unghie si danneggino è importante utilizzare sempre guanti di gomma (preferibilmente rivestiti all’interno di cotone) quando si lavano i piatti o si effettuano le pulizie di casa. Le sostanze chimiche contenute nei detergenti possono infatti indebolire le unghie e mettere a dura prova la bellezza delle mani. Sempre a scopo protettivo, mani e unghie dovrebbero essere tenute al riparo dal freddo e dalla pioggia, indossando sempre dei guanti durante la stagione invernale.
Scegliere lo smalto giusto
Lo smalto può essere considerato come un optional dal punto di vista estetico, anche se per molte persone è un’abitudine quotidiana. In realtà grazie allo smalto è possibile coprire piccole lesioni delle unghie e proteggerle dalle aggressioni esterne di freddo, vento e smog. Esiste in commercio una grandissima varietà di smalti per unghie, che differiscono non solo per il colore ma anche per le sostanze contenute. Alcuni di questi smalti, ad esempio, sono a rapida asciugatura ma è bene non utilizzarli con eccessiva frequenza perché a lungo andare possono rovinare le unghie.
Quale colore scegliere per le proprie unghie? Naturalmente si tratta di una scelta del tutto personale, in funzione dei propri gusti e dell’abbigliamento che solitamente si indossa. È però importante che i colori di smalto, trucco e capi di vestiario siano fra loro omogenei, dal momento che gli accostamenti troppo azzardati possono risultare di cattivo gusto. Meglio dunque scegliere un colore che riprenda la tonalità di uno dei capi di abbigliamento indossati oppure, se non si ha intenzione di utilizzare uno smalto diverso ogni giorno, optare per un colore neutro che vada bene con tutto. Particolarmente ideali sono, in questo caso, gli smalti rosa, color carne, beige o dalle tonalità crema. Affinché l’aspetto finale delle unghie sia omogeneo, è indispensabile applicare almeno due diversi strati di smalto, preferibilmente dopo aver utilizzato un apposito prodotto “base” trasparente.
Uno smalto rosso acceso è forse uno dei colori più femminili, e dona un effetto decisamente elegante e ricercato se associato ad esempio ad un rossetto della medesima tonalità. Un consiglio: per assicurarsi che i colori del makeup e delle unghie siano omogenei tra loro, è preferibile acquistare smalto e rossetto della stessa marca.
Per un look più aggressivo, è possibile scegliere uno smalto di colore nero o comunque dalle tonalità scure (es. color cioccolato, marrone, prugna o viola). Solitamente questi colori si adattano bene a un abbigliamento chiaro, mentre per un tocco di ricercatezza in più si possono utilizzare ombretti dello stesso colore dello smalto. Decisamente più sbarazzino e adatto a tutte le occasioni è lo smalto glitter, apprezzato soprattutto dalle più giovani.
Come tocco finale è possibile scegliere una finitura che si adatti allo smalto utilizzato. La più versatile di tutte è lo smalto mat, sobrio e naturale. In alternativa si può optare anche per finiture lucide o perlate.
La french manicure
Come del resto dice il nome, la french manicure è una tecnica che arriva dalla Francia e che consiste nel trasformare le unghie in piccoli capolavori di perfezione. Si tratta infatti di un trattamento che permette di esaltare le tonalità naturali delle unghie utilizzando colori che enfatizzano quelli naturali. Possedere unghie “chilometriche” non è un requisito indispensabile per una french manicure: basta infatti una lunghezza normale per ottenere risultati d’effetto, esteticamente gradevoli e decisamente femminili.
Normalmente la french manicure viene praticata nei centri estetici o da una manicure professionista, ma con un po’ di attenzione, una mano ferma e la giusta attrezzatura è possibile eseguirla con ottimi risultati anche a casa propria. Prima di tutto bisogna rimuovere qualsiasi precedente residuo di smalto e stendere sulle unghie pulite una base protettiva trasparente.
Sulle unghie vanno poi applicate apposite mascherine che, una volta correttamente posizionate, ne delimitano in modo preciso le estremità. Grazie alle mascherine è possibile evidenziare lo stacco fra il colore carne e il bianco dell’unghia. Se si possiede una mano particolarmente ferma nulla comunque vieta di dipingerne a mano libera, di bianco, l’estremità; in questo modo il risultato finale è ancor più naturale. Una volta che lo smalto bianco si è ben asciugato, si può passare alla fase successiva staccando delicatamente le mascherine. A questo punto basta applicare uno smalto rosato, color pastello o color carne sul resto dell’unghia. È importante che, prima di stendere lo strato successivo, quello precedente si sia perfettamente asciugato: se si ha troppa fretta si rischia di rovinare il risultato e di dover ricominciare tutto daccapo.
L’onicofagia: come smettere di mangiarsi le unghie
L’onicofagia, ovvero la tendenza a mordicchiarsi le unghie, è un’abitudine che colpisce molte persone, prevalentemente uomini, anche se non sono affatto rari i casi che riguardano le donne. L’età alla quale colpisce maggiormente l’onicofagia è quella dell’adolescenza, ma sono molte le persone che si “trascinano” questo vizio sin nell’età adulta. Questo problema non è solo una cattiva abitudine, o una reazione allo stress, al nervosismo o all’ansia, ma può anche essere la spia di un disagio di tipo psicologico o di veri e propri fenomeni compulsivi patologici.
Al di là delle cause dell’onicofagia, che possono essere molto complesse, esistono dei rimedi semplici per cercare di limitare i danni e riuscire ad abbandonare progressivamente questo comportamento. Per chi ha il brutto vizio di mangiarsi le unghie, ad esempio, esistono in commercio smalti speciali che con il loro gusto amaro e sgradevole fanno passare presto la voglia di mordicchiarsi le dita. Tutto ciò che rende sgradevole il sapore delle unghie può, in sostanza, essere d’aiuto per desistere dal mangiucchiarsele, quindi si possono utilizzare come deterrenti oli, creme o prodotti dall’odore o dal sapore particolari.
Il problema dell’onicofagia può anche essere combattuto masticando un chewing gum o una caramella ogni qualvolta si avverte il desiderio di mangiucchiarsi le unghie, oppure adoperando particolari bite boccali. Anche dei guantini possono rappresentare un valido aiuto (sempre se esiste la possibilità di indossarli, ovviamente), ma liberarsi dall’onicofagia è soprattutto una questione di volontà psicologica. Ad esempio, quando viene la tentazione di mordicchiarsi le unghie è bene pensare alla spropositata quantità di batteri che finirà in bocca se le mani non sono esattamente pulite, oppure a quanto peggiorerà l’aspetto delle proprie dita agli occhi delle altre persone.
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