Cancello ad apertura automatica

Categoria: Archivio Casa
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Come scegliere

Esistono numerosi modelli e case produttrici di cancelli ad apertura automatica, perciò basta scegliere con cura per riuscire a trovare la soluzione perfetta per l’ingresso del proprio giardino, cortile o garage, in modo che si rispettino tutti i criteri di estetica, comodità, funzionalità e protezione dai malintenzionati.

A quest’ultimo proposito bisogna infatti ricordare di non trascurare l’aspetto della protezione offerta dal cancello quando si sceglie un modello che ci piace esteticamente. La prima funzione infatti è pur sempre quella di servire da barriera, difatti se così non fosse potremmo lasciarlo perennemente aperto e non avremmo neanche bisogno dell’apertura automatica. Ma invece dobbiamo sempre stare attenti a far sì che la nostra dimora resti protetta o, nel caso si tratti del garage, che la nostra macchina sia al sicuro quando la lasciamo incustodita.

La crisi ha portato purtroppo a un aumento del numero di furti di auto e di furti in appartamento, quindi non bisogna sottovalutare l’importanza di proteggere i nostri beni e, ovviamente, la nostra famiglia, quando si parla del cancello posto al di fuori di un’abitazione.

Tipologie

Il cancello ad apertura automatica può essere scorrevole, a battente, industriale o a battente interrato.

  • scorrevole: è gestito da meccanismi di automazione che possono sostenere portate anche molto elevate, in genere fino a un peso di 800 chili. Grazie ai nuovi quadri elettronici si può anche risparmiare energia elettrica e pesare meno sul portafogli e sull’ambiente;
  • a battente:  è gestito da un meccanismo che permette di muovere ante di una lunghezza fino a cinque metri. Con i nuovi quadri elettronici, anche in questo caso, si risparmia energia elettrica;
  • a battente interrato: il sistema di automazione in questo caso è sotto terra così da non essere a vista e non influire sulla linea estetica del cancello. Mantiene quindi alta l’eleganza e preserva lo stile originale;
  • industriale:  per cancelli di dimensioni molto grandi e con flusso di transito elevato ogni giorno. Il meccanismo di automazione in questo caso può sopportare un peso fino a 3000 chili.

Per chi ama il fai da te, esistono in commercio anche i kit di automazione che possono essere installati comodamente a casa su cancelli già esistenti. Attenzione però, non tutte le recinzioni si prestano ad essere automatizzate. In altri casi, invece, tutto è molto semplice, basta installare il braccio meccanico seguendo le istruzioni contenute nel kit.

A ognuno quindi la propria scelta, a seconda delle proprie esigenze, del tipo di cancello e dello spazio a disposizione per l’apertura e per la collocazione della centralina elettrica.

Braccio automatico

Ogni cancello ad apertura automatica che funziona a battente necessita di molta attenzione da prestare alla modalità di motorizzazione, questo perché  è generalmente impiegato in modo intenso ed è soggetto a tutte le condizioni meteorologiche.

Esistono modelli di braccio automatico robusti ma allo stesso tempo curati nel design, per non rinunciare all’effetto estetico. Uno dei materiali più frequentemente utilizzato è l’alluminio, che è leggero ma si mantiene con il suo effetto satinato nel tempo senza ossidarsi e senza subire alcuna alterazione dovuta alle intemperie a cui ovviamente sarà soggetto, stando all’aperto.

Ovviamente ogni braccio che si rispetti deve essere dotato di un sistema di emergenza per quando avviene un blocco della corrente. Se la corrente va via, bisogna che il braccio abbia un meccanismo di sblocco in modo che il cancello possa aprirsi manualmente fino a quando la corrente non sarà tornata.

Poiché l’installazione di un cancello automatico è spesso una decisione che spetta all’assemblea di un condominio e non a un singolo individuo, è bene ricordare che dal punto di vista legale l’automatizzazione di un cancello condominiale non è da considerarsi un’innovazione, come stabilisce la legge numero 4340 del 21 febbraio 2013, che fa seguito a una serie di normative molto contestate e disputate che tentavano di definire il concetto di intervento innovativo.

Elementi del cancello

Gli elementi che costituiscono il sistema di automazione per il cancello sono tipicamente i seguenti:

  • radiocomando portatile: il piccolo comando radio che puoi portare sempre con te e che è dotato di un bottoncino in grado di far aprire il cancello ad apertura automatica. All’interno del radiocomando vi è  un trasmettitore che invia un segnale a un ricevitore il quale a sua volta comanda alla centrale il movimento di automazione. Il radiocomando può essere alimentato tramite una batteria interna oppure direttamente dalla rete elettrica e quindi installato a muro. Il radiocomando può essere programmato per comandare una sola automazione oppure sistemi complessi di più automazioni collegate o indipendenti;
  • selettore: si può utilizzare in alternativa al radiocomando per aprire il cancello con una chiave oppure con un codice da digitare su una tastiera. Generalmente si installa un selettore a chiave in aggiunta al meccanismo radiocomandato per non rischiare di rimanere fuori casa se il radiocomando dovesse rompersi e anche perché il radiocomando costa di più della chiave, quindi magari chi non deve entrare spessissimo nell’abitazione o nell’ufficio può usare la chiave, chi vi entra con frequenza acquista invece il radiocomando;
  • lettore di prossimità: si può utilizzare in alternativa al radiocomando. L’auto deve essere equipaggiata con una tessera a transponder. Il sensore del lettore di prossimità rileva quando la tessera (e quindi l’auto) si avvicina e apre automaticamente il cancello. Ovviamente per aprire il cancello quando si è a piedi o con l’auto di qualcun altro bisogna ricorrere al sistema di radiocomando, quindi un sistema non esclude l’altro;
  • motore: trasmette la forza meccanica al cancello per metterlo in movimento. Può essere sia singolo che doppio, può essere interrato oppure può essere montato a vista esternamente;
  • centrale di comando: capta i segnali dall’esterno, ovvero dal trasmettitore, dalle fotocellule e dal selettore e trasmette il comando al motore che attiva il cancello. Si può avere una centrale di comando esterna che viene collegata al motore, oppure si può avere una centrale di comando incorporata al motore del cancello. La centrale di comando si trova in diversi modelli a seconda del numero di funzioni che ci serve;
  • fotocellule: sono dei dispositivi di sicurezza che fungono da rilevatori di presenza. Permettono infatti di rilevare determinati ostacoli che si interpongono alla chiusura del cancello. In questo modo se una persona o una macchina passa il cancello non le si chiude sopra ma si blocca e torna indietro riaprendosi completamente. In questo modo si ha la sicurezza di non venire schiacciati dal cancello quando esso si richiude;
  • luci lampeggianti: vengono utilizzate per segnalare i movimenti del cancello in modo che siano più visibili per chi vi si trova intorno. Inoltre il lampeggiante può essere utilizzato anche come luce di cortesia per rischiarare la notte in prossimità dell’ingresso, in questo caso lo si imposta sulla modalità di luce fissa.

Costi

In termini estetici non è diverso da un cancello tradizionale, eccezion fatta per la centralina elettrica che generalmente è a vista e per il braccio elettrico che muove il cancello, nel caso in cui si tratti di un modello a battente. Nel caso invece dello scorrevole, esso scorrerà su una griglia e non vi sarà bisogno del braccio.

I nuovi tipi di cancello ad apertura automatica sono generalmente dotati di un regolatore di velocità che evita che questo sbatta troppo forte al momento della chiusura producendo un rumore sgradito.

In media per un cancello di dimensioni standard e a chiusura a battente si può spendere tra i 1200 euro e i 1500 euro compresa la manodopera e il materiale. Ovviamente i prezzi variano moltissimo a seconda delle funzioni e dei materiali che richiediamo. Un motore oleodinamico costerà di più di un motore elettromeccanico, per esempio.

In generale per installare un cancello ad apertura automatica sono necessari due giorni.

Publicato: 2013-11-12Da: Redazione

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